Originariamente Scritto da
foglia
Ho quasi finito di leggere L'Isola di Arturo, di Elsa Morante.
Il libro mi sembra oscilli fra due dimensioni, quella reale e concreta della vita sull'isola e quella immaginifica dei pensieri infantili prima e adolescenziali dopo di Arturo. Ma anche attraverso la sua visione immatura, leggendo, si riceve una immagine concreta della vita reale.
Di solito si parla del libro come di un romanzo di formazione sulla crescita di Arturo, appunto. A me ha colpito di più il tema dell'abbandono che serpeggia dall'inizio alla fine.
Particolarmente riuscita, secondo me, la parte in cui Arturo prende coscienza del suo amore per la matrigna, resa con descrizioni vivide dell'attrazione fisica, delicate e carnose allo stesso tempo.