Trovo molto carino e significativo questo articolo di Aprile.....certo e' dedicato a chi ha una capacita critica e criptica almeno sufficiente........



Triciclo: adesso non sanno cosa dire agli elettori (prima s'erano inventati 15 formule diverse)

E adesso, cosa raccontiamo agli elettori? E’ questo il principale interrogativo che aleggia in questi giorni in casa Ds. Non si può far naufragare il Triciclo, hanno detto in molti, sostenuti dal quel Franco Monaco della Margherita rimasto da solo a combattere in trincea contro le armate di Franco Marini e Francesco Rutelli.
L’interrogativo, di per sé, è singolare. Avrebbe senso se i triciclisti fossero andati dagli elettori promettendo loro il partito riformista e chiedendo un voto su quello e non su altro. Invece quel che è accaduto per davvero è che agli elettori è stata posta dinanzi una pletora di sbocchi possibili che andiamo ad elencare (salvo omissioni):
1. “partito riformista” (D’Alema-D’Alema);
2. “timone riformista” (D’Alema-Soldini);
3. “soggetto riformista” (Fassino-D’Alema);
4. “soggetto federativo” (Fassino-Bossi);
5. “soggetto guida” (Fassino-Schumaker);
6. “perno centrale” (Fassino-Ikea);
7. “baricentro” (Fassino-Pitagora);
8. “visibile guida riformista” (Fassino-Messner);
9. “pilastro” (Fassino-Lunardi);
10. “forza di garanzia” (Fassino-Tanzi);
11. “cerchio concentrico” (Fassino-Euclide);
12. “motore riformista” (Franceschini-Agnelli);
13. “nucleo riformista” (Amato-Fermi);
14. “cooperazione rafforzata” (Parisi-Chirac);
15. “federazione” (autori vari).
Come si vede l’elettore poteva scegliere diverse opzioni, tra cui va aggiunto anche “niente” (autore: Correntone) e “vi voto solo perché ci sono Lilli Gruber e Santoro” (autori: 1 milione e mezzo di votanti).
Nonostante tale varietà, l’elettore non s’è fidato e alcuni milioni di voti se ne sono andati verso i lidi delle liste a sinistra del Triciclo.
Insomma, non si capisce perché adesso ci si chieda cosa raccontare agli elettori se prima gli si è raccontato tutto e il contrario di tutto. Del resto, a parte le telefonate al call center del Botteghino (sospettiamo tutte provenienti dalla segreteria di Fassino) non sembra che le masse siano così scontente per l’affossamento del partito unico. Nessuna manifestazione di piazza, nessun lenzuolo alle finestre, nessun assalto alle sezioni, nessun intellettuale che grida da un palco “senza il partito unico non vinceremo mai!”. Nessuno. Ma proprio nessuno.