David Beckham, Britney Spears e Demi Moore hanno in comune con Madonna la passione per i riti esoterici dell'ebraismo. Ormai è contagio: impazza la cabbala nel jet set internazionale e i "convertiti" indossano un braccialetto rosso come segno di appartenenza. Ma gli esperti mettono i "distinguo": la cabbala dei vip non è quella tradizionale, basata su un testo del 1300, 'Il libro dello splendore" del rabbino spagnolo Moschè De Leon.
La cabbala-vip, in realtà, si basa sul "Kabbalah learning centre", presente in Italia come Centro studi di Kabbalà, che trae la sua origine dalla Yeshiva kol yehuda, una scuola cabalistica tradizionale fondata nel 1922 a Gerusalemme da Rabbi Yehuda Halevi' Ashlag (1886-1965), cui succede Rabbi Yehuda Tzvi Brandwein (1904-1969).
Oltre a Madonna, Louise Veronica Ciccone, che, in onore della conversione mistica, si è ribattezzata Esther, come la regina persiana che nel V secolo salvò il popolo ebraico dallo sterminio babilonese, e che sta per investire 12 milioni di sterline in una scuola spirituale per bambini, sono seguaci delle dottrine mistiche ed esoteriche dell'ebraismo anche Gwyneth Paltrow e Barbra Streisand.
Le dive, come dicevamo, si mostrano in pubblico con un braccialetto rosso al polso, un gadget spirituale che protegge chi lo indossa, purchè venga rigirato sette volte e sia accompagnato da una preghiera specifica. Molto trendy anche la maglietta con la scritta Kabbalist do it better.
Molte le critiche da parte dell'ebraismo maggioritario, che, non a torto, si potrebbero dire giustificate: nella riscoperta della corrente mistica dell'ebraismo da parte delle stelle di Hollywood c'è, infatti, un aspetto di semplice moda e il rischio di una certa superficialità. Anche se, dall'altra parte, per molti vuol dire anche una prima occasione di riscoprire i classici del misticismo ebraico come lo Zohar. Perchè se la volgarizzazione compiuta ad Hollywood rende la cabbala più legata ad un concetto di superstizione, di protezione dal male, di benessere in genere, una conseguenza quasi naturale della teoria New age, è pure vero che opera l'avvicinamento di tante persone alla cultura ebraica.
Si impara, ad esempio, che Kabbalah in ebraico vuol dire "ricevere la tradizione orale" e che indica una dottrina ebraica che consente agli iniziati di avvicinarsi a Dio, attraverso una rappresentazione simbolica del percorso divino seguito nella creazione dell'universo e dell'uomo. Le sue origini, poi, si fanno risalire al desiderio di svelare i significati più nascosti del Vecchio Testamento.
Rabbi Berg, i cui Kabbalah center già alla fine delgi anni '80 fatturavano oltre dieci milioni di dollari l'anno, sarebbe il guru di attori e attrici. Con lui Rabbi Yizhak Kaduri, una guida spirituale ultracentenaria che abita a Gerusalemme, ma che non è spaventato dalle nuove tecnologie: ha un proprio sito Internet con tanto di settore e-commerce, al quale si rivolge spesso Madonna.
Quasi mitica poi la figura di Rabbi Israel Abhuihatzeira, chiamato Baba Sali, un rabbino di origine marocchina morto circa 15 anni fa. Fu il primo a mettere in commercio gli amuleti giusti per ogni necessità: guarire da malattie, trovare un partner, ottenere la pace domestica. Il luogo dove è morto, a Negev, Israele, è stato trasformato dal figlio Baba Baruch in un centro di culto. Intorno alla tomba di Baba Sali, infatti, èstato costruito un centro di accoglienza per tutti i pellegrini che vanno a chiedere grazie. Il clou degli eventi si raggiunge nell'anniversario della morte di Baba Sali, quando migliaia di persone si recano a Negev per partecipare ad una sorta di rituale collettivo.