I volti nascosti delle Dee degli asteroidi

[Tomás de Torquemada]

Dal sito http://web.infinito.it/utenti/a/astrologica/

http://web.infinito.it/utenti/a/astr...rere/cer01.htm

I VOLTI NASCOSTI DELLE DEE DEGLI ASTEROIDI
di Jessica Murray

traduzione a cura di Barbara Leoni

Durante gli ultimi decenni le ingiustizie di patriarcato sono state sfidate virtualmente in ogni campo, da quello legale a quello linguistico. Il simbolismo astrale può essere l'ultimo bastione della roccaforte maschilista della cultura diffusa nel mondo occidentale, ma ci sono miriadi di cambiamenti anche in questo campo. La scoperta dei quattro asteroidi maggiori, poco prima dell'avvento del nuovo millennio, simboleggia questo cambiamento. Dalle divinità del pantheon pagano attraverso Geova ed Allah, le divinità maschili hanno regnato a loro piacimento nei cieli adattando al modello maschile le culture dominanti. I teologi classici, dai quali gli astrologi contemporanei traggono nutrimento per la loro immaginazione, considerano Giove /Zeus come re del cielo e dalla sua corte olimpica noi abbiamo ricavato, il nostro pantheon di otto astri maschili e solamente due femminili, sin da allora.

Ma l'astrologia ora ha un suo proprio linguaggio con cui espandersi in questo patriarcato cosmologico, ed a ricupero i misteri del Principio Femminile. I primi quattro asteroidi scoperti - Cerere, Pallade Athena, Vesta e Giunone - rappresentano essenzialmente l'archetipo femminile, come la Luna e Venere, ma lo rappresentano diversamente. I metafisici si riferiscono alla Legge delle corrispondenze per spiegare come possa accadere che un pianeta venga scoperto nel cielo precisamente nello stesso tempo in cui si manifestano nella mentalità comune i problemi che governa. Secondo questa legge, ognuno delle migliaia di asteroidi recentemente scoperti si accorda nel significato ad un gruppo di idee il cui tempo di esprimersi è venuto. I disordini alimentari, per esempio, governati da Cerere, o la frase "il duplice standard" associata a Giunone, non erano entrati a far parte della cultura popolare fino agli ultimi decenni, fino a quando gli asteroidi sono ufficialmente entrati ad arricchire lessico astrologico.

La scoperta dei primi quattro asteroidi agli inizi dell'Ottocento corrispose storicamente alle donne suffragette. Il femminismo trovò il suo secondo momento di diffusione nei primi anni Settanta, nel momento in cui Eleanor Bach pubblicò le effemeridi dei primi asteroidi.

Questo è ciò che astrologi vogliono esprimere quando dicono "Come in alto, così in basso". Questi piccoli corpi celesti stanno orbitando tra Marte e Giove fin dalla nascita del sistema solare, ma solo e proprio ora si esprimono particolarmente nella loro novità, come si deduce ancora una volta traducendo la loro esistenza dal simbolismo astronomico in simbolismo astrologico, procedimento che ci offre un insegnamento di concetti improvvisamente attinenti.

Visti in questa luce, gli asteroidi diventano ora estremamente importante. Ognuno dei quattro è una specifica focalizzazione del simbolismo, una particolare fetta dell'intero rappresentato dal principio femminile archetipico, espressamente adattato a ripristinare un particolare aspetto di saggezza che è rimasta sepolta da migliaia di anni.

Il fatto che l'astrologia convenzionale abbia usato solo due pianeti per esprimere la femminilità, privandola comunque di requisiti necessari, è un riflesso del fatto che c'erano solamente due ruoli socialmente accettabili per le donne: quello della moglie - cioè l'aspetto venusiano - e quello della madre - cioè l'aspetto lunare. Da un punto di vista più ampio possiamo dire che noi, donne ed uomini allo stesso modo, abbiamo tagliato fuori ogni altro significato femminile oltre queste due espressioni. Ed il problema va oltre i ruoli sessuali, abbracciando tutti gli aspetti dello yin dell'esperienza umana, dai nostri atteggiamenti verso Madre Natura alle possibilità che ci offre l'emisfero destro del cervello.

Ora gli asteroidi vengono a riempire gli spazi vuoti. Nella sua opera, Asteroid Goddesses, Demetra George scava profondamente nel significato a partire dalla preistoria per riscoprire il loro significato, esaminando le quattro divinità in funzione del loro ruolo nel mondo greco e romano, tracciando il loro mito fino al periodo di ellenistico, quando ogni dea aveva un volto diversa, ed in ogni caso un potere notevolmente maggiore.

Questo è il momento in cui lo svolgimento del mito diventa veramente interessante.

Originalmente ognuna di queste divinità si è differenziata nel corso del tempo dall'adorazione della Dea Madre, e questo è accaduto in un periodo in cui la religione degli dei del cielo non era ancora consolidata, mentre iniziava l'Era del Toro. Assommando insieme gli indizi del modo in cui queste dee furono percepite dai loro fedeli nell'era primordiale, vediamo come le leggende subirono una mutazione col tempo a seconda dei cambiamenti politici e sociali e come generarono nuove immagini religiose nelle generazioni successive.

Si deve premettere che le vicende di quelle età storiche e le immagini cosmologiche sono inestricabilmente congiunte. E si deve prendere in considerazione il modo di manifestarsi della quattro dee per trovare il pieno significato di ognuno dei quattro asteroidi principali: ognuno ha un volto intimo ed arcaico ed un volto esterno più recente. Il volto esterno è rappresentato dall'aspetto socioculturale: noi tutti sappiamo che questo volto (l'estensione del quale è stata chiarita dalla mitologia classica che spiega le nostre posizioni sui ruoli sessuali nel mondo Occidentale, che rappresentano la dilatazione della cultura dominante, argomento che potrebbe essere un buon soggetto di un'altra analisi). Il volto intimo, lontano dall'esserci familiare, è la chiave della nostra liberazione.

Questo costituisce un modo nuovo ed integro di leggere una carta del cielo.

Guardando i quattro asteroidi secondo le modalità chiarite da Demetra George fa mi fa sentire come se ciascuno di loro fosse un insegnamento per un diverso mistero, lo strumento con cui il soggetto viene condotto attraverso un percorso di iniziazione, basato sul suo proprio personale corredo astrale e fatto di circostanze e modi espressivi assolutamente individuali, simboleggiati dalla specifica ed unica carta del cielo personale. È come se ognuno di noi avesse la chiave per addentrarsi in punta di piedi nei Riti Sacri della Grande Madre. Tali pratiche costituivano in tempi antichissimi l'unica religione: questo culto detenne il potere spirituale nel bacino del Mediterraneo per migliaia di anni prima di essere accantonato definitivamente da un Imperatore cristiano nel Quinto secolo dopo Cristo. Demetra George spiega che le dee sopravvivono nell'inconscio collettivo, che le loro immagini sono per noi familiari a livello biologico; e che un studio completo degli asteroidi può permetterci di riconoscere queste verità sepolte, e che sono state rimosse in superficie ma restano profondamente radicate.

Cerere è il più grande degli asteroidi ed è il primo ad essere stato scoperto ufficialmente.

Demeter (Da-Mater, o Madre-Terra) era il nome greco di questa dea, la cui giovane figlia Persephone fu rapita da Hades-Plutone e confinata nel regno sotterraneo dell'Aldilà. Prima con dolore e poi con rabbia, la madre Cerere privò il mondo della sua benedizione, causando la morte della vegetazione e gravi malattie nelle persone che soffrivano la fame. Un compromesso di mediazione le concesse di ricongiungersi per un certo periodo di tempo alla figlia, alla quale fu permesso di trascorrere una parte dell'anno sulla superficie, nel mondo dei vivi con sua madre: in questo periodo le messi sarebbero giunte a maturazione fino al raccolto. Ma successivamente la ragazza avrebbe dovuto trascorrere molti mesi ogni anno sotto terra, e in questo tempo nulla sarebbe germogliato e cresciuto della vegetazione. Apparentemente placata, Cerere concesse all'umanità il regalo di un chicco di frumento, il simbolo centrale dei suoi riti di iniziazione nei Misteri della vita e della morte.

E così su un primo livello interpretativo, abbiamo qui un mito che spiega il ciclo delle stagioni e le origini dell'agricoltura, così come una storia archetipica universale dell'innocenza perduta. Ma che cosa rappresentava Cerere prima che i Greci si impadronissero della sua storia? Un'occhiata agli antecedenti del mito mostra un altro strato di significato.

Demetra George indica che c'erano state molte dee della fertilità nella parte del mondo che ha costituito gli archetipi del periodo classico, ognuna delle quali aveva un mito simile a questo, a parte una caratteristica di grande importanza: lo stupro della figlia. Quella parte sembra essere una aggiunta posteriore: un'allegoria che illustra la lotta di potere che stava prendendo campo al momento della sovrapposizione dei caratteri culturali maschili: una lotta fra le culture dominanti e le culture indigene che il patriarcato stava sostituendo. La condizione di estate perenne e simbolicamente coincidente con il periodo che il mondo antico definiva Età dell'Oro, antecedente ai tempi che hanno visto dominare il patriarcato nella mezzaluna fertile mediterranea. L'assenza di un padre per Persephone simboleggiò il fatto che nelle tribù più antiche, la paternità era considerata secondaria perfino nelle linee di successione ereditaria.

Alcuni degli argomenti che Demetra George vede nel mito includono l'incesto, indicato dallo stupro di Plutone - che era zio di Persephone - e gli interessanti collegamenti alle leggi che lo rendevano lecito nell'antichità (Omero descrisse Zeus nella sua "Ode a Demeter" come "colui che viene da lontano, e lo permette") così come la suddivisione della custodia della ragazza tra madre e marito, indicata dal compromesso imposto a Cerere dal giudice olimpio. E le lotte per la custodia e l'affidamento sembrano coincidere con i transiti di Cerere. Cerere governa anche i complessi legati al cibo, come indica il rifiuto di Cerere di mangiare in assenza della figlia; indica la necessità di cercare appoggio e l'interruzione di lavoro, dato che Cerere arrestò la produzione di cibo come un mezzo di controllo e di potere.

Demetra George spiega che la posizione di Cerere nella carta del cielo mostra - più specificamente di quella della Luna - il modo in cui una persona si comporta nell'allevare, e contemporaneamente la sua creatività in questo campo, il modo di esprimersi e il potenziale oscuro di questa attività: l'essere troppo generosi o troppo avari in relazione all'allevare. In dodicesima casa, ad esempio, è probabile che Cerere indichi una relazione materna elusiva o distratta, o un rapporto in cui il soggetto assorbe valori spirituali insieme al latte materno. Una Cerere nel Toro offrirebbe un sottofondo cordiale allo stile dell'allevare, ma aumenterebbe il potenziale del voler possedere le persone di cui ci si occupa. Interpretando l'asteroide in relazione al suo volto intimo ed arcaico, scopriamo la saggia sacerdotessa funebre: Cerere nella sua fase arcaica - così come innocentemente si trasforma in Hades, appare come quella. Come le anziane preistoriche che cullavano nelle loro braccia negli ultimi riti i membri morenti delle tribù, Cerere può spingerci ad un comportamento paragonabile a quello di custodi compassionevoli di malati terminali o in assistenti dei ricoverati negli ospizi, per esempio quando affrontano l'ultima parte della loro esperienza terrena. La posizione di questo asteroide dà anche indizi su alcuni tipi di situazioni nelle quali il soggetto "riemerge dagli Inferi" come faceva Persephone. Cerere in aspetto alla Luna, per esempio lo renderebbero molto sensibile a quelle crisi di trasformazione che accadono tra le mura domestiche, non solo nell'ambiente familiare ma anche con i compagni di camera o con chiunque viva sotto lo stesso tetto. In tal caso una lite con un coniuge può mettere qualcuno nella condizione di un bambino debole che deve riemergere poi alla maturità attraverso una catarsi e la comprensione dei propri punti deboli.

Come genitori, possiamo usare il lato trasformativo dell'archetipo di Cerere per aiutarci attraverso la perdita e la reinvenzione di se stessi che caratterizza la sindrome del nido vuoto. Cerere può guidarci attraverso la sensazione di "svuotamento del cuore" - o svuotamento dell'utero - che necessariamente deve essere integrata, come doveva fare la dea.

Come un Plutone femminile, Cerere rappresenta un amore materno che va oltre la morte ed il dolore. Sembra anche governare qualche tipo di rito di passaggio della maturità che viene insegnata attraverso un incontro col Buio, l'esempio estremo della qual cosa è lo stupro. Se la violazione è fisica, ma anche se è psichica, il suo insegnamento è che anche traumi più terribili possono essere precursori ad un stato della sovranità, come accadde alla giovane vittima che finì per diventare Regina degli Inferi.

[Silvia]

... segni, pianeti, case, aspetti, transiti, polarità, triplicità, nodi lunari, acendente, discendente, medio cielo, parte di fortuna, dispositori, luna nera… ci mancavano gli asteroidi a rendere ancora più complicate le cose...

La maga Silvia non ne sapeva nulla, dovrà aggiornarsi.