Pagina 2 di 2 PrimaPrima 12
Risultati da 11 a 18 di 18
  1. #11
    laico progressista
    Data Registrazione
    07 Jun 2009
    Messaggi
    5,279
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    I problemi che sollevi non sono di poco conto. E tutta questa discussione mette a fuoco un tema cruciale.
    Certamente bisogna approfondire la questione, e spetta soprattutto a noi laici farlo in termini innovativi ed equilibrati.

    La proposta politica di una forza laica che voglia farsi davvero interprete dei problemi del nuovo secolo deve passare per queste riforme "laiche". E lo deve fare, a mio avviso, col metro della tolleranza, del rispetto e dell'integrazione "contaminata".
    Deve farlo puntando lo sguardo al futuro, alla società multietnica e multiculturale, considerandolo un processo irrefrenabile e immaginandolo in acquisizione. Se non sono i partiti laici a sintonizzarsi per primi su questa frequenza, lo faranno i cattolici con grave ritardo, e lo faranno male. E noi perderemo un'occasione importante per recitare la nostra parte.

    Detto questo, credo che vadano riviste molte riforme. Quella scolastica, prevedendo un insegnamento privato (non sovvenzionato) con programmi di base comuni e parificati, ma con possibilità di svincolo su diverse discipline; e prevedendo la riscrittura del Concordato con l'abolizione dell'ora di religione nelle strutture pubbliche (da sostituire con la storia delle culture e delle religioni). Quella del lavoro, che dovrebbe prevedere una flessibilità maggiore: la domenica è il giorno di festa cristiano, il sabato quello ebraico, il venerdì quello islamico; non si può prescindere da queste abitudini fondamentali.
    Altre tematiche verranno a galla. Su queste e sul resto abbiamo il dovere per primi di compiere una riflessione attenta e "aperta".

    P.S. Quanto ai cinesi, sono il primo che li sbatterebbe fuori a pedate. La loro, infatti, non è solo mancanza di integrazione (lecita), quanto vera e propria inosservanza delle nostre leggi. Il lavoro nero, lo sfruttamento minorile, la mancata denuncia alle autorità della loro presenza, la vera e propria attività criminale sono elementi incompatibili con qualsiasi principio di accoglienza e di rispetto.
    Credo che il concetto sia chiaro: rispetto delle leggi da parte loro, accoglienza e tutela culturale da parte nostra.

  2. #12
    Amico del forum
    Data Registrazione
    06 Nov 2010
    Messaggi
    32,637
     Likes dati
    0
     Like avuti
    3
    Mentioned
    3 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Ritengo che pensare ad una scuola islamica, privata, come un compromesso ragionevole ed una soluzione accettabile sia uno sbaglio.
    Personalmente ritengo che in una situazione di multiculturalismo montante qualunque proposta di soluzione non possa che passare attraverso la scuola pubblica, ovviamente a classi miste.
    La creazione di scuole confessionali (o culturalmente definite) avrebbe come unico risultato la formazione di ghetti sociali, dove è assente qualsiasi possibilità di confronto con la realtà ospitante.
    La scuola pubblica, oggi, svolge in questo senso una funzione insostituibile.
    A nulla servirebbero programmi di base comuni, dal momento che verrebbero facilmente disattesi o posti in secondo piano rispetto ai programmi più strettamente islamici (o cinesi, o boliviani, o anglicani, o mazziniani, o ghanesi...).
    La scuola di base, allo stato attuale, è l'unico luogo sociale dove cresce il confronto, dove è possibile entrare in un contatto paritario con persone diverse da noi. E' stato così per me, dal momento che solo a scuola sono entrato in contatto con persone che avevano una storia personale radicalmente diversa dalla mia, e credo che debba necessariamente essere così per gli immigrati.
    Il mio profondo convincimento è che alla base di una solida coscienza democratica è posto il confronto e questo può avvenire solo in un contesto sociale vario; e nel presente solo la scuola può garantirne l'esistenza.

  3. #13
    laico progressista
    Data Registrazione
    07 Jun 2009
    Messaggi
    5,279
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Sono d'accordo. E proprio per le ragioni da te spiegate sono un fervido sostenitore del rafforzamento della scuola pubblica. Ma non possiamo obbligare all'integrazione forzata, come non possiamo obbligare il cittadino (italiano e non) alla sola opzione dell'insegnamento pubblico.
    Una società democratica deve lasciare libertà di scelta. L'esistenza di scuole private, di qualsiasi stampo (islamico incluso) dev'essere salvaguardata. Senza sovvenzioni ideologiche e devianti, senza contributi statali, ma deve comunque essere presente.

    Quanto agli immigrati, posto che la vita in un paese straniero conduce comunque, gioco forza, ad una sorta di mediazione tra le consuetudini d'origine e quelle del nuovo territorio, non possiamo forzare l'integrazione. Chi vorrà condurre una vita "italiana" in tutti i sensi si iscriverà alla scuola pubblica. Chi invece sarà più attaccato alle proprie tradizioni frequenterà una scuola islamica.
    Vale comunque quanto detto prima: le scuole private, tutte, dovrebbero prevedere discipline di base comuni (lingua italiana, storia, geografia, etc. etc.) per consentire una "parificazione". E differenziarsi su altre discipline più specifiche e caratterizzanti.

    P.S. Guardate, non si tratta di essere politicamente corretti. Io ci credo in questa politica, e sono sicuro che se fosse adottata con convinzione e coerenza da un partito come il nostro, ci connoterebbe moltissimo come forza laica d'avanguardia. Questo è il secolo della società aperta di popperiana memoria, e prima o poi qualcuno dovrà porsi il problema di come gestirla con rispetto, armonia ed equilibrio.

  4. #14
    l'Edera del Cugino è sempre...
    Data Registrazione
    24 Jul 2002
    Località
    Le praterie del dubbio - Una delle poche cose, anzi forse la sola ch'io sapessi di certo era questa: che mi chiamavo Mattia Pascal E me ne approfittavo. Ogni qual volta qualcuno de' miei amici o conoscenti dimostrava d'aver perduto il senno
    Messaggi
    936
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    io do molta ragione ad alberich, anche se non ho la soluzione in tasca

    Originally posted by Paolo Arsena
    ...non possiamo forzare l'integrazione. Chi vorrà condurre una vita "italiana" in tutti i sensi si iscriverà alla scuola pubblica. Chi invece sarà più attaccato alle proprie tradizioni frequenterà una scuola islamica....
    .
    il fatto è che, seguendo al limite il tuo ragionamento, corriamo il rischio di una balcanizzazione del nostro territorio. Li le varie etnie non si sono mai veramente integrate e quando, venuta meno la mano forte che li teneva tutti in riga, ne hanno avuto la possibilità è venuto fuori quello che è venuto.
    Certo qui da noi per fortuna il sistema è diverso, ma qualche preoccupazione ce la deve comunque dare che so l'esempio di Prato dove un intero quartiere è stato colonizzato -legalmente-dai (toh, ancora loro) cinesi con conseguente espulsione degli autoctoni e senza -mi pare- alcuna voglia di sentirsi più di tanto cittadini italiani.
    Certo l'esempio può anche essere fatto con "little italy" negli USA, ma li oltre alla difesa delle proprie tradizioni (e del legame con la propria terra d'origine) c'era anche la volontà di integrarsi, perchè se togli quella volontà, si torna al punto di partenza.

    Originally posted by Paolo Arsena
    ...
    ...e prima o poi qualcuno dovrà porsi il problema di come gestirla con rispetto, armonia ed equilibrio.
    Qui hai certamente ragione!

  5. #15
    laico progressista
    Data Registrazione
    07 Jun 2009
    Messaggi
    5,279
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Originally posted by jeronimus2002


    il fatto è che, seguendo al limite il tuo ragionamento, corriamo il rischio di una balcanizzazione del nostro territorio. Li le varie etnie non si sono mai veramente integrate e quando, venuta meno la mano forte che li teneva tutti in riga, ne hanno avuto la possibilità è venuto fuori quello che è venuto.
    Certo qui da noi per fortuna il sistema è diverso, ma qualche preoccupazione ce la deve comunque dare che so l'esempio di Prato dove un intero quartiere è stato colonizzato -legalmente-dai (toh, ancora loro) cinesi con conseguente espulsione degli autoctoni e senza -mi pare- alcuna voglia di sentirsi più di tanto cittadini italiani.
    Certo l'esempio può anche essere fatto con "little italy" negli USA, ma li oltre alla difesa delle proprie tradizioni (e del legame con la propria terra d'origine) c'era anche la volontà di integrarsi, perchè se togli quella volontà, si torna al punto di partenza.

    Dunque, andiamo con calma.
    Paragonare un Paese come l'Italia, dove la cultura ha raggiunto livelli piuttosto elevati, il grado di civiltà della popolazione è conforme agli standard occidentali, il progresso sociale ed economico raggiunge i livelli di una delle 8 potenze mondiali, paragonarlo con le popolazioni balcaniche è un'operazione semplicistica e fuorviante. Qui l'unico grande partito autonomista, la Lega, è considerato un movimento "ignorante" (in senso lato). Un partito di pancia, di individualismo selvaggio, che non trova consensi se non in aree circoscritte del Paese. E' un movimento, tra l'altro, che si è evoluto in senso più moderato e giudizioso.
    Rischi reali di contrapposizioni etnico-culturali da guerra civile, da noi, non se ne vedono.
    Il principio che bisogna imparare a riconoscere è che chi arriva, tende inesorabilmente a plasmare il suo comportamento su quello del nuovo territorio. Ovviamente se gli arrivi non sono massicci e continui, ma graduali e ben pianificati (ma qui entriamo in un altro aspetto, più pratico e meno di principio, che in questo momento ci porta fuori strada).
    Se così non fosse, la città di Milano, presa d'assalto dall'"ondata terrona" negli anni Cinquanta e Sessanta, avrebbe oggi cambiato natura. Una buona metà dei milanesi oggi è di componente meridionale, eppure la milanesità dei cittadini è rimasta tale. Semmai, sono gli emigrati dal Sud che hanno cambiato abitudini e che si sono adattati. La città continua ad essere fervida e laboriosa, fredda e bausciona come sempre. Tu che sei di Torino, poi, dovresti riscontrare un fenomeno analogo nella tua città.
    Ripeto, se non si assimila questo concetto, sbagliamo approccio.

    Poi, all'interno di questa cornice, ci saranno gli immigrati più propensi a integrarsi totalmente, altri più conservatori. Noi non dobbiamo pretendere una loro uniformità di comportamento. Il nostro sentire laico, deve spingerci a tutelare anche questi ultimi, a garantire loro piena libertà di culto, a legiferare per una società multiculturale.

    I cinesi. Non c'è bisogno di scomodare Prato (sono cosciente dei problemi che hanno creato in quella zona nell'indistria manifatturiera locale). A Roma tutta la zona centrale dell'Esquilino è stata colonizzata dai cinesi, che comprano a basso costo interi palazzi di fine ottocento, svalutati dal mercato proprio in virtù della loro presenza.
    Ma ripeto, i cinesi sono un caso che ricade spessissimo nell'illegalità. E che va pertanto arginato e combattuto.
    Non si deve considerare questo discorso come puramente di principio, svincolato dalla legge. La legge anzitutto va rispettata. E tanto dobbiamo essere rigorosi nel seguirla, quanto dobbiamo prepararci a scremarla da pregiudizi e paure. Specie noi laici, che dobbiamo assumere un ruolo guida e di indirizzo in questo processo.

  6. #16
    laico progressista
    Data Registrazione
    07 Jun 2009
    Messaggi
    5,279
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Proseguo il dibattito sulla scuola


    Per me integrarsi non significa adeguarsi tout-court alla nostra civiltà. Integrarsi significa saper convivere, anche nella diversità. Significa dare libertà di scelta all'immigrato sui tempi e sui modi in cui assimilare la nostra cultura. Nel rispetto della legge anzitutto. Legge che, dal canto nostro, dovremmo adattare sempre più a questa filosofia. E' proprio qui che vedo una funzione specifica, innovativa e caratterizzante dei partiti laici. Come il nostro.

    Le divergenze sulla scuola nascono dall'accettazione o meno di questo principio.

    Saluti.

  7. #17
    laico progressista
    Data Registrazione
    07 Jun 2009
    Messaggi
    5,279
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Questi ultimi post sono copiati dal thread "Il fascismo mascherato". Per errore ho dimenticato l'ultimo, di Alberich, in risposta al precedente, che riporto di seguito. Pardon, sono un po' imbranato.



    Integrarsi significa non ghettizzarsi, la creazione di scuole di nicchia porta all'atomizzazione della società in mille piccole società minori incapaci di discorrere e interagire. La forza della scuola pubblica è proprio quella di dare la possibilità di scegliere, evitando di essere inseriti in un contesto settoriale e ghettizzante, ma aprendo al confronto.

    Alberich

  8. #18
    laico progressista
    Data Registrazione
    07 Jun 2009
    Messaggi
    5,279
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Citazione da Intervento Principale di by Alberich

    Integrarsi significa non ghettizzarsi, la creazione di scuole di nicchia porta all'atomizzazione della società in mille piccole società minori incapaci di discorrere e interagire.
    La forza della scuola pubblica è proprio quella di dare la possibilità di scegliere, evitando di essere inseriti in un contesto settoriale e ghettizzante, ma aprendo al confronto.

    Una cosa non esclude l'altra. Non è che se lo Stato consente una diversificazione dell'insegnamento nella scuola privata, allo stesso tempo non può puntare sulla scuola pubblica. La bontà di quest'ultima non la metto in dubbio. Anzi, la sottoscrivo e la sottolineo. Io sono per un rafforzamento della scuola pubblica e perché l'integrazione passi sempre più attraverso la commistione e la contaminazione. Lo Stato potrà sempre stanziare più fondi. D'altronde per tutti c'è già l'incentivo all'apprendimento nella scuola pubblica: è gratuito...
    Detto questo, però, non possiamo obbligare che si segua per forza questo processo. La filosofia che sottende questa tua concezione è: venite in Italia, allora dovete comportarvi da italiani. Cioè, frequentare classi italiane in strutture pubbliche.
    Io credo invece che la filosofia debba essere un'altra: chi viene deve potersi autodeterminare.
    Formazione di ghetti? Beh, se alle scuole islamiche imparano l'italiano e studiano, insieme al Corano anche Dante, Manzoni, Leopardi, se studiano la storia che studiamo noi e approfondiscono quella islamica, mi sembra che le basi per un'integrazione, per lo meno culturale, ci siano tutte. Non c'è integrazione fisica? Verrà anche quella, se vogliono. D'altronde non ti credere, anche la società italiana è parcellizzata: il figlio di papà che ha frequentato la scuola privata e vive ai Parioli o a San Babila, secondo te, è integrato con il barman di Quartoggiaro o il meccanico della Magliana?
    Lasciamo che le cose prendano il loro corso naturale. Democraticamente. Indirizzarle in modo forzato, di solito, è un metodo che non funziona.

 

 
Pagina 2 di 2 PrimaPrima 12

Discussioni Simili

  1. un caso di scuola
    Di uqbar nel forum Economia e Finanza
    Risposte: 84
    Ultimo Messaggio: 26-12-12, 17:04
  2. Risposte: 25
    Ultimo Messaggio: 07-07-11, 00:29
  3. Risposte: 0
    Ultimo Messaggio: 15-09-09, 15:25
  4. Risposte: 42
    Ultimo Messaggio: 29-07-08, 00:23
  5. Risposte: 21
    Ultimo Messaggio: 16-07-08, 09:17

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •  
[Rilevato AdBlock]

Per accedere ai contenuti di questo Forum con AdBlock attivato
devi registrarti gratuitamente ed eseguire il login al Forum.

Per registrarti, disattiva temporaneamente l'AdBlock e dopo aver
fatto il login potrai riattivarlo senza problemi.

Se non ti interessa registrarti, puoi sempre accedere ai contenuti disattivando AdBlock per questo sito