Julius Streicher: un martire della libertà di pensiero

[cesaro]

Julius Streicher :

un martire della libertà di pensiero





Dopo la legge del culto della memoria ebraica che introduce la sinistra festività dell’obbligo rituale del culto della più sinistra e truculenta menzogna ideata dalle lobbies ebraiche (la commemorazione obbligatoria del presunto olocausto ebraico durante la seconda guerra mondiale), si può ben dire che la menzogna sterminazionista sta assumendo i sinistri contrassegni di una controreligione, indispensabile alle lobbies ebraiche quale passaporto per l’impunità di ogni infamia compiuta da Israele in Palestina, nonché alibi per tutti i ricatti ( morali, religiosi, culturali, politici, economici) che perpetra la diaspora ebraica e le sue consorterie nel cosiddetto mondo libero.

Tappa fondamentale per la trasformazione dello stesso popolo ebraico in idolo assoluto e sanguinario imposto all’adorazione da tutti i popoli del mondo è la repressione di ogni idea critica nei confronti dello stesso Israel.

Per questo, il progetto ebraico deve reggersi su un dispositivo internazionale di controllo sociale.

E questo dispositivo si basa sulla legge delle più antiche tirannie orientali di ceppo sovietico : carcere e morte civile per tutti i dissidenti, che in questo contesto totalitario divengono addirittura degli “eretici” quali spregiatori del dogma assoluto dell’olocausto ebraico, argomento che dalla storia passa al dominio intangibile del mito e della pseudoreligione.



Questi sono i fatti noti, che viviamo nel tempo presente.

Meno nota è forse l’origine storica da cui traggono origine le varie leggi liberticide che racchiudono in una sinistra camicia di Nesso di stile sovietico l’intiero “libero Occidente”.

Esse hanno un cupo ed ignobile precedente : l’abominio giudiziario del processo di Norimberga ai capi del movimento nazionalsocialista, il primo caso nella storia dell’occidente , di Vincitori che si arrogano il diritto di processare i Vinti, al di là di ogni necessaria imparzialità giudiziaria necessaria per ogni civile procedimento.

Un processo che è un marchio di infamia per la cultura giuridica occidentale e che ha lasciato numerosi guasti nel corso dei decenni successivi, in termini di libetà di pensiero e di imparzialità di giudizio nei confronti dei ribelli avversari del sistema democratico plutocratico americanomorfo.

Fu in quella circostanza, nella primavera di sangue del 1945, che gli strateghi occulti che avevano voluto l’umiliazione del popolo tedesco e dell’Europa inventarono un concetto che sta avendo ai giorni nostri lugubre ed incredibile fortuna : il concetto di istigazione all’odio razziale.

Con Norimberga si apre la nuova era (new age) della tirannia assoluta del “pensiero unico”, prima tappa dell’imposizione del culto del popolo ebraico come entità superiore e libera da vincoli etici e giuridici nella sua sete di dominio mondiale, pri9ncipio non scritto che costituisce l’asse portante della ideologia mondialista.

Come anche evidenziato dall’avvocato delcroix (difensore del prof. Faurisson), l’invenzione del delittp d’opinione racchiuso nella definizione ambigua ed inquisitoria di istigazione all’odio razziale nasce nelle cupe aule giudiziarie di Norimberga , soverchiate dai mitra e dai dollari americani, dove i vincitori volevano distruggere , allora e per il futuro, i Vinti.

La democrazia è totalitaria e liberticida nella sua stessa ed intima natura.



Tutta la vicenda odierna della criminalizzazione di ogni idea critica al giudaismo internazionale nasce, fin da queste cupe e tragiche origini pseudogiudiziarie, da un contesto quasi rituale di vendetta occulta intrisa da orrendi misteri di sangue di ceppo kabbalistico.

Non solo il divieto di criticare l’Ebraismo assume i profili, oggi evidenti, di uno pseudo/comandamento religioso (che non esiste da nessuna parte), ma proprio quasi ogni tappa successiva di questo degrado della libertà nell’Occidente pare contrassegnata dai lugubri profili di un sacrificio rituale di origine occultistica.

Shyllock si vendica dei suoi nemici e chiede sempre e solo la loro vita.

L’immagine shkespeariana della libbra di carne tratta dal cuore della vittima è quanto mai espressive e non è solo letteratura…



La prima vittima rituale dell’odio ebraico a Norimberga e dopo è stata Julius Streicher.

Ci interessa soffermarsi su questa figura che riteniamo emblematica per chiunque voglia soffermarsi sulla lunga catena liberticida che da Norimberga ad oggi avviluppa e soffoca la libertà di pensiero del vecchio continente.

La stessa esecuzione capitale di Streicher – reso solo, si badi bene, di dirigere una rivista critica verso l’ebraismo – è inquietante ed emblematica e per moti studiosi cela i profili di una vendetta rituale occulta del giudaismo.





Innanzi tutto Streicher era un giornalista ed un ricercatore.

Reo solo a Norimberga di aver pubblicato un periodico, Der Sturmer, che dava profondo fastidio al giudaismo internazionale.

I “crimini” per cui Streicher fu atrocemente suppliziato ?

Aver pubblicato un supplemento del lo Sturmer dedicato agli assassini rituali ebraici, realtà più certa e provata, ma su cui il giudaismo vuole che cada la più totale delle censure.

L’accusa dovette ammettere apertamente che le illustrazioni del giornale erano autentiche e lo studio provvisto di riferimenti corretti e scientifici.

Fra i riferimenti di Streicher c’erano anche studiosi di vaglia, fra cui il famoso dott.Erich Bischof di Lipsia, nonché autentiche cronache di procedimenti penali moderni per i reati – questi sì autentici …- di omicidio rituale ebraico.

Il tribunale aveva fretta di accontentare la sete di sangue di Shylock : ritenne superfluo esaminare le fonti documentarie di Streicher per accertarne l’autenticità (chissà perché…), non potè dichiarare che gli articoli fossero inesatti, ma sostenne una tesi aberrante che portò alla forca il giornalista : l’”intenzione” dell’autore sarebbe stata quella di offendere gli ebrei, e tanto bastava per renderlo colpevole del reato di “istigazione all’odio razziale”.

Andava impiccato per le idee che il tribunale dei Vincitori gli attribuiva nel foro interiore dell’anima….

Un processo di stampo inquisitorio agghiacciante, ma, si badi bene, esso riecheggia certe cronache giudiziarie dei giorni nostri, certe aberrazioni giudiziarie di magistrati dalle amni lorde di sangue di liberi ricercatori storici revisionisti.

Sembra di sentire le luride crociate di certe associazioni ebraiche.

Io stesso sto provando sulla mia pelle l’odio di un coordinatore di associazioni ebraiche dedite alla lotta contro l’antisemitismo, l’odio di un giudeo omosessuale e della sua corte dei miracoli…

Questa è la democrazia…..



Streiche fu ritenuto degno di morte anche per aver pubblicato un libretto di un suo collaboratore dal titolo Il fungo velenoso, dove venivano indicati alla riprovazione collettiva le condotte più ripugnanti che la classe borghese ebraica era solita porre in essere nella sua sfacciata e lubrica sete di dominio sulla avvilita nazione tedesca.

Il titolo del libretto non era invenzione della propaganda tedesca, ma derivava da una famosa allocuzione di Martin Lutero.

Anche Martin Lutero sedeva simbolicamente aul banco degli imputati di Norimberga…

Le aberrazioni giudiziarie, se non destano il raccapriccio popolare, tendono a ripetersi : anche oggi c’è una procura italiana, quella di Pisa, che vuole condannare per istigazione all’odio razziale alcune prediche religiose di Lutero….

Il processo di Norimberga non ha mai fine : Shylock ha sempre una atavica ed inestinguibile sete di sangue.

Maledetto vampiro che soffoca i popoli da secoli !

Con la esecuzione sommaria di Streicher, giornalista libero come pochi, veniva così accontentata la comunità ebraica che voleva vendicare la sordida figura di uno dei bersagli de il fungo velenoso : un ricchissimo e depravato industriale ebreo, Lousi Schloss, autore di una famosa serie di crimini sessuali contro i bambini rimasto sempre impunito. Fino alla denuncia pubblica di Streicher…

Anche Schloss, ributtante figura di pedofilo ebreo, andrà rievocato con ebraica commozione nel giorno della memoria ?



Noi però preferiamo ricordare il martirio di Julius Streicher.

Durante il processo di Norimberga fu oggetto di continue sevizio da parte delle forze angloamericane.

Torture di cui il Tribunale di Norimberga non volle lasciare traccia nei verbali, ma che sono comunque pervenute fino a noi.

Ci ha testimoniato Streicher :



“Signori, sono stato arrestatoe , durante la mia detenzione, ho sperimentato cose simili a quelle imputate a noi, alla Gestapo. Sono rimasto senza vestiti in una cella per quattro giorni. Mi sono state fatte delle bruciature. Sono stato gettato sul pavimento ed incatenato. Ho dovuto baciare i piedi a carcerieri negri che mi sputavano sul viso. Due negri e un ufficiale bianco mi hanno sputato in bocca, e quando non ne potevo più, me l’aprivano con un bastone di legno ; e quando chiedevo dell’acqua, venivo portato alla latrina e mi si ordinava di bere lì”.



“per evitare ogni malinteso, devo dire che a fresino sono stato picchiato, per giorni e senza vestiti, così duramente che ho perduto il 40 % della mia capacità uditiva, e la gente ride quando faccio domande. Non ci posso far niente se sono stato trattato così, Perciò chiedo che mi si ripeta la domanda”.





Nessuna inchiesta fu mai aperta contro i carnefici di Streicher.

Erano “democratici”…

La sentenza, come è noto, fu una sentenza di morte.

Per reati d’opinione.

Questo fu il colpo di grazia alle idea romana ed occidentale di un processo imparziale:



Ma il calvario dell’intellettuale nazionalsocialista è durato anche dopo la morte.

L’odio di Shylock non si ferma neppure di fronte alla morte del suoi avversari. E’ inestinguibile. E’ metafisico. E’ una aberrazione nera che rende disonore al mondo civile.

E’ un cupo buco nero aperto negli insondabili abissi del male più malefico.

Secondo alcune fonti storiche , a Streicher, come agli altri “giustiziati” di Norimberga, sarebbe stata eseguita una mutilazione rituale , secondd una prassi occulta di orgine ebraica e kabbalista, consistente in un profondo taglio con un coltello rituale, taglio che attraversa in profondità, da parte a parte, la gola della vittima per farne lordare in terra il sangue che ne fuoriesce.

Si possono esaminare delle foto, inquietanti, che documentano questo agghiacciante rituale di questo evidente omicidio rituale che ha oscure origini nel giudaismo occulto e kabbalistico.

L’omicidio rituale di Streicher è stato l’atto macabro ed occulto che ha dato la stura occulta alla legislazione liberticida antirazzista, come in una sordida e macabra forma evocatoria maligna.

Un sacrificio orrendo di sangue che ha evocato occulti demoni e “mosso” una corrente di odio giudaico antirazzista che anima e perverte tutt’oggi l’Occidente.

Queste leggi liberticide e malefiche, bagnate col sangue di uno dei più coraggiosi giornalisti moderni, reo di aver attaccato i profili inquietanti e disgustosi di quel mondo ebraico, oggi presiedono, come demoni tirannici, la difesa di quel Mac.Mondo totalitario che i signori del mondo vorrebbero imporci come nuovo dio.

Queste leggi mostruose sono state in sonno per decenni, ma oggi risvegliate dagli Iniziati di Sion esigono ancora il oro rorendo tributo di sangue sulla pelle dei ribelli contro il Mac.Mondo.

Il Congresso Mondiale ebraico ha delibrato che era il momento in cui queste leggi, eredi della sentenza di Norimberga, ricominciassero a percorrere l’Europa a esigere tributi per Shylock, per l’Eterno Nemico.

E così oggi, senza neppure rendersene conto, l’Eurirpa è privata della sua libertà di pensiero : le leggi liberticide impediscono ogni critica la giudaismo internazionale.

Il giornalista svizzero Amaduru ha scontato una ingiusta pena detentiva per aver criticato il Congresso Mondiale ebraico e il dogma dell’olocausto.

Il prof. Faurisson è stato anche vittima di un attentato sfigurante al vetriolo.

Il sottoscritto è oggetto di una campagna di odio ebraico volta a radiarlo dall’ordine degli a vvocati ( tanto per togliermi il lavoro e impedirmi di difendere con passione i nazisti del 2.000)e a mandarmi in galera.

Le organizzazioni ebraiche che hanno indetto la Santa crociata Sionista nei miei confronti hanno generosamente scritto che queste sono solo le sanzioni preliminari da prendere nei miei confronti. Sarebbe interessante sapere quali saranno quelle definitive…

Non chiedeteci di amare la democrazia, il sistema che permette a queste bande di assassini mediorientali e levantini di aggredirci e minacciarci a casa nostra….



Shylock, dunque, non ha ancora terminato di vendicarsi.

La sua sete di vendetta non è ancora soddisfatta.

Smetterà solo quando sarà sicuro di poter disporre a suo piacimento del pianta e di disporre delle animerei suoi abitanti:

Smetterà solo quando sarà circondato da servi obbedienti e da popoli inebetiti con le droghe delle ideologie mondialiste ed ireniste.

Quando tutti adoreranno il suo odio eterno come nuovo idolo che simboleggerà tutti gli idoli e feticci sanguinari conosciti dall’umanità in evi di terrore dimenticato e che Shylock porta entro la sua ira.

Quando tutti adoreranno i giudei come popolo superiore cui ogni culto è dovuto.

Ma la sua vendetta più ambita sarà la distruzione dei popoli europei, quei popoli che hanno costretto l’Eterno Nemico a vagare senza patria per millenni.

La sua vendetta passa attraverso la nostra distruzione, attraverso il meticciato multirazziale che snerverà la tenuta dei popoli europei di fornte al tronfante dominio giudaico internazionale.





Nel chiudere queste riflessioni sulla fine tragica di Julius Streicher, reo di aver opposto la sua penna allo s trapotere ebraico, ci rammarichiamo che i nostri lettori non abbiano ancora potuto leggere i suoi scritti, in particolare il fungo velenoso, perché condannati all’oblio e alla damnatio memoriae dalla furia di Shylock.

Non sappiamo se la sorte ci darà la possibilità di farli conoscere.

Noi ci proveremo, anche se sappiamo che la democrazia uccide.

E quando non può farlo fisicamente ci prova con la morte civile…

La barbarie democratica e giudaica non conosce limiti.

La Polizia del pensiero Unico decreta anche la damnatio memoriae come nel caso anche della opera di Julius Streicher.

Abbiamo voluto ricordare la vera storia del primo processo, ignobile e raccapricciante, nei confronti di reati d’opinione.

Il primo processo contro un giornalista, la prima vittima delle leggi speciali liberticide che oggi chiedono ancora tributi sulla pelle di chi dissente dalla nuova era del Mac.Mondo.



Questa è la nostra giornata della memoria : la memoria dei crimini commessi dal giudaismo internazionale in nome della democrazia.

Anche noi possiamo dire ancora oggi con Julius Streicher : Gli Ebrei sono la nostra disgrazia.





Edoardo Longo

[Aryan]