Dalla padania 31/08
MA NON DOVEVA ESSERE LA DEVOLUZIONE A CREARE DANNI?
SVEGLIATEVI, PALADINI DEL CENTRALISMO: GRAZIE A VOI AL SUD LA SANITA’ E’ IN COMA
PIER LUIGI PELLEGRIN
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Contro il Federalismo adesso scatta l’arma del ricatto. Tutto prende piede da un’indagine della commissione d’inchiesta del Senato sul sistema sanitario nazionale. Ebbene, il panorama emerso dal sopralluogo in 30 ospedali di nove città meridionali ha fatto emergere realtà da lazzaretti del terzo mondo: igiene da paura, strutture da degrado e spese da nababbi. A dire il vero, nihil novi sub soli, da tempi immemori la sanità al Sud è spesso a questo livello. La novità questa volta si chiama Francesco Carella (Verdi-Ulivo), presidente della suddetta commissione: il senatore di Manfredonia avverte infatti che «se imboccheremo la strada del Federalismo spinto, il ritardo del Sud non potrà che aggravarsi, la situazione diventerà esplosiva». Le infelici battute del baffuto Carella non sembrano purtroppo essere parole in libertà di un peones in gita premio. Questo, piuttosto, rassomiglia molto all’antipasto di quella che sarà la strategia adottata dal centrosinistra per opporsi al Federalismo, il ricatto appunto. Carella, o i suoi mandanti, sperano evidentemente di scatenare un clima da guerra civile tra meridionali e settentrionali, vale a dire la situazione perfetta per mettere i bastoni tra le ruote alla riforma federalista. C’è da sperare che i popoli del Sud non cadano nel tranello e che capiscano come gli ospedali indecenti e tutte le altre storture di questo Stato non sono altro che i figli deformi di un centralismo bestiale, che come un mostruoso serpente stritola tutto ciò che tocca. Lo provano anche le inaudite asserzioni di Carella, che evoca panorami apocalittici in caso di Federalismo spinto, ma si dimentica di indicare i colpevoli dello sfascio in cui versa il sistema sanitario meridionale (ma allora a cosa serviva l’indagine?). E, almeno su questo, c’è da comprenderlo, poiché nel Belpaese individuare una qualche responsabilità è impresa fantascientifica. Ma se il senatore Carella capisse qualcosa di Federalismo, invece di spargere chiacchiere velenose saprebbe che l’obiettivo primo di un decentramento dei poteri è quello di aumentare il contrappeso cardine di qualsiasi sistema democratico, ovvero il maggior controllo da parte dei cittadini sull’operato di coloro che li amministrano. Come dire che se ci fosse stato il Federalismo le genti meridionali non dovrebbero, come accade da mezzo secolo, sopportare la presenza di strutture sanitarie da incubo. Non dovrebbero sopportarlo perché con il Federalismo i responsabili dello scempio avrebbero nome e cognome, si potrebbe cioè individuarli immediatamente (anziché cercarli invano in qualche ufficio romano) e, una volta afferrati per il coppino, si potrebbe dare loro la meritata pedata là dove non batte il sole.
[Data pubblicazione: 31/08/2004]
Vedremo se sarete più duri a capire o a "morire", Parafrasando in famoso film.