PROCREAZIONE. CAPEZZONE ALL’IMAM SIRCHIA: NON CAPISCO COME FACCIA A NON DIMETTERSI
NON PUO’ BLOCCARE LA RICERCA CON LA SUA FATWA.
Per lui la maggioranza degli scienziati e ricercatori in tutto il mondo è fatta di prezzolati o di incompetenti?
Dichiarazione di Daniele Capezzone, segretario di Radicali italiani:
Roma, 14 agosto 2004
E’ proprio vero: sbagliare è umano, ma perseverare è sirchiano. Non pago dei danni fatti finora, dell’isolamento determinatosi nella sua stessa maggioranza, dello smarrimento creato tra i malati e nel mondo scientifico, l’imam Girolamo Sirchia insiste, e -anziché sostare in corsia d’emergenza- si butta in quella di sorpasso.
A questo punto, non capisco come faccia a non dimettersi. Lo ripeto: non si tratta più di una richiesta di dimissioni che viene da un esponente politico, ma dalle cose.
Ma come fa a trattare in modo così offensivo la maggioranza schiacciante degli sciemziati e dei ricercatori in tutto il mondo? Davvero pensa di poter dire che sono tutti prezzolati o incompetenti? Lo dica ai 50 Nobel, ai 2400 scienziati e ricercatori che sostengono la battaglia, anche referendaria, di Radicali italiani e dell'Associazione Luca Coscioni.
E lo dica, soprattutto, ai milioni di malati cui l’Imam vorrebbe negare una speranza di vita e di guarigione. E’ vero che esistono anche altre ricerche (quella sulle staminali adulte), ma perché -in ogni caso- precludersi proprio la ricerca da quasi tutti ritenuta più promettente, cioè quella sulle staminali embrionali?
Libero Sirchia (o Buttiglione, o Bindi) di non curarsi, se mai (non glielo auguro) dovessero fare i conti con il tunnel di una malattia grave; ma non si può consentire che con una loro fatwa (tale mi appare la legge che stiamo provando a cancellare con il nostro referendum) blocchi tutto anche per gli altri.
Wolare
www.lucacoscioni.it