I tempi stanno proprio cambiando.
Qui la lega minaccia la crisi, ora anche AN ........... comunque state attenti all' UDC.
La prossima settimana dai centristi una mozione in Vigilanza
Lega, An e Forza Italia contrarie alla scadenza dei vertici
L'Udc: via il Cda della Rai
Ma gli alleati dicono no
La replica della Rai:
La sede Rai di viale Mazzini
ROMA - Anche la Rai, di fatto, entra nella verifica di governo. E la questione del ricambio del vertice di viale Mazzini vede i partiti della Casa delle libertà ancora una volta divisi. L'Udc vuole mandare a casa il Cda e il Direttore generale. La Lega e anche An, invece, difendono l'attuale consiglio.
Di sicuro i centristi della maggioranza presenteranno la prossima settimana in commissione di Vigilanza una mozione sulla scadenza dei vertici Rai. Lo annuncia in una nota Antonio Iervolino, capogruppo in commissione del partito di Follini, dopo che questa mattina Rodolfo De Laurentiis, capogruppo Udc in commissione Trasporti, invitava il Cda e il direttore generale a limitarsi all'ordinaria amministrazione in vista della fusione tra Rai Holding e Rai Spa, prevista per il 5 e 6 luglio. Affari correnti per pochi giorni, insomma. E poi dimissioni.
Opinione che però non è affatto condivisa dalla Lega. "Diversamente da quanto pensa De Laurentiis - dice Roberto Calderoli - , io sono convinto che il Cda e il direttore generale della Rai abbiano operato bene, e il pensiero di De Laurentiis mi fa venire in mente chi al posto di occuparsi delle migliorie di casa propria guarda ammirato e viene attratto dalla casa altrui".
Fredda anche Alleanza Nazionale. Michele Bonatesta,
dice di condividere (delle frasi di De Laurentis di questa mattina, ndr.) soltanto le critiche all'incarico dato a Moncalvo, chiamato a sostituire Socci in prima serata su Rai2. Ma per il resto, appunto la "scadenza del Cda e di Cattaneo, Bonatesta prende nettamente le distanze.
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Anche il forzista Paolo Romani difende il Cda: "Le parole di De Laurentiis sono ingiustificate e prive di fondamento". Ma non il presidente della Commissione di vigilanza Claudio Petruccioli (Ds), secondo il quale la posizione dell'Udc sul futuro dell'attuale cda della Rai "sembra una posizione fondata, ragionevole e equilibrata e spero che venga da tutti accolta".
Non sarà così, a leggere le dichiarazioni che arrivano dalla Casa delle libertà. Ma di certo, se la posizione dei centristi dovesse rimanere tale, il caos Rai diventerà un altro caso irrisolto nei già tormentati rapporti tra gli alleati del centrodestra. Anche perchè, la prossima settimana, sul tema potrebbero verificarsi "sintonie" proprio tra l'Udc e il centrosinistra. "Le dimissioni della Presidente Annunziata hanno decretato la fine di questo vertice Rai, ed importante che anche l'Udc si sia pronunciata per la sua sostituzione", dicono infatti i responsabili informazione di Margherita e Ds, Paolo Gentiloni e Fabrizio Morri. Che annuciano di voler cercare in Commissione di Vigilanza "le forme possibili di convergenza".
Intanto arriva una replica della Rai. "L'Azienda - si legge in una nota di viale Mazzini - ha sempre operato in piena trasparenza e a tutela della trasparenza, ed è proprio nel rispetto della trasparenza e della correttezza dei comportamenti che si devono invitare anche altri a comportarsi nella stessa maniera: i successi di ascolto e i positivi risultati di bilancio hanno richiesto un notevole impegno di tutta l'Azienda, del management e dei vertici, e dimostrano che il tempo dedicato a nomine e spostamenti è stato quasi nullo ed esclusivamente in funzione della necessaria operatività e senza accogliere indicazioni politiche".
(2 luglio 2004)