Il Sindacato

[Cavaliere (POL)]

In Origine Postato da il Pasquino
Il problema è che se al governo vi è il loro partito di riferimento qualsiasi provvedimento "al ribasso per i lavoratori" viene accettato pressochè senza scioperi o proteste di piazza.

In quei casi i sindacati non fanno più gli interessi dei lavoratori ma del proprio partito.
QUESTO è inaccettabile!!

Il sindacato in quei frangenti non svolge più il proprio compito ma è solo un emissario della controparte!!!

Saluti

Concordo pienamente, ma ormai è così, i sindacati si sono politicizzati

[Il Pasquino]

In Origine Postato da Ragioniamo!
Per adesso. Ma mentre parliamo, i figli di un sacco di operai cinesi sono chiusi negli istituti tecnici, dove studiano un bel po' di ore al giorno, vivono dentro, mangiano due ciotole di riso e non perdono tempo con la Playstation. E i figli dei dirigenti cinesi sono chiusi in università con sessi separati (lo so perchè conosco dei cinesi), come delle caserme, dove studiano ingegneria e altre cosette.

Magari gli operai specializzari, e gli ingengeri, prenderanno 100 o anche 400 euro al mese, ma presto o tardi anche la qualità delle loro merci ci raggiungerà.

E, a ben vedere, l'idea di sopravvivere attraverso "ricerca e formazione" è un po' razzista, perpetua la divisione del lavoro tra popoli. E' sicuramente un'ottima misura transitoria, nella speranza che ora che ci raggiungono anche in quello, gli operai cinesi si incazzino con i loro padroni. E si incazzino tanto.

Nel frattemppo i sindacati dovrebbero prepararsi alla globalizzazione. Magari facendo le prove generali nell'Europa a 25, imponendo a tutit la settimana di 40 ore SUL SERIO. E poi creando contatti con i sindacati del terzo mondo.

Tutto questo è verissimo!!!

Illudersi che gli oprai cinesi si incazzino è invece ridicolo ed assurdo!

Ricordiamoci che il governo di quel paese è un governo oligarchio e fortemente autoritario basti pensare al controllo meticoloso che operano su tutta la popolazione cinese connessa ad internet!
Una cosa spaventosa da Grande Fratello!

No! Nessuno protesterà. Ricordo di aver letto di uno sciopero organizzato da 5 operai in una fabbrica. Dopo poco tempo arrivò alla famiglia la fattura della pallottola usata.

Non c’è alcuna speranza in quel senso dall’interno. Solo noi dal’esterno potremo sperare di destabilizzare quel regime ma questo va contro gli interessi economici dei gruppi commerciali occidentali!

Se venisse aumentato il salario ai cinesi non sarebbe più così convenite produrre in quel paese e qualcuno potrebbe anche pensare a riprendere la produzione nel proprio paese. Questo i dirigenti cinesi non lo vorranno mai. Nel contempo con il mercato occidentale che si riduce, con la gente che spende meno l’unico modo per recuperare mercato è quello di vendere a prezzi sempre più bassi.
Per cui il lavoratore cinese dovrà lavorare sempre di più ed a costi sempre più bassi.

Avete idea di quanti milioni di cinesi ridotti alla fame dalla campagna preme per avere un posto di lavoro in città?

Eppure solo 80 milioni di cinesi possono considerarsi dei “consumatori” a fronte di una forza lavoro migliaia di volte superiore!

Sindacati del terzo mondo? ma non siamo ridicoli!

Se un qualsiasi sindacalista si presenti in quei paesi e prova a condurre una politica sindacale il minimo che gli può accadere è che o viene espulso o lo buttano in galera per anni!

Solo una imposizione di regole di mercato eque imposte direttamente sulla produzione di quel paese potrà riequilibrare la situazione altrimenti presto ci saranno squilibri di mercato con effetti imprevedibili!

Saluti

[Il Pasquino]

In Origine Postato da Cavaliere
Concordo pienamente, ma ormai è così, i sindacati si sono politicizzati

Per questo andrebbero rifondati con regole diverse che li costringessero ad essere esterni a qualsiasi partito politico e che gli imponesse una maggiore rappresentatività democratica senza spochi giochini interni.

Attualmente se al potere c'è un partito a cui sono legati perdono di ragion d'essere!

saluti

[Il Pasquino]

In Origine Postato da Esmor
Oddio, vi sono sindacati e sindacati. Se la tua affermazione può essere condivisibile per CGIL, CISL e UIL, non credo che lo possa essere anche per sindacati quali l'USI-AIT, lo SLAI-COBAS, i CUB-RdB ed altri. Anche sindacati che poi vogliono realizzare un cambiamento radicale del modo di produzione, è normale ed auspicabile che accettino provvisori miglioramenti contingenti delle condizioni dei lavoratori all'interno del sistema nel quale tutti viviamo. Un altro conto è invece l' "accordo al ribasso" per cui se partendo da 10 i datori di lavoro vogliono togliere 4, i sindacati "riescono" a far togliere "solo" 3. A quesrto dico chiaramente no. Punto esenziale di partenza deve essere da parte dei sindacati che gli interessi di datori di lavoro e lavoratori sono opposti ed inconciliabili, rifiutando così l'ottica della concertazione per cui l'interesse dei lavoratori possa essere ricercato congiuntamente a quello degli industriali e a quello del paese (leggi Stato).

Cordialmente.

Conosco anche il caso in cui quei 3 si opposero al provvedimento di licenziamento e non dovettero affrontare solo la controparte imprenditoriale ma ADDIRITTURA IL SINDACATO che aveva concordato chi lasciare e chi licenziare!!

Ci si domanda allora; a cosa è servito in quel caso il sindacato per quei 3 lavoratori?

Saluti

[Cavaliere (POL)]

In Origine Postato da il Pasquino
Conosco anche il caso in cui quei 3 si opposero al provvedimento di licenziamento e non dovettero affrontare solo la controparte imprenditoriale ma ADDIRITTURA IL SINDACATO che aveva concordato chi lasciare e chi licenziare!!

Ci si domanda allora; a cosa è servito in quel caso il sindacato per quei 3 lavoratori?

Saluti

Perchè c'è ancora gente che si fida di "partiti" non ufficiali che ti fregano i soldi dallo stipendio senza che tu acconsenta senza nemmeno rispettare il risultato di un referendum?
Oh mio Dio siamo messi male...

[lsu]

In Origine Postato da il Pasquino
Sembra una posizione un po' superficiale.

L'azienda è al centro del sistema economico. Se l'azienda vive c'è benessere per tutti.

Se muore sono guai per tutti ma soprattutto per chi vive di lavoro.

L'imprenditore può pure rinunciare a fare l'imprenditore. forse guadagna meno ma vuoi mettere che responsabilità in meno e che stress!!

Chi ha i soldi e decide di investire nelle imprese che producono lavoro meritano il massimo rispetto. Aumentano il PIL del paese e quindi con le tasse migliorano i conti delo stato e nello stesso tempo operano una redistribuzione dei guadagni attraverso i propri dipendenti.

Certo tutto questo non deve essere mai a pesante discapito dei dipendenti che devono ricevere uno stipendio equo e l'azienda non deve pesare unicamente sui contributi statali.

Saluti

Sì, e Babbo Natale passa puntuale il 25 dicembre e la Befana porta la calza il 6 gennaio.

Proprio oggi, in uno dei panifici/pasticceria più "avviati" del centro, ho potuto constatare, nuovamente, che le commesse durano 2 anni poi vengono sostituite.
Pur lavorando con impegno, gentili e veloci con la clientela, l'imprenditore, il padrone, le cambia ogni due anni.
Per non metterle a tempo indet.
A casa!

Vaglielo a dire a loro, a queste commesse, che hanno sempre fatto il loro dovere che "Se l'azienda vive c'è benessere per tutti..
Ma tu campi d'aria e di frasi fatte???

Inoltre, l'evasione fiscale è più facile per chi gestisce l'impresa che per chi ci lavora come dipendente.
Quindi: i lavoratori dipendenti "con le tasse migliorano i conti delo stato.
Infatti, guarda caso, proprio su di loro calerà la scure della riforma delle aliquote fiscali che vuole Berlusconi. Col risultato che saranno quelli che pagheranno il volume maggiore.

[lsu]

In Origine Postato da il Pasquino
...Eppure solo 80 milioni di cinesi possono considerarsi dei “consumatori” a fronte di una forza lavoro migliaia di volte superiore!

...

Quindi, 80.000.000 per (almeno) 1000 quanto fa? Quanti cazz* sono 'sti gialli?