Capitalismo, socialismo o corporativismo?

[Cuore Nero]

i movimenti che fanno parte della nostra area politica presentano nei programmi l'attuazione del corporativismo, della terza via tra capitalismo e socialismo....dell'armonizzazione sociale...
molti movimenti della destra radicale europea invece hanno preferito adottare teorie capitalistiche affiancate da una politica nazionale e antiimmigrazione (vedi Le pen).....
molti pensano che oggi con la globalizzazione (ma allora non la combattiamo?), con la caduta del posto fisso e la flessibilità del mondo del lavoro e con la frenesia del mondo moderno sia inapplicabile una teoria economica diversa dal capitalismo.....

premetto che io sono assolutamente contrario a politiche liberiste
secondo voi una svolta capitalistica da parte dell'area, una volta raggiunta l'unità servirebbe ad aumentare i consensi??

[Perseo]

No, un movimento politico contro l'immigrazione e favorevole all'economia di mercato esiste già, e si chiama Lega.
Inutile fare i doppioni.
Gli altri movimenti europei non hanno avuto l'esperienza fascista, è chiaro che non sanno nulla di corporazioni o socializzazione.

[Cuore Nero]

In origine postato da Perseo
No, un movimento politico contro l'immigrazione e favorevole all'economia di mercato esiste già, e si chiama Lega.
Inutile fare i doppioni.
Gli altri movimenti europei non hanno avuto l'esperienza fascista, è chiaro che non sanno nulla di corporazioni o socializzazione.

sono d'accordo con te sulla prima cosa che hai detto....ma non concordo sulla seconda...il fascismo e il corporativismo non ci sono stati solo in Italia ma anche in altri paesi europei.....il Fascismo fu un fenomeno europeo anche se nato in Italia da Mussolini...

[italianuova2]

In origine postato da Avanguardista
sono d'accordo con te sulla prima cosa che hai detto....ma non concordo sulla seconda...il fascismo e il corporativismo non ci sono stati solo in Italia ma anche in altri paesi europei.....il Fascismo fu un fenomeno europeo anche se nato in Italia da Mussolini...

il fascismo prese anche strade differenti.......

[Liberista87]

In origine postato da Avanguardista
i movimenti che fanno parte della nostra area politica presentano nei programmi l'attuazione del corporativismo, della terza via tra capitalismo e socialismo....dell'armonizzazione sociale...
molti movimenti della destra radicale europea invece hanno preferito adottare teorie capitalistiche affiancate da una politica nazionale e antiimmigrazione (vedi Le pen).....
molti pensano che oggi con la globalizzazione (ma allora non la combattiamo?), con la caduta del posto fisso e la flessibilità del mondo del lavoro e con la frenesia del mondo moderno sia inapplicabile una teoria economica diversa dal capitalismo.....

premetto che io sono assolutamente contrario a politiche liberiste
secondo voi una svolta capitalistica da parte dell'area, una volta raggiunta l'unità servirebbe ad aumentare i consensi??

Non possiamo pensare ancora di restare legati a vecchi schemi del passato, come il corporativismo.
La ricerca di una terza via fra capitalismo e socialismo, nel suo periodo di attuazione, ovvero durante il ventennio, non ha portato ad alcun risultato economico positivo.
Ti consiglio in proposito la lettura del libro "Lo Sviluppo economico italiano" 1820-1960 edito da "Il Mulino", in cui si analizza, come tutte le politiche economiche corporative fasciste siano state dei fallimenti, non solo perché non hanno generato sviluppo, ma anche poiché si sono rilevate incapaci di trasformare (sotto una prospettiva mussoliniana) l'Italia in una perfetta macchina da guerra.

E' il libero mercato la garanzia per lo sviluppo! Formule corporative si sono rivelate sempre come l'espressione massima del capitalismo reazionario, volto a negare a tutti le stesse illimitate possibilità di inseguire il successo.

Arrivare poi a proporre politiche corporative a livello di programma politico sarebbe un suicidio, in quanto la Mussolini abbandonerebbe il campo nazionalista (caro al suo elettorato) per addentrarsi in un altro, nel quale i consensi sono già stati spartiti fra i due poli.

All'interno di questo contesto sarebbe inutile anche una svolta capitalista, almeno che non proponga politiche fortemente liberiste di stampo thatcheriano, ma dubito che ciò possa realizzarsi.

Buona giornata.

[Ambrogio]

In origine postato da Avanguardista
i movimenti che fanno parte della nostra area politica presentano nei programmi l'attuazione del corporativismo, della terza via tra capitalismo e socialismo....dell'armonizzazione sociale...
molti movimenti della destra radicale europea invece hanno preferito adottare teorie capitalistiche affiancate da una politica nazionale e antiimmigrazione (vedi Le pen).....
molti pensano che oggi con la globalizzazione (ma allora non la combattiamo?), con la caduta del posto fisso e la flessibilità del mondo del lavoro e con la frenesia del mondo moderno sia inapplicabile una teoria economica diversa dal capitalismo.....

premetto che io sono assolutamente contrario a politiche liberiste
secondo voi una svolta capitalistica da parte dell'area, una volta raggiunta l'unità servirebbe ad aumentare i consensi??

Assolutamente no a mio modesto modo di vedere.

Veniamo dalla RSI o no ?

Un saluto

[Ambrogio]

In origine postato da Liberista87
Non possiamo pensare ancora di restare legati a vecchi schemi del passato, come il corporativismo.
La ricerca di una terza via fra capitalismo e socialismo, nel suo periodo di attuazione, ovvero durante il ventennio, non ha portato ad alcun risultato economico positivo.
Ti consiglio in proposito la lettura del libro "Lo Sviluppo economico italiano" 1820-1960 edito da "Il Mulino", in cui si analizza, come tutte le politiche economiche corporative fasciste siano state dei fallimenti, non solo perché non hanno generato sviluppo, ma anche poiché si sono rilevate incapaci di trasformare (sotto una prospettiva mussoliniana) l'Italia in una perfetta macchina da guerra.

E' il libero mercato la garanzia per lo sviluppo! Formule corporative si sono rivelate sempre come l'espressione massima del capitalismo reazionario, volto a negare a tutti le stesse illimitate possibilità di inseguire il successo.

Arrivare poi a proporre politiche corporative a livello di programma politico sarebbe un suicidio, in quanto la Mussolini abbandonerebbe il campo nazionalista (caro al suo elettorato) per addentrarsi in un altro, nel quale i consensi sono già stati spartiti fra i due poli.

All'interno di questo contesto sarebbe inutile anche una svolta capitalista, almeno che non proponga politiche fortemente liberiste di stampo thatcheriano,a dubito che ciò possa realizzarsi.

Buona giornata.

Sembra che dal 29 in avanti ci fosse una crisi sociale ed economica gravissima di provenienza liberista americana..............


Un saluto

[Liberista87]

In origine postato da Ferruccio
Sembra che dal 29 in avanti ci fosse una crisi sociale ed economica gravissima di provenienza liberista americana..............


Un saluto

Ma c'è stata anche la catastrofe dell'autarchia, che non ha portato ad effetti benefici sul piano interno.

Una delle caratteristiche del mercato e che a livello periodico (possiamo dire ogni venti anni) si trova di fronte ad una crisi, dovuta all'accumulo di squilibri, che però sin dal '29 è stato capace di risolvere con l'introduzione della trasparenza ed in America con la minor invadenza possibile dello stato.

La crisi del '29 pertanto ha rappresentato una grave crisi di trasparenza e non una crisi del sistema di mercato in sé, il quale invece rimane l'unico sistema per creare ricchezza e offrire opportunità.

Compito dello Stato è garantire che non si verifichino più '29, garantendo la libera concorrenza, ovvero il rispetto di norme di trasparenza.

Anche il '29 però ci fa comprendere quali conseguenze ci sono quando una crisi viene affrontata con la tutela del mercato (come negli USA) e cosa invece accade, quando lo Stato decide un massiccio intervento nell'economia (è il caso europeo e soprattutto italiano).

Buona giornata.

[Numero 6]

In origine postato da Avanguardista
i movimenti che fanno parte della nostra area politica presentano nei programmi l'attuazione del corporativismo, della terza via tra capitalismo e socialismo....dell'armonizzazione sociale...
molti movimenti della destra radicale europea invece hanno preferito adottare teorie capitalistiche affiancate da una politica nazionale e antiimmigrazione (vedi Le pen).....
molti pensano che oggi con la globalizzazione (ma allora non la combattiamo?), con la caduta del posto fisso e la flessibilità del mondo del lavoro e con la frenesia del mondo moderno sia inapplicabile una teoria economica diversa dal capitalismo.....

premetto che io sono assolutamente contrario a politiche liberiste
secondo voi una svolta capitalistica da parte dell'area, una volta raggiunta l'unità servirebbe ad aumentare i consensi??

Certo che si, basta guardare i consensi raggiunti da Alleanza Nazionale! Se la cosidetta "area", per aumentare i consensi dell'elettorato, deve applicare una svolta capitalistica...basta che si aggreghi ad An.

[OccidenteEterno]

In origine postato da Avanguardista
i movimenti che fanno parte della nostra area politica presentano nei programmi l'attuazione del corporativismo, della terza via tra capitalismo e socialismo....dell'armonizzazione sociale...
molti movimenti della destra radicale europea invece hanno preferito adottare teorie capitalistiche affiancate da una politica nazionale e antiimmigrazione (vedi Le pen).....
molti pensano che oggi con la globalizzazione (ma allora non la combattiamo?), con la caduta del posto fisso e la flessibilità del mondo del lavoro e con la frenesia del mondo moderno sia inapplicabile una teoria economica diversa dal capitalismo.....

premetto che io sono assolutamente contrario a politiche liberiste
secondo voi una svolta capitalistica da parte dell'area, una volta raggiunta l'unità servirebbe ad aumentare i consensi??

L'Europa, anche dopo una grande rivoluzione nazionalista, sarà economicamente ancora integrata. Non si può facilmente ritornare all'economia nazionalistica di prima. Anzi, penso che dobbiamo costruire un altro sistema di economica. Un sistema diverso, sostenibile, che non ha bisogno di nessun aiuto dal terzo mondo. Magari si può fare così il capitalismo, magari no. Vediamo. Magari il sistema sarà misto fra capitalismo, socialismo. Chissà?