(ANSA) - ROMA - Se proprio non riuscite ad amare gli animali, almeno rispettateli. Questo l'appello lanciato agli italiani dalla nuova legge contro il maltrattamento degli animali approvata oggi in via definitiva dal Senato e che riempie una lacuna del nostro ordinamento giuridico. Da oggi gli animali non sono piu' cose, oggetti da seviziare a piacimento, ma esseri viventi dotati di una loro tutela giuridica. La nuova legge introduce sanzioni economiche pesanti e, nei casi di maltrattamenti piu' gravi, prevede addirittura il carcere, laddove fino a ieri esistevano solo multe irrisorie e sanzioni minori, peraltro quasi mai applicate. Le associazioni degli animalisti saranno parti lese nei procedimenti giudiziari. La nuova legge ha suscitato reazioni contrastanti: le associazioni storiche Lav e Enpa hanno manifestato grande soddisfazione per il risultato raggiunto; dure critiche invece sono venute dagli Animalisti, Wwf, Lipu e altre minori. Positivi anche i commenti del mondo politico, sia di governo sia di opposizione, con esclusione dei verdi ai quali invece la legge non e' piaciuta. Ecco, con l'aiuto della Lav, una sintesi delle principali nuove norme, ricordando che le stesse non si applicano a caccia e pesca, trasporto, macellazione, sperimentazione scientifica, e attività dei circhi e degli zoo:. -Maltrattamento e doping: reclusione da 3 mesi ad un anno o multa da 3mila a 15mila euro per chi procura una lesione ad un animale, un danno alla salute, o sevizie o comportamenti, fatiche, lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche. Aumento della metà se l'animale muore. -Elevazione da contravvenzione a delitto: non permette l' estinzione del reato con una semplice oblazione ed allunga la prescrizione a 5 anni (7 e mezzo se prorogata) contro i 2 di oggi; -Abbandono di animali: arresto fino ad un anno o ammenda da 1.000 a 10mila euro. -Detenzione incompatibile con natura degli animali e produttiva di grandi sofferenze: arresto fino ad un anno o ammenda da 1.000 a 10mila euro. -Spettacoli o manifestazioni: con sevizie o strazio, reclusione da 4 mesi a 2 anni e multa da 3mila a 15mila euro. Aumento di un terzo se vi sono scommesse o se ne deriva la morte dell'animale impiegato. -Uccisione per crudelta': reclusione da 3 a 18 mesi. Si supera la distinzione fra uccisione di animale altrui, considerato 'patrimonio', ed uccisione di animale proprio senza maltrattamento (finora non sanzionata, esempio, in eutanasia da un veterinario) o di animale 'di nessuno' (previsione finora limitata a cani e gatti ma senza specifica sanzione). -Combattimenti fra animali e competizioni non autorizzate: reclusione da 1 a 3 anni e multa da 5mila a 160mila euro per chi promuove, organizza o li dirige. Aumento di un terzo se presenti minorenni o persone armate o con promozione attraverso video. -Allevamento, addestramento, fornitura di animali per combattimenti: reclusione da 3 mesi a 2 anni e multa da 5mila a 30mila euro. -Effettuazione di scommesse, anche se non presente ai combattimenti o competizioni: reclusione da 3 mesi a 2 anni e multa da 5mila a 30mila euro. -In caso di condanna o di applicazione della pena su richiesta delle parti: sono sempre disposti la confisca degli animali impiegati sia per i combattimenti che per i maltrattamenti, ed affidamento ad associazioni. E' anche disposta la sospensione da 3 mesi a 3 anni dell'eventuale attività di trasporto, commercio o allevamento di animali; in caso di recidiva è disposta l'interdizione. -Produzione, commercializzazione e importazione pelli di cani o gatti: arresto da 3 mesi ad 1 anno o ammenda da 5mila a 100mila euro, confisca e distruzione del materiale. -Sperimentazione senza anestesia se non autorizzata: reclusione da 3 mesi ad 1 anno o multa da 3000 a 15mila euro. -Per applicare la legge: creazione di un coordinamento interforze fra polizia, cc, gdf, forestale e polizie municipali e provinciali. Le entrate derivanti dalle sanzioni saranno destinate dallo Stato alle associazioni affidatarie degli animali sequestrati o confiscati. -Interessi lesi: le associazioni animaliste riconosciute perseguono finalità di tutela degli interessi lesi dai reati previsti dalla presente legge.
(ANSA). GER
08/07/2004 19:00