FIAMMA TRICOLORE

Dipartimento Nazionale per la Documentazione
e la Storia del Movimento



Prot./n.: C19/04/Dipstoria Nettuno, 14 luglio 2004


Oggetto: aggiornamenti dal “Campo della Memoria”

Come molti di Voi già sapranno, il “Campo della Memoria” di Nettuno, uno dei più importanti Sacrari militari della RSI, è stato mesi fa “acquistato” dal Ministero della Difesa. Un progetto che i fondatori del Campo avevano in mente fin dalla posa della prima pietra.
Tuttavia, molti avevano evidenziato i rischi che un simile passaggio inevitabilmente comportava, ricordando il caso del Cimitero delle Croci Bianche di Altare (Savona). In questo cimitero il Ministero aveva appositamente fatto sparire ogni riferimento alla RSI, tanto che i caduti che lì riposano vengono genericamente contrassegnati come “caduti della guerra 1940-1945”. In più sono state vietate tutte le manifestazioni che potessero ricordare in qualche modo un’attinenza con la Repubblica Sociale e vietata, come del resto in tutti i cimiteri, ogni esposizione di simboli di partiti e sindacali. Sicuri che né gli eredi della DC o del PCI e né la triplice CGIL-CISL-UIL avrebbero portato i loro simboli all’interno di un cimitero, era chiaro a chi fosse diretta quell’inibizione.
In più è stato messo un bel lucchetto al cancello d’entrata, in modo che nessuno potesse far visita al cimitero. Personalmente, recatomi sul posto per un omaggio ai caduti nel 1999, pur essendo giorno di apertura, trovai il cancello “opportunamente” sbarrato e il cimitero “naturalmente” deserto…
Nonostante che si conoscessero i rischi di un simile passaggio, questo è stato ritenuto di fondamentale importanza. Alcuni hanno visto in questo un “riconoscimento” al valore dei caduti della RSI – tesi infantile e da idioti “politici” – mentre altri, più correttamente, hanno visto in tale passaggio una “garanzia” per il futuro.
Infatti, il Campo urgeva di costosi lavori di manutenzione straordinaria e la stessa manutenzione ordinaria ormai pesava come un macigno, paralizzando qualsiasi attività.
I “frutti” di questo passaggio non hanno tardato a maturare. Per prima cosa è stata decisa la traslazione definitiva di un’ottantina di caduti della Decima MAS nel Campo, tra questi il Comandante Bardelli.
I giovani della Fiamma Tricolore di Nettuno, per anni unici custodi “ideali” del Campo, avranno l’onore di trasportare le salme insieme ai soldati dell’Esercito Italiano.
Molti lavori sono già iniziati, in attesa del grande evento.
Purtroppo, come per tutti i lavori dello Stato democratico, numerose critiche si sono levate sul progetto che ha visto “modificato” il Campo nel suo aspetto originario.
Se è stato costruito un bagno, alcune panchine e si sono messi in restauro i muri interni, gravi mutilazioni si sono verificate.
Per prima cosa è stato abbattuto il grande pennone centrale su cui sventolava il tricolore. Alle spalle del sarcofago che contiene le salme dei setti caduti ignoti è stata fatta una gettata di cemento per costruire un altare, in modo che non si darà più le spalle ai “martiri dell’Idea”.
Se quest’ultima soluzione è passata, l’abbattimento del pennone ha lasciato tutti sconcertati.
Ai lati della gradinata le panchine sono state rimosse e sostituite con una serie di “fornetti” stile cimitero civile. Anche questa soluzione ha lasciato profonde perplessità. Infatti, in nessun cimitero militare i caduti vengono inseriti in dei fornetti ma, molto più frequentemente, interrati…
Altra mutilazione si è avuta con l’abbattimento dei due pali centrali che sorgevano dietro la gradinata dai quali pendevano durante le celebrazioni i tricolori verticali. Ne sono rimasti solo i due più esterni: uno per la bandiera italiana e l’altro… per la bandiera europea!
Agghiacciante soluzione! Ma che c’entra la bandiera europea con un Sacrario dei caduti della RSI? Voci ufficiali hanno confermato che l’abbattimento dei pali è stata una mossa preventiva per impedire che fossero innalzate bandiere della… RSI!
Naturalmente è già stato riferito che nessuna bandiera europea sventolerà, per quanto a noi possibile, all’interno del Campo, mentre per quanto riguarda la bandiera di guerra della RSI è stata già trovata una dignitosa soluzione in un angolo centrale del Campo.
Infine sono stati piantati tutt’intorno al perimetro del grande prato verde delle coppie di cippi di travertino che hanno deturpato il progetto iniziale.
Non sappiamo che scopo hanno queste file di cippi anonimi. Anche qui siamo intervenuti per cercare di porre rimedio allo scempio ed abbiamo proposto che su ogni cippo – visto che sono stati cementati a terra! – venga apposta la scritta “Presente!” in ricordo di tutti i quei caduti senza croce della RSI dispersi in tutta Europa.

La traslazione avverrà presumibilmente in ottobre e alla manifestazione ha dato già la sua presenza l’On. Luca Romagnoli, Segretario Nazionale della Fiamma Tricolore.