I resti perfettamente conservati di un villaggio vecchio almeno mille anni sono stati individuati dagli archeologi americani all'interno di un ranch nello Utah. Per oltre mezzo secolo Waldo Wilcox, proprietario dell'area, ha nascosto la scoperta, salvo poi decidere di vendere il proprio appezzamento e con esso anche il suo "giardino segreto".
E così, in fondo a uno stretto canyon nel territorio di East Carbon City, gli archeologi si sono trovati di fronte a una vera e propria scena di vita del passato: capanne, casematte, granai ancora pieni di cereali e un gran numero di manufatti e graffiti.
Gli ultimi abitanti del villaggio dovrebbero averlo occupato fino al 900-1100 a. C. ma Kevin Jones, archeologo dello Stato dello Utah, ha dichiarato all'Associated Press che l'insediamento di Range Creek potrebbe anche avere 4500 anni. In un'area ricca di siti archeologici ciò che più colpisce è proprio l'incredibile stato di conservazione. "Ci sono diverse aree dove è possibile trovare reperti simili - ha sostenuto ancora Jones - ma questo non è stato toccato né dai saccheggiatori né dagli studiosi".
La ricchezza archeologica di Range Creek è testimoniata da alcune cifre: gli insediamenti si stendono lungo 19 chilometri e un esame superficiale ha già rivelato 225 siti d'interesse. Insomma, una fotografia dettagliata della vita degli antenati dei pellerossa americani, quella "cultura del Fremont" che, ha spiegato Jones, "era fatta di abili cacciatori divenuti poi agricoltori".
Ora il ranch di Wilcox è proprietà del Trust for Public Land di San Francisco ma gli studiosi temono comunque di non poter mantenere lo stato di conservazione attuale. Heidi McIntosh, esperta del ramo, è categorica: "Il miglior modo per preservare questi luoghi è difendere la loro irraggiungibilità". Ma intanto il progetto per aprire al pubblico il sito di Range Creek è già partito. (leonardo merlini)