Lazio, parte il tam-tam per la Bonino. Piace ai laici del Pd. E lei: «Mai dire mai» di Mariagrazia Gerina
«Non ho mai escluso nulla nella mia vita», risponde la radicale Emma Bonino, con quel pizzico diambiguità che lascia il suo nome in pista. «Con me però nessuno ha discusso nulla», derubrica l’argomento ad idea altrui la senatrice eletta nel 2008 nelle fila del Pd. Ma non è un no secco. E tanto basta per riaccendere gli entusiasmi tra i laici del Pd che già sognano la sfida tutta al femminile. Bonino contro Polverini. «Emma Bonino Presidente della Regione Lazio. Yes we can», parte il tam tam nella rete. Con tanto di gruppo su facebook, che appena lanciato raccoglie subito duecento contatti. Era cominciata così anche la candidatura di Ignazio Marino alla segreteria del Pd. E infatti sono proprio i sostenitori del «terzo uomo» a fare il tifo per Emma. Donna, laica, autorevole, con un profilo europeo di primo piano, capace di parlare oltre gli steccati. Perfetto contraltare alla leader dell’Ugl Rosaria Polverini. Chi meglio di lei per togliere il centrosinistra dal pantano del dopo-Marrazzo? L’ideanon dispiacerebbenemmenoal senatore Marino, che con i radicali ha un feeling consolidato. E, nonostante il suo nome sia finito nella top-ten dei candidabili, a correre per la Regione Lazio - assicurano i suoi - non ci ha mai seriamente pensato. Goffredo Bettini sorride compiaciuto, lasciando riconoscere il suo guizzo dietro l’idea diuna candidatura che sbaragli gli schemi. Nel Lazio, dove la presenza del Vaticano è incombente.Enel Pd, dove i dalemiani pensano se mai all’ex presidente della Provincia Enrico Gasbarra. Oppure a un ticket con Tabacci in caso di alleanza con l’Udc.
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Pur di votare per la bonino, sarei disposto anche a lasciare il mio Abruzzo e ad andare ad abitare a Roma...peccato sia solo una ipotesi.
Cmq, stimo pure la polverini...ma non credo che accetterà mai.