Cartelli dialettali e bandiere locali, favorevoli o contrari?

[Padanik (POL)]

Dite la vostra. Mi interessa conoscere il parere della Destra Radicale in merito. Siete favorevoli o contrari alla riscoperta delle lingue locali e dei dialetti attraverso i cartelli bilingui e l'esposizione dei vessilli locali, nonchè l'insegnamento delle tradizioni regionali nelle scuole? Ovviamente non parlo solo di quelle del Nord, ma anche di quelle del Sud.

Essendo che le culture locali sono vive da millenni , anche se non sono tanto in salute , mentre la cultura patriottica nazionale data solo 1860 , non ci vedo nulla di male nel darle il giusto peso che gli spetta.
Dove abito io , negli ultimi mesi la lobby slovena ha fatto togliere diverse segnaleticge bilingui lasciando solo quelle in sloveno (sto parlando di territorio ITALIANO) , quindi mi sembra paradossale quello che è successo a BERGHEM!

[Mr]

Favorevole, anche se il termine Destra radicale "does not apply to me".

[cristiano72]

Il recupero della propria memoria storica non è mai un male.

[Ludovico]

Contrario. La "riscoperta delle lingue locali" sa troppo di motto leghista e mi deprime in partenza. I dialetti sono molto belli e spesso scambio volentieri delle battute in dialetto con amici o gente delle mie parti. E soprattutto quando capita di andare in altre regioni mi piace molto sentire il dialetto locale. E' anche un divertimento, in senso buono.
Ma il "dialetto a tutti i costi", addirittura da insegnare nelle scuole, proprio non lo digerisco.
Quanto poi allo studio delle proprie tradizioni regionali, va benissimo, molto interessante ed utile. Ma possibilmente un insegnamento non inquadrato nell'ottica leghista che, del resto, ossessionerebbe l'argomento.
Sarebbe utilissimo, invece, che nelle scuole si studiasse il Risorgimento in chiave revisionistica. Per non parlare di tutta la storia del novecento.

[Satyricon]

Contrario.
I cartelli stradali devono, molto semplicemente, segnalare il luogo che si sta raggiungendo o che si vuole raggiungere; cartelli in dialetto non possono che confondere e disorientare: chi conosce il nome in dialetto di tutti i paesini lombardi quando questi sono indicati nelle mappe in italiano?
Se pensiamo poi alle zone di confine dove ci sono già cartelli bilingui che cosa facciamo mettiamo tre o quattro cartelli per paese?
Non è certo per decreto legislativo che si salva un idioma, imponendone l'uso (in modo giacobino verrebbe da dire), ma dalla libera scelta dei cittadini di utilizzarlo e non lasciarlo divenire "lingua dei morti".
Un discorso in parte analogo andrebbe fatto per i vessilli storici: si ad un recupero storico e "sentimentale", ma ricordiamo anche che l'estema frammentazione politica fu causa della debolezza di tutti gli statarelli pre-unitari (di fatto quasi tutti vassalli di stati esteri come adesso lo siamo noi degli USA) e quindi attenzione a certe pelose rivalutazioni e strumentalizzazioni.

[Mr]

A dir la verità è stato imponendo l'uso del toscano che le altre sono diventate "lingue dei morti"...

[Perdu]

In origine postato da Satyricon
Non è certo per decreto legislativo che si salva un idioma, imponendone l'uso (in modo giacobino verrebbe da dire), ma dalla libera scelta dei cittadini di utilizzarlo e non lasciarlo divenire "lingua dei morti".

perfetto, quindi anche la lingua italiana deve diventare facoltativa, che i cittadini scelgano, così fra 50 anni solo uno sparutissimo gruppetto di nostalgici parlerà l'italiano, tutti parleranno l'inglese! chi se ne fa qualchecosa di una lingua parlata (anche male) solo in italia e sconosciuta nel mondo?

[S.P.Q.R.]

si ai vessilli non ai cartelli in dialetto, sarebbero una spesa inutile

[Perdu]

comunque la nazione sarda ha la sua bandiera, leggete leggete

http://www.sardopoli.it/bandiera/bandiera%20sarda.htm