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    suum cuique
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    Do' anch'io la mia piccola spallata contro il guenonismo

    Vedo che ultimamamente si e' fatta un po' di maretta intorno a certi mostri sacri tradizionalisti.
    Bene! Credo sia giunto anche per me il momento di mettere alcune cose in chiaro. Il seguente testo che riporto e' la critica
    fatta credo da Dattilo Ideo sul sito Picatrix a un libro molto significativo che getta inquietanti luci sul mondo dell' esoterismo tradizionale e non. Questo libro e' attualmente disponibile in Italia solo in lingua francese presso la casa editrice Pi Zeta.

    Chi mi conosce da tempo sa abbastanza bene quali siano i miei punti di riferimento e puo' consultare il sito www.alchemica.it
    per approfondire questi orizzonti.

    Io non condivido tutto il contenuto della critica che qui viene mossa contro certi assunti tradizionalisti anzi... ma ho il dovere di dire che, coi dovuti distinguo, la mia posizione e' in buona parte concorde con quella di Dattilo Ideo e che forse e' il momento di mettere in discussione tutte quelle certezze "metafisiche" che
    provengono da una determinata corrente. Nel titolo di questa discussione ho fatto riferimento al "guenonismo" che al pari dell' "evolomania" costituisce di fatto una vera a propria piaga e non fa onore all' intelligenza di questi due autori, che di messaggi importanti ne hanno saputi dare veramente tanti.

    L' adesione incondizionata del pensiero verso qualsiasi autore costituisce una prostituzione delle proprie facolta' mentali ed emotive ad una forma dogmatica e cristallizzata. Questo e' un cammino involutivo. La strada della Tradizione a mio modo di vedere e' fatta di sudore e sangue, ossia di esperienza, ossia di vita. Divorare il mondo e' necessario, non rifuggirlo attraverso filtri precostituiti da chissa' chi.

    Io getto un altro sasso nello stagno e resto a guardare i cerchi concentrici che da qui si dipartono...



    tratto dal sito:
    http://www.picatrix.com/

    IL LIBRO “MEMORIA DEL SANGUE”

    DI A. DE DANANN



    Nel 1990 apparve a Milano, ma in lingua francese, per l’editrice Archè, il libro MEMOIRE DU SANG - “contre-initiation”, culte des ancétres, sang, os, cendres, palingénésie. Quel libro fu un poderoso attacco alla magia pagana, politeista e soprattutto kremmerziana – degno di stare al fianco delle grandi opere scritte dai demonologhi del Medioevo e addirittura migliore per dottrina.



    “Se con l’introduzione alla “Magia della Myriam” abbiamo cercato di smascherare la vera operatività kremmerziana, ora con la pubblicazione integrale del “Corpus Phulosophorum totius magiae” chiunque avesse ancora del dubbi su ciò che enunciavamo riguardo alla realtà tenebrosa delle pratiche kremmerziane potrà verificano di persona leggendo i paragrafi “71” e “95” della “Sofia”. La presente documentazione è divisa in tre parti: “La prima contiene gli statuti dell’Ordine Egizio, la preparazione alla pratica coobativa, i digiuni e le purificazioni “. La seconda parte “La scienza segreta o Sofia” spiega i vari “separando”, e dà i sigilli per ottenerli con metodi psichici talismanici. Infine nella terza parte “Del Separando Magico” sono date tutte le istruzioni per le diverse fasi della cooba_zione, fino all’aggiunta della “acqua solis” (il tuorlo d’uovo non fecondato), e alla chiusura di tutti i cicli con la spiegazione dell’arcana ciclicità: 3,6,9. Studiando questa documentazione in tutta la sua complessità, risulta chiaro che fin dall’inizio nell’Or_dine Egizio, il novizio è sottoposto a una sigillazione di patto, o patto di sangue, che lo lega indissolubil_mente ad un cosiddetto “genio” o “nume”. Per capire meglio il senso di tutto ciò consigliamo l’attenta lettura dell’opera: “Il Conte di Gabalis” nella quale viene esposta dettagliatamente la nefanda pratica che si cela dietro tutta l’operatività krem_merziana. Nel testo infatti, viene ampiamente spiega_to come in realtà l’iniziato, invece di progredire ulteriormente nella scala evolutiva, si leghi indissolu_bilmente e diabolicamente con “esseri” che diventano Immortali contro tutte le leggi divine e naturali. Grazie all’acqua vitale dell’iniziato (o mercurio indivi_duale, essenza di vita contenuta nel liquido semi.nale), questi esseri coabitano con la sua personalità, avendo egli in buona fede stretto in eterno un patto con loro. E dopo aver prosciugato al mal capitato tutte le energie ricominceranno con gli altri che ingenuamente ricadevanno in questa assurda pratica. Questa è la abbietta realtà che si nasconde dietro le tanto osannate “nozze” degli uomini con gli spiriti elementali, come ondine, silfidi, salamandre, etc. Partendo dal patto di sangue e proseguendo con la consegna del talismano di patto, che collega il novi_zio all’essere che egli dovrà nutrire, capiremo meglio in cosa consistono i digiuni e la sigillazione che il novizio praticherà all’interno dell’Ordine. I digiuni, come altre di queste pratiche, scissi da tutto l’apparato magico, possono avere una certa validità. Collegati alla sigillazione, in realtà, oltre a facilitare una raffinazione del corpo fisico, facilitano il richiamo delle presenze tenebrose di cui l’Ordine Egizio è una delle principali porte d’accesso. L’impossessione si accentua ulteriormente con l’uso della spermatofagia e si cristallizza infine tramite l’aggiunta del tuorlo d’uovo non fecondato al liquido seminale. A questo punto il contatto con il “nume” (l’impossessazione) è realizzato. Purtroppo, in tutto questo cammino, la sigillazione e il talismano di patto non abbandoneranno mai “l’inizia_to posseduto” fino alla morte e anche oltre. A chi avrà operato questo tipo di pratiche, il contat_to con il “Nume” darà indubbiamente dei poteri: ma a quale prezzo? Inoltre è da notare che in tutta la documentazione kremmerziana si parla sempre di poteri dati che possono essere tolti o accresciuti a piacere del “Nume”. Crediamo che ora tutto sia chiaro. La documentazione del Kremmerz ed il “Corpus” in particolare non sono altro, che la parte operativa di cui “Il conte di Gabalis” è l’approfondimento teorico. Evidentemente, l’Ordine Egizio, emanazione terrena di qualcosa di molto più terrificante, ha intelligentemente collegato varie pratiche (sigilli contraf_fatti o mascherati, spermatofagia, ossidazione con l’uovo, digiuni) che in altre tradizioni erano e sono separate. L’Ordine, unendo tutte queste pratiche, ha creato il patto permanente fra l’uomo e le tenebre più oscure. Infatti ha saputo riadattare le antiche conoscenze di tradizioni non certo luminose, come quella degli Yezidi, dalla quale quasi sicuramente derivano le pratiche magiche da cui lo stesso O.T.O. di Crowley apprese tutte le proprie conoscen_ze. Scopo sia dell’Ordine Egizio, che dell’O.T.O., è far ritornare in questa dimensione i servi degli angeli caduti per istituire nuovamente il regno delle tenebre e deI terrore dl antica memoria, di cui tutti i testi sacri parlano diffusamente. Il gruppo Prometeo, in collaborazione con ambienti internazionali, ha deciso di smascherare definitiva_mente l’Ordine Egizio e di rendere note le vere finalità dell’operatività kremmerziana. Ad aggravare la situazione si è verificata un’ulteriore saldatura fra gli ordini crowleyani e affini e le scuole kremmerziane: alcune di queste infatti, hanno portato il loro bagaglio di conoscenza ai vari ordini O.T.O. sparsi per il mondo, in particolare a quelli francese e americano. Ci rendiamo conto che il pubblicare tutto ciò potreb_be causare danno agli incauti che stupidamente deci_dessero di provare questo tipo di pratiche. Ma era doveroso fare chiarezza per i molti che ingenuamente praticano, credendo di raggiungere dei contatti di luce ma che in realtà asservono delle forze oscure. Invitiamo i lettori a non praticare mai con i sigilli o con i riti che siamo stati costretti a pubblicare inte_gralmente, non soltanto per amore di verità ma anche per renderli inefficenti ad un lavoro eggregorico. Dopo questa fase di Nigredo (putrefazione), per il futuro ci nipromettiamo di pubblicare dei testi che siano di esempio e stimolo per tutti coloro che perseguono individualmente una strada di Luce, Amore e Libertà scissa da burocratici e pseudo ordini iniziatici.



    Questa sopra riportata è la famosa introduzione che l’associazione Agape-Prometeo di Paolo Fogagnolo antepose alla pubblicazione dei primi tre libri del Corpus di Giuliano Kremmerz[1].



    Nel papiro gnostico “Bruce”, dal nome del suo scopritore, è scritto di non svelare i misteri a coloro che servono l’ottava potenza del grande arconte: “quelli che mangiano il sangue mestruale che è impuro e lo sperma maschile”. Ora, è ormai accertato che le pratiche kremmerziane interne il cui scopo è quello di realizzare il contatto con entità iperfisiche o di produrre un corpo iperfisico artificiale, vertono tutte sulla manipolazione dell’energia sessuale, al fine di ottenere quel famoso stato di mag, che è la particolare condizione di coscienza che permette di realizzare questo contatto. Stato che viene propiziato preliminarmente da tutta una serie di pratiche “catartiche”, tra cui i cosiddetti digiuni novenari e tutta una serie di prescrizioni apparentemente pie e ascetiche, come la stessa continenza sessuale! Una di queste entità – peraltro subordinate a entità più potenti - pare che fosse nota come Myriam.



    Secondo Alexandre de Danann tuttavia, la lucidità e gli stessi poteri che derivano dal padroneggiamento di questa coscienza non sono propri dell’iniziato ma indotti dall’entità con cui ci si è ricollegati, tanto che a riprova egli cita il fatto che questi iniziati assumono tutti uno ieronimo che corrisponderebbe alla sfera d’influenza dell’entità se non all’entità stessa: Hahajah, Lehajah, Kremmerz stesso ecc. – tutto ciò non senza una complessa dottrina astrologica che fa capo alla Trutina Hermetis e che sarebbe di ispirazione assiro-babilonese. Questi antichi popoli, avrebbero cercato di cristallizare e ri-vitalizzare la spoglia astrale del morto e il suo pneuma al fine di permettere alla coscienza mondana di rimanere legata al mondo materiale in cui aveva vissuto ed eventualmente di farvi ritorno, mediante la pratica della magia avatarico-vampirica.



    Il mezzo d’elezione che permette all’entità di rimanere legata alla sfera terrena – mentre l’iniziato non sarebbe quasi mai consapevole di ciò che in realtà gli accade – verte proprio nel “somministrargli” il nutrimento costituito dalla sua forza vitale, lo sperma, attraverso la sua eterificazione (bruciamento) sui carboni. Tra l’altro la combustione del sangue o dello sperma consente di creare delle vere e proprie entità. E’ curiosa anche l’eventualità che si può verificare di riuscire a bruciare lo sperma di un iniziato defunto, raccolto e conservato quando questi era ancora in vita, al fine di poterlo tenere “collegato” poi con il mondo materiale.



    L’autore del libro Mémoire du Sang aggiunge che nei gradi più alti di queste organizzazioni, l’iniziazione viene trasmessa – proprio come è il caso per le sette alchemiche indù – attraverso l’assunzione dello sperma del maestro (in genere con un atto anale o di fellatio) e che si tratterebbe addirittura del vero e proprio mezzo adoperato dagli angeli decaduti di biblica memoria, per trasmettere agli uomini le conoscenze magiche. – Sarebbe dunque l’uomo che fornendo la propria “sostanza” permette all’entità di “corporificarsi” e quindi di riuscire a dialogare con l’iniziato nello stato di mag che, ripetiamo, è uno stato particolare della coscienza.



    Degli accenni di biasimo sarebbero contenuti velatamente anche in San Paolo, nella prima lettera ai Romani (23,32). La critica dottrinale che verrebbe fatta a coloro che si rifanno alla tecnica dei separandi, è che quest’ultimi sono un’assurdità metafisica, poiché la vera pratica deve consistere nella reintegrazione, attraverso il ri-assorbimento interiore del principio di luce inerente all’uomo, e non nella sua esteriorizzazione e riassunzione. Diversamente, lo sperma esteriorizzato, proiettato, diventa un catalizzatore – grazie alle sue occulte proprietà specifiche, peraltro dimostrate anche scientificamente – e un nutrimento di entità infraumane[2].



    Alexandre de Danann, sottolineando che “qui non abbiamo a che fare con sette pseudo-iniziatiche di recente costituzione ma con l’essenza stessa della contro-iniziazione”, sostiene che queste pratiche possono anche essere intraviste nei miti del dio egizio Seb che si masturba o in quello più ermetico – ma non meno evidente – del dio Crono che divora i suoi figli. Tra l’altro, in quest’ultimo contesto, noi possiamo far osservare che c’è l’esplicita assimilazione tra pietra [filosofale] e seme. Scendendo nei dettagli operativi, l’estrazione di questo mercurio avverrebbe rispettando certi parametri cui, in antico, non erano estranei speciali collegi di prostitute sacre – le sacerdotesse agubiche ricordate dal Kremmerz. “Queste sacerdotesse avevano il dovere, durante il coitus sacer con gli iniziati ai misteri, di imporre, per mezzo di tecniche assai raffinate di magia sessuale, e con un atto energico di volontà, gli ordini provenienti dal potere della casta sacerdotale…” (Mémoire, cit. p.150). “…queste donne venivano portate ad un grado molto intenso di ipersensibilità e di ottundimento allo stesso tempo, per mezzo di droghe o altri mezzi, per giungere, attraverso contatti con iniziati, a non provare né desiderio né amore ma piuttosto uno stato di separazione che permetteva di condizionare profondamente l’anima degli individui che si sottoponevano alla loro volontà. Il principio fondamentale di questo potere terrificante è legato al fatto che tutte le facoltà dell’uomo in stato di esaltazione venerea sono completamente assorbite dallo sforzo concentrativo sull’immagine che ne ha svegliato la voluttà e che dal cervello si riverbera sugli organi genitali” (cit. p.151). In queste condizioni il maschio è passivo, in quanto la coscienza vigile si ritira in qualche misura dal cervello e la donna può magnetizzarlo imponendogli la sua o altrui volontà, come è chiaramente scritto nel libro sul Separando del Corpus di Kremmerz.



    Contribuisce notevolmente poi alla proiezione del corpo astrale e all’accensione del fuoco o stato di mag (pyromagia) l’adeguamento del ritmo respiratorio a certe scansioni, in specie la respirazione eatica - o “quadrata” come noi l’abbiamo definita – menzionata da Kremmerz negli scritti del Corpus.



    Sono tutti procedimenti che permettono di realizzare quello che è stato chiamato il “matrimonio con la fata” e che venne “pubblicizzato” già in epoca rosacruciana con il celebre libro Il Conte di Gabalì di Montfaucon de Villars e con l’omologo in italiano del ciarlatano Francesco Borri, pubblicato guardacaso nella rivista Commentarium di Kremmerz. Questo testo permette anche di risolvere un’apparente contraddizione, quella cioè legata alla continenza sessuale che dovrebbero osservare tutti costoro. La rinuncia ad ogni commercio carnale è giustificata dal fatto che l’entità che entra nel corpo dell’iniziato – anche per poter entrare – deve potersi nutrire della sua vitalità erotica.



    Bisogna riconoscere che questo antico documento offre come giustificazione di questo commercio erotico con entità una giustificazione di carattere straordinariamente moderno, nel senso che si appoggia esclusivamente su motivazioni di ordine sentimentale e non intellettuale o di principio. Pur volendo accettare l’idea di poter avere uno scambio fluidico con tali esseri, si rimane perplessi per la totale mancanza di giustificazioni dottrinali, anzi, sembra quasi – dala lettura ponderata di passi specifici – che si cerchi di nascondere al lettore il reale motivo di queste pratiche, tanto da far insorgere nel lettore smaliziato l’effettivo sospetto che il libro venne scritto in realtà dalla Compagnia di Gesù, col preciso scopo di smascherare e/o denigrare l’operatività iniziatica dei gruppi rosacrociani. Ci meravigliamo che Alexandre de Danann, sempre così attento, non abbia preso in considerazione questa possibilità. Infatti le motivazioni ideali del libro sono sempre e solo sfacciatamente di carattere sentimentale (ovvero: è così che si fa non perché è giusto e corretto ma perché è bello che sia così…). Ora, è possibile che non ci sia mai stato nessuno che abbia fatto notare una mancanza simile? Anche al giorno d’oggi, in cui impera il pappa e ciccia sentimentalistico della New Age, ci sono molti che non si fanno offuscare la vista. Perché allora ciò non è successo? Non è forse una riprova del nostro sospetto? Quindi è più facile pensare che il malfamato abate di Villars venne assassinato per strada non dagli iniziati perché aveva tradito, ma dagli iniziati per punirlo di avere reso un servizio (forse, storicamente, del tutto inutile se non controproducente…) ai Gesuiti!



    Comunque stiano le cose, quel libro racconta delle cose che hanno un fondamento dottrinale effettivo. Si dice chiaramente che è il membro virile che attira e coercisce gli esseri iperfisici; che attraverso un coito con essi si possono generare altri esseri iperfisici ma “corporificati” in sembiante umano, come scriveva Erim di Catenaia: “…sono scuole occultistiche da evitarsi: quelle costituite dai banditi intellettuali, i più pericolosi che adoperano la magia di patto con i maggiori cacodemoni adoperandosi “more biforcuto”, con l’aborto e la connessa morte della madre, si propongono dare l’androginato temporaneo ai 4 elementi maggiori diabolati per le realizzazioni iperfisiche di profitto mantenendo in vita il fantasma a spese della credula e ingenua massa degli affiliati cui ammanniscono i nomi più puri e attraenti quali Circolo del Grande Oriente di Myriam, della dea Iside, di Shiva, della dea Diana e simili. Né rifuggono dalla promiscuità bestiale fecondando artificialmente “more biforcuto” un uovo da schiudersi con la malvagia e infame pratica “in interiora mulieris” detta dell’homunculus”.[3]



    Di passata, segnaliamo che Alexandre de Danann accenna a quella che secondo lui sarebbe invece la dottrina corretta, tradizionalmente intesa, del “matrimonio con la fata”, facendo capire che era questa la via seguita nella casata dei Catenaia e poi in Paolo Marchetti Virio: “Occorre precisare che la fata protettrice di un lignaggio non è solo questo, ma anche un essere complementare non incarnato di un altro essere incarnato sulla terra appartenente a questo stesso lignaggio. Quando il primo è pronto per incarnarsi, e ciò avviene generalmente all’interno di lignaggi che si possono considerare come la controparte di quelli di origine luciferica, è allora il vero matrimonio tra due esseri complementari, trasformato dalla grazia divina che permette a questi esseri soli di ricostituire l’androginato primordiale. All’interno di questi lignaggi, la fata è la forza stessa del casato, e protegge questo e la sua discendenza, fintanto che pervenga ad un certo grado di maturità che gli permetterà di incarnarsi sotto forma di donna terrena” (Mémoire, cit. p.145 n.15).



    Tornando all’argomento della continenza sessuale, è chiaro che il più delle volte questa propizia uno stato urielico inferiore che è oltremodo propizio alla manifestazione astrale di entità, le quali, apparendo sotto le sembianze del sesso opposto, avranno buon gioco nel coinvolgere la psiche del soggetto che da esse si faccia irretire. – Possiamo ricordare, tornando al ricordo dei discorsi che ci faceva la Signora, che essa raccontava con convinto candore di strane “aggressioni” psico-sessuali come anche di sogni di cui sarebbe stata vittima da parte dei maneggi astrali del suo nemico ma che in realtà erano la conseguenza di un tirocinio astensivo – questo sì indotto dall’intellettualità nemica – protrattosi per anni in una persona che invece, a nostro modo di vedere, era l’incarnazione di quella che Evola definì nel suo libro Metafisica del Sesso, la tipologia della donna durgica.



    Nella magia kremmerziana esiste anche la possibilità di “mettersi al posto dell’entità” – se così si può dire – e di nutrirsi della vitalità di un altro essere umano, cosa che peraltro non farebbe cambiare opinione ad Alexandre de Danann, il quale sosterrebbe trattarsi sempre dell’entità stessa che così “gioca” con le persone che si sottopongono ai rituali in questione. E’ quella che viene chiamata, con una parola di importazione orientale, magia avatarica. Consiste precisamente nel distacco dell’anima da un corpo vivente e intelligente e nell’introduzione al suo posto del principio cosciente del mago. Un assunto, questo, la cui semplice enunciazione sembra andare oltre le possibilità di ogni magia ma che invece è documentabile presso fonti diverse e disparate, potendolo rintracciare, nelle sue forme imperfette, negli stessi casi clinici della psichiatria e dell’esorcistica.



    E’ evidente che qusta magia avatarica può essere operata anche per favorire l’incorporazione di un’entità – anche un mago che sopravvive nel basso astrale – con lo scopo di perpetuarne la sopravvivenza: una specie di immortalità condizionata alla possibilità di rinnovare il rito. Pare che tale magia sia di derivazione “mago-caldeista” e soprattutto egizia, dove si era divenuti esperti nel fissare la vitalità vampirica degli antichi sacerdoti alla loro stessa mummia. Quest’ultima fungeva da “àncora astrale” per il pneuma del sacerdote, a che potesse continuare a “vivere”. Uno dei mezzi di trasmigrazione avatarica poteva anche consistere nell’agire su di una donna incinta, spodestando l’anima del nascituro, come è appunto documentato nell’omonimo libro del Corpus kremmerziano, per quanto una delle caratteristiche di questa magia è proprio quella di definirsi “non nato da donna” nel senso però di quanto detto poco sopra.



    In un passo dei Dialoghi sull’Ermetismo Giuliano Kremmerz, citando le parole di un “amico”, mette in bocca a colui che con ogni approssimazione pare fosse il Principe don Leone Caetani, alto grado dell’Ordine Egizio, le seguenti, significative parole:



    “…Peccato originale il mio, perchè vidi la luce molti secoli fa, quando i tempi non erano questi ma la verità era la stessa. D’allora non sono morto mai defi_nitivamente, e posso dire, come Ermete, che io sono come fui e sarò, non nascendo da un utero di donna, ma cangiando di corpo, rinascendo per mutare il corpo, nascondendo gelosamente la mia persona antica, la mia identità, e, pur conservandomi lo stesso, cangiando approssimativamente la figura esterna e non dicendo mai al profano quello che fu,, che cosa pensai, ciò che penso, che cosa feci, se sono compreso tra i nomi della storia della umanità, se mi vollero, ricoperto di pece bru_ciar vivo, se mi gridarono osanna. Vedete che la mia esperienza è più lunga della vostra, non perchè voi siate anima nuova, tutti voi siete persone di vecchia conoscenza mia, ma ad ogni rinascita siete discesi prima nell’inferno oscurissimo di un utero materno e poi rivenuti alla luce traverso l’oblioso Lete, senza memoria del vostro passato, senza la coscienza di quel che foste, risultando istintivamente tendenti a una fattività antica che si perpetua in voi per sola simpatia o per atti_tudine a vita già vissuta. Ed io ad ascoltarlo, sospeso, tra il credere e il non credere. E pensavo trepidante: povero e caro amico, una ruota dell’almanacco non gli gira forse bene? È affetto da schizofrenia so_gnando mentre parla? Mi corbella? Poi son restato interrogando me stesso: e se Tommaso d’Aquino, e se Pico della Mirandola, e se il Borri, il Filalete, il Rupescissa, il Trevisano, l’autore della Turba philosophorum furono alchimisti, non dovettero aver rinvenuto un se_creto impensato, un Grande Arcano che permette all’uomo di eternarsi per Avatar, come dicono gli Indiani, cioè cambiando organismo fisico solamente, con l’entrare nel corpo più giovane di un adolescente?”[4]



    Sulle modalità tecniche di questa operazione, che è, come abbiamo visto, il vero e proprio GRANDE ARCANO della magia, l’autore di Mémoire du Sang riferisce delle modalità con le quali questa va compiuta e si resta sorpresi nell’apprendere che la migliore opportunità veniva fornita dalla “…terapeutica, intesa come la pretesa di curare efficacemente le malattie con mezzi magici; cosa che viene sempre bene accettata, il malato non essendo in grado di valutare la natura e le modalità di somministrazione del medicamento poiché ha a cuore il risultato, cioè la sua possibile guarigione. Ma è proprio così che la pseudo-iniziazione ha la possibilità di agire su un gran numero di persone che sono […] particolarmente soggette all’azione delle forze di cui tali organizzazioni costituiscono il veicolo” (Mémoire, cit. p.128, n.6). Infatti per il compimento di questa magia occorre che la persona su cui agire sia al cospetto del mago e in uno stato di obnubilamento della coscienza: “In un tale stato di passività, accade che lo spirito vitale si ritira dalla testa nella regione cardiaca: quando si è completamente ritirato, allora l’anima dell’altro si può proiettare e penetrare in quel corpo”. Insomma quale metodo migliore per attuare la magia avatarica che fondare una Fratellanza Terapeutico-Magica?[5]



    Vediamo ora di riassumere le tesi del libro Mémoire du Sang. Nel tradizionalismo guénoniano e alla base della teologia sia cristiana che esotero-cristiana (o anche pseudo-gnostica, o comunque quella a cui si rifà l’autore del libro Memoire du Sang) vi è una verità rivelata, che il lettore può rintracciare in qualche testo apocrifo e nella stessa Bibbia, al capitolo VI della Genesi. Questa verità, in sostanza, afferma che, in illo tempore, gli angeli che avevano parteggiato per Lucifero, dopo essere stati sconfitti dagli Angeli del Signore, discesero sulla terra e si unirono sessualmente, sotto forma di incubi, con le donne.



    Da quest’unione, psichica ma non per questo meno efficace, nacque la schiatta degli Eroi e dei Giganti - che il martire Giustino non esitava ad identificare nei demoni - di cui abbiamo un ricordo nelle mitologie pagane. Per quanto non sia detto esplicitamente, sembra di capire che il popolo eletto sia l’unico ad essere stato creato da Dio, mentre le altre razze discenderebbero direttamente da questi esseri semi-umani, figli degli angeli caduti. Per porre fronte, poi, alla sproporzione fra le due stirpi, sarebbe intervenuto il Salvatore che, con il Battesimo, ha permesso da allora in poi di sanare lo squilibrio creatosi. Questo è lo scopo ultimo e finale, quindi, dell’evangelizzazione cristiana. Nell’accoppiarsi con le donne questi angeli le trasmisero tutte le conoscenze magiche e “ogni sorta di turpitudini” - compresa l’arte di truccarsi gli occhi, come misoginamente scrive il Libro di Enoch -, per cui possiamo vedere in ciò una doppia conseguenza: a causa della Donna, l’umanità è infestata dai demoni e traviata dall’esercizio delle arti magiche. Poichè, secondo le citate fonti letterarie, questi angeli decaduti sono stati condannati a permanere sulla Terra (compresa la sua sfera astrale) fino alla fine dei tempi, essi hanno anche preso una stabile e (in)visibile dimora in sette punti chiave, parzialmente identificati, allo scopo ben preciso di dannare l’umanità. Non dimentichiamo che il motivo della ribellione di Lucifero fu quello di essersi rifiutato di prosternarsi al cospetto di Adamo, unico ad essere fatto a immagine e somiglianza di Dio.



    Da questi sette punti chiave, disposti, a quanto afferma René Guénon, ad Oriente e a semicerchio attorno all’Europa, non a caso si sarebbero diffuse tutte quelle religioni e correnti magiche che, secondo certe elucubrazioni tradizionaliste, mirano a soffocare la retta comprensione delle realtà spirituali così come sono trasmesse e insegnate anche dalla Chiesa Cattolica. Tuttavia la punta di diamante dell’offensiva luciferiana è incarnata da quegli esseri umani discendenti più o meno indiretti di quegli antichi esseri semi-divini e semi-umani che furono i Giganti o Eroi, figli delle donne. Questa offensiva si produce attraverso la conoscenza delle arti magiche e, in particolare, la Magia del Sangue, delle ossa e dello sperma.



    Dai passi biblici citati, che lo stesso cristianesimo afferma essere verità rivelata - salvo poi interpretare secondo convenienza di bottega i molti punti contraddittori - l’Autore Alexandre de Danann trae la palpabile certezza secondo cui si può considerare la caduta degli angeli sulla terra come la spiegazione dell’origine del male nel mondo. Dopo aver fatto larga messe tra le più disparate fonti giudaiche e cristiane, a conforto di questo “storico” avvenimento, l’autore giunge a precisare quale sia il prosieguo della sua escatologia: questi angeli incarnati, questi cacodemoni, mirano, da quei tempi remoti fino a tutt’oggi, a contrastare e sconvolgere quello che sarebbe il corretto senso della vita e la vera concezione delle realtà spirituali, con il tristo epilogo di annientare l’uomo nella sua stessa armonia fisico-psichica. Fino a non molto tempo addietro, questo infernale programma sarebbe stato portato avanti dai cosiddetti “lignaggi”, cioè da quelle Famiglie che nel corso dei secoli hanno mantenuto una stretta comunione di intenti e di scopi, tramite la celebrazione di determinati riti, insegnatigli in origine dal demone capostipite della casata. L’autore, identifica queste casate con le élites dominanti nel mondo antico, le quali avrebbero conservato la propria origine cripto-demoniaca attraverso vincoli di sangue allacciati tra loro stessi, fino a giungere ai moderni lignaggi di industriali o finanzieri!



    Tuttavia a causa della difficoltà nel celebrare con esattezza, nel corso del tempo, i riti che collegano i primi discendenti maschi con il capostipite, difficoltà che avrebbero portato alla rarefazione stessa dei lignaggi, in quanto il rito mal eseguito avrebbe come effetto quello di recidere il “legame”, questi angeli decaduti sarebbero corsi ai ripari, facendo in modo che i superstiti lignaggi o singole personalità da essi possedute (tipo Cagliostro, Saint Germain o Kremmerz) diffondessero nel mondo ogni sorta di pratiche magiche (ma soprattutto di idee e di “libero pensiero”), al fine di annientare, come loro scopo, la schiatta umana. Infatti l’Autore ci ricorda che secondo un testo giudaico gli angeli in questione si ribellarono a Dio quando costui volle che si prosternassero al cospetto di Adamo, da lui fatto a sua esclusiva immagine e somiglianza. Tutta l’azione nefasta degli angeli declassati si dovrebbe quindi condensare in una parola poco angelica: “invidia”!



    Questi lignaggi, detentori di un sangue particolare ereditato da un antico patto con tali angeli, ricrearono o risvegliarono ad arte delle società segrete, delle scholae, delle sette, grazie all’intermediazione di certe individualità specialmente predisposte, che potremmo considerare come un genere particolare di “posseduti” caricati dei necessari poteri, e che gli permettono di provocare dei fenomeni che vanno a costituire l’elemento catalizzatore attorno a cui si creeranno questi gruppi medesimi. Invece oggi, noi non avremmo più a che fare tanto con dei gruppi o individui ben definiti come nell’antico passato, quanto con tutta una miriade di scuole di pensiero e azione (anzi, ormai quasi solo di impulsioni impersonali) tanto pericolose quanto numerose e che sarebbero ben identificabili; basta soltanto vedere se si discostano, così pare sottintendere l’Autore, dall’insegnamento della Chiesa Cattolica o - e ciò è piuttosto incongruo - dall’insegnamento tradizionale, così come questo concetto è stato ri-elaborato da René Guénon e dai suoi emuli.



    Nel corso del libro l’Autore passa a precisare le modalità operative delle forze cacodemoniache che Lui - dopo essersi appoggiato ad argomentazioni ortodosse giudaico-cristiane - con un linguaggio del tutto estraneo a quelle ortodossie, definisce, guénonianamente, “contro-inizi atiche” e/o “pseudo-iniziatiche”. Bisogna però istruire il Lettore su di un fatto preliminare all’esatta comprensione delle tesi dell’Autore: esisterebbero, parallelamente alle forze distruttive, delle forze realmente divine e spirituali che si contrapporrebbero a questi lignaggi malefici. Egli le chiama ‘iniziatiche’ in quanto nel loro seno guiderebbero l’essere umano al vero ascenso spirituale; che poi sarebbe quello dell’ascesi mistica di certe isteriche dell’alto medioevo, di certi “Fratelli del Libero Spirito”, di qualche Frà Dolcino male interpretato, salvo alcune considerazioni di ordine esoterico-magico da cui evidentemente l’Autore non è riuscito a liberarsi, e che hanno sempre incontrato i fulmini lanciati dalla Successione Apostolica.



    “Noi troviamo al contrario - scrive l’autore - un esempio di lignaggio tradizionale in certa cavalleria medievale ed in quella della tradizione del Graal in particolare. Per l’intermediazione del rito di iniziazione cavalleresca, dunque, di un patto divino, la qualità di un lignaggio viene trasformata, trasfigurata: al cavaliere è stato dato il mezzo di sublimare ed eterificare il proprio sangue, mettendo così in luce la qualità più elevata e spirituale del proprio lignaggio”.



    Viene da pensare che l’Autore dia per scontate, quali organizzazioni iniziatiche, anche quegli Ordini sacerdotali o monastici che ebbero come capostipite un santo, poichè, a parte l’elemento propriamente esoterico che la gerarchia cristiana ha sempre rigettato, vi preponderano specificità di ordine, per così dire, penitenziale, comunque mistiche. E il misticismo di certe organizzazioni pseudo-iniziatiche, come l’Estoile lnternelle, non basta certo - come è stato dimostrato[6] - per parlare di esoterismo cristiano!



    “Il cavaliere che intraprende una via di purificazione eroica e che è pronto a versare il proprio sangue giunge così ad eliminare quello stesso fermento del peccato originale, contenuto nel suo sangue e che è comune ad ogni uomo”. In pratica, ci si ricollega ancora alla Bibbia, asserendo che il serpente della Genesi altri non poteva essere che un angelo declassato, se non Lucifero stesso, che attraverso la donna trasmise all’uomo il fermento del peccato originale, causa che da allora sarebbe presente psichicamente nel sangue di ognuno di noi. Questo fermento o glutine, sarebbe proprio quello che i “contro-iniziati” - cioè tutti coloro che si occupano di magia senza credere alle fumisterie di Guénon - tentano in ogni modo di vivificare, poichè il sangue sarebbe una delle vie attraverso il ouale si attuerebbe il contatto con i demoni.



    Citando un autore, il Nostro favoleggia che questi lignaggi “tradizionali” sarebbero esistiti fin dai tempi biblici; avrebbero assistito alla Passione di Cristo e si accosta con obbligatoria e involontaria prudenza a quella fantasticherìa, ripresa recentemente in un libro di un certo e sospetto successo[7], il quale narra che da Gesù sarebbe discesa una stirpe di persone (evidentemente non per virtù dello Spirito Santo...) legate per via di sangue e che, approdata in Francia, si sarebbe poi diffusa in tutta Europa in varie dinastie nobiliari che si sono contrapposte a quelle di derivazione pagana.



    E’ inutile sottolineare che questa tesi, per quanto avvincentemente esposta in quel libro, non è assolutamente accettata dalla Chiesa ma solo dagli americani che - europei africanizzati, come direbbe Evola - bevono con prodigiosa ingordigia tutto quanto gli si imbandisce davanti. Essa è invece il necessario piedistallo alle teorie dell’Autore che, diversamente, sarebbe annaspato in un mare di contraddizioni, sia nei confronti dei suoi contraddittori che della stessa dottrina cristiana da lui adoperata spesso per appoggiare le sue tesi, salvo sbarazzarsene all’occorrenza.



    Tornando alle modalità operative con le quali i membri dei “lignaggi deviati” e, comunque, tutti i cultori di magia evocatoria, hanno mantenuto il contatto con i loro arcidemoni, l’Autore addita, fin dai tempi protostorici, l’uso rituale del sangue umano, delle ossa degli antenati o delle loro ceneri e, infine, le tecniche di magia palingenetica e avatarica che fanno uso dello sperma e del sangue mestruale (ma c’entrano anche l’urina e le feci, come si può leggere nei documenti segreti di Kremmerz, del tradizionalista Erim e anche in alcuni testi di stregoneria tantrica).



    Si deve dare atto all’Autore di aver condensato una messe non indifferente di dati e citazioni, capaci di abbagliare il lettore innocente (ma non quello indecente). Invece, ad un più attento esame, la sua narrazione - in perfetto stile guénoniano, tanto da far pensare a qualche fenomeno psicanalitico di immedesimazione - è più che altro una sequenza di affermazioni gratuite e di arbitrarie considerazioni storiche. Senza stare continuamente a piluccare nel libro del nostro Autore, condensiamone con una “schermata” il pensiero: Le religioni politeiste, le dottrine magiche, i culti esoterici non hanno fatto altro che coltivare” lo psichismo dell’uomo e del pianeta; più nel male che nel bene, poichè l’arte psichica della magia gli fu rivelata da angeli declassati. L’incarnazione di Cristo e la sua vicenda terrena, hanno permesso all’uomo, solo da quel momento, di poter sfuggire all’aura della Terra e di volgere lo sguardo verso dimensioni più trascendenti. Tutti coloro che non riconoscono il ruolo cosmica e salvi! ico avuto dal Cristo - e la “verità” contenuta nei testi tradizionali giudaico-cristiani -, automaticamente, sono schierati dalla parte del Maligno; annaspano nello psichismo credendo di assurgere a dimensioni autenticamente spirituali e, molto più spesso, assecondano, senza intuirlo, il fine degli angeli declassati, che è quello di annientare la discendenza di Adamo e che loro odiano in quanto unica ad essere fatta ad immagine e somiglianza di Dio.



    Non si può pretendere, come fa l’Autore, di logiferare su degli assunti irrazionali (le “verità rivelate” dei vari testi “canonici” e “non-canonici”), quindi una persona di buona intelligenza ne boccerà da solo il contenuto, salvando soltanto quelle informazioni che da un punto di vista tecnico hanno un valore oggettivo. E’ possibile fornire tuttavia la concezione tradizionale (quella vera) opponentesi a quella dell’Autore circa le pratiche psichiche, che vede in quest’ultime degli atti volti alla deificazione dell’uomo e non al suo impossessamento da parte di un’entità[8]. Naturalmente la possessione e un eventualità certamente molto frequente nelle pratiche magiche, ma ciò non toglie valore a queste pratiche in se stesse. E’ molto curioso invece che l’Autore, che parla ad ogni piè sospinto di possessione demoniaca, non faccia mai parola della sua controfaccia: la possessione angelica, che si verifica quando un iniziato si lascia attrarre nella sfera d’influenza di un’arcangelo o di un santo; per non parlare poi della possessione guenoniana, che si verifica quando una persona di buona intellettualità prostituisce quest’ultima a prolegomeni di stampo dogmatico e religioso.



    Alcune tradizioni, a causa delle elaborazioni cervellotiche e fumose dei loro rappresentanti più intellettualizzati, hanno considerato in maniera duplice le possibilità offerte all’uomo al momento della sua dipartita da questo mondo: da una parte hanno visto una via che li porta su altri piani di esistenza (naturalmente più puri e spirituali...), dall’altra una via che lega ancora l’uomo alla sua esistenza terrestre: la sfera astrale della Terra. Quest’ultima è stata demonizzata e considerata come un via di perdizione e dannazione.



    Ciò è fondamentalmente errato. In realtà non esiste nè una “metafisica” (pura o impura che sia), nè degli stati ultramondani di esistenza. Al momento della morte, la componente umana si scinde e dissolve nel vortice degli elementi, a meno che l’uomo non sia in grado di mantenere la propria coscienza e memoria (anzi, soprattutto quest’ultima) al di sopra del disaggregamento corporeo, e sia in grado di mantenere un ligamen, dei vincula come direbbe Giordano Bruno, con il mondo delle forme materiali. Ulteriormente, deve essere in grado di “incarnarsi” per potere di nuovo partecipare delle modalità dell’esistenza corporea. Ciò può (e forse deve) essere fatto essendo ancora in vita e in possesso di tutte le proprie facoltà: deve, cioè, riuscire a trasmigrare in un altro corpo vivente, spodestandone la coscienza del legittimo proprietario. Ciò mette da parte qualsiasi discorso morale, che, da un punto di vista oggettivo e - a questo punto - escatologico, non solo non ha senso ma è un vero e proprio suicidio. I sostenitori della teoria delle due Vie naturalmente bollano d’infamia quest’ultima, tacciandola di essere quella propria agli angeli decaduti che, attraverso questa, ingannano gli uomini, e riescono a perpetuare la propria influenza sulla terra al fine di traviare la razza umana. Secondo uno di questi ignoranti esponenti, Henri Favre, che non ha mai letto evidentemente il suo contemporaneo Fustel de Coulanges, la stessa tradizione romana che in origine “onorava il vero Dio trinitario e unico” si sarebbe corrotta con il culto dei Lari, dei Mani, dei Penati e dei Geni; ovviamente tutte deità demoniche.



    In base alla corretta teoria che quando un essere muore, questo si “dissecca” e non si disintegra animicamente, posto che siano state conservate le sue reliquie, e che può essere rivitalizzato con libagioni appropriate (sangue, sperma ecc.), gli antichi romani vengono accusati di sguazzare in questo tipo di pratiche che, in realtà, li ricollegherebbero ai demoni. Dopo la cristianizzazione dell’impero romano, queste pratiche - anche per via della loro natura di carattere “privato”, domestico - sarebbero sopravvissute nei casati patrizi e, sotterraneamente, nelle tradizioni segrete di molte stirpi nobiliari europee fino, praticamente, ai giorni nostri.



    Cosicché, a tutt’oggi, il culto dei demoni, anzi, il loro sostentamento animico, sopravviverebbe allegramente in mezzo a noi. Non ci sentiamo di negare che queste pratiche siano effettivamente intercorse in molti ceppi nobiliari, ma solo perchè, a livello sociale e popolare, la religione cristiana le aveva impedite al popolo che, una volta, le compiva praticamente tutti i giorni. Cosicchè, la storia è sempre la stessa: si cerca di far passare una pratica d’uso comune e collettivo, allorchè può essere gestito solo da una infima minoranza, come un rito tenebroso. La manipolazione delle energie psichiche, di qualunque natura esse siano, era invece indispensabile nello svolgimento non solo della vita quotidiana ma anche, come abbiamo detto, alla creazione dei presupposti della sopravvivenza (trasmigrazione) da parte degli iniziati.



    Per iniziati, poi, non vogliamo intendere ciò che abitualmente si intende, cioè una ristretta cerchia di predestinati o competenti, bensì qualunque persona che avesse voluto interessarsi alla questione e, infatti, il mondo antico fu pieno di iniziazioni misteriche, al punto che il presunto segreto iniziatico lo era solo in forma retorica, in quanto più o meno tutti potevano accedere all’iniziazione. Si confonde il silenzio iniziatico dei nostri tempi, infatti, con l’abitudine degli Antichi di esprimersi per simboli e analogie. Ma, quando il simbolismo viene offerto in tutte le salse in ogni momento della vita quotidiana antica, non sì può certo parlare di silentium.... Tecnicamente, la condensazione e manipolazione delle energie psichiche avveniva attraverso l’effluvio del sangue e di altre materie, che richiamavano queste energie mescolandole con le più spesse emanazioni psichiche dell’operatore o degli astanti: la risultante era un’energia aerea corponificante denominata pneuma e che potremmo accostare, con i dovuti distinguo, a quella orientale detta avatar.



    Anche la semenza virile rienta in queste pratiche, essendo risaputo che è la quint’essenza stessa del sangue ma anche il mezzo attraverso il quale l’operatore può imprimere al sangue un direzione, una volontà o un’influenza. Il bello è che tutti questi mezzi scientifici della magia delle antiche tradizioni politeiste, ci vengono rappresentate dai settatoni delle religioni monoteiste e dei loro sacrestani - vedi Guénon - come delle aberrazioni e delle mostruosità e si sottolinea con pervicace stolidità che in tal modo l’uomo non fa altro che racchiudere se stesso in un diabolico bozzolo psichico - futuro pasto delle entità demoniache. Si favoleggia di stati ultramondani di esistenza, di vera spiritualità, di destini legittimi che in tal modo l’uomo - con una pretesa volontà prevaricatrice - si preclude con le sue stesse mani.



    Dal nostro punto di vista, si può ben dire che tutti costoro sono proprio i veri contro-iniziati, i maghi neri, gli induttori al suicidio di massa collettivo - in quanto instillano nelle coscienze un’idea - quella della “spiritualità” - che non è altro che il parto (anzi l’aborto) di elucubrazioni fumose, cervellotiche e senza nessun appoggio con la realtà. L’origine di tutte queste fumisterie è il monoteismo, che possiamo ben considerare la vera mela marcia che la prostituta israelita dette da mangiare all’uomo europeo.



    Ecco, adesso, il punto di vista di Alexandre de Danann come si evince dal contenuto del suo libro e che abbiamo voluto, ironicamente, mettergli in bocca, come se fosse lui stesso a scrivere:



    “Come fanno i politeisti a tenersi in contatto con i demoni cioè con gli angeli decaduti? Principalnente attraverso uno stato alterato di coscienza, che permette di stabilire il contatto fra il loro corpo astrale e quello del Mondo. E’ chiaro che in tal modo la coscienza, liberata dai lacci dell’opaca corporeità, acquisisce quei poteri psichici che sono l’unico mezzo per stabilire il ligamen. Si badi bene, però, che come scrisse il nostro amato maestro Rene Guénon, una cosa sono i poteri psichici e un’altra il mondo dello spirito, in realtà i poteri psichici derivano dalla presa di possesso che il demone esercita sulla personalità umana che con tali pratiche gli ha aperto le proprie porte interiori. E’ lo stesso discorso che la Chiesa ha sempre fatto a riguardo dei miracoli compiutio dai Santi e dalla Madonna: in realtà li compie Dio per intercessione di quelli. Ecco spiegata exotericamente una verità esoterica. Per conseguire tali poteri, inoltre, bisogna sottoporsi ad un tirocinio che è analogo ai regimi purificatori delle iniziazioni tradizionali e religiose - con la differenza, importante, che questa purificazione, in grado di separare la coscienza sottile da quella grossolana, è puramente strumentale. Cioè, si tratta di una vera e propria Ascesi del Male e per il Male.



    Quando si legge, qua e là, di pratiche che permettono lo sviluppo del “viaggio astrale”, cioè appunto la separazione della coscienza sottile da quella corporea, bisogna tenere presente che si tratta del mezzo migliore per essere posseduti da questi maledetti demoni, che non ci lasceranno più in pace! Un tipo di queste purificazioni malefiche l’abbiamo nell’organizzazione kremmerziana, con i famosi digiuni dei novenari, che precedono l’attuazione delle loro abominevoli pratiche sessuali. Inoltre a ciò concorre la recitazione di preghiere, salmi e quant’altro. Oh, empieta umana! Cosa c’è di più obbrobrioso di volere rimanere per sempre su questa valle di lacrime anzichè anelare alla visione beatifica? Eppure a questo tendono i polteisti. Basti considerare quanto testualmente scriveva un loro moderno rappresentante, Marco Massai, in un libello che peraltro è l’esatta riproposizione delle antiche pratiche sessuali pagane: Ma se l’individuo potesse trovare in buona misura in qusto mondo la via perpetua della felicità, non procrastinerebhe il più possibile l’abbandono delle delizie della carne? Non vorrebbe avere un’evoluzione nella MATERIA anzichè nello SPIRITO, e a ogni sua nuova e voluta incarnazione, scegliersi le circostanze in cui nascere? Ciò è possibile ed è stato fatto da molte persone, che hanno preferito REGNARE sulle delizie di questa terra anzichè affrontare una nuova dimensione spirituale o l’ignoto.



    Sono empie idealità gia tipiche dei Babilonesi (da qui il famoso detto (Prostituta babilonese!) e degli Assiri, le cui religioni si incentravano sull’interesse per la vita e la sua continuazione. Al momento della morte la vita, con tutto il suo bagaglio dì ricordi e compianto del mondo, si andava a concentrare nel pneuma, nel soffio, sopravvivente alla morte del corpo. Ancora al tempo di certe sette contro-iniziatiche, impropriamente definite gnostiche (i veri Gnostici siamo noi), c’era la pratica di mangiare il sangue mestruale e lo sperma nel corso di oscure pratiche magiche, allorchè, nel momento culminante, si giungeva a recitare blasfemamente: ’Noi conosciamo la Verità e il suo Dio’. Sciocchi che non si accorgono di essere posseduti dagli angeli decaduti, dai Nephilim! Questa possessione è evidente ancor’oggi nelle organizzazioni kremmerziane, dove ci si vede cambiato il proprio nome umano con quello dell’entità demoniaca (p.e.: Formisano in Kremmerz) in base ad un complesso calcolo astrologico di derivazione caldea, che vede l’origine della incarnazione dell’anima non nel momento del parto ma in quello del concepimento.



    Naturalmente l’entità succhia tutta la forza vitale dell’individuo consigliandolo di dedicarsi a snervanti pratiche sessuali, tra cui la masturbazione sacra. Una volta che la persona si è consunta, l’entità cambia alloggio e va ad invasare un’altro di questi disgraziati, perpetuando la propria esistenza nel corso dei secoli. E pensare che è l’uomo stesso che accoglie volontariamente in se questo flagello! Dio infatti non ha dato a Lucifero il potere di entrare liberamente nelle persone - ma costoro richiamano i demoni offrendogli il proprio sperma caldo, masturbandosi e visualizzando i loro sigilli... A seconda della “purezza” raggiunta da questi adepti nel processo di raffinazione alchemica del loro sperma, essi sono in grado di attirare entità di sempre maggiore potenza. Infatti, secondo le loro empie dottrine, lo sperma ritiene le ideazioni prodotte dal cervello; cosicché se ci si masturba pensando ai sigillo di Astaroth o di Lilith, questo sperma farà da catalizzatore e attirerà poi l’entità - in qualche modo ci sarà una sorta di concepimento astrale - che dovrà poi essere nutrita fino al suo completo sviluppo col proprio sangue o con quello mestruale. Quindi l’uomo - sempre per queste dottrine - sarebbe anche una specie di androgino astrale, in grado di fare a meno della donna per creare le forme che poi torneranno ad agire nella sfera corporea. Infatti ritengono che esista un nesso strettissimo, come abbiamo appena detto, fra la coscienza e lo sperma.



    Dov’è l’origine storico-geografica di queste dottrine e pratiche stregoniche? Nell’attuale Kurdistan, pressappoco, dove si impiantarono influenze di diretta origine egizio-atlantidea. Dal Kurdistan, con vari mescolamentì, queste dottrine scesero in Caldea, influenzarono l’Iran, si diffusero in Siria e ritornarono in Egitto, ad Alessandria. Qui ebbe luogo il demonico amplesso con il platonismo, l’orfismo, dando vita a quel fermento ermetico che andò poi ad avvelenare tutta l’Europa nei secoli successivi. Non staremo a soffermarci sul fatto che anche in Asia tali dottrine erano già ampiamente attestate: basti pensare al tantrismo e al taoismo, Quello che invece ci preme stigmatizzare è l’opinione secondo la quale nello sperma è contenuta la luce divina (in realtà solo una scintilla) e l’uomo può come gli pare manipolare questa luce per creare questa o quella forma. Eresia immonda! L’ha detto anche il Papa a proposito degli esperimenti genetici: che l’uomo non tocchi l’opera di Dio!



    L’uomo non ha il diritto di manipolare la vita nè di impiegare allo scopo i mezzi che gli derivano dalla conoscenza con i demoni, cioè le più avanzate scoperte scientifiche. Maledetto progresso! Cercare di pervenire a conoscere ciò che non si ha il diritto nè di conoscere ne di possedere... Tornando allo sperma, effettivamente c’è un rapporto tra questo e l’astrale, come sottolineano diversi riferimenti che vanno da Aristotele fino a Gurdìjeff, ma bisogna ribadire che l’astrale è parte peritura dell’essere umano e quindi è opera diabolica ogni tentativo teurgico di agire su questo corpo credendo di immortalizzarsi. Eppure questa era ed è la ferma convinzione delle scuole iniziatiche antitradizionali. Volete sapere qual’era il sistema adoperato da loro per conferire l’iniziazione? Il discepolo deve assumere lo sperma del maestro, poiché questa sostanza veicola anche il potere che andrà ad agire nel neofita come un fermento di corrompimento morale e spirituale. Ciò è attestato anche nelle iniziazioni tantriche e lamaiste.



    Ma lo sperma, come dicevamo e come avviene nelle organizzazioni kremmerziane, va manipolato alchemicamente attraverso tutta una serie di coobazioni (cioè di ingestioni) al fine di eliminare da esso il cosiddetto ‘spirito delle forme’ e renderlo “essenziale”, cioè privo di specificazioni e pronto per subire l’ingravidamento astrale operato dalla tinctura solis, ovvero dal potere ideatore della mente. Poi questo sperma o mercurio viene dinamizzato unendolo al rosso dì un uovo di colombo e nutrito con sangue mestruale. Sono le stesse teorie degli pseudo-gnostici Fibioniti e delle loro pratiche aberranti che vogliono che nel sangue mestruale e nello sperma sia contenuta l’anima, cosicché se viene raccolta e mangiata alla fonte l’uomo può accrescersi e rigenerarsi. Ciò veniva fatto nei modi consueti da noi già accennati unitamente a particolari tecniche respiratorie. Naturalmente, per tutti costoro, è necessario che questi semi d’iniquità vengano prima espulsi dai loro corpi, poiché è in seguito allo stato alterato (mag) prodotto dall’orgasmo che la mente può incidersi nella sostanza. E ciò chiamano Logos Spermatikòs.



    Inoltre essi pretendono di avere dentro di se un potenziale stato androgenico, che verrebbe in atto durante le loro indecorose pratiche, allorché, copulando con se stessi e con la propria mano, separano la loro percezione dell’atto erotico in una parte senziente ed in una parte agente o imprimente. Ciò è falso perché dal tempo della creazione di Eva cio non è pìu concesso all’uomo - per quanto c’è chi sostenga che vada presa alla lettera la creazione di questa con la stessa sostanza di Adamo. Queste sconce pratiche masturbatorie e spermofagiche sono state simbolizzate dai politeisti antichi con i miti di Crono che inghiotte i propri figli (cioè il proprio eiaculato) e dell’egizio Seb.



    Tutto ciò è da condannare perché Dio ci ha fatti maschi e femmina, proprio al 100% ciascuno. Come non inorridìre ed avere in obbrobrio queste dottrine e, soprattutto, questa volontà luciferina di andare contro la volontà del nostro Dio! Quale maledetto impulso li spinge a voler procrastinare i termini concessi da Dio alla vita umana? Essi giungono a voler richiamare dal loro sonno i corpi astrali dei morti o gli astrali artificiali dei loro maestri con immonde pratiche sessuali, cui erano preposte le loro sacerdotesse agubiche, e con bruciamenti di sperma e sangue. Io oso additare ai lettori, non dei semplici pseudo-iniziati e dei perversi, ma l’essenza stessa della controtradizione e della controiniziazione: l’Ordine Osirideo Egizio cui appartenne Giuliano Kremmerz, il diabolico consesso di coloro che già in illo tempore si rivoltarono contro Dio... io indico in tutti i kremmerziani i discendenti dei servi degli angeli caduti, coloro che hanno stipulato l’eterno patto diabolico contro il nostro Creatore! che non hanno saputo e voluto riconoscere in Gesù Cristo il loro Salvatore! Essi in realtà non sono figli di Dio, non sono il popolo eletto, ma una schiatta umanimale il cui sangue è corrotto in conseguenza di quell’antica unione sessuale tra le figlie degli uomini e gli angeli decaduti.



    Maledetti coloro che adorano il Serpente e che simboleggiano in esso l’asse cerebro-spinale, fulcro della sessualità e del suo potere creatore... Ma quello che è peggio e che queste pratiche segrete, finora note solo a ristrette cerchie di persone, sono ormai state diffuse ai quattro venti e tutti ne possono usufruire, tutti possono essere dìabolizzati!



    Con la dissoluzione dell’Ordine dei Templari l’Occidente ruppe definitivamente i ponti con qualsiasi ricollegamento con l’ordinamento tradizionale, [quello, per intenderci, di cui così spocchiosamente a lungo a ciarlato Renè Guénon]. Da quel momento hanno fatto la loro comparsa sulla scena una miriade di organizzazioni contro-iniziatiche, di pseudo-rosacroce, peseudo-templari, framassoni deviati ecc. e, con essi, tutto un corollario di nuove argomentazioni che nulla hanno a che spartire con la metafisica pura. Queste organizzazioni hanno avuto in realtà il compito di rovesciare nel campo sociale ogni superstite ordinamento tradizionale; per fare ciò fu giocoforza dissimulare questi progetti eminentemente politici dietro il velo della conservazione di un segreto fittizio e incomunicabile, se non a pochi prescelti, concernente astruserie di ogni specie ma molto spesso, anche dei veri e propri insegnamenti contro-iniziatici, quelli attinenti la sfera psichica.



    Il progetto politico, continua ancora oggi, per quanto più del novanta per cento del lavoro sia compiuto, cosa che è anche indice del grado ormai terminale del Kaly-Yuga. Guardandoci indietro possiamo vedere come tanti cosiddetti martiri del libero pensiero giustamente arrostiti sul rogo, in realtà non erano altro che gli esponenti di spicco di queste organizzazioni: ci corre il pensiero a Giordano Bruno e a Galileo Galilei, ma non dobbiamo scordare fra essi anche Spartaco, Masaniello ed Ernesto “Che” Guevara. Specialmente tutti i gruppi che si sono richiamati alla Rosa +Croce, non erano altro che dei mestatori politici e dei maghi neri, come quelli che editarono i famosi “Manifesti”, dei protestanti anticattolici, o tutti coloro che furono autori di una letteratura pseudo-iniziatica, ove si pretende che l’uomo sia in grado di iniziarsi con le sue sole forze, prometeicamente, di ascendere al cielo tirandosi per i capelli, come voleva fare il barone di Munchausen! L’esempio forse più eclatante lo abbiamo però con l’abate Montfaucon de Villars che scrisse il famoso Conte di Gabalì. in questo libro c’è la giustificazione teorica delle pratiche demoniche e antitradizionali che vertono sul famoso “matrimonio” con le entità della sfera psichica da parte dell’uomo. Non a caso quel “rospo immondo” del Kremmerz - così fu infatti dafinito da Erim di Catenaia in una lettera al Papus - riportò nella sua rivista Commentarium la versione italiana del Borri di questo testo!



    Ora, il presupposto (patto) di questo matrimonio criptodemoniaco consiste nella rinuncia, da parte dell’uomo ad ogni rapporto sessuale con le donne, in quanto la pratica segreta consiste nel nutrire animicamente colla propria vitalità orgasmica ed eroto-cerebrale l’entità - che il più delle volte assume i connotati (anche tangibilmente materiali!) di una splendida donna. Coloro poi che tradiscono questo patto, sono fatti morire e, tra i kremmerziani, c’è anche scritta in uno dei loro testi la minaccia di morire per “esaurimento” qualora si violi il segreto. Il de Villars fu in seguito assassinato, si ritiene, per aver appunto divulgato questo segreto fin nei suoi più intimi significati: l’unione con l’entità psichica avrebbe immortalizzato questa e tolto l’immortalità dell’anima all’uomo (in pratica lo avrebbe privato della sua quadripolarità per offrirla all’entità elementale monopolare). Il de Villars seppe anche essere ferocemente sarcastico, mettendo in bocca al conte di Gabalì - propugnatore di questa dottrina - l’affermazione che in tal modo chi avrebbe dovuto vivere l’eterna dannazione poteva, in tal modo, morire anche con l’anima, e quindi beffare Dio stesso!



    Da un punto di vista autenticamente tradizionale è legittima invece la dottrina del “Matrimonio con la santa”, che è un po il contraltare delle aberranti pratiche sessuali sopra citate. Ciò si compie in quei lignaggi che invece hanno sempre combattuto la contro-tradizione e di cui abbiamo scritto nel primo capitolo. Si sceglie la figura di una santa martire - per esempio S. Lucia - che è la controparte non incarnata della personalità umana incarnata[9] Così, si compie la restaurazione autentica e tradizionale dell’androginato primordiale. Ciò è lo scopo di organizzazioni come l’Estoile Internelle. Solo in questo segreto contesto - lo stesso dell’ Ordine dei Telei di Erim e Virio -sono giustificate le pratiche sessuali che invece stigmatizziamo nei politeisti, comprese le manipolazioni di materia fecale.



    Tornando alle modalità di unione con le entità elementali, si adombra che si puo coire con esse avendo un regolare rapporto sessuale con un’altro essere umano ma purchè si riesca a immaginare o visualizzare la forma simbolica (per esempio un sigillo) dell’entità. Quest’ultima può anche intervenire direttamente nella sfera mentale della persona ma in genere ciò accade quando si è già stabilito un primo rapporto. Resta da specificare che nel nostro caso si tratta di conseguire l’Androginato - cioè un uomo ed una donna predestinati per lignaggio a divenire una sola persona di duplice natura -‘mentre per i politeisti si tratta della pretesa di conseguire l’Androginato assorbendo in sè le qualità del sesso opposto: si tratta di una tipica deviazione luciferiana. Quest’ultimo caso avviene quando si vanno a raccontare alla compagna un sacco di storielle circa l’ immacolata purezza di atti ed emozioni con la quale essa deve intraprendere il cammino di coppia, mentre poi l’uomo si diletta in interiora mulieris, traendo profitto dalla sua ingenuità! Queste deviazioni non tengono contro del crisma che il peccato originale ha impresso nell’uomo e nella donna... La potenza luciferina degli angeli decaduti ha infatti impresso nella donna anche il carattere di Lilith, che è uno dei suoi aspetti più importanti, facendo ritenere la donna un essere di pari grado all’uomo, mentre in realtà è solo lo strumento, lo strumento provittimale mariano, di elevazione dell’uomo a Dio.



    Non a caso Gustav Meyrink ha potuto parlare di una morte suggente che viene dalla donna, riferendosi a certe iniziazioni ctonico-pelasgiche di cui è rimasta traccia nella penisola anatolica. Queste iniziazioni deviate politeiste vedono nel rapporto fra un uomo e una donna un combattimento, del quale è vincente solo chi riesce ad assorbire l’astralità sessuale dell’altro. Inoltre, l’esistenza fine a se stessa di collegi magico-sacerdotali femminili ha il compito precipuo di coltivare delle entità (angeli decaduti) per scopi che ben si possono immaginare e che comprendono anche l’induzione di volontà in soggetti resi altamente passivi da raffinate tecniche sessuali.



    Quest’ultime, da una parte, comportano la totale insensibilità della donna e, dall’altra, la sua capacità di portare all’apice del climax orgasmico l’uomo a più riprese, in modo da indurre in esso uno stato ipno-erotico adatto alla ricezione di volontà esterna, pare anche che il fenomeno della prostituzione sacra avesse lo scopo di dirigere la volontà collettiva popolare attraverso gli amplessi che la popolazione maschia aveva con le ierodule. Più tecnicamente, questo segreto è stato esposto dal Kremmerz nei manoscritti riservati, quando afferma che nel momento dell’esaltazione venerea, il corpo lunare del maschio si plasma nella forma della persona concupita. In pratica, è la stessa cosa di ciò che avviene nelle fatture con la statuetta di cera: come in questa si imprime la volontà dell’operante, così la sacerdotessa può imprimere la sua volontà nella psiche dell’uomo senza che questi se ne renda conto!”.

    E







    --------------------------------------------------------------------------------

    [1] L’accenno che abbiamo fatto alla recente pubblicazione di testi «egi_zi» e kremmerziani in precedenza segreti offre l’occasione di ritornare sull’esistenza a Milano di un gruppo in polemica soprattutto con la C.E.U.R., il Gruppo Prometeo diretto da Paolo Fogagnolo con motto «Amore — Luce — Libertà», la cui branca editoriale Agape ha pubbli_cato appunto i testi segreti «osiridei». Questo gruppo ritiene che alcu_ne delle dottrine e delle pratiche alchemiche passate anche attraverso la tradizione miriamica, separate dai loro aspetti «tenebrosi», non sia_no prive di validità. Paolo Fogagnolo, nato nel 1959, è passato attraver_so un’esperienza nella colonna milanese «Lo Muscio» delle Brigate Ros_se. Dopo l’arresto, alcune esperienze spirituali sperimentate nel 1981-82 durante uno sciopero della fame lo hanno indotto a imboccare la strada dell’esoterismo, approfondendo un interesse nato del resto già durante la militanza nelle Brigate Rosse e condiviso, pare, da altri bn_gatisti. (…) L’attacco alla C.E.U.R. da parte del Gruppo Prometeo attraverso la pubblicazione dei testi più riservati e interni — già al momento dell’annuncio — ha indubbiamente provoca_to un certo imbarazzo e fastidio in diversi ambienti «osiridei» e krem_merziani… (M. Introvigne: Il Cappello del Mago - i nuovi movimenti magici dallo spiritismo al satanismo, Carnago 1990, Ed. Sugarco. p. 308)

    [2] A riguardo della pratica dei separandi inseriamo qui una curiosa formula riportata dal Massai, che pare provenga da documenti originali e assai spirituale nei suoi contenuti: “Separati! Fà tacere i rumori, fà tacere anche il silenzio e ritrova l’Essere Antico. ISOLATI da ogni corrente profana, da qualsiasi Vincolo contratto in questa incarnazione. Separa incessantemente quello che non è di Te e rifiutalo. Devi estraniarti quando vuoi da ogni corrente profana e catena magnetica eritrovare il Te. Ma ricordati di tagliare ogni filo che non ti appartiene. Invoca spesso e, nella lotta, entra in Comunione con i Santi o con l’Universo.vrai sempre amici quando vuoi. CERCA LA TUA VERA ESSENZA nei ricordi, negli ISTINTI e in ciò che veramente VUOI. Adora il tuo Angelo Custode in mille modi, con il piacere, con la sofferenza, con

    il sacrificio, con la pazienza, ogni strada ti conduce a Lui. Sii in questo mondo, ma non di questo mondo. Taci, ma parla alla tua Sposa, al tuo Amante, e tutto ciò fallo con GIOIA. Un giorno la Ricompensa sarà più grande delle altre, e allora conoscerai la Gioia di Dio. L’Angelo ti istruirà su tutti i Punti e tu conoscerai veramente la Vita. SEPARATI. Questo è il più grande comandamento per te.Segui la legge della Legge, il volere del Volere e la luce della Luce. Che l’Angelo Custode vegli su dite, ti segua nel tuo cammino e ti conduca alla Sua Altissima Comunione. Amen. Effettua qualche minuto di meditazione sul contenuto del mantra recitato; poi, in piedi di fronte ad uno specchio di grandezza tale da poter riflettere interamente la tua immagine, recita l’Evocazione Solare dell’Abisso:

    Io evoco Te, la mia Ombra

    che dorme insepolta sotto i Mari dell’ignoto

    Te che aspetti il risorgere dell’Antica Luce
    e tessi i fili del mio invisibile destino;

    Te che sopìto vegli; e vegliando dormi;

    che sei la Ragione della ragione, la Sapienza

    oltre i perchè, la Fonte dell’eterno Avvenire.

    Dèstati, dèstati, dèstati,

    e fa che io mi desti in Te ora e per sempre

    così voglio! Così sia!



    [3] Questa citazione, nel libro Mémoire du Sang (p.25 n.3) è stata appena ripresa, poiché proviene dalla parte “riservata” de Il Conseguimento Celestiale di Erim, che tuttora non è accessibile e che noi abbiamo potuto appena occhieggiare.

    [4] G. Kremmerz: La Scienza dei Magi, v.III, p.147. Roma, Ed. Mediterranee 1975.

    [5] “La Fratellanza di cui è questione qui è la Fratellanza Terapeutica di Myriam, un’organizzazione magico-terapeutica dietro cui si nasconde ancora oggi un’altra organizzazione a carattere contro-iniziatico, un cosiddetto Ordine Osirideo Egizio” (Mémoire, cit. p.30 n.7)

    [6] PierLuigi Zoccatelli : Le Lièvre qui rumine – atour de René Guénon, Louis Charbonneau-Lassay et la Fraternité du Paraclet. Avec de documents inèdits – Archè Milano 1999 - Cfr. anche : S. Salzani - P. Zoccatelli: Hérmetisme et Emblématique du Christ. Archè, Milano 1996. leggendo questi libri non si potrà fare a meno di notare come il presunto esoterismo di Charbonneau-Lassay & C. non sia altro che normalissimo misticismo di campanari e beghine. Per quanto riguarda invece 1’esoterismo dell’Ordine dei Telei (L.B. Alberti “Erim” e il suo discepolo P. Marchetti “Vino”), che de Danann vorrebbe spacciare per esoterismo tradizionale e iniziatico contrapposto a quello pagano, se ne vedrebbero delle belle se si pubblicassero le pratiche magico-sessuali contenute nei documenti segreti “Le Tredici Puntate”, “Arcana Jerogliphica” e “De Arte Magna Sexuali”.

    [7] Baigent - Leigh - Lincoln: Il Santo Graal Milano, Mondadori 1982.

    [8] Vedi F. Bardon: La pratique de la magie évocatoire. Rüggeberg Ed., Wuppertal 1990 e La Clé de la veritable Kabbale, Wuppertal 1991. In italiano anche: Iniziazione all’Ermetica, Astrolabio, Roma, 1978.

    [9] Destinata anch’essa ad incarnarsi in una donna materiale comunque, affinchè assieme si possa compiere la Grande Opera.

  2. #2
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    Fraterno Otto Rahn,

    in primis, ti saluto e mi auguro che il tuo soggiorno in India prosegua per il meglio (ci si sente in privato).

    Su quanto da Te proposto, posso concordare sulla critica al guenonismo o agli evolomani, perchè proprio essi sconvolgono gli assunti dei due maestri.
    Sulla recensione, posso dire che condivisibili sono le critiche a certe deviazioni kremmerziane, ma in molti casi regna sovrano un certo fraintedimento e serpeggia un certo settarismo anticristiano, oltre a bufale al quanto divertenti (ad esempio sugli stati ultramondani). Insomma, mi sembra un bel minestrone, dove necessariamente c'è del buono e del cattivo.

    Credo che sia più utile impiegare il proprio tempo sulla via della Tradizione, che come giustamente ricorda Otto, è percorso arduo e operativo, da intraprendere col cuore puro...tanta carne di stampo intelletualistico mettiamola da parte!

    Ave atque Vale

  3. #3
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    In Origine Postato da janus77
    Fraterno Otto Rahn,

    in primis, ti saluto e mi auguro che il tuo soggiorno in India prosegua per il meglio (ci si sente in privato).

    Su quanto da Te proposto, posso concordare sulla critica al guenonismo o agli evolomani, perchè proprio essi sconvolgono gli assunti dei due maestri.
    Sulla recensione, posso dire che condivisibili sono le critiche a certe deviazioni kremmerziane, ma in molti casi regna sovrano un certo fraintedimento e serpeggia un certo settarismo anticristiano, oltre a bufale al quanto divertenti (ad esempio sugli stati ultramondani). Insomma, mi sembra un bel minestrone, dove necessariamente c'è del buono e del cattivo.

    Credo che sia più utile impiegare il proprio tempo sulla via della Tradizione, che come giustamente ricorda Otto, è percorso arduo e operativo, da intraprendere col cuore puro...tanta carne di stampo intelletualistico mettiamola da parte!

    Ave atque Vale
    Grazie caro Janus per il tuo augurio.
    Avro' modo di raccontarti varie cose in futuro su questa esperienza.

    Per quanto riguarda l' articolo come dicevo e' un sasso gettato nel grande specchio d'acqua di questa comunita' virtuale...

    a risentirci presto!

    VALETE

  4. #4
    Crocutale
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    Sai.. questi continui scambi di critiche tra gruppi iniziatici, questi tentativi di stabilire un bianco e un nero, mi ricordano tanto il rapporto dialettico che lega insieme conservatori e progressisti.
    Due rami una radice, cioè, una volta che hai accettato la logica dialettica ha veramente importanza la tua posizione al suo interno?

  5. #5
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    Caro Perseo,

    hai colto perfettamente nel segno!
    Quando si contrappongono le secte, ciò che emerge è l'aspetto meno lucido e oggettivo di un'irradiazione dottrinale, quando vi è.
    Il problema, non mi stancherò mai di ripeterlo, è recuperare il senso unitario della realtà, la non-opposizione: fino a quando tiferemo come gli ultras per una presunta corrente iniziatica o per un'altra, resteremo legati solo ad uno sterile intelletualismo.

    Ave atque Vale

  6. #6
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    Predefinito Affidabilità varie...

    Gentile Otto Rahn,

    mi sembra giusto sottolineare il fatto che a "dattilio ideo" corrisponde un individuo che non rappresenta certo il massimo dell'affidabilità e "pulizia"...diciamo critica. Basta dare una veloce scorsa al suo sito ( picatrix ) appunto, per capire che spesso ivi si profondono grandi sforzi per cercare il torbido un po' ovunque ( non ultima l'incredibile e vergognosa associazione tra quella nobilissima Arte che è l'Alchimia e il mostro di Firenze.)...Ma ce ne sarebbero tante di cose da aggiungere per avvallare ulteriormente quanto sopra affermato...ma preferirei evitare...

    Riguardo all'autore/ autori con pseudonimo Alexander De Danann va detto che quel suo/loro libro è un po' troppo azzardato ed eclettico per "fare scuola" ( e si dice che l'autore stesso ne rilevò tempo dopo gli evidenti limiti interpretativi ) : in pratica vanno tutti all'inferno tranne Guenon e i Cattolici....Ci sarà qualche elemento di indagine utile...ma tante cose secondo me sono veri e propri "scivoloni "...

    Trovo utile segnalare altri due testi usciti con lo stesso pseudonimo ( uno su Jean Calmel e uno su Bo Yin Ra, per i tipi dell'Archè..), pieni di notizie e di "pettegolezzi" intriganti...ma da sorbire "cum grano salis" visto le tesi di fondo eccessivamente anti-orientali ( l'oriente è la culla di Tradizioni e Dottrine che non si possono demonizzare sbrigativamente )...Resta il fatto che molte notizie sono uniche, riguardo a certi movimenti esoterici occidentali...Però ripeto : "memorie del sangue " e il commento di dattilo ideo ( soprattutto quest'ultimo, poichè qualcosa di valido in quel libro..c'è..) non possono assolutamente rappresentare una lettura imprescindibile nell'ambito dell'esoterismo serio...

    Cordialmente

    Eliodoro

  7. #7
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    In Origine Postato da janus77
    Quando si contrappongono le secte, ciò che emerge è l'aspetto meno lucido e oggettivo di un'irradiazione dottrinale, quando vi è.
    Il problema, non mi stancherò mai di ripeterlo, è recuperare il senso unitario della realtà, la non-opposizione: fino a quando tiferemo come gli ultras per una presunta corrente iniziatica o per un'altra, resteremo legati solo ad uno sterile intelletualismo.
    Io credo che una delle difficoltà più aspre nel camminare lungo un sentiero iniziatico sia rappresentata dalle soavi nenie di talune, intellettualistiche sirene... "Grazie" alle quali ci si distoglie dalla Meta e si scade in dispute oppiacee tanto più pericolose in quanto illudono i contendenti di essere già parte dialettica di un livello superiore mentre invece, nella loro essenza intima, differiscono poco o nulla da uno scontro tra tifoserie durante il derby domenicale...

    Del resto, se superata, questa è una delle prove più formative... Di quelle che forgiano e, anzi, "vaccinano" contro malsane chimere e illusioni future...

    Non è una passeggiata trovare l'Uno. E guai se lo fosse...

  8. #8
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    In Origine Postato da Tomás de Torquemada


    Non è una passeggiata trovare l'Uno. E guai se lo fosse...
    ---------------------------------------------------------------------------------

    Ben detto, proprio così....soprattutto se si perde troppo tempo con la biro o la tastiera del PC in mano...Occorrere vivere secondo certe regole e praticare un Cammino Iniziatico..altrimenti son tutte chiacchiere che ci si porterà dietro fino alla tomba.

    Eliodoro

 

 

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