CASO BATTISTI / L’EX TERRORISTA IN FUGA DOPO IL SÌ ALL’ESTRADIZIONE
Castelli: rappresenta una cultura che dimentica le vittime dei reati
«Io credo che occorra aprire un dibattito sulla sinistra europea che combina disastri, che difende gli assassini e i latitanti, che vorrebbe fuori dalle carceri chi ha sbagliato a danno dei cittadini onesti. Una cultura che è aberrante e che io cerco di combattere, perchè è la cultura della morte, della difesa di chi compie delitti, una cultura che si dimentica completamente delle vittime dei reati»: il ministro della Giustizia Roberto Castelli, dopo la fuga di Cesare Battisti, critica duramente ch ha sempre difeso l’ex terrorista. La sinistra e l’intellighenzia europea, «oggi - ha affermato Castelli - si trovano di fronte all’imbarazzante situazione di aver difeso chi non riconosce neanche le leggi francesi. Dopo la fuga Battisti e tornato ad essere quello che per noi è sempre stato: un latitante». Secondo il guardasigilli «con Battisti abbiamo lanciato questo messaggio: voi avete commesso dei reati, pensate di averla fatta franca andando all’estero e godendovi quella vita che avete negato a vittime innocenti, ma noi vi cercheremo, ovunque, comunque e per sempre»