BUONTEMPO: <<Macché fascisti, sono antagonisti>>

[Gianmario]

ROMA - I suoi figli ("tre piccoli Lord" come da definizione di Berlusconi) li ha mandati a Oxford, mentre trasformava i “fedayn” comunisti della Curva Sud in fascistissimi fondatori di "Tradizione e Distinzione»?

"Non proprio".

L'on. Teodoro Buontempo di AN, più noto come Er Pecora ( “..una cattiveria di Rutel1i, adesso per cortesia basta.”), non è né un reclutatore, né un tifoso.

"Sono stato allo stadio tre volte in vita mia, e mai in curva", anche se consiglia ai colleghi incatenati alle poltronissime della tribuna d'onore di andare almeno una volta l'anno nei settori popolari. Proprio questo interessa a Buontempo, il popolo. Figlio di un muratore socialista, precoce studente lavoratore - «facevo le elementari, lavavo tazzine in un bar fino alle otto del mattino, poi mettevo il grembiule, il fiocco e andavo a scuola» -, fascista per dispetto, amico di barboni, drop-out, borgatari, una 500 per alcova e per letto, sino al matrimonio e alla politica, Buontempo ha una passione per gli antagonismi e per le comunità. Negli ultrà del calcio ha trovato gli uni e le altre.

"Le curve sono comunità di antagonisti".

E fascisti.

"No, quello no. Sarebbe sbagliato dare una lettura politica degli slogan, delle scritte, dei simboli".

Anche delle croci celtiche?

"Cosa vuole che sappiano delle croci celtiche".

Non è vero che le curve sono passate da sinistra a destra?

"È inesatto”.

L 'idea di Buontempo è che gli estremisti del calcio siano alla ricerca dei segni dell'alterità, della diversità, del rigetto della democrazia, della società, del sistema.

"Negli Anni Settanta, quando la piazza era in mano alla sinistra extraparlamentare, gli ultras imitavano il1inguaggio e gli slogan di Lotta Continua, di Potere Operaio, persino delle Brigate Rosse, o rossonere. Ora che del fascismo si parla male come non mai» - Fini compreso - è l'al1usione, “... ecco che nelle curve si riscoprono le canzoni degli Anni Trenta”.

Buontempo, di questo passo lei finirà per giustificare quel che non può essere mai giustificato, ìnnanzitutto 1'antisemitismo.

“Lo condanno, come condanno la violenza. E lo dico sempre, ai ragazzi. Però non dobbiamo dare alle loro parole il significato che intendiamo noi. Sono provocazioni, esagerazioni, miti negativi. Non so: un tifoso del Verona scende a Napoli, e invoca l'eruzione del Vesuvio, un tifoso del Napoli sale a Verona, e si inventa 'Giulietta è 'na zoccola'”.

Pur non andando in curva, Buontempo parla con gli ultras. Riceve telefonate di congratulazioni dagli Irrriducibili della Lazio per le sue battaglie parlamentati. Va ai convegni, alle riunioni, alle trasmissioni tv. Risponde alle domande degli ascoltatori delle radio libere. Intrattiene rapporti con personaggi detti Er Cipolla, Marione, Mortadella o anche direttamente Spranga. E assicura che vorrebbero uscire dal ghetto. Parlare. Spiegarsi. Forse anche cambiare.

"Se le società dì calcio li riconoscessero come adulti, anziché strumentalizzarli come bambini capricciosi, non sarebbe accaduto lo scandalo di domenica scorsa".

Sta dicendo che le società usano i tifosi?

"Accade, e può essere accaduto anche nella notte del derby romano. Non mi stupirebbe se alla fine si scoprisse che la partita interrotta è stata l'ultima forma di pressione sulla politica, in vista del decreto salvacalcio".

Buontempo non è d'accordo sulla linea della maggioranza di cui fa parte. Va bene impedire il fallimento delle società., “purché sia estromesso chi le ha gestite male. Salviamo le aziende in crisi, ma mettiamole amministrazione controllata".

Un'idea che fa orrore alla burocrazia dello sport, immobile da decenni e rappresentata al governo dall'on. Pescante, "che prima mi ha attaccato come tifoso irresponsabile, poi quando gli ho spiegato che non frequento gli stadi mi ha attaccato come incompetente". Aggregando maggioranze trasversali, Er Pecora (ma questa è l'ultima volta) ha fatto approvare una serie di emendamenti, per punire le società che vendono più biglietti dei posti allo stadio, per rendere più difficile l'arresto dei suoi amici ultras.

"Abbiamo già le norme più severe del mondo. Domenica si è capito che non servono".

Anche se romanisti e laziali ormai si alleano contro la polizia?

"L 'ordine negli stadi non dovrebbe essere assicurato dagli uomini in divisa, ma da agenti in borghese pagati dai responsabili, cioè dalle società. Con la collaborazione dei capitifosi...”

L'obiettivo sembra remoto.

“..Però sarebbe tempo che la po1itica, e non solo, scendesse dal piedistallo e si mescolasse alla gente normale. Invece non lo fa la destra, e non lo fa neppure la sinistra, tranne il Verde Paolo Cento, che non sarà il massimo ma è il solo che si fa vedere in borgata".

Il richiamo vale per tutti, anche per i protagonisti del circo, i calciatori miliardari.

"Il loro potere e la loro responsabilità sono immensi. Vengono ascoltati e imìtati da una generazione di giovani. Potrebbero fare molto. per aiutarla a crescere. Invece comunicano un sistema dì valori e uno stile di vita superficiali, vuoti."

Qualche eccezione?

“Nessuna...”

Aldo Cazzullo

[richard]

non ho mai capito cosa centri la politica con una partita di calcio ma tant'è