E’ ricominciata la politica.
Quella con la A maiuscola.
Lo si vede dall’intervento di Capezzone, segretario dei radicali, che detta le condizioni al Polo per Pannella ministro che dopo l’ultimo sciopero della fame, mi e’ apparso alquanto ingrassato. Che se dimagriva solamente dieci grammi per ogni sciopero che faceva, a quest’ora se lo portavano appeso al portachiavi di Radio Radicale.
Ho letto recentemente di un lungo sciopero della fame nelle carceri turche per migliorare le loro condizioni: cinquanta morti.
Mi sono chiesto: dove sbaglia Pannella?
S’ode a destra uno squillo di tromba
e a sinistra risponde una squillo:
Mastella: “non faro’ la zitella!”
Lo ha dichiarato nella cabina telefonica di Telese dove sta celebrando la Festa Nazionale del suo partito ( che lui dice che e’ partito, ma non parte mai).
Caro Clemente.
Participio presente del verbo Mastella. ( Nella politica italiana si trovano anche Pierferdinando che e' il Gerundio di Casini , Armando che nella forma imperativa fa Cossutta! E Burlando che sembra uno scherzo della natura ma e' stato uno sfigatissimo Ministro dei trasporti) )
Gia' ai tempi della Balena Bianca si era capito che il pupo avrebbe scalmanato per rimanere sulle pagine dei giornali. Come quella volta, vi ricordate? Che chiese una «quota fissa» di squadre del Sud in serie A per superare «un problema che appare lesivo della dignita' di tanti sportivi meridionali», pensando probabilmente di ricorrere alla Cassa del Mezzogiorno per comprare Ronaldo e passarlo all'Acireale.
Adesso e' segretario di partitino e come la mosca cocchiera si agita per far vedere che sta manovrando per questo o quello. Viene da lontano, e quando Ciampi stringeva i cordoni della borsa che rischiavano di soffocare il sottogoverno a lui tanto caro. Ricordate cosa disse?: «Prima che a quelli internazionali io guardo ai mercati rionali» dando al colto e all'inclita l'ampiezza della visione politica del nostro eroe, che ha continuato il suo affondo con questa dichiarazione: «non sono il soloa pensarla cosi: Ciampi non ci piace» poi: «E' in ritardo sulla storia. Come l'uccello di Minerva». (Chissa' a quale uccello si riferiva!).
Lui no, mai stato in ritardo con la storia: Primo ad agganciarsi a Ciriaco De Mita ai tempi dell'irresistibile ascesa. Primo a mollare il padre putativo un attimo prima d'essere travolto. Primo a presentarsi alle riunioni pannelliane del Club delle Sette di mattina organizzato dai parlamentari timorosi d'essere mandati a casa.Primo a candidarsi al posto del triste Martinazzoli: « spero che abbiamo terminato la costruzione del Muro di Gerico in ogni citta' italiana, basta col muro del pianto »
Che si trova a Gerusalemme.
Primo a fondare il Ccd per lasciare la Dc.
Ricordo che lo chiamai “Il partito mutanda” perche’ teneva caldi i coglioni, lui, Casini e Buttiglione.
Primo a fondare l'Udr per lasciare il Ccd e andarsene dal Polo con una frase storica:
«Ma al simbolo non rinuncio: l'ha disegnato Giugiaro..»
A questi due animali politici dobbiamo anche registrare la risposta di Pecoraro Scanio:
“.....................................”
(Non riporto le parole precise, perche’ tanto, non ha detto niente).
Eh si’. Cari miei coniglietti.
E’ ricominciata la politica.
Quella con la A maiuscola...