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  1. #1
    ITALIANO ROZZO
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    Predefinito non mi intendo molto, ma...

    ... ma queste notizie mi sembrano parecchio preoccupanti.

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    Quanto può durare un sistema che si regge su un deficit così marcato della bilancia commerciale?

    E, soprattutto, quanto deve preoccupare l'economia Europea che, tradizionalmente, è legata a doppio filo con quella Americana?

    Lo chiedo da ASSOLUTO ignorante in materia.
    "vi faccio vedere come muore un Italiano"

  2. #2
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    Predefinito Re: non mi intendo molto, ma...

    In Origine Postato da Legione
    ... ma queste notizie mi sembrano parecchio preoccupanti.

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    Quanto può durare un sistema che si regge su un deficit così marcato della bilancia commerciale?

    E, soprattutto, quanto deve preoccupare l'economia Europea che, tradizionalmente, è legata a doppio filo con quella Americana?

    Lo chiedo da ASSOLUTO ignorante in materia.
    Il sistema si regge anche sulle rotative della Zecca americana che giorno e notte senza neppure un giorno di fermo stampano a rotta di collo dollari che in buona parte specie biglietti da 100 $
    finiscono all'estero a finanziare appunto il debito commerciale.
    Tanto i dollari sono solo carta ed inchiostro !

    Con un deficit commerciale oggi pari a quasi un milione di miliardi di vecchie lire all'anno gli USA sopravvivono in sostanza sulle spalle altrui senza parlare del debito pregresso.

    Quanto durera' ? Fin tanto che il dollaro verra' imposto come valuta di riferimento " manu militari " con la forza.C'e' di buono per l' Europa che il mercato USA per le industrie europee e' meno importante di quanto appare.

    Il giorno che il dollaro riducesse ancora il suo valore allora potrebbe essere la fine.

  3. #3
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    Predefinito Re: non mi intendo molto, ma...

    In Origine Postato da Legione
    ... ma queste notizie mi sembrano parecchio preoccupanti.

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    Quanto può durare un sistema che si regge su un deficit così marcato della bilancia commerciale?

    E, soprattutto, quanto deve preoccupare l'economia Europea che, tradizionalmente, è legata a doppio filo con quella Americana?

    Lo chiedo da ASSOLUTO ignorante in materia.
    finche ci sono le guerre c'e speranza

  4. #4
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    Predefinito Re: non mi intendo molto, ma...

    In Origine Postato da Legione
    ... ma queste notizie mi sembrano parecchio preoccupanti.

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    Quanto può durare un sistema che si regge su un deficit così marcato della bilancia commerciale?

    E, soprattutto, quanto deve preoccupare l'economia Europea che, tradizionalmente, è legata a doppio filo con quella Americana?

    Lo chiedo da ASSOLUTO ignorante in materia.
    Hanno un enorme deficit commerciale, ma nominalmente, in termini reali, ovvero se lo guardiamo bene bene, e pur sempre deficit ma minore, dato che esempio stupido, se la FORD assembla una macchina attraverso la sua sussidiaria FORD Messico per poi re-importare il prodotto finito negl'USA, questa operazione verra' registrata come un entrata negativa , quindi ad aumentare il Deficit Commerciale degl'USA nei confronti del Messico, peccato pero' che Ford Messico pur essendo per legge una societa' Messicana, e' di propieta' della casa Madre USA.
    Aggiungici che molto probabilmente i pagamenti fra le due societa' avvengono tramite Banamex, ed il gioco e' fatto, dato che Banamex e' di propieta' di Citigroup (Citibank), quindi molto probabilmente a parte entrate contabili, non v'e' nessuna uscita effettiva di capitale dagl'USA, o meglio dal controllo USA.
    Poi anche con la Cina gl'USA hanno un deficit Commerciale notevole, poi pero' se andiamo a vedere chi e' il principale Investitore (per paese) in Cina sono propio gl'USA (assieme al Giappone) e le sue compagnie, per produrre prodotti per poi esportare (ed anche re-importarli negl'USA).
    Inoltre per finanziare questo Deficit, si deve vedere se gl'USA attraggono capitali dai paesi Stranieri a sufficienza per colmare le entrate "contabili" negative, e cio' avviene ogni mese, come?
    A parte gl’investimenti stranieri, non dimentichiamoci le Multinazionali USA operanti nel resto del Globo, che rimpatriano capitali dall' estero, ad esempio IBM ha nel fatturato "estero" se non erro piu' del 50% del suo fatturato totale.
    Inoltre altro aspetto, nella bilancia per i prodotti tangibili, gl'USA sono in negativo, per la bilancia dei servizi, no, sono in positivo.

    Cosa succede se l'economia USA crolla a quella Europea?
    beh basta guardare gl'ultimi 2/3 anni, avendo avuto una recessione di un anno ed un lento recupero in USA, l' economia Europea e' sull'orlo dal baratro, tanto da costringere svariati paesi, fra i quali Germania, Francia, GB e noi stessi a riforme urgenti del sistema previdenziale e lavorativo.
    Pensa un po' cosa succederebbe se realmente l' Economia USA smettesse da fare da traino.... il 1929 sarebbe una passeggiata a confronto.

    Eppoi per capire la reale differenza nell'economia delle due aree, basta poco.
    Per un Americano una crescita del 3%, sarebbe paragonabile ad una stagnazione, per l' Europa sarebbe un livello quasi eccezionale.

  5. #5
    ITALIANO ROZZO
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    Quindi tu escludi che l'economia Americana possa, prima o poi, collassare schiacciata dal suo enorme deficit commerciale?

    E se il deficit di cui si parla è nominale, come lo si distingue da quello effettivo? E quest'ultimo a quanto ammonta?

    Quanto è lontano dal vero il discorso di Ferruccio?

    Fino a che punto la crescita economica Americana è "drogata" dalle commesse militari?

    Devi scusarmi, Amati, ma, per una volta, mi accingo a parlare di cose e non conosco, al contrario di te che in economia sei parecchio ferrato (seguo sempre molto volentieri i thread a cui partecipi).

    La domanda è questa: E' preferibile una crescita robusta, come quella Americana, costruita sul deficit pubblico o una crescita modesta, sul modello Europeo, costruita su rigidi parametri di osservanza sul rapporto deficit/pil?

    La seconda non è una crescita più.. "sana"?
    "vi faccio vedere come muore un Italiano"

  6. #6
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    Gli usa non permetteranno mai all'€ di acquistare potere, a costo di vaporizzarci con ordigni nucleari, ne sono certo.

    Qualcuno deve pur pagare per il loro alto tenore di vita, e quel qualcuno non sono certo gli americani, ma tutti quelli che nel mondo si spaccano di lavoro pagati una cicca di tabacco.

    There are only 10 types of people in the world: those who understand binary and those who don't

    http://openflights.org/banner/f.pier.png

  7. #7
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    Ricordate sempre che gli usa non hanno amici, hanno solo interessi.

    There are only 10 types of people in the world: those who understand binary and those who don't

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  8. #8
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    Predefinito Il pregiudizio impedisce l'analisi

    Condivido quanto esposto da Amati75.

    Pure Craxi negli anni '80 (dopo il sorpasso effimero e nominale sul Regno Unito) si azzardò a dire che l'Italia era la quarta potenza economica mondiale.

    Il poveretto tralasciò di considerare che in qualche modo andavano ascritti a quello britannico anche tutti quei PIL della miriade di ex colonie UK.

    Allo stesso modo non si calcola tutta la produzione USA che ormai viene sfornata in Messico e Canada, paesi membri del Nafta.

    Stesso discorso per i bluejeans e altri indumenti (di ottima fattura) che vengono prodotti in Costa Rica, Honduras, etc.
    Le cui fabbriche sono fisicamente in Centro America, ma capitale e know-how sono US.

    Insomma vi affannate a paragonare pedissequamente due filosofie economiche diverse, come comparare tra pere e albicocche
    Sebbene anche in Italia si inizi a deindustrializzare a tutto spiano ultimamente.

  9. #9
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    In Origine Postato da Legione
    Quindi tu escludi che l'economia Americana possa, prima o poi, collassare schiacciata dal suo enorme deficit commerciale?

    E se il deficit di cui si parla è nominale, come lo si distingue da quello effettivo? E quest'ultimo a quanto ammonta?

    Quanto è lontano dal vero il discorso di Ferruccio?

    Fino a che punto la crescita economica Americana è "drogata" dalle commesse militari?

    Devi scusarmi, Amati, ma, per una volta, mi accingo a parlare di cose e non conosco, al contrario di te che in economia sei parecchio ferrato (seguo sempre molto volentieri i thread a cui partecipi).

    La domanda è questa: E' preferibile una crescita robusta, come quella Americana, costruita sul deficit pubblico o una crescita modesta, sul modello Europeo, costruita su rigidi parametri di osservanza sul rapporto deficit/pil?

    La seconda non è una crescita più.. "sana"?

    Quindi tu escludi che l'economia Americana possa, prima o poi, collassare schiacciata dal suo enorme deficit commerciale?

    E se il deficit di cui si parla è nominale, come lo si distingue da quello effettivo? E quest'ultimo a quanto ammonta?

    Quanto è lontano dal vero il discorso di Ferruccio?

    Fino a che punto la crescita economica Americana è "drogata" dalle commesse militari?

    Non ho dtto che non possa collassate, tutto ha un limite di tmepo, anche la potenza militare ed economica USA, ma al contrario di quanto credono o meglio auspicano molti No-Global ed altri, non e’ imminente, dato che quando una potenza svanisce e’ perche’ ve ne una che cresce, la presente abbiamo dei candidati, che hanno “prospettive”, non certo certezze dato che l’UE ha la potenza economica, ma in declino senza serie e profonde riforme, ma non ha la potenza militare ne la coesione politica che serve nella politica di pressione su altri paesi.
    La Cina ha una crescita economica impressionante, peccato che abbia anche problemi impressionanti che prima o poi verranno a galla, tipo i miliardi di Euro di debiti delle aziende pubbliche, specie militari che hanno passato i loro debiti alle banche del governo centrale, i debiti prima o poi si pagano. I 150 milioni di contadini che si apprestano ad arrivare nei centri urbani.. voglia di Democrazia ecc…
    Come detto prima, il Deficit Commerciale USA e’ si “pesante”, ma uno, non e’ del tutto reale, per i motivi elencati anteriormente, e due, considerare che un economica, specie quella USA si fermi al confine di Stato e’ ignorare l’economia moderna, e come il mondo funziona.
    Difatti, pur se in disuso, a mio parere personale sarebbe piu’ utile basarsi sul PN (GNP) piu’ che sul PIL (GDP), dato che il primo misura le attivita’ economiche di una determinata Nazione, siano esse effettuate dentro o fuori i suoi confini materiali, il secondo unicamente dentro i suoi confini, lasciando fuori quindi tutto il discorso dell’ outsourcing, delle sussidiarie Estere del controllo del Capitale ecc..
    A quanto ammonta il Deficit Reale, ovvero capitali che effettivamente entrano nelle casse di paesi terzi? Difficilissimo da quantificare, dato che legalmente parlando, ad esempio Ford Messico, e’ a tutti gl’efetti un azienda Messicana che esporta in USA, ovvero nei dati ufficiali, avendoli a dispostone tutti (ovvero entrate ed usciti doganali ecc…) sarebbe teoricamente possibile saperlo, ma ci vorrebbe una vita per saperlo per noi singolarmente.
    Ma sappiamo che ovviamente quello reale e’ meno di quello, chiamiamolo “nominale”, anche solo fare un azzardo di quantificazione, mi e’ al momento difficile, prima si dovrebbe per lo meno superficialmente ricercare qualche info.
    Il discorso di Ferruccio, ha le sue basi, ma e’ molto semplicistico, e riduce tutto alla stampa dei Dollari, nel mentre vi sono molti ma molti piu’ fattori che sono partecipanti nel processo.
    Ad esempio, il USD e’ considerato moneta di Riserva, ma non e’ l’unica, e non e’ che la Banca d‘Italia ha Fisicamente 20/30 Miliardi di USD in banconote da 100 USD (con i nostri politici passati presenti e ahimé, futuri, sarebbero gia’ sparite da un pezzo..), ma ha crediti presso la WB, il FMI ecc.. per tot miliardi di USD. Sicuramente avra’ anche contanti, ma parte minoritaria.
    Inoltre i paesi hanno come riserve anche l’Oro, l’Italia stessa ha riserve in Oro, il patrimonio immobiliarie, di un paese, le sue riserve naturali, umane ecc… insomma il valore di una moneta non si basa unicamente su UN fattore, e’ un insieme di fattori, alcuni hanno importanza nel corto, altri nel medio, e i principali, nel lungo periodo.
    Le commesse militari hanno un peso, ma al contrario di quanto si crede al presente, ad esempio, l’incremento nel PIL in USA e’ dovuto principalmente al taglio fiscale dato da Bush, ed anche ad una spesa aumentata del governo Federale ad esempio, il Budget del “Ministero” dell’ Educazione in un anno ha avuto un incremento del 60%.



    Devi scusarmi, Amati, ma, per una volta, mi accingo a parlare di cose e non conosco, al contrario di te che in economia sei parecchio ferrato (seguo sempre molto volentieri i thread a cui partecipi).

    La domanda è questa: E' preferibile una crescita robusta, come quella Americana, costruita sul deficit pubblico o una crescita modesta, sul modello Europeo, costruita su rigidi parametri di osservanza sul rapporto deficit/pil?

    La seconda non è una crescita più.. "sana"?
    Grazie per la stima.
    Quello che e’ differente da noi e dall’ America e’il concetto stesso di come un Economia debba funzionare.
    In USA si tende piu’ sul come creare le risorse per poi ridistribuirle, come detto si tende molto di piu’ sul primo aspetto che sul secondo..
    In Europa e’ un po’ il contrario, prima si parla su come si distribuiscono, e poi su come si creano.
    La differenza sinteticamente e semplificando il concetto e’ propio li.
    Ogni concezione ha i suoi aspetti positivi e nagativi, globalmente pero, chi funziona meglio sono gl’Usa , non l’ Europa, che difatti si vede costretta a riformare i suoi orari di lavoro, il suo mercato del lavoro, le sue politiche pensionistiche ecc…
    Fare Deficit di per se non e’ un male, se questo e’ gestibile, difatti s’indica un parametro Deficit/PIL che non indica assolutamente che il debito debba diminuire, anzi il debito puo’ aumentare, nel mentre il rapporto Deficit/PIL diminuire, dato che come detto l’importante e’la gestibilita’ del Debito, non il suo ammonto.
    Se io faccio un debito di 1 milione di Euro seno preoccupato.. se lo fa Berlusconi, la notte dorme tranquillo, anche se il giorno dopo gli diventa di 2.

    Teoricamente e’ una crescita piu’ sana…. Se pero’ v’e’ crescita.. il fatto e’ che in Europa non v’e’ crescita, almeno non v’e’ come nel resto del globo.
    La stima della crescita Globale per il 2004 e’ (vado a memoria) di 4.5%, GL’Usa del 3.5%, Giappone del 3%, Europa del 1.5%(se non erro).
    Come detto prima, prima s’e’ pensato a come fare se fossimo cresciuti, se ecc… e poi ci si e’ preoccupati di come crescere.

  10. #10
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    Predefinito

    In Origine Postato da Oli
    Gli usa non permetteranno mai all'€ di acquistare potere, a costo di vaporizzarci con ordigni nucleari, ne sono certo.

    Qualcuno deve pur pagare per il loro alto tenore di vita, e quel qualcuno non sono certo gli americani, ma tutti quelli che nel mondo si spaccano di lavoro pagati una cicca di tabacco.


    Scusami Oli, da un cambio di 0.80 siamo oggi a 1.2343, t'e' caduta percaso una bomba sulla testa?

    Sono stati gl' Europei stessi, cioe' noi, quando l' Euro arrivo' a 1.3 a dichiarare che il cambio era irreale (e lo era), troppo elevato e che soffocava l'economia Europea.

 

 
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