In Sud Africa un fischietto ha ucciso un allenatore
che contestava alcune su decisioni. Feriti due giocatori
Calciofollie: l'arbitro che spara
Iran, rissa tra compagni
Botte tra Rezai (ex-Perugia e Messina) e il suo collega Ali Badavi
impegnati in una gara della Coppa d'Asia in corso in Cina


Un momento della partita tra Iran e Oman

Un cartellino giallo dubbio e molte proteste. Troppe secondo l'arbitro che ha tirato fuori una pistola e ha sparato contro chi contestava, uccidendo un allenatore. E' successo in Sud Africa, ma non è l'unico posto dove in questi giorni i protagonisti dei campi di calcio sembrano perdere la testa. In Cina, dove si sta giocando la Coppa d'Asia a livello di nazionali, due giocatori della squadra iraniana se le sono date di santa ragione, guadagnandosi l'espulsione.

L'arbitro sudafricano. Ieri nella città balneare di Kenton-on-Sea, si stava disputando una partita fra due squadre locali: Ekuphumuleni contro Marcelle. L'arbitro a un certo punto ha ammonito un giocatore del Marcelle. Ma quel cartellino ha scatenato le vivaci proteste dei giocatori e dell'allenatore che hanno circondato il direttore di gara. L'uomo in nero allora ha tirato fuori un revolver e ha sparato: un colpo al petto ha ucciso l'allenatore, mentre due giocatori sono rimasti feriti, colpiti alle mani. L'arbitro si è dato alla fuga, lasciando lo stadio di corsa, ma la polizia è sulle sue tracce.

Coppa d'Asia. Pugni agli avversari e rissa tra compagni di squadra. Clima rovente all'interno della nazionale iraniana, impegnata nella Coppa d'Asia in corso in Cina. La commissione disciplinare della manifestazione ha squalificato per quattro giornate il difensore Mohammad Nosrati, che dovrà pagare anche una multa di settemila dollari per aver colpito alle spalle un avversario durante la gara pareggiata per 2-2 con l'Oman.

Incredibile, invece, ciò che è accaduto tra Rahman Rezai, che in carriera ha vestito anche le maglie di Perugia e Messina, e Ali Badavi. I due difensori, nervosi per la deludente prestazione, hanno cominciato a discutere in maniera animata. La situazione è degenerata e sono volati anche pugni. Risultato: due giornate di squalifica. Alla scena, però, hanno assistito anche milioni di telespettatori. La federazione iraniana, a quanto pare, sarebbe intenzionata a rispedire immediatamente a casa i due giocatori.