LA PASQUA SI TINGE DI NERO
Il principe vescovo è disposto a combattere anche l’imperatore Federico e i principi di Germania!
Il monito del Beato Bernardino da Feltre ( "il Martello degli Ebrei") si è avverato: Simone, due anni, è stato ritrovato morto nella roggia con il corpicino martoriato da numerose ferite.Il ritrovamento della salma è del 24 marzo 1475, venerdì santo, quando il podestà Giovanni de Salis de "Brixia" ricevette la denuncia della scomparsa del figlioletto da parte del conciapelli Andrea disponendo le perquisizioni lungo il tratto di roggia che fluisce sotto la casa dell’ebreo Tobia e nel suo appartamento. Non è stato riscontrato nessun indizio che conduca al delitto. Il lunedì di Pasqua gli Ebrei ritrovano la salma proprio nel tratto di roggia adiacente all’abitazione dell’ebreo Samuele e subito sospettano una manovra accusatoria da parte di un suo nemico personale o di un debitore come Giovanni Schweizer. (Egli infatti cova sentimenti di rancore, più volte espressi con minacce di vendetta, nei confronti dell’Israele a causa di un compenso non sufficiente offerto alla moglie per un suo servizio quale levatrice). Il podestà dopo averlo sottoposto ad interrogatorio, si convince dell’alibi fornito dall’imputato e confermato dalla moglie(anche se si sollevano numerosi dubbi circa la sua attendibilità). Intanto avanza l’ipotesi che si tratti di disgrazia e non delitto. Il medico Tobia che, fautore di questa teoria, propone la spiegazione scientifica della natura delle condizioni del cadavere: le ferite sarebbero causate da urti e morsi di ratti e non da tagli, il gonfiore delle membra sarebbe la causa d’un lungo periodo in acqua, il membro virile invece sarebbe stato offeso da una spina e la ferita alla testa la diretta conseguenza della caduta nell’acqua alla quale sarebbe seguita la morte per annegamento. I medici d’ufficio nominati dal podestà, Gianni Maria Tiberino e Arcangelo de Balduini insieme con il chirurgo Cristoforo de Falis, concordano circa la data dell’avvenuto decesso, 25 marzo. Il bambino, dicono, non può essere annegato poiché lo stomaco del fanciullo non conteneva acqua in quantità eccezionale, le ferite erano ancora fresche. Tutti e tre erano concordi circa la tesi dell’omicidio. I rapporti sono due e in antitesi l’uno con l’altro. Dopo esser stata scartata l’ipotesi che il cadavere sia stato trasportato dalla corrente sotto la casa di Samuele, poiché una nassa posta a monte ne avrebbe impedito lo scorrimento, il podestà fa arrestare gli Ebrei. Tre gli indizi a loro contrari: le risposte contraddittorie tra loro degli interrogati, le ferite sanguinanti al momento in cui gli imputati sono stati condotti sul luogo del ritrovamento del cadavere ( che per una credenza popolare testimonia la presenza dell’assassino), le ferite fresche che lasciano pensare ad un omicidio perpetrato da poco tempo. I giudici sembrano concordare che l’omicidio sia avvenuto il 25 marzo 1475 che coincide con il giorno introducente la Pasqua ebraica. L’accusa è quella dell’omicidio rituale. Dopo gli interrogatori, eseguiti secondo il codice romano, gli imputati sono riconosciuti colpevoli e condannati a morte per impiccagione, sul rogo, e sulla ruota. Del resto la paura del popolo per gli Ebrei è latente in quanto considerati esseri misteriosi e tremendi. La credenza popolare riconduce i motivi del sacrificio rituale d’un fanciullo al volontario oltraggio a Cristo e a Maria e per questo è necessario che il bambino sia più giovane di sette anni e che muoia tra i tormenti. Inoltre il sangue stillato goccia a goccia dalle ferite che servirebbe per confezionare gli azzimi, viene mescolato col vino col quale il capo famiglia benedice la mensa pasquale. Secondo la superstizione comune cristiana inoltre il sangue dei cristiani avrebbe, all’olfatto degli Ebrei, un odore gradevole, purificherebbe lo stomaco e inoltre darebbe vitalità e freschezza al volto. Il pericolo ora sembra essere quello di una diffusa fobia anti ebraica di proporzioni europee, alimentata più dalla superstizione comune che non da un effettivo pericolo che la comunità ebraica può rappresentare per quella cristiana. Proprio per questo pericolo gli Ebrei di tutta Europa si stanno mobilitando stringendosi intorno alle più importanti corti del continente confidando nel loro potere economico che può assicurargli protezione e invulnerabilità all’ira del popolo superstizioso