Il caso Marrazzo è servito a mettere in luce oltre che la diffusione di costumi degradati in una buona fetta del ceto dirigente, la debolezza di questi ultimi, in balia di ogni tipo di ricatto dovuto alla propria vita dissoluta.
Un padre di famiglia, che ha un'immagine pubblica magari di difensore dei valori tradizionali, e su questo basa il suo consenso elettorale farebbe qualsiasi cosa pur di non far sapere a moglie e figli dei suoi vizi o far sì che venga compromessa la sua immagine pubblica e carriera politica.
Immaginatevi palazzinari, faccendieri, magnati etc.. che facilità hanno di tenere per le palle un ceto politico di questo tipo facendo commissionare ad agenti privati o elementi deviati dello Stato prove e dossier compromettenti.
Si pone una grave questione di inquinamento delle scelte del ceto politico, fatto in gran parte da individui deboli e dissoluti, schiavi dei propri vizi e non all'altezza del ruolo ricoperto.
Mi auguro che la magistratura proceda in una vasta opera di pulizia.