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  1. #11
    Saloth Sâr
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    I fan dell'agente Freda contro Vinciguerra

  2. #12
    Saloth Sâr
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    L’Agente "T" Franco Freda

    In un documento inviato al suo superiore generale Maletti, l'informatore del Sid Guido Giannettini, amico di Freda, affermava che: "Tutto quanto accade nel nostro paese - è mio dovere sottolinearlo alla sua attenzione - è manipolato dall'esterno, dai servizi speciali tedeschi, inglesi, israeliani e americani. Mancano unicamente una linea politica e una causa autenticamente italiane. "(1)
    Lo stesso Maletti. successivamente interpellato dalla Commissione Stragi ha innanzitutto ribadi¬to una situazione di "quasi sudditanza" (sono parole sue) dei servizi italiani rispetto alla CIA, che si muoveva sul nostro territorio con totale autonomia, e trattava gli italiani come subalterni incapaci. (2)
    Nell'ottica della salvaguardia dell'occidente atlantico, il presunto reclutamento di un uomo come Franco Giorgio Freda, risulta utilissimo e funzionale ai disegni tattico-strategici elaborati in ambito statunitense da organizzazioni quali la CIA, il Pentagono e gli alti vertici della NATO; allo scopo di utilizzare uomini di sicura fede anticomunista cui affidare il ruolo di manovalanza, di esecutori materiali delle trame intessute dai manovratori atlantici. A riprova dei contatti e dei legami tra gruppi del tipo Ordine Nuovo e ambienti vicino ai servizi statunitensi vi è un recente rapporto del ROS dei carabinieri, depositato agli atti del processo sui fatti eversivi negli anni '70, in particolar modo su Piazza Fontana: una serie di personaggi erano contemporaneamente militanti delle organizzazioni "eversive" di estrema destra e agenti della CIA. Nel primo ruolo partecipavano alle organizzazioni degli attentati, nel secondo scrivevano diligentemente le ralazioni di servizio, (3) Per quanto riguarda la cellula veneta e specificatamente il gruppo di Padova, comprendente Freda, la funzione di tramite veniva assunta, come affermato dallo stesso interessato, da Carlo Digilio, che ricorda i rapporti di Freda, Ventura e Zorzi con ambienti dei servizi segreti e, attraverso lui e Soffiati, della CIA. Oltre a Freda che firmava rapporti informativi come "agente T", del grup¬po di Padova facevano parte anche Massimiliano Fachini, che è un collaboratore dei servizi di sicurezza italiani e lo ha ammes¬so finalmente anche il generale Maletti, capo del reparto D; Gianni Casalini, informatore dei servizi segreti italiani - come dalle dichiarazioni di Vincenzo Vinciguerra nell'intervista del pro¬gramma televisivo "Dossier Gladio", cit. anche in Sergio Flamigni, "Trame atlantiche", pag. 98 e nei documenti giudiziari del giudice Salvini. Cfr. Calvi-Laurént. "Piazza Fontana. La verità su una strage", pag. 115.
    Freda ed il gruppo di Padova, fin dall'inizio, si mettono praticamente al servizio, come altri gruppi, di questa strategia le cui origini risalgono all'immediato dopoguerra, quando viene elaborato il famoso "Piano X" da parte dell'ufficio Operazioni dello Stato Maggiore dell'Esercito, in collaborazione con i servizi alleati angloamericani. Tale "Piano X" prevedeva l'assistenza, il finanziamento e l'arma¬mento di movimenti anticomunisti legati a forze reazionarie, spesso addirittura neofasciste, affinchè promuovessero quelle azioni di sabotaggio, di guerriglia e di disturbo poi attribuite ai partiti del Fronte Popolare. Ricordiamo che siamo a cavallo degli anni 1947-48, periodo in cui vengono create le reti dell'operazione stay-behind, meglio nota come Gladio.
    Vincenzo Vinciguerra sostiene in merito che: "È proprio sul terreno di questo "anticomunismo atlantico" che il mondo neofascista, alla ricerca di un posto all'ombra dei potenti, ha finito per legarsi definitivamente al carro americano, nella sola posizione possibile: quella di uno degli strumenti d'azione del potere statunitense- Non si è trattato cioè di una alleanza, ma di una posizione di assoluta sudditanza politica ed operativa, di cui almeno gli esponenti di vertice del neofascismo (come Freda, ndr) non potevano non essere consapevoli." (4)

  3. #13
    Saloth Sâr
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    Ora, sulla falsa riga del Piano X, all'inizio degli anni '60 si tiene in Svizzera e più precisa¬mente a Berna una riunione di tutti i servizi segreti occidentali, in accordo con quelli della Cina. La strategia da adottare, in funzione antisovietica, viene individuata da due linee di condotta fondamentali: la prima linea era diret¬ta a compiere degli attentati per farli ricadere sulla sinistra; mentre la seconda linea invece era di infiltrazione nei gruppi di sinistra.
    "Va rilevata un'inquietante coincidenza: all'epoca la CIA lancia una vasta operazione di controllo degli ambienti liberali e di sinistra americani (denominata MH-Chaos) che, in una delle sue ramificazioni (Project-2), prevede l'infiltrazione negli ambienti maoisti negli Stati Uniti e all'estero. Responsabile di tale operazione altri non è che James Jesus Angleton,
    capo del controspionaggio della CIA e mentore americano di D'Amato." (5). Vediamo ora come Froda ed il gruppo di Padova si sono prestati ed adoperati a realizzare l'opera di infiltrazione a sinistra e a partecipare ad attentati da attribuire alla sinistra. Come conseguenza operativa della riunione del Club di Berna " ...iniziano poi ad essere affissi sui muri di Roma e di altre città, migliala di copie dei cosiddetti manifesti cinesi.
    Tale operazione fu diretta dall'Ufficio Affari Riservati del ministero degli Interni, guidato da Umberto Federico D'Amato, uno del promotori della riunione di Berna e che stese un velo protettivo sui singolari attacchini "cinesi" tanto che a Roma. ed altrove, alcuni di costoro "fermati" dalle volanti della polizia ed accompagnati in Questura, vennero subito rilasciati senza che, a loro carico, venisse assunto alcun provvedimento di carattere amministrativo e/o giudiziario." (6)
    II collegamento di Freda a Roma, come afferma Ventura nell'interrogatorio del 20-11-1972, era Guido Paglia, dirigente di Avanguardia Nazionale, alle dipendenze del Servizio Informazioni Difesa (Sid). "Nessuna meraviglia
    deve destare il fatto che a creare questi gruppi marxisti-leninisti di ispirazione "cinese" fossero, fra gli altri, i "nazisti" italiani. Ad Avanguardia Nazionale, infatti, va ascritto il "merito" di aver affisso sui muri delle città italiane nei primi anni '60 migliala di manifesti cosiddetti "cinesi" perché inneggiavano all'ortodossia dottrinaria ed ideologica della Cina di Mao, contrapposta al "tradimento" dei "revisionisti" sovietici.
    Coordinatore in Italia di questa operazione che venne estesa in diversi paesi europei, fu il direttore de "II Borghese" Mario Tedeschi, intimo e fraterno amico del questore Federico D'Amato, dirigente dei servizi segreti civili del ministero degli Interni. "(7)
    "Significative ed inequivocabili sono in tal senso le dichiarazioni del Ventura: egli riferisce infatti come l'organizzazione eversiva fosse nata con un'impostazione nazi-fascista: si articolasse su di una direttrice veneta che faceva capo al Freda. nonché su un'altra romana che faceva capo a Stefano Delle Chiaie: avesse elaborato la propria strategia di base in una
    fondamentale riunione, tenutasi il 18-4-1969 a Padova, alla quale erano intervenuti il Freda ed altri esponenti di rilievo della cellula eversiva veneta e di quella romana. In tale riunione si era concepito il programma della cosiddetta "seconda linea" o "doppia organizzazione" secondo cui occorreva strumentalizzare, con opportune manovre di infiltrazione e di provocazione, i gruppi estremisti di sinistra, in modo da compromettere questi ultimi negli attentati e farli apparire come responsabili di un'attività eversiva la cui reale matrice, invece, era di destra." (8)
    Successivamente Freda e Ventura continuarono l'operazione tentando di infiltrarsi nelle organizzazioni di estrema sinistra, più precisamente in gruppi filocinesi, II dottor Emilie Alessandrini afferma nella requisitoria del 6 febbraio 1974 che Freda alla fine degli anni '60 mantiene frequenti contatti con la Legazione Cinese di Berna e. che anzi da quest'ultima avrebbe ricevuto il finanziamento per la pubblicazione del "Libretto rosso". Tutto ciò corrisponderebbe alla logica. solita, di un' "opera" di penetrazione condotta dal Sid negli ambienti filocinesi italiani, tramite Freda che, legittimato dai contatti con diplomatici cinesi a Berna, può instaurare ottimi rapporti con Elio Franzin e Mario Quaranta, due esponenti di spicco della sinistra extraparlamentare di Padova.

  4. #14
    Saloth Sâr
    Ospite

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    "Va osservato che le conversioni alla sinistra di Freda e Ventura, sono, guarda caso (ma il caso non esiste...), contemporanee a quelle di Merlino e di alcuni suoi compagni nel famoso viaggio in Grecia organizzato da Pino Rauti nell'aprile del 1968. (...) Freda e Ventura tentano di infiltrarsi tra questi ultimi (gruppi filocinesi, ndr), in particolare nel Partito Comunista d'Italia marxista-leninista (PCD'IM-L) (finanziato direttamente dalla CIA, la quale era a conoscenza dei nomi degli aderenti ancor prima della costituzione del movimento, ndr), e a uno dei suoi leader, Alberto Sartori, ex comandante partigiano delle brigate Garibaldi, Ventura offre la direziono amministrativa della Lilo (tipografìa specializzata nelle pubblicazioni di estrema sinistra, ndr)." (9)
    L'agente "T" Franco Freda inizierà all'opera di infiltrazione anche alcuni suoi colleghi quali Claudio Multi (comparso nella lista della Rosa dei Venti) che tenta a Parma l'infiltrazione in movimenti di sinistra insieme a Claudio Orsi. Ricordiamo che al momento del suo primo arresto nel 1974, per concorso in strage, Claudio Multi fu perquisito e sotto la suola di una scarpa fu trovato un bigliettino di Freda - allora detenuto a Brindisi - indirizzato all’ "agente Z" Guido Giannettini. Lo stesso Giannettini è l'autore dei documenti ritrovati nella cassetta di sicurezza di Montebelluna Intestata alla madre del Ventura; carteggi che rilevano le esigenze di infiltrazione a sinistra, adatti al conseguimento degli obiettivi che la cellula veneta di Freda e Ventura si era prefissata.
    Nell'ottica della infiltrazione a sinistra è probabilmente da inserire anche la progettazione e la stesura dello scritto di Freda "La Disintegrazione del Sistema", così come sostenuto dal Vinciguerra che ebbe questa confidenza dallo stesso Freda nel 1971. Il testo fu infatti pubblicato nel 1969 dalla casa editrice fondata qualche anno prima da Freda stesso, le edizioni di Ar; cui bisogna obiettivamente riconoscere l'apporto culturale fornito alla formazione politico-militante ed il merito di aver pubblicato scritti fondamentali di Julius Evola, Adolf Hitler, Corneliu Z. Codreanu, Werner Sombart, Leon Degrelle, Adriano Romualdi e molti altri.
    Sempre in funzione di stabilizzazione e di difesa dell'ordine atlantico occidentale, Freda si adopera nella diffusione dì lettere-volantini indirizzati agli ufficiali dell'esercito italiano, invitandoli ad aderire ai Nuclei di Difesa dello Stato, organizzati in ambito NATO come struttura parallela da affiancare a Gladio. I legami di Freda con ambienti vicini allo Stato repubblicano ed antifascista nato dalla Resistenza si riaffacciano nei rapporti che questo intrattiene con il gruppo milanese di Ordine Nuovo, La Fenice, che aveva, chissà come, ampia disponibilità dei timer acquistati da Freda a Bologna presso la ditta Elettrocontrolli (lo stesso tipo utilizzato nella strage del 12 dicembre 1968). Il gruppo La Fenice è diretta emanazione dei vertici politico-militari dello Stato italiano, in quanto
    collegato e colluso con il Sid e col comando della Divisione Pastrengo dei carabinieri.

  5. #15
    Saloth Sâr
    Ospite

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    Lo stesso Freda. una volta caduto il comunismo e venuta meno quella che i suoi colleghi di apparato hanno definito convergenza tattica, non si è rivolto, nei fatti, contro l'Occidente plutocratico, contro quelle democrazie che hanno costituito il nemico mortale delle potenze dell' Ordine Nuovo durante la seconda guerra mondiale.
    No, questo Freda non l'ha fatto perché lui come Rauti e tanti altri sono solamente al servizio del Sistema, continuando ad ingannare i militanti in buona fede che li seguono, baloccandosi con le politiche xenofobe ed antiimmigratorie tese soltanto alla difesa dei detriti della razza bianca, appendice putrescente dell'Occidente giudeo-plutocratico.

    Note:
    1) "I burattinai", di Philip Willan, Tullio Pironti Editore. Napoli 1993;
    2) "II generale Maletti e le verità di Piazza Fontana", di Franco Ferraresi, sul "Corriere della Sera" del 16 marzo 1997;
    3) "Piazza Fontana. Nuove accuse per Preda e Ventura", di Giovanni Maria Bellu, su la "Repubblica" del 21 giugno 1996;
    4) "Ergastolo per la libertà. Verso la verità sulla strategia della tensione", di Vincenzo Vincguerra, Edizioni Arnaud, Firenze 1989;
    5) "Piazza Fontana. La verità su una strage", di Fabrizio Calvi e Frédéric Laurent, Mondadori, Milano 1997;
    6) "II Drago e l'Arcangelo" di Vincenzo Vinciguerra, pubblicato su "Avanguardia" dal numero 125, maggio 1996, al numero 130 dell'ottobre '96
    7) "La voce del silenzio", di Vincenzo Vinciguerra, pubblicato su "Avanguardia", dal numero 101, maggio 1994, al numero 113, del maggio 1995;
    8) "Servizi segreti", a cura di Pietro Calderoni, Tullio Pironti editore, Napoli 1986; 9) come nota 5;
    10) "La strage. L'atto di accusa dei giudici di Bologna", a cura di Giuseppe De Lutiis, Ed. Riuniti, Roma 1986;
    11) "Lo Stato parallelo. L'Italia "oscura" nei documenti e nelle relazioni della Commissione Stragi", di Paolo Cucchiarelli e Aldo Giannuli, Gamberetti Editrice, Roma 1997;
    12) "Trame atlantiche", di Sergio Flamigni, Kaos Edizioni, Milano 1996.

    Manuel Negri - Avanguardia n.144 Gennaio 1988

  6. #16
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    Citazione Originariamente Scritto da Saloth Sâr
    I fan dell'agente Freda contro Vinciguerra
    Talmente agente da scontare 12 anni di galera per poi essere assolto. Questo stato si che tutela validamente i suoi agenti. Ricordiamo inoltre l'ampia documentazione a supporto delle tesi di Vinciguerra, che evidentemente dal carcere ha accesso agli archivi dei servizi segreti di tutto il mondo occidentale.

  7. #17
    Saloth Sâr
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    Citazione Originariamente Scritto da Ultor753
    Talmente agente da scontare 12 anni di galera per poi essere assolto. Questo stato si che tutela validamente i suoi agenti. Ricordiamo inoltre l'ampia documentazione a supporto delle tesi di Vinciguerra.
    Vinciguerra si trova tutt'ora in carcere, non avete proprio un minimo di dignità...

  8. #18
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    Citazione Originariamente Scritto da Saloth Sâr
    Vinciguerra si trova tutt'ora in carcere, non avete proprio un minimo di dignità...
    Cosa centra ora la dignità. Sto solo dicendo che quelle di Vinciguerra restano ipotesi non comprovate da documenti, che Vinciguerra non può consultare. Parli poi tu che accusi tutti di essere spie...

  9. #19
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    Predefinito dedicato ai vinciguerridi

    “La tua vita è una carriera sulla mia camicia nera La carriera è come un osso pure con lo straccio rosso.
    Coi tuoi gradi controllore, guardafosso, gladiatore. Coi tuoi gradi controllore, guardafosso, gladiatore

    Tu non stavi nella pelle; la finzione era alle stelle Colpa della gioventù, colpa della gioventù!
    E s’incendiarono i quartieri ricordandoti com’eri. Sguardi a lama dietro un sasso per un mondo al suo collasso

    Lo facevi per la Cia, il Mossad, la polizia, lo facevi per la Cia, il Mossad, la polizia.


    Partigiano rosso o bianco, EX fascista vinto e stanco, hai tessuto la tua tela e il domani è in uno stagno.
    C’è chi illumina anche il fango ma tu sporchi sangue e sogni di chi vive oltre, di chi vive oltre.

    La tua bava scese a fiotti, li hai ingannati li hai corrotti li hai traditi per la lobby e per piazza della loggia
    La tua bava scese a fiotti, li hai ingannati li hai distrutti; ora vivono nei cieli e tu hai perso tutti i veli.
    Lo facevi per la Cia, il Mossad, la polizia, lo facevi per la Cia, il Mossad, la polizia.

    Partigiano rosso o bianco, EX fascista vinto e stanco hai tessuto la tua tela, la tela del ragno.

    Ci son giovani di rango, sguardi allegri e vite corte; se li guardi ti vergogni se li guardi ti vergogni!

    Lenta brucia la coscienza; chi sparò a Acca Larentia? Hai venduto la vergogna con il sangue di Bologna
    E se il mondo è cambiato, migliorato o peggiorato, chi hai ingannato resta esempio e tu verme del tuo tempo

    Lo facevi per la Cia, il Mossad, la polizia, lo facevi per la Cia, il Mossad, la polizia.”

    “Tela di Ragno” Zetazaroalfa, Fronte dell’essere, 2002

    In questo testo degli Zetazeroalfa ci sono i diversi burattinai, i mediocri controllori di un tempo; partigiani rossi e bianchi ed EX fascisti vinti e stanchi.
    Ci sono pure quei giovani che, anche a costo della vita, fecero saltare tutti i giochetti di quei guardafosso. I quali si trovavano ANCHE ma non in misura rilevante, all’estrema destra.
    Il Vinciguerra come altri tramaroli falliti, vorrebbe inchiodare tutti alle sue vergogne e alle sue colpe. Non potendo ammettere negli altri la pulizia, vorrebbe sporcarli.
    E vorrebbe, allora, sistematizzare la servitù di cui è stato complice voluttuoso.
    Non fosse anche infame oltre che calunniatore glielo potremmo concedere con magnanimità per umana pietà.
    Ma dobbiamo mettere in rilievo quel verso degli Zetazeroalfa che più si addice a quel guardafosso dagli esiti infelici:

    “C’è chi illumina anche il fango ma tu sporchi sangue e sogni di chi vive oltre, di chi vive oltre.”

    E vale anche per tutti quelli che insozzano il sangue versato facendosi portatori di certe meschinità.

  10. #20
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    Citazione Originariamente Scritto da Ultor753
    Cosa centra ora la dignità. Sto solo dicendo che quelle di Vinciguerra restano ipotesi non comprovate da documenti, che Vinciguerra non può consultare. Parli poi tu che accusi tutti di essere spie...
    Vinciguerra può dire anche 2+2=4, ma sarà sempre tacciato di calunniatore e infame.
    Giampaolo Cufino

 

 
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