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Frithjof Schuon
COMPRENDERE L'ISLAM
Arché - Edizioni Pizeta, Milano 2004
pp. 185 Euro 12,00
http://www.edizionipizeta.it/
dalla prefazione dell'autore:
"Come indica il titolo stesso del libro, la nostra intenzione non consiste
tanto nel descrivere l'Islam quanto nello spiegare perché i Musulmani vi
credano, se è recito esprimersi così; le pagine che seguono presuppongono
per conseguenza che il lettore possegga talune nozioni elementari della
religione islamica, che potrà facilmente reperire altrove.
Quello a cui miriamo, sia in questo libro sia nei precedenti, è in
definitiva la ?scientia sacra? o la ?philosophia perennis?, la gnosi
universale che è sempre stata e sempre sarà. Pochi discorsi sono spiacevoli
al pari dei rammarichi convenzionali sulle "ricerche" mai soddisfatte dello
"spirito umano"; in realtà tutto è già stato detto, ma si è ben lontani dal
fatto che tutto sia stato sempre compreso da tutti. Non sarebbe dunque il
caso di presentare delle "nuove verità"; invece ciò che s 'impone alla
nostra epoca, anzi a ogni epoca che si allontana dalle origini, è procurare
a qualcuno delle chiavi rinnovate - più differenziate e più riflessive di
quelle antiche ma non migliori - per aiutarlo a riscoprire delle verità che
sono iscritte, con scrittura eterna, nella sostanza stessa dello spirito.
Non ci siamo limitati in questo libro, come nelle nostre opere precedenti, a
un programma esclusivo; nelle pagine che seguono si troverà dunque un certo
numero di digressioni che sembrano esulare dal nostro assunto, ma che
abbiamo nondimeno giudicate indispensabili nel loro contesto. La ragion d'essere
delle espressioni o delle forme è la verità, e non viceversa. La verità è
insieme una e infinita, donde la diversità perfettamente omogenea del suo
linguaggio.
Il libro si rivolge in primo luogo a lettori occidentali, considerata la
lingua e la sua dialettica, ma non dubitiamo che lettori orientali di
formazione occidentale - che abbiano forse perduto di vista la fondatezza
della fede in Dio e della tradizione - possano ugualmente trarne giovamento
e comprendere, in ogni caso, che la tradizione non è una mitologia puerile e
desueta, ma una scienza estremamente reale. "
FRITHJOF SCHUON, artista, poeta e metafisico, insieme a René Guénon e Titus
Burckhardt è stato uno dei maggiori esponenti della corrente tradizionalista
(anche definita perennialismo). Nato nel 1907 a Basilea da padre tedesco e
madre alsaziana, è costretto in giovinezza al trasferimento in Francia. Qui
inizia una carriera di disegnatore tessile. Nel frattempo il suo
temperamento mistico e gnostico lo porta ad un contatto sempre più profondo,
oltre che con le dottrine religiose, metafisiche e filosofiche occidentali,
anche con il Vedanta e l'Islam. Egli legge Guénon, con cui entra in
corrispondenza e con cui si incontra al Cairo tra il 1938 ed il 1939. Dopo
la seconda guerra mondiale si reca in America del Nord, dove entra in
contatto con la civiltà degli Indiani d'America (verrà affiliato ad una
tribù). Nel frattempo esercita una folta attività saggistica, che ha come
base l'esplorazione della concezione perennialista dell'"unità trascendente
delle religioni", secondo la quale esiste una fonte comune scaturigine di
tutte le dottrine metafisiche, e che costituisce lo sfondo primordiale e
profondo di ogni manifestazione religiosa. Frithjof Schuon muore nel 1998
negli USA, a Bloomington, dove si era trasferito a partire dal 1980.