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  1. #1
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    Predefinito questo cattolicesimo cos'ha a che fare col cristianesimo?!

    Solidarietà a don Fabrizio Longhi

    A Rignano Garganico, un paese di duemila abitanti nel cuore del parco nazionale del Gargano, in questi giorni è giunta la notizia della "cacciata" del parroco da parte del vescovo di S. Severo.

    A don Fabrizio Longhi è stato ordinato di lasciare la parrocchia a partire dal 1° settembre, dopo aver celebrato l'ultima messa il prossimo 16 agosto per la festa patronale di San Rocco.

    Da anni don Fabrizio è responsabile per la Puglia del Coordinamento nazionale delle comunità d'accoglienza, ma tutto questo non gli aveva procurato nessun guaio con l'autorità ecclesiastica. Non sono questi i "terreni" che scottano.

    Ma don Fabrizio nella notte di Natale dello scorso anno fece parlare in chiesa, durante l'omelia, un ragazzo gay credente.

    Lo "sfratto" dalla parrocchia è arrivato come avviene ogni volta che si va a toccare qualce dogma o qualche tabù. Su questi terreni la gerarchia ha posto steccati ben precisi. I vescovi, come caporali di giornata, ricevono ed eseguono gli ordini vaticani senza fiatare...

    *****

    I siti cattolici (?!) progressisti che si schierano in favore delle invenzioni e delle mattane liturgiche, in questi giorni, hanno un nuovo Eroe.
    Fa, sinceramente, specie e ogni giorno di più sono sinceramente stupito di come, in Vaticano, non si rendano conto di condannare persone che hanno una sola colpa: essere ligi allo spirito del Vaticano II !

    S'osserverà: «Nel Vaticano II non c'è scritto da nessuna parte che bisogna far parlare fieri sodomiti dal pulpito!». È vero, aggiungo io, e chioserò pure che il commento tenuto da Pasquale Quaranta (questo il nome del ragazzo in questione) mi è sembrato molto impacciato e pieno di luoghi comuni.

    Vi invito, però, di seguirmi in questo ragionamento

    1) L'iniziativa condannata rientra nel genere di una pastorale esclusivamente sociale. Infatti le iniziative come quella di Rignano Garganico rientrano nel quadro più ampio della sensibilizzazione verso i casi sociali, per creare attenzione verso gli emarginati. Ricordo i bivaccanti nel duomo di Udine quando, anni fa, facevano lo sciopero della fame per la pace con la benedizione del "vescovo" Battisti. È più o meno la stessa cosa di Rignano! Queste iniziative sono tutte simili che si parli o no di quelle immonde persone che latrano le loro vergogne in pubblico. Così la notte di Natale a Rignano Garganico avrebbero potuto parlare della fame del mondo e far testimoniare uno che ha visto morire popolazioni intere. Questo, come quello sui sodomiti, rientra all'interno della "sensibilizzazione sociale" verso realtà marginali! Ed è questo il compito che si assume oggi la "pastorale" cattolica (?!), dal momento che è divenuta esclusivamente sociale. Infatti la pastorale nel Cattolicesimo contemporaneo ha perso qualsiasi prospettiva spirituale.

    2) Con il Vaticano II e a seguito di esso c'è stata l'unione di questo genere di pastorale con la liturgia. Proprio per questo a Padova, presso il Monastero dei Benedettini, esiste la Cattedra teologica in "Liturgia Pastorale". Si noti che qui la Liturgia non è esclusivamente il retto culto esercitato a Dio ma è una opportunità per fare pastorale al popolo. Ogni momento della "Messa" è buono per inserire "commenti attualizzanti", come dicono, e che io piuttosto direi "commenti socialisticheggianti". Gli stessi nuovi testi liturgici non hanno, come quelli tradizionali, un afflato mistico e spirituale quanto una dimensione e un'etica diffusamente sociali...

    3) Ora un "prete" formato con i principi del punto 1 e 2 (e i formatori che danno queste istruzioni sono sempre avallati dalle "gerarchie" e queste dal Vaticano), animato con un po' di coraggio e di coerenza non può se non comportarsi come il Fabrizio Longhi. Secondo me egli non ha colpa alcuna perché agisce in totale buona fede. Come può costui capire che la Liturgia è solo un culto reso a Dio quando gli hanno insegnato i principi della pastorale liturgica? Come può capire che la pastorale è una sensibilizzazione spirituale quando gli hanno insegnato la giustizia e la coerenza sociale.

    La colpa ce l'hanno coloro che hanno disposto tutti questi presupposti perché possano accadere queste cose che poi ipocritamente condannano. Ma i diffusori di tali presupposti, dai quali si generano situazioni anomali, stanno nelle alte sfere e nessuno li toccherà!

    Ultima cosa: ma perché il Vaticano ha reagito? Ovviamente solo perché si tratta di una questione dove in mezzo ci sono tematiche morali che il "Magistero" di Wojtyla ha condannato. Non reagire sarebbe equivalso a relativizzare e relativizzare queste questioni sarebbe equivalso relativizzare il "Magistero". Non sia mai! Fosse stata una qualsiasi altra cosa il Vaticano non se ne sarebbe interessato!

    Questa specie di cattolicesimo è veramente una realtà "strana": esso vuole essere dappertutto e occuparsi di tutto senza subire alcuna conseguenza, o meglio, la conseguenza la fa pagare agli idealisti che esso forma con i suoi principi sociali !!
    Questo cattolicesimo, a questo punto, coincide con il Cristianesimo?!
    @+

  2. #2
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    Carissimo Cariddeo, leggendo i posts di molti sedevacantisti, da sempre ho avuto il forte dubbio, che le pur legittime critiche sfociassero in un senso di rivalsa, di vendetta, che alla fine di caritatevole non avessero nulla.... proprio come il lividore che ebbi io nel 1996, quando vinsero i comunisti le nazionali. Coraggio, la Fede non è bandiera da sventolare: se si è cattolici, quando addirittura si ha l'ardire di cernere il vero cattolico dal falso (attenzione: non parlo di vera e falsa Dottrina, cosa in sé assai più semplice, e moralmente meno grave di dire chi è cattolico e chi no), si potrebbe essere anche un po' più indulgenti. E invece ogni occasione è buona per inveire contro questo, contro quest'altro..... per carità, si ha anche della ragione, ma mi auguro alfine che Dio si dimentichi della Sua, quando dovrà giudicare lo zelante castigatore dei costumi. Soltanto dopo aver visto il marcio dell'anima, ho potuto tenere a freno la bocca..... Dio dà, caro cariddeo, e Dio toglie: ma è appunto Dio. Non vorrei che a furia di dare autorità pontifica a questo papa e toglierla a quello, ci si credesse in diritto di dispensare alcuni e aggravare il peso di altri.

    Ora, io non sono un perfetto cattolico come te, ma al mio paese mi è stato insegnato che la responsabilità è individuale: verrà il Signore, d'improvviso, e tra due lavoratori uno sarà preso, l'altro no........ che tu ci creda o no, il sacerdore è colpevole, il suo vescovo che lo ha rimosso no. Perchè è stato il primo ad infrangere una legge morale e liturgica della Chiesa, non il secondo. Certo, tu dirai che lo si fa per far un piacere a mons. Wojtyla, visto che è un atto contro il suo magistero morale, ma posso dirti che immagino cosa avresti detto, se quel provvedimento non fosse arrivato mai???

    Orsù, Cariddeo: fosse cotta, fosse cruda, non vi piacerebbe lo stesso. E non piace neppure a me, ma vedo sempre il lato positivo della faccenda: in fatto di Chiesa, sono sempre ottimista, dal momento che è scritto NON PREVARRANNO. Bisogna non dimenticare.

    Vedi, Cariddeo, le tue parole contro il Concilio Vaticano II sono, paradossalmente, identiche a quelle di un caro amico di POL, col quale qualche anno fa mi guastai - per qualche tempo - proprio per una questione simile: mi postò i documenti del CVII, facendomi capire che il Concilio tollerava l'omosessualità. Per lui la cosa andava bene, per me no. Il vaticano II ha troppi amici, per non farsi molti nemici... è così, ma da persona colta quale tu sei, saprai di certo che la colpa del Concilio, leggendolo, è quella di aver cercato un pareggio: anche perché ci si aspettava che ai calci di rigore, il portiere avrebbe saputo far di meglio. Purtroppo - continuando la metafora calcistica - l'Allenatore ha voluto (per motivi che nessuno, nemmeno mons. Thuc sapeva) schierare non un campione, ma un calciatore dal quale forse si aspettava di più (anche se sapeva come sarebbe andata a finire la partita). Un portiere scarso - passi, ma non per questo terzino, attaccante, ala destra o sinistra: portiere pur rimane, e al tempo debito avrà di certo reso conto dei propri servigi. La partita della Salvezza si gioca su campi diversi da quelli dell'opinione pubblica o del mero razionalismo sillogistico. Questo è bene lo si capisca. Poi, ognuno è libero di illudersi come meglio crede: la Volontà divina non è soggetta al determismo logico. Che, semmai, rischia di apparire fin troppo azzardato, fino alla tracotanza.......


    Ora, non l'attuale Pontifice, né il CVII affermano che l'omosessualità vada esaltata: chi lo fa, viola la legge della Chiesa...... di ieri, di oggi e di domani. Né sui manuali di pastorale c'è scritto che bisogna considerarla un costume sessuale come qualsiasi altro. Né ieri c'era scritto, né oggi...... almeno in quello che rimane di immutato, cerchiamo di non creare baratri inesistenti. Anche perché, caro fratello, un giorno pur sempre nella stessa chiesa andremo a sentir messa: e magari in quella troverai ad accoglierti un indultista.... pardon, un inSultista, che frattanto avrà tenuto ...... trattenuto (avra fatto catechesi).... quel poco salvato dal Nulla.

    Perchè il deserto avanza ed è già avanzato, e mentre tutti gridavano mamma, li turchi, c'erano persone che passavano le pene dell'inferno per difendere posizioni, le quali un giorno auguriamoci ri-divengano popolari. Perché se è difficile essere tradizionalista oggi, in questo mondo, ti lascio immaginare che cosa voglia dire esserlo in queste parrocchie.

    La Chiesa è Una, e non è quella di Verrua Savoia: questo lo sanno bene gli stessi preti dell'Istituto, né si è trasferita ad Econe. Quello che, però, per voi è scandalo, per me sono i semi della Provvidenza: non so, e non voglio sapere. Amo il dramma che vivo, perchè posso offrirlo come espiazione dei miei peccati al Signore. E quando qualcuno mi offende per il mio essere tradizionalista, io mi sforzo di essere felice: 1) gli parlo della Felicità, anche se non mi ascolta; 2) espio così le mie colpe passate..........

    Quel piccolo seme caduto sul terreno buono non ha colpa: che senso ha estirparlo? E anche quello che non porta frutto: forse siamo stati noi a piantarlo lì, perchè possiamo decidere del suo futuro? Lasciamo che sia Dio a fare Dio. Occupiamoci di arare con pazienza ed umiltà (quella che molte volte manca a noi tradizionalisti ....... che vediamo la Verità, e piuttosto che portarla agli altri, ne facciamo vile motivo di vanto) quel poco di terra che il Padrone ci ha dato in consegna. Ed aspettiamo lo sposo con le lampade accese.........


    Curati poco di mons. Wojtyla, che con lui papa o senza di lui papa, non per questo il maligno ti risparmierà le sue malefiche
    cure. E intanto, scrivi al Vescovo di San Severo per quanto di buono ha già fatto, magari, da buon cattolico, offrigli un po' di credito per quel che ha ancora da fare, che nessuno nega essere tanto.

    Email vescovo S. Severo

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    Se mi credi, con amicizia cristiana e senza polemica.


    "

  3. #3
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    aldilà di tutto mi piace la distinizione tra "avere ragione" e "avere della ragione".

    Thomas Aquinas

  4. #4
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    Originally posted by Thomas Aquinas
    aldilà di tutto mi piace la distinizione tra "avere ragione" e "avere della ragione".

    Thomas Aquinas
    Influssi vichiani...... ma credimi, del tutto involontari. Ero ispirato a causa di una bella confessione.
    "

  5. #5
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    Originally posted by cm814
    Carissimo Cariddeo, leggendo i posts di molti sedevacantisti, da sempre ho avuto il forte dubbio, che le pur legittime critiche sfociassero in un senso di rivalsa, di vendetta, che alla fine di caritatevole non avessero nulla.... proprio come il lividore che ebbi io nel 1996, quando vinsero i comunisti le nazionali. Coraggio, la Fede non è bandiera da sventolare: se si è cattolici, quando addirittura si ha l'ardire di cernere il vero cattolico dal falso (attenzione: non parlo di vera e falsa Dottrina, cosa in sé assai più semplice, e moralmente meno grave di dire chi è cattolico e chi no), si potrebbe essere anche un po' più indulgenti. E invece ogni occasione è buona per inveire contro questo, contro quest'altro..... per carità, si ha anche della ragione, ma mi auguro alfine che Dio si dimentichi della Sua, quando dovrà giudicare lo zelante castigatore dei costumi. Soltanto dopo aver visto il marcio dell'anima, ho potuto tenere a freno la bocca..... Dio dà, caro cariddeo, e Dio toglie: ma è appunto Dio. Non vorrei che a furia di dare autorità pontifica a questo papa e toglierla a quello, ci si credesse in diritto di dispensare alcuni e aggravare il peso di altri.

    Ora, io non sono un perfetto cattolico come te, ma al mio paese mi è stato insegnato che la responsabilità è individuale: verrà il Signore, d'improvviso, e tra due lavoratori uno sarà preso, l'altro no........ che tu ci creda o no, il sacerdore è colpevole, il suo vescovo che lo ha rimosso no. Perchè è stato il primo ad infrangere una legge morale e liturgica della Chiesa, non il secondo. Certo, tu dirai che lo si fa per far un piacere a mons. Wojtyla, visto che è un atto contro il suo magistero morale, ma posso dirti che immagino cosa avresti detto, se quel provvedimento non fosse arrivato mai???

    Orsù, Cariddeo: fosse cotta, fosse cruda, non vi piacerebbe lo stesso. E non piace neppure a me, ma vedo sempre il lato positivo della faccenda: in fatto di Chiesa, sono sempre ottimista, dal momento che è scritto NON PREVARRANNO. Bisogna non dimenticare.

    Vedi, Cariddeo, le tue parole contro il Concilio Vaticano II sono, paradossalmente, identiche a quelle di un caro amico di POL, col quale qualche anno fa mi guastai - per qualche tempo - proprio per una questione simile: mi postò i documenti del CVII, facendomi capire che il Concilio tollerava l'omosessualità. Per lui la cosa andava bene, per me no. Il vaticano II ha troppi amici, per non farsi molti nemici... è così, ma da persona colta quale tu sei, saprai di certo che la colpa del Concilio, leggendolo, è quella di aver cercato un pareggio: anche perché ci si aspettava che ai calci di rigore, il portiere avrebbe saputo far di meglio. Purtroppo - continuando la metafora calcistica - l'Allenatore ha voluto (per motivi che nessuno, nemmeno mons. Thuc sapeva) schierare non un campione, ma un calciatore dal quale forse si aspettava di più (anche se sapeva come sarebbe andata a finire la partita). Un portiere scarso - passi, ma non per questo terzino, attaccante, ala destra o sinistra: portiere pur rimane, e al tempo debito avrà di certo reso conto dei propri servigi. La partita della Salvezza si gioca su campi diversi da quelli dell'opinione pubblica o del mero razionalismo sillogistico. Questo è bene lo si capisca. Poi, ognuno è libero di illudersi come meglio crede: la Volontà divina non è soggetta al determismo logico. Che, semmai, rischia di apparire fin troppo azzardato, fino alla tracotanza.......


    Ora, non l'attuale Pontifice, né il CVII affermano che l'omosessualità vada esaltata: chi lo fa, viola la legge della Chiesa...... di ieri, di oggi e di domani. Né sui manuali di pastorale c'è scritto che bisogna considerarla un costume sessuale come qualsiasi altro. Né ieri c'era scritto, né oggi...... almeno in quello che rimane di immutato, cerchiamo di non creare baratri inesistenti. Anche perché, caro fratello, un giorno pur sempre nella stessa chiesa andremo a sentir messa: e magari in quella troverai ad accoglierti un indultista.... pardon, un inSultista, che frattanto avrà tenuto ...... trattenuto (avra fatto catechesi).... quel poco salvato dal Nulla.

    Perchè il deserto avanza ed è già avanzato, e mentre tutti gridavano mamma, li turchi, c'erano persone che passavano le pene dell'inferno per difendere posizioni, le quali un giorno auguriamoci ri-divengano popolari. Perché se è difficile essere tradizionalista oggi, in questo mondo, ti lascio immaginare che cosa voglia dire esserlo in queste parrocchie.

    La Chiesa è Una, e non è quella di Verrua Savoia: questo lo sanno bene gli stessi preti dell'Istituto, né si è trasferita ad Econe. Quello che, però, per voi è scandalo, per me sono i semi della Provvidenza: non so, e non voglio sapere. Amo il dramma che vivo, perchè posso offrirlo come espiazione dei miei peccati al Signore. E quando qualcuno mi offende per il mio essere tradizionalista, io mi sforzo di essere felice: 1) gli parlo della Felicità, anche se non mi ascolta; 2) espio così le mie colpe passate..........

    Quel piccolo seme caduto sul terreno buono non ha colpa: che senso ha estirparlo? E anche quello che non porta frutto: forse siamo stati noi a piantarlo lì, perchè possiamo decidere del suo futuro? Lasciamo che sia Dio a fare Dio. Occupiamoci di arare con pazienza ed umiltà (quella che molte volte manca a noi tradizionalisti ....... che vediamo la Verità, e piuttosto che portarla agli altri, ne facciamo vile motivo di vanto) quel poco di terra che il Padrone ci ha dato in consegna. Ed aspettiamo lo sposo con le lampade accese.........


    Curati poco di mons. Wojtyla, che con lui papa o senza di lui papa, non per questo il maligno ti risparmierà le sue malefiche
    cure. E intanto, scrivi al Vescovo di San Severo per quanto di buono ha già fatto, magari, da buon cattolico, offrigli un po' di credito per quel che ha ancora da fare, che nessuno nega essere tanto.

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    Se mi credi, con amicizia cristiana e senza polemica.
    Una profonda risposta che rispetto molto, pur nelle diversità del nostro sentire!
    Ti ringrazio di questo sentito dono!
    Oremus ad invicem!
    @+

 

 

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