[Il forum "Padania!" citato su Il Federalismo)
Cina, un vizio duro a morire
di Carlo Stagnaro, da Il Federalismo n.26 del 9 Agosto 2004
Neppure i comunisti son più quelli d’una volta. La Cina, per esempio, sembra ormai aver imboccato il sentiero delle riforme e dell’apertura al mercato. La svolta, simbolicamente, s’è consumata lo scorso 14 marzo, con l’inserimento in Costituzione d’un inciso rivoluzionario: “la proprietà privata ottenuta legalmente non dev’essere violata”.
Però, i vizietti del passato non si sono ancora estinti. Il governo ha spinto gli ISP (Internet Service Providers) a firmare un protocollo di autocensura, teso a cancellare l’accesso ai siti “sconvenienti”. Quelli pornografici, in primo luogo: ma, se le tette fan da pretesto, l’obiettivo vero sono le informazioni di marca antigovernativa e tutto ciò che possa turbare “la sicurezza nazionale e la stabilità sociale”. Cioè tutto, visto che tali concetti sono così vaghi da potersi applicare, virtualmente, a qualunque messaggio si voglia trasmettere.
I termini del protocollo sono almeno altrettanto vaghi. Se qualcuno decide autonomamente di privare i propri clienti di questo e quello, passi. Ma che ne sarà di coloro che, pur avendo firmato il documento, lasceranno mano libera ai navigatori? E che dire di quanti, semplicemente, non seguiranno il paterno ammonimento del governo? Come ha ricordato Alberto Mingardi, il dissidente Du Daobin “è stato condannato a quattro anni di arresti domiciliari, dopo essere stato trascinato in galera per aver postato su Internet articoli favorevoli ad una democratizzazione del regime. Il suo processo è durato appena quindici minuti. In questo quarto d’ora, non gli è stato concesso di profferir parola”. Siamo ben lontani dagli orrori di Mao Zedong, ma la strada verso la civiltà è ancora lunga.
La libertà economica è condizione necessaria, indispensabile, ma non sufficiente per la libertà tout court. E quando le libertà civili sono negate, o anche solo calpestate, infine la libertà economica stessa ne soffre. La libertà, in fondo, è una sola, e non può prescindere da alcuna delle sue componenti.
Internet incarna la possibilità per un popolo o un individuo d’affermare ciò che pensa. La libertà di pensiero e di parola apre frontiere inimmaginabili. Basta pensare alla fiammella di speranza che un manipolo d’indipendentisti riesce a tener accesa sul forum Padania! di PoliticaOnline.net. Quella candelina, nel suo piccolo, allontana le tenebre. Un settimanale come Il Federalismo è un’altra lucerna. Il mosaico della libertà è fatto anche di questo, e la Cina è ancora, purtroppo, un angolo buio.