- Grazie
- Senza dubbio la maggior parte della gente vuole la spiaggia attrezzata (e anche a me non dispiace, a volte); quello che temo, tuttavia, è che chi non vuole tutto ciò (io stesso, in altri frangenti) e che ora ha il diritto di accedere a determinate spiagge si veda negato questo diritto senza che egli vi abbia rinunciato. Una sorta di esproprio, se vogliamo.
- Vivendo dove vivo, posso solo pensare che le proposte dei verdi-verdi sono inadeguate. La mia realtà è quella estrapolata dalla situazione locale e ci vorranno molti esempi contrari per farmi accettare che la regola generale non è quella.
- Stavolta sono io a dirti di rallentare perché temo si stia facendo confusione. Innanzitutto, posso capire che ci siano dei problemi relativi all'inquinamento marino e atmosferico, ma ti invito a riconsiderare la loro pertinenza alla discussione: non è certo possibile privatizzare un fluido.
Poi mi citi Chernobyl come caso di inefficienza legato allo statalismo, ma se il discorso fosse valido dovrei citarti Bhopal come caso di inefficienza legato ai privati. Non fosse che nel caso di incidenti del genere non mi è chiaro cosa sia il "bene pubblico trascurato".
Quanto agli incendi, rileggi quello che ho scritto: non dico che non ci siano, dico che è perlomeno impossibile dare fuoco ad un bosco ed impadronirsi del terreno bruciato come in Amazzonia (anche se con un opportuno supporto mafioso... uhm...). In ogni caso, capisco benissimo le tue rimostranze sugli incendi (se la mia camera puntasse un poco più a nord vedresti un buon tratto di bosco bruciato, in quella foto), ma continuo a non capire cosa possa fare una gestione privata per prevenirli o spegnerli. In compenso, so dirti che le gestioni private a volte attirano gli incendi (penso ad alcuni locali fatti esplodere/bruciare per mafia, qui in zona)
Sull'Amazzonia, fai di nuovo l'assunzione che chi compra i terreni abbia l'intenzione di conservarli. E se ad acquistarli fossero le multinazionali (o chi per loro) che ora bruciano boschi per farne campi?