Quelli della croce uncinata

[Mahâ-bhârata]

tratto da
L'Espresso Dossier, 4 marzo 1999

India: situazione difficile per la minoranza cristiana dopo la candidatura alla guida del governo dell'italiana Sonia Gandhi.

testo completo:
http://alessiaguidi.provocation.net/vaticano/sonia.htm



Quelli della croce uncinata

Il chi è dei violenti: coltivano miti ariani, teorizzano l'eliminazione dei cattolici. Sono i militanti del Rss - di Sandro Magister
Alan Basil de Lastic, arcivescovo cattolico di Delhi, non ha dubbi su chi siano i persecutori: «Il fronte che aggredisce i cristiani è così composto. L'ala politica è il Bjp, Bharatiya Janata party, il partito nazionalista indiano che da un anno è al governo dell'unione e di alcuni Stati. L'ala religiosa è il Vhp, Vishwa Hindu Parishad, unione mondiale indù. L'ala ideologica è l'Rss, Rashtriya Swayamsevak Sangh, corpo nazionale dei volontari».

Avrebbe potuto aggiungere anche altre sigle. Come lo Shiv Sena, partito al potere nel Maharashtra, capeggiato dall'ex cartoonist Bal Thackeray, un tipaccio ammiratore di Hitler che volta a volta scatena i suoi bravi contro il «nemico straniero» designato: nell'inverno 1992-93 i musulmani, con 600 uccisi nella sola Bombay da lui ribattezzata Mumbai, e il mese scorso i giocatori di cricket pakistani.

Oppure il Bajrang Dal, il partito ultraestremista per il quale faceva campagna Dara Singh, il principale accusato d'aver ucciso un mese fa il missionario Graham Stewart Staines e i suoi due bambini. O ancora: lo Swadeshi Jagaran Manch, partito protezionista accesissimo contro le industrie estere; il Bharatiya Mazdoor Sangh, sindacato indù di dottrina anticlassista; l'Akhil Bharatiya Vidyarthi Parishad, movimento studentesco della destra indù attivo nelle niversità. Sono tutte parti di un medesimo fronte, il Sangh Parivar: comunemente indicato come la fratellanza dello zafferano, dal colore della bandiera dell'induismo nazionalista. Ma la madre di tutte queste formazioni è una sola: l'Rss.

Come madre, è l'Rss che ha allevato gli uomini di punta del Bjp, il partito oggi al potere. Sia la colomba Atal Bihar Vajpayee, l'attuale primo ministro, sia il falco Lal Krishna Advani, il ministro degli interni, sono stati membri dell'Rss e lì ideologicamente si sono formati. Ma il Bjp è un prodotto molto recente, ha avuto i natali nel 1980. Mentre l'Rss risale più addietro, al 1925. E nacque come avanguardia militante di un partito induista, l'Hindu Mahasabha, creato nel 1919 da Veer Savarkar. All'interno dell'Rss c'era poi un nucleo ancor più fanatico, l'Hindu Rashtra Dal, tutto composto di bramini chitpavan. Fu uno di questi bramini, nel 1948, a uccidere Gandhi come traditore dell'induismo da loro teorizzato.

Un induismo pochissimo religioso. Sia Savarkar che il primo capo dell'Rss, Keshav Baliram Hedgewar, non erano affatto dei devoti. Per loro, ciò che i veri indù hanno in comune è il sangue. E quindi l'obbligo di far proprie la civiltà, la cultura, i riti tipici della nazione. Non stupisce che il mito ariano dei nazisti abbia qui trovato alimento, come già prima era avvenuto con i filosofi romantici tedeschi. La croce uncinata è un millenario simbolo indiano e le Ss di Hitler ebbero una fosca similarità con l'Rss dell'India. In Italia, il monaco Giuseppe Dossetti ha scritto pagine forti su queste connessioni ideologiche, di ritorno da una sua esplorazione dell'India, negli anni Ottanta, che molto l'aveva inquietato. E Renzo De Felice, il massimo studioso di Mussolini, ha messo in luce il fascino esercitato sul duce da Subhas Chandra Bose, uno dei padri dell'indipendenza dell'India, assertore d'una «sintesi tra fascismo e comunismo».

Stando alla dottrina dell'Rss, l'indiano che si converte a un'altra fede, sia essa il critianesimo o l'Islam, è un deviante che va reciso dal corpo della nazione. A meno che si riconverta. Aggressioni contro i cristiani e mobilitazione per le riconversioni sono le due facce della campagna ideologica scatenata oggi dall'Rss. In risposta all'entrata in politica della laquo;straniera» e «cattolica» Sonia Gandhi.

L'Rss recluta soprattutto tra le alte caste. In linea di principio ammette tutti tra le sue file, anche gli intoccabili, anche gli indiani di altra religione, a patto che accettino l'ideologia del gruppo. Ma di fatto non c'è posto alcuno per loro. La struttura gerarchica è a piramide, con l'autorità che scende dall'alto. Al vertice c'è la sarsanghshalak, il direttivo. E al vertice del vertice c'è il capo supremo, nominato a vita dal predecessore. Sono solo quattro, dall'anno della fondazione, gli uomini che hanno ricoperto questa carica. L'attuale è Rajendra Singh, ex professore di fisica all'università di Allahabad.

Mezzo milione di fanatici

Gli affiliati sono circa mezzo milione. E militano in 40 mila unità dislocate sul territorio, specie nel Nord e nell'Ovest del paese. Ogni mattina all'alba, all'aperto, hanno il loro rito di gruppo e in divisa: calzoni corti color kaki, camicia bianca, cintura e berretto neri. Impugnano il bastone e si mettono in fila, in ordine di età. Salutano la bandiera zafferano a doppia coda tenendo il bastone ritto dietro la schiena e portando la mano destra davanti al petto, con la palma rivolta verso terra. Poi rompono le fila e in squadre si esercitano in giochi indiani tradizionali. Infine si schierano di nuovo, a pronunciare in coro formule sanscrite. Il rito dura un'ora.

Ma più che all'addestramento fisico, l'Rss punta a disciplinare le menti. Adesso che il suo figlioccio politico, il Bjp, è al potere, controlla da vicino il ministero dell'Istruzione e la radiotelevisione di Stato. Nei libri di testo delle scuole già si notano le prime riscritture della storia dell'India, in linea con la dottrina del gruppo. L'Rss recluta i propri affiliati in giovane età. Ha 13 mila scuole tutte sue, con 1 milione 750 mila alunni. Considera le scuole cattoliche le sue più agguerrite rivali, anche per la superiore efficienza rispetto alle scuole di Stato. Spinge perché il governo smetta di pagare gli stipendi agli insegnanti delle scuole private riconosciute. Le vorrebbe costrette a chiudere. Salvo poi smentirsi nella vita quotidiana. Advani, il falco, non solo studiò in gioventù, a Karachi, nella rinomata scuola cattolica di San Patrizio, ma ha fatto studiare le proprie figlie dalle suore di Loreto.

L'Rss è solo per maschi. I più dediti neppure si sposano e mettono l'intero loro tempo a disposizione della causa. Sono i pracharaks, sono 800 e sono i primi a correre sul luogo delle calamità naturali, a portare i soccorsi alle vittime. Proprio come i volontari cristiani che loro, anche per questo, vorrebbero tanto far sparire. n


Intoccabili e cristiani
le conversioni, soprattutto tra le caste Basse
Gli indù estremisti accusano le Chiese cristiane d'essere straniere, occidentali, non integrate nella cultura dell'India. «E purtroppo in questo hanno ragione», ammette Lea, monaca camaldolese nativa del Kerala, fondatrice di un Ashram nei pressi di Mysore.

Dall'India, le Chiese cristiane hanno però preso la stratificazione di casta. Due terzi dei fedeli della Chiesa cattolica sono dalit: di casta bassa, intoccabili, tribali. Ma i preti dalit sono pochissimi e i vescovi si contano sulle dita di una mano sola.

Il ceppo più antico dei cristiani d'India è d'impronta e di rito siriaco. E di casta alta. Ancora oggi, nel Kerala, dove i sirocristiani sono più presenti, i dalit battezzati sono braccianti al servizio dei loro fratelli di fede d'alta casta. Fratelli? Impensabili i matrimoni tra dalit e sirocristiani. Nemmeno i pasti in comune sono ammessi.

Poi, nel Cinquecento, arrivarono i portoghesi. Con i gesuiti. Puntarono a convertire i ceti più bassi. Ma le divisioni per casta le assimilarono anch'essi in pieno. Ancora fino a pochi decenni fa c'era separazione fisica tra le caste nelle chiese e nei cimiteri, oltre che nelle abitazioni. In conventi e collegi i refettori erano divisi. Le cariche riservate alle caste superiori.

Oggi queste divisioni sono meno visibili. Ma nella sostanza non si sono cancellate. Ha preso corpo piuttosto, dal 1989, un combattivo Movimento di liberazione dei dalit cristiani, che specie nel Tamil Nadu, dove la segregazione rimane forte, ha creato non poche turbolenze dentro la Chiesa cattolica.

Nella diocesi di Pondicherry i dalit ribelli addirittura si impadronirono nel 1990 di diverse parrocchie, cacciarono i preti d'alta casta e chiamarono preti dalit a celebrare matrimoni intercastali. I vescovi della regione reagirono dando loro ragione sul piano dei principi, ma torto sul metodo di battaglia. Dice Pierre de Charentenay, gesuita indiano: «Le classi alte cristiane non ammettono una contestazione così radicale. Gli intoccabili li preferiscono nell'oblio».


Assalti, ferimenti, linciaggi
Cronologia di un'escalation cominciata con la candidatura di Sonia Gandhi
In India le aggressioni contro i cristiani sono sempre state rare e sporadiche: solo 38 casi in 32 anni, dal 1964 al 1996. Anche nel 1997 se ne sono registrate non più di 15. Ma da un anno a questa parte il numero degli attacchi anticristiani è esploso. Eccone qui di seguito una campionatura con gli avvenimenti politici concomitanti.

Gennaio 1998. Vigilia d'elezioni generali. Sonia Gandhi entra in politica. Fa campagna per il partito del Congresso.

Febbraio 1998. Elezioni. Vince il Bjp, il partito della destra induista. Governo di coalizione tra il Bjp e 17 piccoli partiti. Primo ministro Atal Bihari Vajpayee.

2 marzo 1998. Attivisti indù aggrediscono cristiani a Vadodara, nel Gujarat. Colpiscono con calci una donna incinta.

14 marzo 1998. Sonia Gandhi presidente del partito del Congresso.

11 aprile 1998, venerdì santo. Uomini armati di mazze e bastoni assaltano una processione cristiana a Palanpur, nel Gujarat.

16 aprile 1998. A Naroda, nel Gujarat, una chiesa in costruzione è rasa al suolo.

15 maggio 1998. A Ranchi, nel Bihar, assalto a una scuola cattolica. Ferito al capo padre Modestus Tirkey, gesuita.

16 giugno 1998. A Mumbai-Bombay, capoluogo del Maharashtran, è rasa al suolo una chiesa.

8 luglio 1998. A Kapadvanj nel Gujarat attivisti indù profanano un cimitero cristiano. Gettano dei corpi davanti a una chiesa metodista.

5 settembre 1998. A Delhi il Bajrang Dal, partito indù estremista, lancia il movimento "Fuori dall'India". Obiettivo la cacciata di tutti i missionari cristiani.

22 settembre 1998. Assalto a una scuola di religiose, a Jhabua nel Gujarat. Quattro suore violentate.

9 novembre 1998. A Khera Khummar, nell'Haryana, demolito un convento. Due suore picchiate e cacciate.

25 novembre 1998. Elezioni a Dehli, nel Rajasthan, nel Madhya Pradesh e nel Mizoram. Sconfitta del Bjp e vistosa affermazione del partito del Congresso.

4 dicembre 1998. Giorno di protesta dei cristiani. Corteo a Delhi. Sit in e digiuni in tutta l'India. Chiuse le scuole.

8 dicembre 1998. A Udaygiri nell'Orissa attivisti indù strappano di prigione due cristiani e li linciano.

25 dicembre 1998, Natale. Comizio d'un partito estremista indù ad Ahwa nel Gujarat. Subito dopo e nei giorni successivi decine di chiese e scuole cristiane sono demolite in tutto il distretto.

23 gennaio 1999. A Manoharpur, nell'Orissa, bruciati vivi in una jeep il missionario australiano Graham Stewart Staines e i suoi due piccoli, Phillip e Timothy.

2 febbraio 1999. A Baripada, nell'Orissa, una suora cattolica denuncia d'essere stata violentata da due uomini in un'automobile.

3 febbraio 1999. A Mumbai-Bombay attivisti indù assaltano un'autoambulanza con tre suore di madre Teresa di Calcutta. Malmenano l'autista. È il primo caso di aggressione contro le discepole della premio Nobel.

21 febbraio 1999. Prima domenica di Quaresima. Nuovo digiuno di protesta dei cristiani.

[Perseo]

Grandi camerati Hindu! In India come anche in Cina se il cristianesimo deve essere ridotto a una scusa per introdurre la mondializzazione diventa giusto reagire.

[Shambler]

Quelli hanno i quattrini perchè li hanno ereditati e se li vogliono tenere.

[Wandervogel]

Ciao Mahâ-bhârata
come procede il tuo viaggio?

[Tyler@Durden]

Comp'limenti per l'organizzazione

Ciao Mahâ-bhârata , avresti dovuto dire però che quello è un articolo vecchio di almeno 7 anni , nelle primissime righe si dice che il BJP è al governo da 1 anno , e se non erro il BJP le elezioni le vinse nel 1996.

Poi per il resto dell'articolo devo intimarvi di smetterla di lottare contro i cristiani occidentali , i liberisti e i laici , anche l'India , come l'Occidente , deve diventare un cesso consumistico e senza cultura/tradizioni etc etc

e che , gli unici sfigati dobbiamo essere sempre e solo noi europei?!

[Vahagn]

Che palle con 'ste lagne sul presunto "fondamentalismo" indù!
Non si parla dell'aggressività dei "missionari", soprattutto di una ridda di sètte protestanti americane, ricchissime associazioni che arrivano a istigare l'odio di intere regioni an-arie o animiste contro gli indù. Tutto questo non può che scatenare violenza, anche in chi ha le migliori intenzioni del mondo in fatto di convivenza tra civiltà diverse.

[Mahâ-bhârata]

Il viaggio procede bene sotto il fausto influsso del risplendente
Shri Shri Shiva Mahadeva