turismo in crisi

[m.king]

Originally posted by dark side
... ho parlato del movimento alberghiero, in vitrù del fatto che i dati disponibili sono numericamente accertabili e certificati.

Il movimento extra alberghiero presenta come ho detto dati non precisi e difficilemente quantificabili.

Ma ora vorrei soffermarmi su alcuni aspetti:
Cosa è cambiato negli ultimi 20 anni nella capacità di santa di attrarre visitatori e nella volonta dei visitatori medesimi di venire a santa?
Sicuramente la capacità di spostamento delle persone che è aumentata a dismisura anche in italia per cui il fatto di essere a un ora e mezza da milano non viene più considerata dal milanese "vacanza". Il concetto di viaggio/vacanza è tale ormai solo se si va ad almeno tre ore di aereo da casa. Quindi al max ci si può spostare verso santa per il week-end.
Ci si è mai chiesti come mai la chiusura del covo di NE
il resto ai prox post se si avrà voglia di discuterne

ciao

caro dark side , oltre alla tua analisi che approvo
aggiungerei oltre il concetto di viaggio/vacanza anche il fatto che in questi ultimi 20 anni sono nati i vari mar rosso, canarie, tunisia, marocco, ecc dove con i soldi di un fine settimana a santa i turisti si pagano una settimana con volo in albergo a 5 stelle nelle sopacitate località.
I rimedi secondo me ci sarebbero per rendere più accogliente questi week-end e le mezze stagioni al tuyrista che viene a santa, come ? ecco alcuni esempi :
- creazione di due silos (scalo merci stazione che fine a fatto il vecchio progetto, ed uno in centro es. Avis .

- apertura covo NE (se non c'è nessun privato che ci pensi il Comune dopo-tutto è un servizio di cui ne usufruirebbe tutta la cittadinnaza ) non è possibile che in tutto il Tigullio non ci siano locali notturni .
I genitori seguono i figli, i quali non vogliono più venire a santa per mancanza di divertimenti.

- infine basta con l'apertura di questi super mercati o iper-mercati in zona , che producono solo la chiusura dei piccoli commercianti e quindi l'impoverimento del tessuto commerciale.

Io credo che se si realizzassero queste opere sicuramente santa margherita cambierebbe volto .

Scusa questo sommario elenco su questioni per le quali ci vorrebbero delle settimane di incontri, dibattiti , ma comunque credo di dare uno spunto a chi vorrà discuterne sul forum .
a presto

[D.BOMBACCI]

Santa margherita Ligure : " una bella fi..a con le mutande sporche " così l'ha definita un assiduo lombardo benestante frequentatore della nostra città.

[ataturk]

I dati snocciolati da giornali e tv, confermano purtroppo un trend negativo italiano che si va assestando tra il 15 e 20% di calo delle presenze turistiche nelle principali località. Certo con questo non è che l'analisi sia conclusa, bisogna, con calma quando "le vacche saranno scappate", aprire un ampio dibattito che coinvolga oltre all'amministrazione le categorie economiche (commercianti, albergatori, artigiani, operatori portuali, ecc.) al fine di individuare una politica turistica efficace. Sono d'accordo con altri interventi nei quali veniva evidenziata l'esigenza di una precisa "specializzazione" turistica per attirare particolari fasce di persone (non si può pretendere di avere un turismo omnicomprensivo in quanto a età, reddito e provenienza).
Salut

[dark side]

Originally posted by m.king

- apertura covo NE (se non c'è nessun privato che ci pensi il Comune dopo-tutto è un servizio di cui ne usufruirebbe tutta la cittadinnaza ) non è possibile che in tutto il Tigullio non ci siano locali notturni .

... sulla questione dell'intervento pubblico a favore della riapertura del covo.
Il Covo di NE è una impresa privata a cui si applicano:
1) le leggi e le normative vigenti in materia di diritto societario e in tema di sicurezza, permessi, ecc. ecc.
2) le leggi del mercato che decretano il successo o meno di una intrapresa privata

Ora, partendo dal punto 2 non vi è dubbio alcuno che un siffato locale possa avere il successo che ha avuto nel tempo, a patto che la gestione sia oculata e ed il marketing sia in linea con le tendenze attuali dell'intrattenimento musicale che puntano sulla presenza di dj di fama e livello internazionale. Però la strtuttura stessa del locale permette la necessaria diversificazione proprio per andare incontro con flessibilità alle mutevolezze e le bizzarrie proprie del mondo musicale odierno.

Riguardo al punto 1, occorre che tutto il quadro normativo sia rispettato da parte del gestore. E mi riferisco alla corretta amministrazione finanziaria, alla messa a norma delle attrezzature che sono state per anni fuori dalle regole vigenti e non ultimo la regolarizzazione degli eventuali abusi operati sulla sommità della struttura.

Il comune a mio avviso non può sostutuirsi all'imprenditore privato, quandanche la finalità fosse quella, così nobile, da promuovere lo sviluppo turistico della zona. A quel punto qualsiasi albergo o bar/ristorante in difficoltà potrebbe chiedere l'intervento del comune per sanare le proprie magagne.

Altro discorso riguarda la possibilità che ci si faccia promotori dell'incontro tra i proprietari dei muri ed eventuali investitori per il suo rilancio.

ciao

[BITRE]

ha ragione dark quando sostiene che il compito dell' amministrazione comunale non è quello di sostituirsi all' imprenditore nel settore turistico.

secondo me non dovrebbe sostituirsi all' imprenditore in nessun campo (ad esempio il costruttore di case o di silos).

l' amministrazione comunale, come sostiene dark,
può però farsi promotrice di incontri, o meglio aggiungo, fornitrice di certezze.

nello specifico, se io fossi un imprenditore con qualche velleità di rilevare il covo, (intenzionato quindi ad investire parecchi soldini)prima di parlare con i proprietari, andrei a chiedere in piazza mazzini come intende muoversi l' amministrazione lì attorno, ed in che tempi.

mi interesserebbe sapere ad esempio cosa succederà riguardo al depuratore e relativo (speriamo) cantiere.

cosa sarà di parcheggi e viabilità.

cosa succederà delle spiagge eventualmente mie e di quelle che potrebbero sorgere domani attorno.

quale sarà l'orientamento relativamente agli orari e permessi etc.etc.

l' amministrazione passata oscillava tra proclami popolusti (le spiagge, al popolo!) e sparate carnevalesche (la sede del parco), regalando qualche favore qua e là nei dintorni.

quella nuova (!!) ha le idee più chiare in merito ed è in grado di dare risposte certe se, per caso, un imprenditore fosse intenzionato e facesse un ragionamento simile al mio?

saluti

[dark side]

Originally posted by BITRE
ha ragione dark quando sostiene che il compito dell' amministrazione comunale non è quello di sostituirsi all' imprenditore nel settore turistico.

secondo me non dovrebbe sostituirsi all' imprenditore in nessun campo (ad esempio il costruttore di case o di silos).

l' amministrazione comunale, come sostiene dark,
può però farsi promotrice di incontri, o meglio aggiungo, fornitrice di certezze.

nello specifico, se io fossi un imprenditore con qualche velleità di rilevare il covo, (intenzionato quindi ad investire parecchi soldini)prima di parlare con i proprietari, andrei a chiedere in piazza mazzini come intende muoversi l' amministrazione lì attorno, ed in che tempi.

mi interesserebbe sapere ad esempio cosa succederà riguardo al depuratore e relativo (speriamo) cantiere.

cosa sarà di parcheggi e viabilità.

cosa succederà delle spiagge eventualmente mie e di quelle che potrebbero sorgere domani attorno.

quale sarà l'orientamento relativamente agli orari e permessi etc.etc.

l' amministrazione passata oscillava tra proclami popolusti (le spiagge, al popolo!) e sparate carnevalesche (la sede del parco), regalando qualche favore qua e là nei dintorni.

quella nuova (!!) ha le idee più chiare in merito ed è in grado di dare risposte certe se, per caso, un imprenditore fosse intenzionato e facesse un ragionamento simile al mio?

saluti

grazie B3, mi hai risparmiato le 25 righe che avrei scritto a supporto di quanto detto prima!

sottoscrivo totalmente

ciao

[m.king]

Originally posted by BITRE
ha ragione dark quando sostiene che il compito dell' amministrazione comunale non è quello di sostituirsi all' imprenditore nel settore turistico.

secondo me non dovrebbe sostituirsi all' imprenditore in nessun campo (ad esempio il costruttore di case o di silos).

l' amministrazione comunale, come sostiene dark,
può però farsi promotrice di incontri, o meglio aggiungo, fornitrice di certezze.

nello specifico, se io fossi un imprenditore con qualche velleità di rilevare il covo, (intenzionato quindi ad investire parecchi soldini)prima di parlare con i proprietari, andrei a chiedere in piazza mazzini come intende muoversi l' amministrazione lì attorno, ed in che tempi.

mi interesserebbe sapere ad esempio cosa succederà riguardo al depuratore e relativo (speriamo) cantiere.

cosa sarà di parcheggi e viabilità.

cosa succederà delle spiagge eventualmente mie e di quelle che potrebbero sorgere domani attorno.

quale sarà l'orientamento relativamente agli orari e permessi etc.etc.

l' amministrazione passata oscillava tra proclami popolusti (le spiagge, al popolo!) e sparate carnevalesche (la sede del parco), regalando qualche favore qua e là nei dintorni.

quella nuova (!!) ha le idee più chiare in merito ed è in grado di dare risposte certe se, per caso, un imprenditore fosse intenzionato e facesse un ragionamento simile al mio?

saluti

aspetta e spera che l'ora si avvicina

[onnisoit]

vedrete cosa si riuscirà a combinare dell'area attorno al COVO con la strana libidine che animava i due programmi elettorali in tema di spiagge pubbliche atterezzate.
Siao proprio convinti che bisognacreare altrespiagge quando quelle sistenti lavorano oggi solo il sabato e la domenica??

[m.king]

Originally posted by onnisoit
vedrete cosa si riuscirà a combinare dell'area attorno al COVO con la strana libidine che animava i due programmi elettorali in tema di spiagge pubbliche atterezzate.
Siao proprio convinti che bisognacreare altrespiagge quando quelle sistenti lavorano oggi solo il sabato e la domenica??

saranno i nuovi gestori delle spiaggie a farsi i conti in tasca, noi pensiamo a dare sempre una maggiore offerta al turista .
Comunque forse la concorrenza tra le spiaggie attrezzate o gli stabilimenti balneari sempre maggiori porterà forse una scossa tra gli addetti del settore.
Infatti quest'anno ho preso per la prima volta una cabina in uno stabilimento balneare, una tristezza unica . In dotazione cabina, ombrellone due lettini doccia . Non una iniziativa, un po di musica, coinvolgere il turista in una qualunche inziativa o giochi, niente un dormitorio.
Poi ci chiediamo perchè????

[Spirit]

Dopo anni in cui l'aria di crisi s'aggirava spettrale, eccoci arrivati all'anno fatale dove la percezione di vuoto è tangibile. Certo sarebbe fuorviante ritenere che la crisi attanagli solo il Tigullio: In Sardegna, all'isola d'Elba e in Val d'Aosta il calo si è assestato intorno al trenta per cento, segno che il problema non è solo legato alla mancanza di rapporto qualità/prezzo che caratterizza la nostra città e più in generale il nostro comprensorio. Ciò non deve però impedire di affrontare con lucidità e oggettività il problema derivante dalla percezione che il turista ha di Santa Margherita. Anche ammettendo che i "nostri" villeggianti abbiano acquisito la moda del "mugugno", albergatori, esercenti e commercianti devono prendere atto di un fatto ormai ineludibile: i prezzi praticati sono andati fuori mercato per ragioni legate alla disaffezione degli stranieri, alla competitività globale, alla mancanza di un' adeguata offerta d'entertaiment, all'incapacità di rinnovarsi e ri-attirare diversi flussi turistici già transitati. Primissima cosa da fare è quindi un bagno d'umiltà che conduca al ritocco verso il basso dei prezzi e all'avvio di politiche promozionali. Ma non basta: a livello d'entertaiment bisogna agire sul piano comprensoriale, perchè in questo caso l'unione fa la forza: E' necessario che i comuni della riviera studino eventi e manifestazioni (legate anche a cose purtroppo sgradevoli sotto il profilo "idealista" come eventi di marketing o branding) importanti e allo stesso tempo adeguate alle proprie capacità di ricezione, ed è necessario che le "parti sociali" si aprano a direzioni artistiche di successo, quelle che hanno fatto la fortuna di Versilia e Romagna e che ogni anno sembra debbano "sbarcare" in riviera. Sembra... Perchè all'orizzonte, puntualmente, non si vede mai nessuno.
Seguendo queste strade, quantomeno, dovremmo ri-catalizzare i turisti un tempo habituè e oggi "desaparecidos", senza dimenticare la necessità di valorizzare la tipicità del Tigullio, creando un circuito eno-gastronomico e senza dimenticare che la pubblicità è l'anima del commercio: noi ci reclamizziamo poco e male. Forse è anche bene, dopo aver lavato i panni sporchi, imparare a "venderci" consapevoli che, se adeguatamente valorizzato, il nostro territorio ha pochi eguali.
Un pensiero andrebbe anche dedicato alla voce turismo congressuale: il dott. Marsano ha promesso tanto a riguardo (del resto ha promesso mari e monti su tutto). Vedremo dove riuscirà ad arrivare e vedremo se la città sarà in grado di mettere a segno, sotto questo profilo, qualche piccolo successo.