...le foglie al tempo dei fiori
siamo, quando si nutrono di sole:
ad esse simili, attingiamo fugace nettare
al calice della vita. I Celesti
spandono oblio su bene e male.
Ma accanto attendono
le nere dee. L'una torce la vita,
l'altra fila morte: non oltre il tramonto
dolce s'indora il frutto
della giovinezza.
E dopo, meglio è morire
che vivere: l'amarezza vince l'animo, la casa talvolta
rovina, trionfa il dolore.
C'è chi scende nell'Ade ed ancora, trepido,
desidera figli; chi un male spietato scempia;
né c'è mortale che Zeus risparmi.