Visualizza Risultati Sondaggio: Esiste un complotto mondiale?

Partecipanti
10. Non puoi votare in questo sondaggio
  • No, avviene tutto alla luce del sole

    2 20.00%
  • No, ma sicuramente ci sono persone potenti che hanno in mano le rendini del gioco

    4 40.00%
  • Sì, esiste un Impero Americano

    0 0%
  • Sì, esiste una qualche forma di complotto giudaico-massonico

    0 0%
  • Sì, esiste il potere della lobby ebraico-sionista

    2 20.00%
  • Sì, ma credo di essere un paranoico megalomane

    1 10.00%
  • Niente di tutto questo, la verità sta nel mezzo

    1 10.00%
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Risultati da 11 a 20 di 30
  1. #11
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    Predefinito

    Delle guerre in medio oriente. Sono controproducenti per l'Europa.

  2. #12
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    Predefinito disaccordo !

    In Origine Postato da frontista
    Delle guerre in medio oriente. Sono controproducenti per l'Europa.
    Caro Camerata, permettemi di dissentire : le guerre in medioriente potrebbero essere la salvezza dell'Europa.

    Non perchè siano giuste, per carità : tutte le guerre sono sgradevoli, ma l'aggressione U$raeliane alle nazioni petrolifere sono tra le più immorali ed esecrabili in assoluto, dopo forse la guerra anglocinese dell'oppio del 1839 EV.

    Però questa guerra, scatenata con tre finalità :
    - garantire il supporto strategico alla nientità zionsita ;
    - scongiurare il crollo del $ nella sfida con l'€ per il potere di signoraggio monetario mondiale ;
    - assicurare agli U$A i rifornimenti energetici, e più ancora il controllo sui rifornimenti energetici di UE, Giappone e Cina ;

    sta tradendo una clamorosa eterogenesi dei fini.

    Infatti :
    a) il supporto strategico alla nientità zionista era in fin dei
    conti il ruolo, accettato da tutti i governi, degli U$A come unica superpotenza, garante dell'equilibrio mondiale. La forzatura del 2003 ha dimostrato a tutti, perfino ai flaccidi governi Quisling del Giappone e dell'Europa Occidentale - oltre che a Russi, Cinesi ed indiani - che ciò è inaffidabile ed intollerabile ;
    b) anche se un paio di forumisti qui si ostinano a non voler vedere lo stretto rapporto tra avventurismo militare U$raeliano, e preoccupazione (rectius : terrore) dei vertici U$raeliani circa l'imminente crollo/tracollo finanziario del loro sistema (che ha già visto evaporare il tessuto produttivo), IN TUTTE LE CANCELLERIE DEL MONDO si è invece capito che - per esser così disperati e pronti a tutto - il sistema capitalistico U$raeliano è veramente alla canna del gas ;
    c) alla luce di quanto, sopra, l'elemento di cui al punto "c" suona come una utilissima campanella di allarme : "PREPARATEVI TUTTI A FARE A MENO DEL PETROLIO".

    E questa è cosa buona e giusta, perchè questa cosa del petrolio, Bush o non Bush, guerra o non guerra, attentati o no, non poteva comunque andare avanti per molto, PERCHE' ORAMAI IL PETROLIO E' PRESSOCHE' FINITO, come scrivevo sopra.

    Le riserve di petrolio allo stato liquido dovrebbero ascendere a circa 1.100 miliardi di barili, il che vuol dire ancora 30 anni di consumo attuale costante (ma non è costante, aumenta). Oramai il pianeta è stato scandagliato dallo spazio con i satelliti, per cui la speranza di trovare altri giacimenti cospicui non è seria. Le scoperte degli ultimi 5 anni coprirebbero 211 giorni di consumo mondiale (al ritmo attuale di 78.000.000 di barili/giorno ; ma tra cinque anni saremmo ben oltre i 100 mln/dì). C'è ancora abbondante petrolio negli scisti bituminosi, ma il costo per estrarlo è 10 volte superiore all'attuale (ed anche il danno ambientale, credo), per cui in ogni caso,
    L'ERA DEL PETROLIO COME FONTE ENERGETICA A BASSO COSTO E' CONCLUSA.

    Gli U$A non si stanno teconologicamente attrezzando a fare a meno del petrolio, FINANZIARIAMENTE perchè NON POSSONO (meno petrolio = meno petrodollari, per cui il tracollo ormai imminente sarebbe immediato), STRATEGICAMENTE perchè NON DEBBONO (abbiamo ivaso l'Iraq, invaderemo l'Iran, siamo militarmente installati in Uzbekistan da cui possiamo destabilizzare il Kazakistan e/o mettere le manacce sui giacimenti sotto il Caspio : possiamo tirare avanti così, con il nostro sistema energetico da XIX secolo).

    L'UE invece deve e può. Grazie al Commissario Basquin, a Novembre u.s. è iniziata la produzione sperimentale di energia elettrica a fusione nucleare, che risolverebbe il problema per i prossimi 100.000 anni. Inoltre tutte le Nazioni, tranne quelle governate da stronzi (id est : l'Italia negli ultimi 15 anni) si stanno attrezzando per la riduzione degli sprechi energetici e l'utilizzo di fonti di energia non fossili.

    Canada, Brasile Francia e Germania dipendono dal fossile per meno del 30 % del fabbisogno elettrico. In Canada e Brasile la maggior fonte è quella idorelettrica (vero che c'erano condizioni particolarmente favorevoli) ; in Francia il nucleare (a fissione, purtroppo) copre il 60 % del fabbisogno ; la Germania da sola produce oltre la metà dell'eolico e del geotermico (Islanda esclusa) del mondo. La Cina con la ciclopica diga dei Tre Bacini
    si attrezza (con costi ambientali inauditi) per imitare il Brasile.

    Queste Nazioni (o quelle che prime metteranno le mani sulla fusione termonucleare civile) saranno le protagoniste del XXI secolo. Poichè la conversione richiederà tempo, intanto vanno cambiate cultura e modo di vita, orientando il pubblico verso la eliminazione degli sprechi. Esempio : la Germania consuma, per il riscaldamento degli edifici, un numero di tep che è circa la metà di quello impiegato per lo stesso scopo in Italia. Benchè la Germania sia più grande, più popolata e. -chi ci è stato lo sa - pure alquanto più fredda.

    Bisogna abbandonare la (in)cultura delle case non coibentate, dell'incontrarsi in 10 con dieci macchine, dell'andare al lavoro fisso con il mezzo proprio, del fare i giretti a zonzo in automobile.

    Quando i prezzi erano bassi, uscire da quell'incultura richiedeva virtù. Con i prezzi alla stelle, sarà necessità : e chi grazie alla necessità impara prima, si trova meglio quando si sbatte comunque il grugno tutti.

  3. #13
    no global (warming)
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    Predefinito Re: disaccordo !

    In Origine Postato da Decima Regio
    Caro Camerata, permettemi di dissentire : le guerre in medioriente potrebbero essere la salvezza dell'Europa.

    Non perchè siano giuste, per carità : tutte le guerre sono sgradevoli, ma l'aggressione U$raeliane alle nazioni petrolifere sono tra le più immorali ed esecrabili in assoluto, dopo forse la guerra anglocinese dell'oppio del 1839 EV.

    Però questa guerra, scatenata con tre finalità :
    - garantire il supporto strategico alla nientità zionsita ;
    - scongiurare il crollo del $ nella sfida con l'€ per il potere di signoraggio monetario mondiale ;
    - assicurare agli U$A i rifornimenti energetici, e più ancora il controllo sui rifornimenti energetici di UE, Giappone e Cina ;

    sta tradendo una clamorosa eterogenesi dei fini.

    Infatti :
    a) il supporto strategico alla nientità zionista era in fin dei
    conti il ruolo, accettato da tutti i governi, degli U$A come unica superpotenza, garante dell'equilibrio mondiale. La forzatura del 2003 ha dimostrato a tutti, perfino ai falccidi governi Quisling del Giappone e dell'Europa Occidentale - oltre che a Russi, Cinesi ed indiani - che ciò è inaffidabile ed intollerabile ;
    b) anche se un paio di forumisti qui si ostinano a non voler vedere lo stretto rapporto tra avventurismo militare U$raeliano, e preoccupazione (rectius : terrore) dei vertici U$raeliani circa l'imminente crollo/tracollo finanziario del loro sistema (che ha già visto evaporare il tessuto produttivo), IN TUTTE LE CANCELLERIE DEL MONDO si è capito che - per esser così disperati e pronti a tutto - il sistema capitalistico U$raeliano è veramente alla canna del gas ;
    c) alla luce di quanto, sopra, l'elemento di cui al punto "c" suona come una utilissima campanella di allarme : "PREPARATEVI TUTTI A FARE A MENO DEL PETROLIO".

    E questa è cosa buona e giusta, perchè questa cosa del petrolio, Bush o non Bush, guerra o non guerra, attentati o no, non poteva comunque andare avanti per molto, PERCHE' ORAMAI IL PETROLIO E' PRESSOCHE' FINITO, come scrivevo sopra.

    Le riserve di petrolio allo stato liquido dovrebbero ascendere a circa 1.100 miliardi di barili, il che vuol dire ancora 30 anni di consumo attuale costante (ma non è costante, aumenta). Oramai il pianeta è stato scandagliato dallo spazio con i satelliti, per cui la speranza di trovare altgri giacimenti cospisui non è seria. Le scoperte degli ultimi 5 anni coprirebbero 211 giorni di consumo mondiale (al ritmo attuale di 78.000.000 di barili/giorno ; ma tra cinque anni saremmo ben oltre i 100 mln/dì). C'è ancora abbondante petrolio negli scisti bituminosi, ma il costo per estrarlo è 10 volte superiore all'attuale (ed anche il danno ambientale, credo), per cui in ogni caso,
    L'ERA DEL PETROLIO COME FONTE ENERGETICA A BASSO COSTO E' CONCLUSA.

    Gli U$A non si stanno teconologicamente attrezzando a fare a meno del petrolio, FINANZIARIAMENTE perchè NON POSSONO (meno petrolio = meno petrodollari, per cui il tracollo ormai imminente sarebbe immediato), STRATEGICAMENTE perchè NON DEBBONO (abbiamo ivaso l'Iraq, invaderemo l'Iran, siamo militarmente installati in Uzbekistan da cui possiamo destabilizzare il Kazakistan e/o mettere le manacce sui giacimenti sotto il Caspio).

    L'UE invece deve e può. Grazie al Commissario Basquin, a Novembre u.s. è iniziata la produzione sperimentale di energia elettrica a fusione nucleare, che risolverebbe il provlema per i prossimi 100.000 anni. Inoltre tutte le Nazioni, tranne quelle governate da stronzi (id est : l'Italia negli ultimi 15 anni) si stanno attrezzando per la riduzione degli sprechi energetici e l'utilizzo di fonti di energia non fossili.

    Canada, Brasile Francia e Germania dipendono dal fossile per meno del 30 % del fabbisogno elettrico. In Canada e Brasile la maggior fonte è quella idorelettrica (vero che c'erano condizioni particolarmente favorevoli) ; in Francia il nucleare (a fissione, purtroppo) copre il 60 % del fabbisogno ; la Germania da sola produce oltre la metà dell'eolico e del geotermico (Islanda esclusa) del mondo. La Cina con la ciclopica diga dei Tre Bacini
    si attrezza (con costi ambientali inauditi) ad imitare il Brasile.

    Queste Nazioni (o quelle che prime metteranno le mani sulla fusione termonucleare civile) saranno le protagoniste del XXI secolo. Poichè la conversione richiederà tempo, intanto vanno cambiate cultura e modo di vita, orientando il pubblico verso la eliminazione degli sprechi. Esempio : la Germania cnsuma, per il riscaldamento degli edifici, un numero di tep che è circa la metà di quello impiegato per lo stesso scopo in Italia. Benchè la Germania sia più grande, più popolata e. chi ci è stato lo sa - pure alquanto più fredda.

    Bisogna abbandonare la (in)cultura delle case non coibentate, dell'incontrarsi in 10 con dieci macchine, dell'andare al lavoro fisso con il mezzo proprio, del fare i giretti a zonzo in automobile.

    Quando i prezzi erano bassi, uscire da quell'incultura richiedeva virtù. Con i prezzi alla stelle, sarà necessità : e chi grazie alla necessità impara prima, si trova meglio quando si sbatte comunque il grugno tutti.
    Premesso che non condivido neanche il 50% delle tue idee devo dire che sei ben informato, complimenti! Ma dove le trovi tutte queste informazioni?

  4. #14
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    Predefinito Re: Re: disaccordo !

    In Origine Postato da fabbio2
    Premesso che non condivido neanche il 50% delle tue idee devo dire che sei ben informato, complimenti! Ma dove le trovi tutte queste informazioni?
    Circa le quote di fossile/nucleare/rinnovabile sulla produzione di energia, mi spiace dirlo ma .... sul sito della CIA (The World Factbook : www.capitals.com/index.html).

    Sulla fusione nucleare (che per me è la questione più importante del secolo, anche se appena iniziato), è sufficente fare una ricerca sui termini ITER (l'accordo cooperativo internazionale sulla fusione sabotato reiteratamente dagli U4A) o Caradache (la località sui pirenei francesi dove da Novembre lavora il reattore sperimentale) Rokkasu-Mura (la località giapponese dove starebbero per fare lo stesso) o JET (Joint European Torus).

    Sul risparmio energetico è uscita alcune settimane fa una ... illuminante monografia di Maurizio Pallante, "un futuro senza luce", per i tipi della Editori Riuniti, con introduzione di Beppe Grillo (molto ben fatta ... finiremo per ricordarlo più come sociologo che come comico).

    (P.S.: mi incuriosirebbe sapere in cosa dissenti, e perchè).

  5. #15
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    Predefinito Re: Re: Re: disaccordo !

    In Origine Postato da Decima Regio
    Circa le quote di fossile/nucleare/rinnovabile sulla produzione di energia, mi spiace dirlo ma .... sul sito della CIA (The World Factbook : www.capitals.com/index.html).

    Sulla fusione nucleare (che per me è la questione più importante del secolo, anche se appena iniziato), è sufficente fare una ricerca sui termini ITER (l'accordo cooperativo internazionale sulla fusione sabotato reiteratamente dagli U4A) o Caradache (la località sui pirenei francesi dove da Novembre lavora il reattore sperimentale) Rokkasu-Mura (la località giapponese dove starebbero per fare lo stesso) o JET (Joint European Torus).

    Sul risparmio energetico è uscita alcune settimane fa una ... illuminante monografia di Maurizio Pallante, "un futuro senza luce", per i tipi della Editori Riuniti, con introduzione di Beppe Grillo (molto ben fatta ... finiremno per ricordarlo più come sociologo che come comico).
    Uhm... quasi quasi lo compro...
    Conosco il sito della CIA. E' veramente ben fatto e molti utile nel caso si cerchino informazioni e dati "grezzi".

  6. #16
    Il domani appartiene A NOI...!
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    Lightbulb ....Semplice....Semplice.....!!!

    ........... Quando il barile sarà a 140$........... Gli americani (che grazie alla guerra del golfo hanno recuperato il petrolio iracheno che correva il rischio di finire TUTTO nelle mani degli europei e per di più....... pagato in euro)......Tireranno fuori quello che adesso tengono di riserva nel sottosuolo dell'ALASKA e................. Per L'EUROPA sarà la ROVINA........!!!
    (A meno che non ci sbrighiamo a far entrare la RUSSIA in EUROPA....!!!)

  7. #17
    no global (warming)
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    Predefinito Re: ....Semplice....Semplice.....!!!

    In Origine Postato da fux55
    ........... Quando il barile sarà a 140$........... Gli americani (che grazie alla guerra del golfo hanno recuperato il petrolio iracheno che correva il rischio di finire TUTTO nelle mani degli europei e per di più....... pagato in euro)......Tireranno fuori quello che adesso tengono di riserva nel sottosuolo dell'ALASKA e................. Per L'EUROPA sarà la ROVINA........!!!
    (A meno che non ci sbrighiamo a far entrare la RUSSIA in EUROPA....!!!)
    Chi glielo spiega ai AmeriKani nostrani che la guerra contro l'Irak era contro i nostri interessi?

  8. #18
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    Predefinito Re: ....Semplice....Semplice.....!!!

    In Origine Postato da fux55
    ........... Quando il barile sarà a 140$........... Gli americani (che grazie alla guerra del golfo hanno recuperato il petrolio iracheno che correva il rischio di finire TUTTO nelle mani degli europei e per di più....... pagato in euro)......Tireranno fuori quello che adesso tengono di riserva nel sottosuolo dell'ALASKA e................. Per L'EUROPA sarà la ROVINA........!!!
    (A meno che non ci sbrighiamo a far entrare la RUSSIA in EUROPA....!!!)
    1) il petrolio del giacimento dell'ANWR in Alaska dovrebbe contenere 2 o 3 miliardi di barili. Nella migliore delle ipotesi, estraendolo tutto, potrebbe sostenere il consumo degli U$A (a ritmi attuali) per sei o sette mesi ;

    1bis) allora, in condizioni ambientali analoghe, sono più interessanti i giacimenti in Groenlandia, sotto controllo danese e, quindi, UE. Ma siamo sempre nel campo dei palliativi di dettaglio.

    2) petrolio abbondante per tutti (5.000 anni, ai ritmi di consumo attuale) potrebbe estrarsi dalle sabbie e dagli scisti bituminosi. Ma l'EROEI è talmente basso, che per avere dal petrolio solido le stesse materie prime e carburanti oggi attinti dal petrolio liquido, raddoppieremmo le emissioni di gas serra. Altro che Kyoto !

    3) per gli U$A, il prezzo del petrolio a 25 $/barile (nel 2002) o a 140 $/barile (nel 2005 ?), cambia abbastanza poco. Implica solo che nel 2002 per avere 4 barili di petrolio occorreva stampare una banconota da 100 $, ora occorrerebbe stamparne sei. Il costo per stampare le cinque banconote aggiuntive è di alcuni grammi di carta, un decimo di grammo di inchiostro, ed una frazione di secondo.

    4) quanto detto al punto "3" è reso vero dal fatti che il $ - finchè è necessario ad acquistare petrolio - riesce a mantenere la funzione di riserva internazionale (nonostante il declino della quota U$A sul commercio mondiale). Chi può emettere moenta di riserva gode di quello che anticamente era detto "potere di signoraggio", e può appropriarsi, direttamente o indirettamente, del valore indotto della circolazione monetaria.

    5) La Russia si trova effettivamente in Europa, non tanto perchè qualcuno l'abbia fatta entrare, ma per effetto della deriva dei continenti (credo). Pur non facendo ancora parte della UE, in termini economici e commerciali (io direi anche culturali e geostrategici) è ormai totalmente integrata con essa.

    6) Offro un esempio : sul supplemento economico de "Panorama" uscito in edicola Venerdì 26 cm., il fabbisogono di petrolio viene analizzato non per singole nazioni, ma per "aree".
    La lettura del grafico è interessante. Due dati su tutti:
    a. l'area "Eurasia" (Russia, Kazakhistan + UE) è quasi in equilibrio (il consumo eccede la produzione di un paio di milioni di barili al giorno).
    b. l'area di maggior deficit NON E' PIU' IL NORDAMERICA (che comunque, tra l'import U$A e l'eport messicano e canadese, è deficitario per 11 mln di barili/dì). L'area più gravemente deficitaria è L'ASIA (ad esclusione del Medio Oriente) , deficitaria - grazie a Giappone, Cina e Corea - per oltre 15 mln di barili/dì. Che è poco meno dell'intero surplus del Medio Oriente.

    7) Ciò vuol dire che il problema del petrolio in Europa è nel breve periodo molto meno grave di quanto non sia per il Giappone, gli U$A, la Cina. Nel medio periodo, l'unica soluzione è la produzione di massa di energia a scopo civile dalla fusione nucleare. Ciò attualmente avviene - in via sperimentale - solo in Europa, a Caradache. L'UE ha avviato con risorse solo proprie il progetto ITER, che il rientro degli U$A (nel 2003) aveva paralizzato. Pur essendo prevedibile che la fusione nucleare non potrà soccorrere i problemi energetici dell'Umanità almeno per i prossimi 20 anni, nella fusione nucleare l'UE ha un vantaggio sulle altre nazioni industrializzate (ad esser precisi, sul Giappone, unico altro che si accionge ad avviare la produzione a Rokkasu-Mura) di circa 20 anni.

    8) Se il senso del Tuo intervento era auspicare che alla integrazione economica tra UE e Russia segua anche una piena integrazione politica, sono pienamente d'accordo con Te.
    En passant, rammento a me stesso che la spaccatura avutasi nel progetto internazionale ITER dopo il rientro degli U$A si è determinata perchè questi ultimi (unitamente al Giappone, ed alla Cina) sostenevano l'ubicazione del reattore internazionale a Rokkasu-Mura, l'UE (spalleggiata da Russia e, abbastanza stramìnamente, Canada) A Caradache.

    9) E' evidente che la prima nazione che potrà disporre di energia da fusione nucleare (id est, illimitata ed a costo, economico ed ambientale, minimo) godrà di un vantaggio economico e strategico senza precedenti, tranne forse quello acquisito dall'Europa con l'uso del carbon coke all'inizio del XVIII Secolo.

  9. #19
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    Predefinito Re: disaccordo !

    In Origine Postato da Decima Regio
    Caro Camerata, permettemi di dissentire : le guerre in medioriente potrebbero essere la salvezza dell'Europa.
    ....
    Caro Decima,
    piu' che un fascista mi sembri un ambientalista ed anche di livello.

    Domanda per te: la decisione dell'ultimo congresso del Partito Comunista Cinese di frenare la crescita del paese dal +12% al +8% era dettata solo da problemi interni o da effettiva preoccupazione per l'approvigionamento di petrolio?
    Se non erro la Cina (come l'India) non ha grandi riserve naturali di petrolio, a differenza di USA Russia e, in parte UE, e pertanto la sua crescita potrebbe essere strangolata dalla mancato approvigionamento del petrolio medesimo sui mercati

  10. #20
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    Predefinito Re: Re: disaccordo !

    In Origine Postato da MetaPapero
    Caro Decima,
    piu' che un fascista mi sembri un ambientalista ed anche di livello.

    Domanda per te: la decisione dell'ultimo congresso del Partito Comunista Cinese di frenare la crescita del paese dal +12% al +8% era dettata solo da problemi interni o da effettiva preoccupazione per l'approvigionamento di petrolio?
    Se non erro la Cina (come l'India) non ha grandi riserve naturali di petrolio, a differenza di USA Russia e, in parte UE, e pertanto la sua crescita potrebbe essere strangolata dalla mancato approvigionamento del petrolio medesimo sui mercati
    Ben tornato, ottimo mezzo-papero !

    L'esser fascista non mi sembra incompatibile con la ricerca di un rapporto organico con l'ambiente, anzi. In linea di massima, mi sento fortemente nazionalsocialista nei momenti di ottimismo (quando cioè spero che il livello - elevatissimo - di complessità oggi raggiunto dagli aggregati umani possa essere mantenuto da una organizzazione rigorosa e motivata.).
    Nei periodi di pessimismo invece mi sembra che il mantenimento dell'attuale livello di complessità sia puramente e semplicemente insostenibile, per cui uno sgonfiamento governato è l'unica seria alternativa ad uno scoppio incontrollato.

    Ed in questi termini mi sembra possa trovar risposta anche il Tuo dubbio circa le ragioni della volontà cinese di rallentare la crescita economica.
    Per dirla con l'economista inglese Kenneth Boulding, "chiunque creda che la crescita esponenziale possa continuare per sempre in un mondo finito, o è un pazzo o è un economista".

    La Cina ha innescato il suo boom economico con la espansione della base monetaria basandola sulla forza-lavoro (nulla di originale : quello che fece Hjalmar Schacht nella Germania Nazista. E, in parte, Peron in Argentina).
    Ciò consente al sistema di crescere rapidamente, si quando ha margini di crescita (che a mio avviso, più che l'esaurimento del petrolio, sono fissati dalle riserve di disoccupati e sottoccupati). Se il sistema tocca il limite quando ancora è in fase di crescita, scoppia (con deriva inflattiva) ; per cui la cresicta eccessivamente rapida va governata.

    Va detto che la Cina è MOLTO affollata (le riserve di agricoltori sottocupati, nelle regioni dell'interno, sono di varie centinaia di milioni) ; però, se rallentano, è chiaro segno che vedono in arrivo la curva e vogliono arrivarvi meno lanciati (cioè, maggiormente orientati sugli investimenti infrastrutturali e sull'aumento della produttività, e meno sulle attività leggere labor intensive).

    Questo, più che il deficit energetico, mi sembra possa essere la causa della prudenza. E' però certo che :
    1) la Cina desidererebbe ridure la propria dipendenz dal petrolio, ed in questo spirito ha intrapreso la ciclopica diga delle Tre Gole che dovrebbe produrre la maggior parte dell'elettricità che le serve ;
    2) come pubblicizzarto anche su Panorama economy di questa settimana, per la prima volta dalla metà del XX secolo l'area maggiormente deficitaria ed importatrice di petrolio non è più il Nordamerica, ma l'Asia (rispettivamente 10,5 e 15 milioni di barili al giorno di deficit).

 

 
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    Ultimo Messaggio: 06-04-07, 01:01
  5. Benzina a 1,1 euro
    Di Dragonball (POL) nel forum Padania!
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