Il Blog dei lettori
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Un'Estate di nome Fausto
L'estate 2004 verrà ricordata come l'estate di Fausto Bertinotti. Il segretario del Prc ha scompaginato le carte nel centrosinistra con una serie di mosse piuttosto "azzeccate". La prima: escludere il disubbidiente Nunzio D'Erme dal parlamento europeo, nonostante avesse ottenuto una caterna di voti. Con questa mossa Fausto s'è conquistato il plauso di molti nel centrosinistra che hanno giudicato Bertinotti "affidabile". (Anche se, sia detto tra parentesi, D'Erme a Strasburgo aveva forse sarebbe stato meglio mandarcelo, visto i voti che ha ottenuto e visto che i disubbidienti non vanno emarginati dalla dialettica politico-istituzionale). Secondo: ha annunciato che si presenterà alle primarie indette da Romano Prodi (qualora queste si facciano davvero) contro lo stesso Prodi, spiazzando i diessini - imbarazzatissimi - e rafforzando paradossalmente lo stesso ex presidente della commissione Ue. Infatti, un Prodi che uscisse da delle primarie a candidato unico (cioé lui) sarebbe infinitamente meno autorevole di un Prodi vincente sul leader della sinistra alternativa. Bertinotti lo sa e gli va bene, almeno finché Prodi, come promesso, poi farà il programma non da solo ma con lo stesso Bertinotti. Terzo: ha promesso che se si faranno delle primarie anche sul programma, lui rispetterà le decisioni della maggioranza. Forse qui Bertinotti ha esagerato. Noi, che simpatizziamo per il suo tentativo di superare il comunismo novecentesco, vorremmo un Bertinotti costantemente teso come una corda che trascina Prodi e la coalizione più a sinistra. Di una Rifondazione che si confronta nelle primarie e poi si "arrende" alla maggioranza non sappiamo che farcene. In ogni caso, caro Bertinotti, questa è stata la tua estate. Speriamo che il congresso di Rifondazione, non segni il tuo autunno.
[W.L.F. (della redaz. di AprileOnLine)]