Osservando questa foto sento la gioia pura di essere immersi in una festa come quella di Pamplona che nasconde nella tragedia del sangue la voglia di vivere, che la vita superi la morte, come in un rito di passaggio.
Anche i giovani di oggi portano inconsciamente le potenze misteriose che le possiamo chiamare pagane e mosse dal dionisismo.
Lo vedi che la ragazza è coinvolta nella festa a tal punto che arriva a scoprire il seno in un atto di gioia e abbandono.
Le foto sono prese in momenti diversi, ma la ragazza e sempre la stessa.
Sacra è la spontaneità..frutto di un abbandono a forze telluriche ..che se mal indirizzata può diventare pericolosa perchè forzata verso il basso e finanche l'infraumano..
Gli antichi sapevano che la vitalità andava celebrata..affinchè mortificata non si trasformasse in violenza sorda e bassa..avvelenando tutta la colletività..
Il sacro non è un oggetto..ma la nostra relazione con le cose può veicolare il sacro..se spogliati dei nostri interessi e convenzioni e propositi..ci abbandoniamo a quelle energie che una volta si chiamavano Divinità..
e ogni Divinità serviva a moderare l'altra..a impedire che l'eccesso di un'attività mortificasse la salute sociale..
Apollo e Dioniso..dall'incontro nasce l'armonia e la vita..ma separati..l'uomo diventa mutilato..non danza e non si abbandona..mentre altri danzano e si abbandonano troppo..fino alla disintegrazione psico-fisica..
Le forze orgiastiche sono solo un aspetto della vita..dopo la danza e il Carnevale..
c'è la serenità e l'equilibrio..ambedue fondamentali come lo yin e lo yang..
come Zorba e Buddha..
Qualsiasi vero abbandono è sacro..perchè ci ricongiunge a Forze antiche ..di non sacro c'è solo la mente dell'uomo..che racchiude tutto in una patina di sonno..di noia..e le Forze..corrotte ..alla fine diventano degenerazione e vizio..come la nostra società mostra in modo più che eloquente..avendo imbrigliato l'espressione naturale della vita..che ormai incattività..genera quei mostri che sono il panorama in cui ci muoviamo quotidianamente..
Bisogna dare all'uomo non ciò che desidera..ma ciò di cui ha bisogno...
(la via diretta non è la più breve)
Bellissime parole Testadiprazzo.
Dato che hai frapposto i puntini da dove li hai tratte?
I puntini sono un mio modo di scrivere..le virgole mi impicciano..sono troppo violente..
I puntini sono più dolci..meno sincopati..e dal momento che qui non siamo all'esame di punteggiatura..mi sfogo..mi adagio nelle mie inclinazioni..
a proposito..quando cito qualcuno lo faccio in corsivo..
Ed Argo, il fido can, poscia che visto
Ebbe dopo dieci anni e dieci Ulisse,
Gli occhi nel sonno della morte chiuse.
Bisogna dare all'uomo non ciò che desidera..ma ciò di cui ha bisogno...
(la via diretta non è la più breve)