La CGIL ha ragione
a cura di: Sinistra Ds
Il dialogo sociale è un fatto positivo, ma non può essere utilizzato per riproporre politiche di sacrifici a senso unico e l'avallo alle politiche del governo.
La questione salariale, che è il vero tema sottostante alla discussione sulle modalità di contrattazione, non può essere sacrificata ancora una volta all'insegna dell'emergenza finanziaria. Una redistribuzione del reddito a favore di salari, stipendi e pensioni e una politica di contrasto alla precarizzazione del lavoro, istituzionalizzata dalla legge 30, sono nell'interesse del paese.
La CGIL, quindi, non è affatto isolata, perché conduce coerentemente con la sua funzione storica una battaglia a vantaggio dei lavoratori, ma anche dell'interesse generale. C'è da augurarsi che su questi temi sia possibile ricostruire l'unità sindacale.