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Discussione: Moody's

  1. #11
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    Predefinito Re: Re: Re: Moody's:"PERCHE'METTERE SOTTO PRESSIONE RATING ITALIA?"

    In Origine Postato da silvioleo
    NO,DA DOMANI NON POTREBBE CAMBIARE IDEA...PERCHE'NON VEDE IL MOTIVO PER CUI METTERE SOTTO PRESSIONE IL RATING DELL'ITALIA....LE PAROLE SONO ABBASTANZA CHIARE...DOPODICHE'OGNUNO,LE AGENZIE COSI COME LE MULTINAZIONALI,FARA' E PROPRIE VALUTAZIONI..LUNGI DA ME IL CONSIDERARE UNA SCIOCCHEZZUOLA LA DECISIONE DI S&P...IL MIO POST STA QUI SOLO X DIRVI,COME AL SOLITO,CHE DRAMMATIZZARE E GUFARE SEMPRE NON è CHE SERVA PIU'DI TANTO......
    Serve per aprire gli occhi agli italiani sul fatto che siamo governati da degli irresponsabili, in modo che all'occasione ne sappiano trarre le conseguenze...A proposito sono mesi che continuano a ripetere la litania che siamo messi meglio di Francia e Germania. Guarda caso invece S&P ha abbassato solo il nostro rating (unico caso in Europa insieme alla Grecia)...

    PS Cicchito a proposito della valutazione di S&P ha parlato di valutazione "politica". Come le sentenze della magistratura e della Corte Costituzionale...
    Pagliacci...

  2. #12
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    Non bisogna essere ne banana ne professore di economia per capire che l'abbassamento del rating italiano da parte di S&P è un atto solamente politico.

    Guardiamo ai fatti: Oggi come oggi abbiamo un indebitamento totale pari a circa il 105% del pil, dieci anni avevamo il 125% e S&P ci dava lo stesso rating

    E per la Germania è la Francia che negli ultimi 10 anni hanno aumentato di moltissimo il debito tutto rimane uguale. Allora la commisione europea perchè stà processando i due paesi propio per l'indebitamento? Perchè l'Europa dice che i conti italiano sono in regola, perchè le altre agenzie non abbassano il rating italiano? Tutti fessi tranne S&P che dava AA alla parmalat ?????

    romanamente

  3. #13
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    In Origine Postato da Naitmer
    Non bisogna essere ne banana ne professore di economia per capire che l'abbassamento del rating italiano da parte di S&P è un atto solamente politico.

    Guardiamo ai fatti: Oggi come oggi abbiamo un indebitamento totale pari a circa il 105% del pil, dieci anni avevamo il 125% e S&P ci dava lo stesso rating

    E per la Germania è la Francia che negli ultimi 10 anni hanno aumentato di moltissimo il debito tutto rimane uguale. Allora la commisione europea perchè stà processando i due paesi propio per l'indebitamento? Perchè l'Europa dice che i conti italiano sono in regola, perchè le altre agenzie non abbassano il rating italiano? Tutti fessi tranne S&P che dava AA alla parmalat ?????

    romanamente
    Come no, anche loro "comunisti"...

    Su Francia e Germania fai un po' di confusione. Il motivo per cui vengono "processati" non è l'indebitamento, che è la metà del nostro, ma lo sforamento del tetto del 3% del DEFICIT annuale.
    Non c'è bisogno di essere professori di economia per parlare di queste cose, ma masticarne un pochino sì...

    L'Europa dice che i conti sono in regola? Allora come mai hanno detto che ci vuole la manovra correttiva?

  4. #14
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    In Origine Postato da beppe2
    Come no, anche loro "comunisti"...

    Su Francia e Germania fai un po' di confusione. Il motivo per cui vengono "processati" non è l'indebitamento, che è la metà del nostro, ma lo sforamento del tetto del 3% del DEFICIT annuale.
    Non c'è bisogno di essere professori di economia per parlare di queste cose, ma masticarne un pochino sì...

    L'Europa dice che i conti sono in regola? Allora come mai hanno detto che è ci vuole la manovra correttiva?
    Hai detto bene, hanno sforato il parametro dei 3% annui e anche di brutto e da anni, anzi a essere precisi da quando è stato introdotto l'euro il 3% non lo hanno mai rispettato. Noi fino a prova contraria l'abbiamo sempre rispettato. Com'è che a noi ci abbassano il rating e a loro no? Il debito complessivo non centra niente perchè non stiamo comparando la qualità del rating ma solo la tendenza e com'è la S&P nel 94 con il 125% di indebitamento totale con l'aggiunta del 10% di deficit annuo ci dava lo stesso rating di oggi?

    non saranno comunisti hardcore, ma molto vicini alle sinistre si.

    romanamente

  5. #15
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    In Origine Postato da Naitmer
    Hai detto bene, hanno sforato il parametro dei 3% annui e anche di brutto e da anni, anzi a essere precisi da quando è stato introdotto l'euro il 3% non lo hanno mai rispettato. Noi fino a prova contraria l'abbiamo sempre rispettato. Com'è che a noi ci abbassano il rating e a loro no? Il debito complessivo non centra niente perchè non stiamo comparando la qualità del rating ma solo la tendenza e com'è la S&P nel 94 con il 125% di indebitamento totale con l'aggiunta del 10% di deficit annuo ci dava lo stesso rating di oggi?

    non saranno comunisti hardcore, ma molto vicini alle sinistre si.

    romanamente
    A parte il fatto che il tetto del 3% non l'abbiamo sfondato grazie alle una tantum e ai giochini contabili di Tremonti (gli altri evidentemente sono più seri...), è ovvio che sul rating il livello di indebitamento incide eccome. Se devo prestarti dei soldi un conto è se la tua azienda è sana, un'altro conto è se è piena di debiti...

    S&P è, insieme a Moody's, la più autorevole società di rating. Che sia di sinistra francamente mi giunge nuova...

  6. #16
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    In Origine Postato da beppe2
    A parte il fatto che il tetto del 3% non l'abbiamo sfondato grazie alle una tantum e ai giochini contabili di Tremonti (gli altri evidentemente sono più seri...), è ovvio che sul rating il livello di indebitamento incide eccome. Se devo prestarti dei soldi un conto è se la tua azienda è sana, un'altro conto è se è piena di debiti...

    S&P è, insieme a Moody's, la più autorevole società di rating. Che sia di sinistra francamente mi giunge nuova...
    Come al solito non hai capito una mazza. Qui si parla non del livello assoluto del rating che in F e D è avviamente maggiore per il loro debito minore. Si parla della tendenza, a noi è stato immutato nonostante il nostro debito/pil sia calato del 20% e in F e D è sempre rimasto immutato nonostante il loro debito sia AUMENTATO del 10%. E poi ti informo che F e D sono maestri nelle una tantum dopo aver imparato dall'ulivo che con la tassa sull'euro ha utilizzato un una tantum per eccelenza e tutti gli altri europei se la sono bevuta . Tu credi che tremonti sia l'unico furbastro?

    romanamente

  7. #17
    Silvioleo
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    S&P è, insieme a Moody's, la più autorevole società di rating

    [/B][/QUOTE]

    appunto...se vuoi ci rileggiamo insieme cosa pensa moody's....vi ripetero'fino allo sfinimento(visto pare non lo leggiate)che il declassamento è un fatto pesante,preoccupante,negativo,che impone una svolta....mi limitavo a sottolineare pero'che catastrofi non ce ne sono.....o moody's è diventata di berlusconi???io che s&p è comunista non lo dico....fate i bravi su.....

  8. #18
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    In Origine Postato da silvioleo
    S&P è, insieme a Moody's, la più autorevole società di rating



    appunto...se vuoi ci rileggiamo insieme cosa pensa moody's....vi ripetero'fino allo sfinimento(visto pare non lo leggiate)che il declassamento è un fatto pesante,preoccupante,negativo,che impone una svolta....mi limitavo a sottolineare pero'che catastrofi non ce ne sono.....o moody's è diventata di berlusconi???io che s&p è comunista non lo dico....fate i bravi su.....
    Tu no, ma qualcun'altro sì...

  9. #19
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    Vorrei rilevare che le "riforme" tanto contestate dal centrosinistra - i cavalli di battaglia di Tremonti, NON sono state fatte: non è stata fatta la riduzione fiscale, non è stata fatta la riforma federalista, nè la riforma delle pensioni, le grandi opere (come sostiene la sinistra) "solo in minima parte".
    Cosa può avere messo in crisi i conti pubblici e la credibilità dell'Italia? La patente a punti?
    [IMG] http://movies.yahoo.com/shop?d=hv&id=1800217371&cf=pg&photoid=428334&intl= us [IMG]

  10. #20
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    te lo metto anche qui.

    Bye

    Post #48 di 48

    Il giudizio di S&P si basa sul fatto che il trend dei ns. conti pubblici sia in via di peggioramento............. e destinato ad ampliarsi in caso di tagli alle entrate per le riduzioni fiscali mille volte promesse ( in poche parole, solo la promessa ha finito per danneggiare il giudizio) ............ oltre al fatto che il prossimo anno tutte le una tantum verranno meno e, allora, si vedrà la reale dimensione delle voragini. Lo stesso Ecofin, infatti, ha ribadito le preoccupazioni per il 2005.


    I primi effetti si sono avuti con un aumento, tra i 19 e 20 punti base , dello spread fra i ns. BTP e il bund tedesco a 10 anni....................... e la tendenza è ad un ulteriore aumento , anche se non nel brevissimo.


    Del resto che noi , nonostante gli impegni presi, non faremmo progressi nella riduzione del debito ( cosa che dice anche S&P) ........ già lo avevano detto altri.


    CONTI PUBBLICI/ RAPPORTO UE: DEBITO ITALIA FERMO A 106% NEL 2004



    02/07/2004 - 12:06
    Anche nel 2005 non ci sarà alcuna diminuzione

    Bruxelles, 2 lug. (Apcom) - Il debito pubblico italiano rimarrà fermo al 106% nel 2004 e nel 2005. E' quanto ribadisce il rapporto trimestrale sui conti pubblici di Eurolandia pubblicato oggi a Bruxelles dalla Commissione europea. Il documento mette in evidenza il ritardo italiano rispetto alla media dei Dodici, il cui debito complessivo, secondo le previsioni dell'esecutivo Ue, è al 70,9% per il biennio.

    Il rapporto sottolinea che gli assunti sul quale si basava il programma di stabilità italiano, recapitato a Bruxelles lo scorso autunno, partivano da un debito al 106% nel 2003, per scendere al 105% nel 2004 e al 103% nel 2005. Le previsioni aggiornate della Commissione, invece, segnalano uno stop al 106% per questo e per il prossimo anno.

    La Grecia è il solo paese di Eurolandia che, come l'Italia, ha un debito superiore al 100%. Anche Atene, secondo gli analsiti Ue, non è in grado di rispettare le stime del suo programma di stabilità, non riuscendo ad eliminare il doppio zero entro il 2005 (102,8% nel 2004 e 101,7% nel 2005, stesso dato del 2003). Secondo le previsioni di Bruxelles la Germania avrà un debito del 65,6% quest'anno e del 65,1% l'anno prossimo, la Francia del 64,6% e del 65,6%. Primo della classe il Lussemburgo, che nel 2005 arriverà al 3,8%. La Commissione ribadisce infine che nel 2004 il Belgio riuscirà a scendere sotto il 100% (97,4% in discesa al 94,3% nel 2005).


    copyright @ 2004 APCOM


    Le altre agenzie, per il momento, hanno lasciato invariato il loro giudizio, dato che hanno detto, da tempo , che avrebbero aspettato il DPEF............................... e quello di cui terranno conto sarà la capacità del ns. Paese di aumentare l' avanzo primario. S&P, invece, ha provveduto subito, dato che per loro l' outlook era negativo già da Gennaio 2003 e la certificazione dell' Ecofin dello sforamento, con conseguente manovra (peraltro per loro non ancora sufficiente a riportare il rapporto al 3%) non ha fatto altro che confermare il peggioramento in atto dei conti.

    L' Italia, infatti, si era impegnata a mantenere l' avanzo primario sopra il 5%, cosa sempre avvenuta durante i Governi dell' Ulivo: con l' incompetente siamo sempre scesi sotto fino a ridurlo al 2,9% nel 2003 e, nel 2004 è in ulteriore contrazione, come dimostrano i dati del primo semestre.
    E' ovvio, però, che per i bananas ciò non influisca sui giudizi.........

    Per i bananas, poi, è sempre ovvio che i tagli delle tasse ( meno entrate) compensati da tagli indolori ( come blaterano) riusciranno a far tornare l'avanzo primario sopra il 5%: della serie alle favolette non ci credono neanche più i bambini........... ......... ci credono solo Berlusconi, Tremonti, e i suoi nuovi superministri economici tipo la Moratti, Brunetta, Vegas................. .................. con annessi bananas di POL.



    Fabbisogno, peggiorano i conti: 9,3 miliardi a giugno

    Peggiorano i conti dello stato. A giugno l'avanzo è stato di 9,3 miliardi di euro, contro gli 11,15 del giugno 2003. Lo rende noto il ministero dell' Economia. Nei primi sei mesi il fabbisogno cumulato si è attestato a 38,5 miliardi, con un peggioramento del 49% rispetto ai 25,8 miliardi registrati nel gennaio-giugno 2003.




    Chi vuole scommetere che anche Fitch e Moody's tra poco si adegueranno a S&P?




    CONTI PUBBLICI/ ADUSBEF: TAGLIO RATING S&P COSTERA' 1-2,5 MLD


    07/07/2004 - 20:26

    Lannutti: titoli Stato dovranno garantire lo 0,10-0.25 % in più

    Roma, 7 lug. (Apcom) - "Il declassamento del rating operato oggi da Standard&Poor's costerà alle casse dello Stato tra lo 0,10 e lo 0.25 per cento del debito pubblico italiano, che supera i due milioni di miliardi di vecchie lire". Lo valutazione è del presidente dell'associazione di difesa dei consumatori Adusbef, Elio Lannutti, contattato da Apcom.

    Lannutti spiega che per la minore "affidabilità" finanziaria dell'Italia certificata dall'agenzia di rating lo Stato dovrà renumerare tra lo 0.10 e lo 0.25 per cento in più le nuove emissioni di titoli di Stato; a "regime", significa un esborso aggiuntivo che potrà variare tra 1 e 2,5 milioni di euro, cioè tra i 2.000 e i 5.000 miliardi di vecchie lire.

    "Il meccanismo - spiega Lanutti - è analogo a quello delle obbligazioni, e riguarda il debito di qualsiasi impresa. Un gradino di affidabilità in meno comporta che i soldi debbano essere prestati ad un tasso più caro".

    L'effetto, prevede Lannutti, sarà che invece di ridurre il grande debito pubblico che abbiamo le autorità monetarie saranno costrette ad aumentare i tassi di interesse, che hanno già una tendenza al rialzo sulla spinta della Federal Reserve Usa: "Si innesca così un meccanismo di rialzo dei tassi di interesse che rischia di diventare una miscela esplosiva per i paesi più indebitati, come Italia e Belgio".

    Il presidente dell'Adusbef si sofferma anche sul debito degli enti locali, come le Regioni e i comuni, che in qualche caso lo dovranno rinegoziare sulla base del nuovo rating o in caso necessitasse finanziare le opere pubbliche devono andare sul mercato pagando il denaro di più di quanto non si pagasse fino ad oggi: "Anche in questo caso - spiega - si tratta di cifre enormi, valutabili attorno ai 500 milioni di euro, cioè circa mille miliardi di vecchie lire". Un "impatto enorme sui conti pubblici - conclude Lannutti - che continuerà a gravare sui cittadini".

    copyright @ 2004 APCOM




    CONTI PUBBLICI/ PININFARINA: ORA COSTI PIU' ALTI PER IMPRESE


    07/07/2004 - 19:11


    In questo momento non ce ne era bisogno

    Roma, 7 lug. (Apcom) - "Non è che ci preoccupa, ci sono dei costi più alti per le imprese italiane e questo è un peccato: in questo momento non ce ne era bisogno". Così il vice presidente di Confindustria per il centro studi, Andrea Pininfarina commenta la decisione di Standard & Poor's di abbassare il rating sovrano sull'Italia.

    A margine del direttivo di Confindustria Pininfarina ha sottolineato che "l'Ecofin è un organo politico mentre il rating è un criterio amministrativo contabile".

    copyright @ 2004 APCOM



    come sarebbe andata a finire per il rating ve lo avevo preannunciato a febbraio:

    http://www.politicaonline.net/forum/...33#post1216933


    poi ieri mattina un uccellino mi aveva detto che ci sarebbero state novità, per cui avevo aperto questo Thread:

    http://www.politicaonline.net/forum/...hreadid=109503



    ........ dove dicevo che l' unica soluzione era il declassamento ............. puntualmente arrivato nel pomeriggio.



    Nel frattempo per l'ex superministro dell' economia non c'erano problemi dato che i conti erano a posto ................ . per il nuovo superministro ad interim l'aver CERTIFICATO i BUCHI all' Ecofin era stato un successo



    ..................... buone braccia sottratte all' agricoltura
    "La guerra è la vicenda in cui innumerevoli persone, che non si conoscono affatto, si massacrano per la gloria e per il profitto di alcune persone che si conoscono e non si massacrano affatto." (Paul Valèry, poeta francese).

 

 
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