Zig zagando sulla televisione pubblica stamane, mi sono imbattuto su una di quelle trasmissioni demenziali che dibattono senza dire assolutamente niente sulle Olimpiadi in corso; cosa è venuto fuori? Che la virtù della stirpe italica nello sport dovrebbe essere ed è la furbizia, la recitazione per accaparrarsi le simpatie dell'arbitraggio. Sono questi i valori di cui i mass-media si fanno veicolo: l'italiano, in tutti i campi, deve essere quello che si distingue per la paraculaggine, un valore prettamente ario-romano, di schietta radice indo-europea. E poi ci lamentiamo che Ferrari è capitano della nazionale olimpica o che Fiona May gareggia per i colori azzurri.
Giampaolo Cufino