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Discussione: Ai bamboccetti che...

  1. #1
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    Predefinito Ai bamboccetti che...

    ....snobbano Oriana

    editoriale di Vittorio Feltri su Libero del 8 agosto

    Ci si abitua a tutto, anche alla guerra che ormai è routine, non appassiona e forse non suscita più orrore.
    Perfino i pacifisti professionali hanno smesso di parlarne e se ne parlano lo fanno con scarsa convinzione.
    Ieri è stata diffusa la notizia, poi risultata falsa, di una nuova decapitazione. Nessuno nelle redazioni, anche se fosse stata fondata, si sarebbe eccitato. Commenti blandi se non annoiati, incertezza sulla collocazione del servizio; non un collega che pensasse seriamente alla prima pagina, nemmeno io.
    E dire che Ferragosto è vicino e quel dì scadrà l'ultimatum dei fanatici islamici all'Italia: o ritirate le truppe da Nassiriya o la pagherete cara.
    I fanatici islamici finora sono stati di parola, hanno tagliato teste, sparato alla nuca di poveracci, massacrato 200 persone a Madrid. È da sciocchi illudersi: se minacciano con tanta insistenza di colpirci, lo faranno.
    Lo hanno detto e ripetuto: il vostro sangue scorrerà a fiumi.
    I nostri servizi segreti hanno intercettato e decriptato messaggi in cui vengono indicati i possibili obiettivi: aeroporti, traghetti, alberghi.
    Nonostante ciò la vita scorre via secondo abitudini stagionali: il solito esodo, le solite colonne di automobili, i soliti esercizi balneari.
    Sembra che gli italiani non si rendano conto dei pericoli, sospirano fatalisticamente, confidano in un'immunità inesistente; sono persuasi, nel caso di un attentato, tocchi chissà a chi lasciarci la pelle.
    Imprudenza o stupidità? Forse entrambe le cose.
    Alle quali aggiungerei rassegnazione e incapacità difensiva. Rassegnati a farsi divorare dai nemici e sotto sotto disposti a trattare con loro, fiduciosi in un compromesso (la nostra specialità) che ci prolunghi l'agonia.
    Vi dà fastidio il crocefisso? Via il crocefisso.
    Volete la moschea? Eccovela, il terreno dove edificarla è gratis e c'è un contributo statale.
    Vi disturba Natale? Aboliamolo.
    Desiderate macellare il bestiame seguendo i dettami della vostra religione? Fate pure, pieghiamo le nostre leggi alle vostre esigenze "spirituali".
    Tra poco elimineremo il salame dalle mense; regaleremo la Basilica di San Pietro, massì, mettiamoci anche la Cappella Sistina, al primo mullah dalla voce grossa.
    Piuttosto che morire con dignità ci adatteremmo a vivere in ginocchio e col sedere all'aria, per compiacere ad Allah.
    D'altronde la missione in Iraq è stata etichettata "di pace" allo scopo di non urtare la sensibilità popolare. Non importa se i nostri militari laggiù uccidono per non essere uccisi; basta non saperlo, almeno saliamo in macchina e corriamo al mare col gommone sul tettuccio.
    Eccelliamo nell'arte dell'eufemismo in ossequio al politicamente corretto.
    Vietato pronunciare il sostantivo guerra, perché la guerra la facciamo soltanto alle parole e la vinciamo sempre.
    Siamo certi che per risolvere un problema sia sufficiente ignorarlo. Se minacciano di sterminarci, apriamo l'ombrellone e ci accucciamo sulla sdraio. Non abbiamo tradizioni militari e neppure la più vaga intenzione di averne.
    Il giorno (recente) in cui il Parlamento votò la "cancellazione" della leva obbligatoria, inaugurando l'era dell'esercito di professionisti, vari giornalisti di sinistra si stracciarono la camicia rossa e gridarono allo scandalo: no al mestiere del guerriero! Questa è l'Italia più appariscente e che impone predicozzi nichilistici.

    Ma c'è un'altra Italia dalle idee completamente opposte; peccato non possa manifestarle perché non ha accesso alla grande stampa e nemmeno alla piccola, figuriamoci alla tivù; deve accontentarsi di discutere in famiglia per non dire nelle catacombe.
    Esagero?
    Venerdì è uscito in edicola un libro di Oriana Fallaci (che intervista se stessa) ed è accaduto un miracolo: le 500 mila copie distribuite sono andate letteralmente a ruba, esaurite in 4 ore.
    Non ce ne è più una in vendita e l'editore sta provvedendo a tirare la seconda edizione per soddisfare le richieste d'acquisto. Un avvenimento straordinario (nel nostro Paese notoriamente restio alla lettura) che meritava dibattiti, interventi, analisi.
    E invece niente, tutti zitti, imbarazzati, arrabbiati, pieni di livore nei confronti di una scrittrice (un fenomeno che sarebbe da studiare) cui non si perdona di saper entrare direttamente nel cuore della gente e di interpretarne pensieri e sentimenti. Soprattutto non le si perdona di avere successo con scritti anticonformistici sul tema-dei-temi, quello islamico.
    La posizione della Fallaci è netta in questo libro come lo era nei due precedenti: La rabbia e l'orgoglio (un milione di copie) e La forza della ragione (800 mila).
    Posizione in contrasto con il filoarabismo piagnucoloso diffuso nella sedicente intellighentia di casa nostra, così provinciale e meschina da liquidare con un'alzata di spalle, o addirittura con battute volgari, l'unico autentico fenomeno internazionale espresso negli ultimi tempi dalla nostra cultura.
    C'è qualcosa di mostruoso nel rancore (sotto forma di indifferenza) verso questa donna - 39 chili di coraggio e materia grigia - che rappresenta meglio di una bandiera milioni di cittadini non inclini a farsi sottomettere dal terrorismo.
    La sola in cui ci riconosciamo e a cui riconosciamo superiore intelligenza nell'affrontare la tragedia del secolo.
    L'Italietta ingrata e invidiosa non le dà retta. E non si ravvede.
    Si conferma indegna di lei.

    saluti

  2. #2
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    Predefinito Re: Ai bamboccetti che...

    In origine postato da mustang
    ....snobbano Oriana

    editoriale di Vittorio Feltri su Libero del 8 agosto

    Ci si abitua a tutto, anche alla guerra che ormai è routine, non appassiona e forse non suscita più orrore.
    saluti
    Ma se parla al cuore della ggente per definizione è conformista. Conformista è chi dice le ovvietà oggi, anticonformista è chi dice oggi le ovvietà di domani. Tipo che gli uomini sono tutti uguali, e che fare la guerra a un Paese per colpire dei terroristi che forse con quel Paese non avevano alcun rapporto è una stronzata.

    E poi che sfacciataggine, è vero che ci si abitua a tutto, anche al fatot che i nostri soldatini sono là a fare la GUERRA, proibita dalla Costituzione. E non iniziate con le lagne "ma anche D'Alema". Ha sbagliato pure D'Alema. Dovevamo lasciare che in Kosovo se la vedessero da soli, e lasciare che gli Irakeni si tenessero Saddam.

  3. #3
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    Predefinito Re: Ai bamboccetti che...

    Nessuno snobba Oriana, nessuno snobba Vittorio....non snobbiamo neanche te, pensa un po'!

    Apprezzo anche come continui a tenerci aggiornato sull'incapacità del governo, ed in generale del "pensiero" debole all'interno della cdl, di governare un fenomeno come l'emigrazione massiccia, che, ricordo, è stata in parte provocata dalla fine dei regimi comunisti.
    La Cdl ha fatto una legge che è anti-costituzionale, non ha voce in capitolo in Europa (oggi Pisanu ha chiesto aiuto) e non fa altro che evocare scenari da guerra santa, oltre poi ad aver fatto la scelta di appoggiare la guerra in Iraq.
    Al governo ci siete voi, voi fate le strategie di politica nazionale ed estera e la figura degli incapaci la state facendo voi!

    In sostanza, dimmi, cosa propone lei, la cdl, il Signor Feltri ed Oriana per sostenere l'emergenza emigrazione e/o Islam. La sinistra la penserà in maniera idversa ma siete voi che potete fare.

  4. #4
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    Predefinito Per esempio incominciare a....

    ...mandare a quel paese questa Europa di stampo Prodiano.

    La comoda pietà europea

    La ripresa degli sbarchi dei clandestini sulle coste siciliane, il dolore per la morte di tanti sventurati spesso gettati in mare dai mercanti di schiavi, ha riaperto la polemica tra “pietosi” e
    “rigoristi”. E’ ovvio l’obbligo umanitario di soccorrere chi rischia la vita sul mare ed è comune la costernazione per le vittime della miseria e dello sfruttamento cinico delle loro condizioni da parte di trafficanti senza scrupoli.
    Il contrasto riguarda l’applicazione successiva delle leggi sul rimpatrio forzato, che sono tanto più rigorose quanto più i paesi sono esposti al fenomeno migratorio.
    Così Italia, Spagna e Grecia appaiono “insensibili” alla condizione umana dei clandestini, soprattutto da parte dell’opinione pubblica e in qualche caso dei governi di paesi che si considerano più pietosi solo perchè più settentrionali.
    Ma la “virtuosa” Germania, per esempio, dalla quale partono navi “umanitarie” che gabellano i clandestini per profughi, ha rinviato di anni la libera circolazione dai nuovi paesi dell’Unione, per contrastare l’emigrazione polacca.
    L’assenza di una politica europea sull’immigrazione, che suddivida tra tutti gli oneri morali e materiali dell’azione di contenimento del fenomeno, contrasta con l’accordo di Shengen sulla libera circolazione all’interno dell’Unione.
    I clandestini, concentrati in gran numero in Libia, sbarcano alla frontiera meridionale dell’Unione, ma puntano a insediarsi in tutti i paesi.
    Quando Beppe Pisanu sostiene che il controllo delle porte di accesso all’Europa riguarda tutto il continente ha ragione da vendere. Se i paesi pietosi possono permettersi questa virtù è perchè, grazie agli sforzi dell’Italia, questo non costa niente a loro.
    A questa sistuazione di squilibrio, e alle ipocrisie che l’hanno generata, bisognerà porre rimedio.
    Altrimenti, se non si riuscirà a fermare l’ondata clandestina di massa, e le tragedie che l’accompagnano, resterà solo la strada di far transitare fino al Brennero o a Ventimiglia chi si introduce in Italia.
    A quel punto si vedrebbe che fine fa la virtù europea.

    saluti

 

 

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