Per Orazio Coclite (su Paganesimo ed Islam)

[lynn2]

Purtroppo, per un problema, non posso risponderti dove mi avevi risposto. Ti rispondo qui su pagani ed islamici. Nel Corano c'è scritto che in religione non deve esserci costrinzione, e questo era riferito anche ai politeisti . Certo ci furono anche guerre tra islamici e politeisti di La Mecca, ma non vuol dire che questi rapporti potessero ridursi solo alla guerra. E poi guerre ci furono pure tra islamici ed ebrei, proprio al tempo di Maometto. I pagani non venivano uccisi in modo crudele dagli islamici in ogni caso, perchè esistono pure esempi di convivenza tra islamici e pagani, ad esempio in India con gli induisti ed in Afghanistan con minoranze buddhiste ed induiste. Certo i dhimmi erano ebrei e cristiani, per alcune radici comuni su questo hai ragione, ma nei fatti furono tollerati anche i pagani. Il fatto poi che qualche volta ci siano episodi che turbano questa convivenza non vuol dire che in questi rapporti prevalga il negativo. A volte sono stati anche gli induisti a cominciare scontri, e non per questo io demonizzo la cultura induista, che ha molti aspetti profondi ed interessanti. Per gli islamici è un profeta anche Alessandro Magno, quale punto di contatto col mondo pagano. Ed il gran Muftì palestinese Hajj Amin El Husseini fu amico del leader nazionalista indiano (induista) Chandra Bose.

[Civis Romanus]

Ti rispondo io, per ora: ma chi se ne frega !!!

Non vedo perchè dovremmo importare in Patria la possibilità (anche solo teorica) che questa convivenza possa evolvere in modo negativo, quando niente ci costringe a farlo e finché possiamo sceglierlo

[lynn2]

Grazie per la "gentile" risposta. Aggiungo qualcosa sul presunto bigottismo dell' Islam (purtroppo non ricordo chi lo avesse detto, se tu o qualcun altro). Faccio l'esempio già fatto di rapporti extra matrimoniali ed adulterio. Questi rapporti sono condannati da gran parte delle culture, almeno da quelle tradizionali. Il Corano disapprova l'adulterio (pur non escludendo la riappacificazione, cosa poco nota), ed invita ad aspettare del tempo per i rapporti sessuali (in genere è interpretato quale invito alla verginità prematrimoniale). A parte il fatto che non per forza si è bigotti se non si condividono rapporti sessuali fuori dal matrimonio ed adulterio, queste cose esistono anche nel mondo pagano, ad esempio in quello induista ed in quello che fu greco-romano. L'adultera nell'antica Roma veniva esiliata per legge. Se una donna ad esempio non era illibata era difficile che si sposasse, ed al tempo di Solone, ad Atene, poteva essere venduta come schiava per questo motivo. Ciò dipende, anche per il mondo pagano, più dal patriarcato che dalle religioni stesse. Le culture pagane hanno molti aspetti alti, profondi, ed io non voglio affatto demonizzare qualcuno e/o qualcosa, solo contestualizzare. Saluti a chi legge

[Mr]

In origine postato da lynn2
L'adultera nell'antica Roma veniva esiliata per legge. Se una donna ad esempio non era illibata era difficile che si sposasse,

Mi spiegherai allora come mai i membri della classe dirigente romana si rigiravano le mogli tra di loro come fossero cambiali.

[Basiji]

Ogni dottrina tradizionale - secondo quanto spiegato dagli stessi maestri e studiosi seri - è in origine monoteista, o se si preferisce, unitaria. Il politeismo, in effetti, non è altro che il prodotto della degenerazione che si è creata successivamente in varie civiltà (come quella greco-romana e quella indù). Per questo motivo l'Islam, quale ricapitolazione finale, completa e perfetta della Tradizione Unica, ha condannato ogni tipo di politeismo (sia esso esteriore o interiore) ed ha messo dei seri limiti affinchè questa degenerazione non trovi di nuovo terreno fertile. E Iddio ne sa di più!

[Mr]

In origine postato da Basiji
Ogni dottrina tradizionale - secondo quanto spiegato dagli stessi maestri e studiosi seri - è in origine monoteista, o se si preferisce, unitaria. Il politeismo, in effetti, non è altro che il prodotto della degenerazione che si è creata successivamente in varie civiltà (come quella greco-romana e quella indù). Per questo motivo l'Islam, quale ricapitolazione finale, completa e perfetta della Tradizione Unica, ha condannato ogni tipo di politeismo (sia esso esteriore o interiore) ed ha messo dei seri limiti affinchè questa degenerazione non trovi di nuovo terreno fertile. E Iddio ne sa di più!

Non prenderla come una provocazione, ma questa teoria, almeno per come ho sempre concepito la genesi delle religioni, mi pare proprio non stia in piedi. Sei in grado di dimostrarla e di esporre la "genealogia" della religione greco romana partendo da questa base monoteistica?

[ardimentoso]

islam e cultura greco-romana non possono coesistere, perchè non possono copesistere islam e libertà dei popoli.

è un dato di fatto millenario, il resto sono solo inutili e demagociche dottrine teologiche.

amen

[lynn2]

Per Ardimentoso: la convivenza e la libertà non sono sempre impossibili, e molte opere della cultura greco-romana sono arrivate a noi anche grazie agli arabi-islamici (ad esempio testi aristotelici). Per Mr: io mi riferivo alla sorella di Ottaviano Augusto, esiliata a Ponza per la sua condotta. Poi non nego che nella Roma imperiale ci fossero molte storie di "scambi di coppie" pure tra persone sposate. Per quanto possa apparire strano, a volte i comportamenti più diversi convivono in una stessa società. Certo, ogni società ha i suoi comportamenti prevalenti, ma è anche importante non generalizzare in modo assoluto. Ciao

[Civis Romanus]

In origine postato da Basiji
Ogni dottrina tradizionale - secondo quanto spiegato dagli stessi maestri e studiosi seri - è in origine monoteista, o se si preferisce, unitaria. Il politeismo, in effetti, non è altro che il prodotto della degenerazione che si è creata successivamente in varie civiltà (come quella greco-romana e quella indù). Per questo motivo l'Islam, quale ricapitolazione finale, completa e perfetta della Tradizione Unica, ha condannato ogni tipo di politeismo (sia esso esteriore o interiore) ed ha messo dei seri limiti affinchè questa degenerazione non trovi di nuovo terreno fertile. E Iddio ne sa di più!

E questo messaggio è la riprova che tra noi e l'islam non vi può essere alcuna affinità sostanziale, ne' ispirazione , ne' altro.
Certo che se uno non vuol vedere, non vedra' mai...

[Paul Atreides]

Quelle di Basiji a me paiono le solite divagazioni guénoniane