Il problema italiano non sono le tasse, è la spesa pubblica che è esplosa con Tremonti e la CDL.In origine postato da silvioleo
i redditi piu'bassi sono gia'stati interessati dal primo modulo di riforma fiscale...e poi nel dpef si parla di interventi mirati x famiglie numerose e di giovani,quindi aspettiamo i provvedimenti concreti...penso cmq che sia un fra i diritti di un governo abbassare le tasse al ceto medio-alto....se la maggioranza dei cittadini è avversa a cio'perderemo le elezioni future...sbaglio?
I 2-300 euro l'anno risparmiati col famoto "taglio di tasse più grande della storia" sono stati subito mangiati dall'aumento delle tasse locali, perchè astutamente Tremonti le ha finanziate con il taglio dei trasferimenti agli enti locali. Tant'è vero che le tasse sono aumentate in tre anni di 67 miliardi di euro, ma non sono bastate a coprire l'aumento di spesa pubblica di oltre 80 miliardi di euro.
L'unica voce di spesa diminuita sono gli interessi sul debito pubblico, che grazie all'entrata nell'euro sono calati di 10 miliardi l'anno.
Tutte le altre spese sono aumentate del 5-10% l'anno.
Poi dire che Tremonti arginava la spesa clientelare di AN e UDC è una cazzata. Ricordiamo che se il ministro era Tremonti il vice-ministro del tesoro è tuttora Miccihè, è tutto dire: ce li ha in mano lui i rubinetti della spesa, un ex impiegato di banca assunto in publitalia da Dell'Utri.