Che cosa cerca il pollista? E’ difficile dirlo ed è anche impossibile avvicinarsi e fare un’analisi attenta perché tutte le volte che c’ho provato, mi hanno scacciato:”sciò sporco comunista!”
Certo io potrei farmi anche i cazzi miei ma poi mi si accusa di non essere aperto al dialogo e poi sono comunque curioso di verificare una mia opinione: uno è un pollista perché è anticomunista o meglio perché ha paura di un eventuale avvento del comunismo (questo più una larga percentuale di interesse nel “meno tasse per tutti”).
Ora il comunismo è una cosa un po’ grossa, nel senso che se ci fosse in Italia penso che me ne accorgerei, e non è neanche che abbia capito male: non dicono “non sono d’accordo con una politica velatamente socialista” ma etichettano tutto l’arco parlamentare ..”allora da Castagnetti andando verso sinistra ..tutti comunisti!!”.
Ma le cose cambiano se si parla dei fatti concreti: in molti casi, specie quando parli faccia a faccia, sei d’accordo su molte cose ed ho sentito pollisti dire che i vero problema italiano è l’evasione fiscale!! Però qualcosa blocca sempre il discorso, forse parole che rimbombano nel cervello non permettono un confronto sui problemi concreti:”I CO-MU-NI-STI…STANNO ARRIVANDO I COM-UN-ISTI”
-“Hei ?cosa c’è? Stavamo parlando del condono..che anche per te non era una bella cosa e poi!”
-“ Ma cosa vuoi saperne tu..sempre protetto dai sindacati che coprono chi non fa mai nulla! Vai, vai a vedere quante case hanno i tuoi amici Fassino, Prodi, Mastella, D’alema (che c’ha anche la barca!)”
-“si e allora? Stavamo comentando la notizia dell’allargamento dei termini del condono”
-“siii! Il condono..come se i comunisti non l’abbiano chiesto mai il condono! C’è un mio vicino che è del sindacato e c’ha 2 case”
-“Cosa c’entra! Tu hai votato Berlusconi e lui c’ha una marea di proprietà”
-“ Si ma lui non è comunista! E poi dovete smetterla di criminalizzare gli avversari politici”
-“ma, veramente hai parlato tu, prima di Fassino,..”
-“ma zitto, zitto..torniamo in ufficio va là! Che a te ti salvano i sindacati, ma io non ho mica quelle conoscnenze lì! Andiamo va là. Intellettuale!”
-“…”

Ecco, alla fine è ovvio che non ci può essere dialogo e soprattutto alla fine non capisci neanche tu chi ha iniziato a litigare e chi ha smesso di discutere!
Però una cosa mi colpisce: l’Altro pollista (che non è neanche troppo immaginario nel mio caso) pensa anche lui che quella situazione concreta è sbagliata (il condono nel caso di questa mia discussione) però anche se lo ammette, nasconde queste ammissioni in “..come se i comunisti non l’abbiano chiesto mai il condono!”. Preferiscono rifugiarsi nel tranquillizzante mondo di “ tutto il mondo è paese”

P:S: il colloquio prima riportato è ahimè reale!