Se lo dice La Padania deve essere vero. La Padania non sbaglia e soprattutto non si contraddice.
(Dedicato agli "anarchici" che pensano con la propria testa...)
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"Uno sporco conflitto per il petrolio"
Crescono le reazioni negative all'aggressione americana contro l'Iraq dopo il quarto attacco missilistico. E a farsi interprete della preoccupazione di molti parlamentari italiani per gli sviluppo della situazione è il leghista Oreste Rossi, che nei giorni scorsi si era offerto di andare a Baghdad come "scudo umano", per proteggere la popolazione civile. «Ancora una volta- denuncia Rossi - le presunte bombe intelligenti hanno colpito, e non per errore, obiettivi civili, come la centrale di estrazione di petrolio di Bassora. Bisogna ricordare che l'Onu, con l'Oil for Food, aveva autorizzato l'Iraq a vendere piccole quantità di petrolio in cambio di cibo e medicine. L'azione contro l'Iraq conferma che Usa e Gran Bretagna hanno intenzione di diventare gli unici detentori del petrolio».
(20 dic 1998)
Che voi sappiate, Oreste e' ancora la' a Baghdad o e' gia' tornato a casa?
Leghisti ferraresi: andiamo in Iraq
«Condanniamo il sopruso mondialista che sta avvenendo sotto gli occhi di una comunità internazionale succube del più forte e ci poniamo a completa disposizione dei deputati Cavaliere e Rossi per le iniziative che vorranno compiere in Iraq». Lo hanno detto Diego Binelli e Stefano Buosi, militanti della Lega Nord di Ferrara, i quali hanno sottolineato come «quel crogiuolo di alta finanza, multinazionali e lobby mondialiste che si concentrano nell'entità politica denominata Stati Uniti d'America esigono la demonizzazione di chi contrasta il loro disegno di dominio su tutte le zone strategiche del globo».
(20/12/98)
[...]Ci preme dare invece una notizia. I missili con testata all'uranio lanciati nel sud dell'Iraq, dove non c'erano fondamentali obiettivi militari, hanno inquinanto e reso radiottivo il sottosuolo della zona, già provato dai missili del '91
(22/12/98)
Si tratta della regione in cui si trovano i soldati italiani
adesso, tanto per ricordarlo.... forse non tutto il male viene per nuocere
L'evidenza dei fatti non chiarisce tuttavia i motivi che li hanno determinati. Perché Clinton ha attaccato Baghdad, una risposta così dura a una minaccia così labile? [...]si ha l'impressione che ci sia qualcosa che ci sfugge, una «ragione vera» per cui Clinton cercava solo un pretesto per attaccare e distruggere. Ma distruggere cosa? Forse le prove di qualche malefatta americana che Saddam custodisce? Quel che è certo, è che l'America se ne infischia dell'Onu, della Nato, dell'Europa. Ritiene di non aver bisogno di «permessi»; la «protezione» che offre al mondo, anche quando non è richiesta, la fa pagare in termini di potere e di arroganza: una sorta di «pizzo» che il pianeta deve versargli. Kofi Annan, il segretario generale dell'Onu, ha fatto la figura del suo usciere, l'Europa, divisa e discorde, è uno stuoino. Sorprende Blair, che si mostra più oltranzista della Tatcher. Forse spera di dividersi le armi di Achille: il potere, anche economico.
(18/12/98)
Ambasciatore Hamad, lei accusa gli Usa di aver cercato un pretesto per bombardare Baghdad, magari sotto le sollecitazioni di Israele?
«Soltanto i ciechi o i collaborazionisti degli americani possono negare questa realtà. L'amministrazione statunitense da mesi dichiara di avere come obiettivo primario la caduta di Saddam Hussein. La ricerca di armi atomiche e chimiche eventualmente in possesso dell'Iraq non ha prodotto nessun risultato, quello che importa all'America e ad Israele è di far fuori Saddam. Siamo di fronte ad un'ingerenza negli affari interni di un Paese sovrano da parte di chi pensa di essere una specie di polizia mondiale».
L'Onu, la Nato, l'Unione Europea non contano quindi niente?
«Meno di zero, secondo la visione del mondo americana. Ormai l'Onu ha fatto la fine della vecchia Società delle nazioni, che tra la prima e la seconda guerra mondiale venne scavalcata dagli interessi particolari di Gran Bretagna, Stati Uniti e Francia e in certi casi anche pilotata da queste potenze. Ricordate le sanzioni contro l'Italia per la guerra di Etiopia? Inglesi e francesi avevano un regime coloniale ben più ampio e duro che non quello italiano, eppure le sanzioni vennero comminate soltanto contro gli italiani, perché andavano a fare "concorrenza" a coloro che desideravano dominare il Mediterraneo, come sempre».
Da tempo Umberto Bossi segnala la volontà in atto da parte di una potente Cupola dell'alta finanza mondialista di scavalcare la volontà democratica dei popoli. Lei concorda?
«Concordo in pieno con quanto espresso dal segretario federale della Lega Nord. Vige la legge della giungla e quelli che credono di essere i più forti agiscono di conseguenza. L'Onu, comunque, ha già dimostrato la sua debolezza più volte. Noi palestinesi aspettiamo da anni che la risoluzione delle Nazioni Unite, che obbliga Israele a ritirare il suo esercito dalla Cisgiordania, venga applicata. Gli americani hanno sempre posto il veto, nel Consiglio di Sicurezza dell'Onu, per proteggere Israele. Oggi più che mai, visto che due importanti Ministri americani, Cohen e Albright, sono ebrei».