La mia assenza dal forum "Parlamento di POL" è dovuta ad un periodo di riflessione che sto attraversando e che ora sta volgendo a termine con significative e sorprendenti novità.
Le riflessioni che sto compiendo stanno interessando la mia vita reale così come, di riflesso, l'identità sul piano della fantapolitica di questo forum.
Lungi dal rinnegare l'esperienza che mi ha visto fondatore del partito che in diverse fasi ha assunto il nome di C-DP, PDP-RaF e FdSA, nonché co-promotore dell'alleanza-coalizione UDP, e candidato alla presidenza per la stessa, semplicemente sono costretto ad accorgermi dell'esaurimento storico di questa stessa esperienza.
Oramai il sedicente cosidetto "Fronte Rosso" sta avanzando, egemonizando l'estrema sinistra e sostituendosi nel ruolo che fino ad oggi ha svolto, tra soddisfazioni e sconfitte, ottimismo e disillusioni, la stessa UDP. Un'altra forza si è insomma incuneata in quella che è stata la nostra naturale area. Sì, è una sconfitta, come quella dei social-populisti Sr travolti dalla real politik dei bolscevichi, o come quella del Movimento Comunista d'Italia che vidde un'emorragia di suoi iscritti verso il più potente e organizzato PCI.
Forse il nostro, come quello dei populisti russi, o del MCd'I, è il destino di chi mette al centro gli ideali più alti, di chi è appunto un idealista ingenuo, contro tatticismi e politicismi di basso spessore.
Similmente forse quello di vincere (per quanto ?) del Fronte Rosso su POL, o di PRC e PdCI nelle ultime elezioni europee in Italia è il destino di chi invece usa spregiudicatezza politica, real politik e tatticismi vari, mentre noi non abbiamo mai ammirato Macchiavelli.
Nel costatare che chi usa questi mezzi è ormai riuscito ad egemonizzare l'estrema sinistra, su POL così come in Italia, riconosco che non c'è più spazio per l'estrema sinistra come l'abbiamo concepita noi, penso altresì che abbiamo esaurito il nostro ruolo storico.
Procedo perciò allo scioglimento definitivo della FdSA nonché all'uscita dall'UDP.
Impegno altresì i miei sforzi per la costruzione di un movimento che si contrapponga alla dittatura dell'Ulivo e al Fronte Rosso, e che all'industrialismo marxista-lenisita contrapponga un nuovo antisviluppismo come ci insegna Ivan Illich, nonché un rapporto di riscoperta della terra.
Voglio un movimento di sinistra, che accanto all'egualitarismo sociale ponga la Tradizione che per troppo tempo è stata ingiustamente fatta propria dalla destra, nonché l'ecologismo e il rapporto con la natura per sfuggire all'alienazione della società moderna.
Una sinistra ecologista, comunitaria, tradizionalista, egualitaria, antisviluppista e antimondialista, identitaria.
E' ancora presto per discutere di alleanze, anche se queste non potranno che essere fatte con chi si opponte alla dittatura ulivista su POL nonché ai suoi fiancheggiatori del Fronte Rosso, e per chi è contro il mondialismo/globalizzazione.
Invito gli altri appartenenti all'UDP a esprimere una propria opinione su quanto detto da me a proposito della crisi definitiva dell'UDP. Uscendo dall'alleanza, li ringrazio per l'attività politica comune fin qui svolta, senza particolari inviti se non quello di fare ciò che ritengano più opportuno.
(a breve la costruzione del nuovo soggeto politico).