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  1. #21
    Veneta sempre itagliana mai
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    '' E' in gran parte merito di Luca Cordero di Montezemolo se la Juventus non si rivolse ai tribunali ordinari '' (Joseph S. Blatter - Presidente F.I.F.A. - Dicembre 2007)
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    Originally posted by larth
    si forse e' irrecuperabile come la padania se i padani si ostinano a non far figli ...

    Ancoraaaaaaaaaaaaaaaa...ma sei proprio duro di comprendonio eh!!!!!che cavolo c'entra il discorso che ha fatto e che fai sui figli con il terrorismo ma l'hai letto bene quello che ha dichiarato?........mah.....

  2. #22
    Ridendo castigo mores
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    Originally posted by pensiero
    Ancoraaaaaaaaaaaaaaaa...ma sei proprio duro di comprendonio eh!!!!!che cavolo c'entra il discorso che ha fatto e che fai sui figli con il terrorismo ma l'hai letto bene quello che ha dichiarato?........mah.....
    Si era una bella dichiarazione confusa focalizzata pero' sul fatto che i padani scompaiono per eutanasia domografica .. un argomento su cui anche tu sei evidententemente 'dura di comprendonio'...

  3. #23
    Ridendo castigo mores
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    Originally posted by Stonewall
    Questo è FALSO. Il keynesismo, ANCHE SE FUNZIONASSE, non potrebbe creare ricchezza e benessere, ma solo redistribuirli, poichè le attività dello Stato non sono produttive PER DEFINIZIONE. La produzione di ricchezza può avvenire solo sul mercato libero, che non è un dio per nessuno. La storia recente mostra solo che gli stati hanno tanti più problemi (disoccupazione, inflazione, eccetera) quanto più hanno abbracciato le teorie di Keynes. Il motto di quest'ultimo, "nel lungo termine saremo tutti morti", si è abbattuto sulle nostre spalle, perché NOI siamo il "lungo termine" di quegli uomini che ne hanno messo in pratica l'insegnamento.
    Peraltro, in Italia lo stato sociale s'è tradotto, e non poteva essere altrimenti, in una colossale macchina di sfruttamento del Nord a favore del Sud. Difendere lo stato sociale equivale, in Italia, a rifiutare ogni e qualunque riforma federale: che infatti i keynesiani veri, che sanno cos'è il keynesismo, vedono come il fumo negli occhi.



    Tanto per spiegare a chi legge ( che normalmente non e' laureato alla bocconi e normalmente non lavora in una finanziaria ..) che cosa e' nella realta' il keynesismo e a cosa servi' . Riporto qui un passo molto sintetico tratto dall' interessante ' la finanza e potere' di J. Bochaga.

    Nel 1930, gli Stati Uniti d'America si trovavano con i magazzini zeppi, però mancava il danaro necessario a farne commercio, cioè a far giungere i prodotti ai consumatori. L'inflazione aveva spinto i piccoli risparmiatori a cercare fonti di investimento che garantissero un reddito superiore alla svalutaziòne del danaro. L'investimento maggior:ente remunerativo era rappresentato dall'acquisto di azioni. Il «gioco al rialzo» provocò un sempre maggiore afflusso di capitali nel mercato azionario, e quindi la sottrazione degli stessi al mercato del consumo di merci. Ciò provocò il fallimento di numerose aziende medio-piccole. Conseguenza di tali fallimenti fu la caduta verticale del valore dei titoli azionari di queste aziende. I piccoli azionisti temettero di perdere i propri risparmi e si affrettarono a vendere le azioni da loro possedute, provocando la caduta verticale di tutti i titoli quotati a Wall Street. Si verificò il famoso «crack» del «black friday» (Venerdì nero), le imprese fecero bancarotta a migliaia e il trenta per cento degli operai rimase senza lavoro. Le mercanzie erano più che abbondanti, i silos granari pieni da straripare - si dovettero financo c distruggere i raccolti bruciandoli - la mano d'opera, sia specializzata che bracciantile, pronta al lavoro: mancava solo il «danaro»! Le banche vennero in possesso di decine di migliaia di industrie, aziende commerciali, imprese agricole, negozi. Mancava danaro... mancava qualcosa che, seppure ardua da guadagnare, risulta, in cambio, la cosa più facile da farsi: è sufficiente la tipografia dello Stato, che tutela e controlla la quantità emessa, acciocché sia proporzionata alla reale ricchezza prodotta. E tuttavia il governo statunitense non fece stampare il danaro occorrente. Per aumentare il volume di danaro circolante fu abbassato il tasso di sconto, al fine di scoraggiare l'immobilizzo di capitali presso le banche. Ciò aggravò la situazione di crisi dell'apparato produttivo, dato che all'aumento della liquidità non corrispose una ripresa della produzione, bloccata dalla mancanza di capitali bancari di investimento. Da tale situazione gli U.S.A. usciranno soltanto con la politica economica di inflazione programmata voluta dal presidente Roosevelt, di ispirazione keinesiana ("new deal»).


    A parte l' interessante parallelo sll' attuale corso economico sospeso nella stagflazione , si evince bene che con la ricetta keynesiana lo stato fabbricando moneta con un modesto costo inflazionistico stimola la produzioni di beni e servizi di una economia in grado di produrle per il bene di tutti , rimettendola in moto .
    E' quindi altrettando evidente (come fu sempre detto dal keynes) che questa leva finanziaria non puo' creare ricchezza se non c' e' ritorno di lavoro REALE. Tutte le malefatte attribuite DOPO alla dottrina del keynes in realta' sono malefatte ed incapacita' morali degli uomini che se ne sono fatti schermo : E' chiaro infatti che se allo stipendio e all' ordinativo dati in anticipo dallo stato ( cioe' un debito della comunita' ) non corrispondono POI ne' beni ne' lavori il sistema crolla .Se la cassa del mezzogiorno ha pagato stipendi per 40 anni a gente che non ha prodotto nulla la colpa non e' del keynes ma dell' immoralita' di chi gestiva la cassa e di chi prendeva gli stipendi senza lavoro, e i finaziamenti senza produrre beni.

    Per i popoli serii quindi il keynesismo ha funzionato sempre in maniera meravigliosa , dal ' new deal' reich fino alla spettacolare crescita dell' irlanda stimolata dai fondi CEE , passando anche per la ricostruzione postbellica della padania .
    E certi padani dovrebbero ricordarselo sempre evitando di cercar di far passare il keynesismo per brigatiasmo . .. semplicemente perche' certi comunisti si dichiarano keynesiani come certi speculatori finanziarii si dichiarano ' umanitari ' ..

  4. #24
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    Originally posted by larth
    Tanto per spiegare a chi legge ( che normalmente non e' laureato alla bocconi e normalmente non lavora in una finanziaria ..) che cosa e' nella realta' il keynesismo e a cosa servi' . Riporto qui un passo molto sintetico tratto dall' interessante ' la finanza e potere' di J. Bochaga.
    Hai dimenticato di indicare l'editore del libro che sono le edizioni di Ar e l'autore non è Bochaga ma Bochaca!
    Al di là delle opinioni dimostri ancora una volta di essere impreciso e poco preparato.

  5. #25
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    Oltretutto va detto anche che il Keynes, era una persona di scienza che ha dispensato i suoi suggerimenti tenendo sempre conto del contesto nel quale si inserivano.

    Se poi mandrie di imbecilli (rispetto a lui) hanno applicato bovinamente le sue ricette, la colpa non è certo del Keynesismo che peraltro è un invenzione.

    IL Keynes si sarebbe guardato bene essendo uomo di straordinarie capacità intellettuali di esaurire la sua funzione di studioso nell'angusto tentativo di applicare sempre le stesse regole.

    Comunque ritenere che l'intervento dello stato sia dannoso all'economia di un paese è assolutamente demenziale.
    Gli interventi idioti provocano disastri ovviamente, ma questo è un'altro discorso.

    D'altra parte se lasciassimo sempre fare alla "mano invisibile"molta , moltissima gente mediocre prenderebbe tanti di quelli schiaffoni, che forse comincierebbe a capire la "convenienza sociale" di alcune ricette Keynesiane.

  6. #26
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    Per non lottare ci saranno sempre moltissimi pretesti in ogni circostanza, ma mai in ogni circostanza e in ogni epoca si potrà avere la libertà senza la lotta!
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    Secondo me il bello di tutti i piccoli keynesiani è che vedo nelle loro parole un malcelato disprezzo per la finanza e il mercato quando questi probabilmetne non sanno che il Keynes accumulò un enorme patrimonio proprio graize a "movimenti" sul mercato borsistico (certo perchè per quanto abbia fregato quelli del lungo periodo "suo", cioè di quando lui e i suoi coscritti sarebbero stati morti, il tizio era decisamente un genio)

  7. #27
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    Ma il Keynes si sarebbe ben guardato dal sostenere l'inutilità della borsa e della finanza.
    Comunque Nanths l'esperienza insegna che il malcelato disprezzo per qualcosa è l'altra faccia della medaglia di una fuducia cieca anch'essa malcelata.

  8. #28
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    Originally posted by LosVonRom

    Comunque Nanths l'esperienza insegna che il malcelato disprezzo per qualcosa è l'altra faccia della medaglia di una fuducia cieca anch'essa malcelata.

    muahuahuahuahuahu va bene questa mi ha stroncato

  9. #29
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    Sei uscito allo scoperto neoliberista dei miei stivali

  10. #30
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    [QUOTE]Originally posted by Stonewall
    [B]Questo è FALSO. Il keynesismo, ANCHE SE FUNZIONASSE, non potrebbe creare ricchezza e benessere, ma solo redistribuirli,

    * la distribuzione della ricchezza e' il problema principale del terzo mondo: per intenderci, piu' un Paese e' arretrato, maggiore e' il divario tra i pochi ricchissimi e i tanti poverissimi. Se nessuno ferma (con il voto, non con la violenza) il turbocapitalismo, ci avviamo su questa strada.

    poichè le attività dello Stato non sono produttive PER DEFINIZIONE.

    * da dove proviene tale definizione? Se si intende la burocrazia, allora e' giusta, se si intende un' attivita' produttiva di proprieta' o partecipazione statale, questa, come qualsiasi attivita' anche privata, se e' gestita bene prospera e se e' gestita male va in passivo. Che per un' impresa statale il passivo sia riassorbibile con i soldi delle tasse e' vero, ma e' una perversione del sistema.

    La produzione di ricchezza può avvenire solo sul mercato libero, che non è un dio per nessuno.

    * se per te non e' un dio, allora sei ateo.

    La storia recente mostra solo che gli stati hanno tanti più problemi (disoccupazione, inflazione, eccetera) quanto più hanno abbracciato le teorie di Keynes.

    * La Svizzera e' sempre stata keynesiana, mentre il Marocco e' sempre stato monetarista. Non vedo flussi migratori dalla Svizzera al Marocco.


    Peraltro, in Italia lo stato sociale s'è tradotto, e non poteva essere altrimenti, in una colossale macchina di sfruttamento del Nord a favore del Sud.

    * Questo e' vero

    Difendere lo stato sociale equivale, in Italia, a rifiutare ogni e qualunque riforma federale: che infatti i keynesiani veri, che sanno cos'è il keynesismo, vedono come il fumo negli occhi.

    * Lo stato sociale puo' essere benissimo difeso a livello regionale, ammettendo la logica che ci sono regioni ricche e regioni povere. Tu confondi "stato sociale" con "sussidiarieta'".

    Saluti

 

 
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