Centro studi Giuseppe Federici - Per una nuova insorgenza
Comunicato n. 45/05 del 14 aprile 2005, San Giustino
Rassegna stampa
Omicidio di Novi Ligure: il trauma del necroforo
Novi Ligure - «Anche io sono "morto" quella notte dopo avere visto i corpi straziati di quella donna e del suo bimbo». A quattro anni dal massacro di Novi Ligure, dove furono uccisi Susy Cassini e Gianluca De Nardo, Domenico De Vito, 46 anni, ex necroforo del Comune di Novi Ligure, non ha superato lo choc di quel maledetto 21 febbraio quando dovette ricomporre i corpi massacrati dagli ex fidanzati Erika e Omar. Un danno biologico riconosciuto dal Tribunale di Alessandria che ha concesso all'uomo un'invalidità del 6%. «Sono quattro anni che non vivo - ha commentato oggi Domenico De Vito nell' alloggio in cui abita a Novi Ligure - non riesco a uscire di casa, la gente mi spaventa e non mi fido più di nessuno. Di notte mi sveglio quattro o cinque volte, inizio a passeggiare per il corridoio, ma non riesco a togliermi dalla mente gli occhi sbarrati di quelle due persone. Devo sempre dormire con il crocefisso al collo. Negli occhi delle vittime c'era un terrore che non avevo mai visto». Dopo quella tragica notte, che condivise con un collega, De Vito, calabrese d'origine ma da molto tempo abitante a Novi Ligure, ha continuato a lavorare come addetto alla camera mortuaria fino all'inizio del 2002, quando il servizio onoranze funebri del Comune è stato rilevato dal Cit (Consorzio intercomunale trasporto), che lo ha assunto. De Vito ha svolto alcuni servizi di recupero salme ma, ha ribadito oggi, si è reso conto «di non farcela più». «Erano troppo forti le immagini stampate nella mia mente - ha precisato - ogni notte avevo incubi terribili. Mi sono fatto visitare da due medici specialisti che mi hanno rilevato una patologia post traumatica da stress cronico». Con questa documentazione ha chiesto di fare un altro lavoro, ma nel settembre 2002 è stato licenziato perchè «non c'era possibilità di lavoro in altra mansione». L'uomo si quindi rivolto all'Inail per il riconoscimento dell'invalidità, ma la sua domanda è stata respinta. Così si è rivolto al giudice del lavoro di Alessandria, che gli ha riconosciuto il danno biologico. «La patologia del lavoratore - recita un passaggio della sentenza del giudice Pierluigi Mela - è posta in relazione causale con uno specifico evento, dotato sicuramente di un' azione rapida ed intensa sull'organismo e appare corretto inquadrare la fattispecie in esame nell'ambito dell'infortunio sul lavoro». Per l'omicidio della madre e del fratellino, Erika è stata condannata a 16 anni, mentre a Omar sono stati inflitti 14 anni.
(Da Avvenire del 23 marzo 2005)
Rimini: Gran Loggia 2005 per celebrare il bicentenario della Loggia d¹Italia di Palazzo Giustiniani
(Š) La Gran Loggia è un via vai di convegni e incontri sulla laicità, la spiritualità, la scienza, ma anche sui 200 anni di vita della massoneria. Una ordinata kermesse per ricordare come i liberi muratori si siano distinti nel Risorgimento, nella lotta antifascista, nella resistenza. ³Va ricordato _ dice Raffi _ che l¹Italia di oggi è fondata sui principi di libertà, di rispetto dell¹uomo, fratellanza e tolleranza propri della massoneria². La massoneria ricorda anche di aver ispirato la nascita dell¹Onu e della Croce Rossa, di aver consentito per anni il dialogo tra ebrei ed arabi, essendo massoni Rabin e Re Hussein (Š).
(Da il Resto del Carlino del 3 aprile 2005)
La Delegazione della Grand Lodge of Washington DC in Italia
Il viaggio annuale della Delegazione della Grand Lodge of Washington DC, organizzato da Francesco Legaluppi, MV di Italia Lodge, si è svolto quest¹anno in Maremma, una delle aree più interessanti della Toscana. Gli ospiti americani, tra i quali figuravano tre past Grand masters (Jules Tepper, Robert Starr e Robert Heyat) si sono fermati nell¹agriturismo, ŒLa Carletta¹ (Grosseto) facendo puntate a Pisa, Siena, Firenze, Grosseto, Pitigliano, visitando i musei etruschi e soprattutto apprezzando il Morellino di Scansano, vino famoso, prodotto da Sante Massini. A Massa Marittima gli ospiti americani sono stati festeggiati dalle Logge Acacia e Vetulonia riunite al gran completo. Il primo aprile tutti si sono trasferiti a Rimini per partecipare alla celebrazione del bicentenario del Grande Oriente d¹Italia, evento al quale hanno presenziato 27 grandi logge da tutto il mondo. La delegazione è stata raggiunta dal Deputy Grand Master di Washington, Albert McNair Smith, che ha portato ai Fratelli italiani il saluto affettuoso dei massoni della Capitale degli Stati Uniti e l¹apprezzamento per quanto il Gran Maestro Raffi sta facendo per ridare immagine e contenuti all¹attività del Grande Oriente in Italia. Il gala che ha concluso tre giornate dense di seminari aperti al pubblico, ha avuto come punto centrale il concerto della cantante Noah. L¹ultimo dei bis concessi dalla cantante israeliana, che sa coniugare stili diversi con una capacità melodica ed una estensione vocale eccezionali, è stato l¹Ave Maria. Al termine dell¹esibizione il Gran Maestro Gustavo Raffi (Š) ha dato notizia della morte del Santo Padre ricordandone la figura e le opere. Tremila massoni da tutto il mondo si sono alzati ed hanno osservato un minuto di silenzio.
(Da Letter from Washington, aprile 2005)
Il VI anniversario del silenzio-assenso sulla predazione degli organi
³Il 1° aprile 1999, 6 anni fa, Oscar Luigi Scalfaro, l'allora presidente della Repubblica promulgava la legge che introduceva il silenzio-assenso in materia di espianti e trapianti di organi e tessuti. Legge sottoscritta dall'allora presidente del Consiglio D'Alema, dal Guardasigilli Diliberto, dal Ministro della Sanità Bindi. Dietro a loro il parlamento delle lobby, dei profitti, degli intrighi, della vergogna tutta italiana. L'attuale ministro della sanità, Sirchia, si guarda bene dall'emettere il Decreto attuativo per la manifestazione di volontà dei cittadini, atteso da 6 anni. Preferisce la confusione alimentata dalle Disposizioni Transitorie. Favorisce i tesserini ingannevoli delle associazioni dei procacciatori d'organi con lauti finanziamenti dello Stato. Tollera l'illegale informazione fornita ai mass media da Nanni Costa, direttore del Centro Nazionale Trapianti. Nella confusione prospera l'esproprio, l'inganno, l'omicidio, il mercato. Questa legge cavalca la frode scientifica della ³morte cerebrale² a cuore battente, imposta dai protocolli di Stato, e sul falso scientifico costruisce l'esproprio seminando disperazione nelle persone, nelle famiglie, nella società². Presidente, Nerina Negrello
(Comunicato stampa della Lega nazionale contro la predazione degli organi e la morte a cuore battente, Anno XXI, n. 6, aprile 2005, lega.nazionale@antipredazione.org)
Gli Ebrei piangono Karol Wojtyla, un grande amico d¹Israele
ARIEL SHARON, PRIMO MINISTRO DELLO STATO D¹ISRAELE: Il Papa era un uomo di pace, amico del Popolo Ebraico, del quale ha riconosciuto l¹unicità. Egli ha tanto operato per la riconciliazione storica tra le genti e per l¹allacciamento dei rapporti diplomatici tra Santa Sede e Stato d¹Israele. Nel 1999, quando ero Ministro degli affari esteri, ho avuto il privilegio di incontraLo e, a nome del Governo d¹Israele, sono venuto per invitarLo a partecipare alle cerimonie del Millennium. Nel nostro incontro ho sentito l¹affetto e la disposizione d¹animo calorosa e favorevole del Papa verso il Popolo Ebraico e lo Stato d¹Israele (Š), (da L¹Osservatore Romano del 6 aprile 2005).
GIUSEPPE LARAS, PRESIDENTE DELL¹ASSEMBLEA DEI RABBINI D¹ITALIA: Nella triste circostanza della morte di Giovanni Paolo II, desidero _ a nome di tutti i Rabbini d¹Italia _ esprimere il cordoglio più profondo e l¹espressione sincera dei nostri sentimenti di partecipazione e vicinanza. Giovanni Paolo II ha fatto moltissimo per il Dialogo Ebraico-Cristiano. Grazie a Lui, una storia secolare fatta di polemiche e di contrapposizioni si è finalmente aperta verso l¹incontro la comprensione e la collaborazione nel segno del riconoscimento dei torti del passato e del bisogno di ricercare l¹uomo, fatto a immagine divina e destinatario, quindi, di rispetto e amore. Esprimo l¹augurio vivo che l¹eredità spirituale e morale lasciata da Papa Wojtyla possa essere raccolta e ulteriormente sviluppata e portata avanti nell¹interesse, non solo dei vicendevoli rapporti, ma di quelli dell¹umanità tutta che ha sempre più bisogno di amore e di pace, (da L¹Osservatore Romano del 6 aprile 2005).
MARVIN HIER, FONDATORE DEL SIMON WIESENTHAL CENTER DI LOS ANGELES: Nessun Papa ha fatto di più per gli ebrei Rabbino, (Agenzia Zenit del 9 aprile 2005).
CONSIGLIO DEI RABBINI DI NEW YORK: Ricorderemo con affetto le sue storiche visite alla Grande Sinagoga di Roma, al campo di concentramento di Auschwitz (Polonia) e al Muro del Pianto di Gerusalemme, e di come stava insieme a noi in una solidarietà spirituale. Considerando l¹antisemitismo come un peccato contro Dio e contro l¹umanità, il Papa ha continuamente ricordato al mondo che non potremo mai più tacere mentre altre persone muoiono in ragione della loro razza o della loro religione (Š), (Agenzia Zenit del 9 aprile 2005).
ELIO TOAFF, EX RABBINO CAPO DI ROMA: Sarà difficile rimpiazzarlo, per me. Era un amico che mi aveva apprezzato come io avevo apprezzato lui. C¹era tra noi una cordialità che mostrava un cambiamento di rotta nei rapporti tra gli ebrei e i cristiani (da La Stampa del 9 aprile 2005).
TULLIA ZEVI commenta favorevolmente i ripetuti gesti di apertura agli ebrei, ai ³fratelli maggior², di Giovanni Paolo II. Dalla visita alla Sinagoga di Roma (³una svolta Š nella scia del Concilio Vaticano II²), al viaggio a Gerusalemme, con il biglietto lasciato al Muro occidentale (Muro del pianto): ³un gesto che ebbe un grande impatto emotivo non solo per Israele ma per tutto il mondo ebraico². Dice Tullia Zevi che l¹aver ³nominato il rabbino Toaff nel suo testamento spirituale non è solo ³il riconoscimento da parte di Giovanni Paolo II del rapporto di reciproca cordialitಠma ³segnala anche uno degli aspetti più significativi del lungo pontificato di Giovanni Paolo II: l¹importanza data allo sviluppo del dialogo interreligioso, in particolare con i Œfratelli maggiori¹ ebrei. In questo senso quel riferimento (Š) non può non essere inteso anche come un lascito di Karol Wojtyla al suo successore perché prosegua nel cammino del dialogo², (da Avvenire del 9 aprile 2005).
Funerali di Giovanni Paolo II: Ratzinger da la comunione a un pastore protestante
E¹ stato il priore della Comunità ecumenica di Taizè, frére Roger Shultz in carrozzella a motivo delle gravi condizione di salute a ricevere la comunione dalle mani del cardinal Ratzinger. (Š)
(Da Avvenire del 9 aprile 2005)
Distensione israeliana: tre adolescenti uccisi a Gaza mentre giocavano a calcio
Le truppe israeliane d'occupazione hanno sparato contro un gruppo di giovanissimi palestinesi, uccidendone tre nel sud della striscia di Gaza. Il triplice assassinio ha avuto luogo nel campo profughi di Rafah ed ha aggiunto tensione alla situazione di emergenza scaturita dalle minacce di estremisti ebrei di marciare sulla spianata delle Moschee a Gerusalemme. Testimoni oculari hanno riferito che un gruppo di ragazzini giocava a football in un'area aperta quando si sono uditi spari provenire dall'esterno della rete di recinzione che circonda l'area. Tre adolescenti, tra i 14 ed i 15 anni, sono stati colpiti dalle pallottole e sono morti all'istante. Si tratta del più grave incidente da quando, lo scorso 8 febbraio, fu stipulata una tregua tra Israele e l'Autorità Palestinese. Da quel giorno ad oggi, sono stati uccisi 13 palestinesi e 4 israeliani. "E' una violazione della tregua", ha dichiarato il presidente dell'AP, Mahmud Abbas. "Condanniamo fermamente questo scempio. Non accetteremo che i nostri figli vengano uccisi così". Il capo dei negoziatori palestinesi, Saib Ureikat, ha dichiarato che l'assassinio minaccia qualsiasi prospettiva di distensione. Hamas, il più importante gruppo della resistenza palestinese, ha giurato di vendicare l'assassinio dei tre ragazzi: "Il popolo palestinese non può restare in silenzio di fronte a questo crimine, che non può non essere punito", ha dichiarato Said Siyam, un leader di Gaza. Mohammed Hindi, leader del gruppo di resistenza del Jihad Islami, ha definito l'episodio "un crimine terribile", che induce i palestinesi a rivalutare la continuazione del cessate il fuoco. Poco dopo il triplice assassinio, i palestinesi hanno sparato colpi di mortaio contro una colonia israeliana a Gaza. Nessun ferito, ha dichiarato l'esercito d'occupazione.
(Fonte: www.arabmonitor del 9 aprile 2004)
McDonald¹s non digerisce il film ³Supersize me²
Dopo l'anteprima italiana del film denuncia di Morgan Spurlock sui danni dell'alimentazione da fast food, McDonald's Italia si difende. "Questo film riflette una realta' che qui non c'e"', dice Alfredo Pratolongo, direttore della comunicazione. Diversa l'opinione di Slow food, che lo considera un film utile, perchè - spiega il segretario nazionale Silvio Barbero - "denuncia uno stile di vita proposto come facile, economico, aperto a tutti. Uno stile che noi contestiamo perche' e' basato sull'idea che per alimentarsi bisogna spendere poco e perche' annulla il rapporto tra cibo e territorio". Premio per la miglior regia al Sundance festival nel 2004, candidato all'Oscar come miglior documentario nel 2005, il film (in Italia dal 1 aprile) è il viaggio di un uomo - racconta lo stesso autore - "nel mondo dell'aumento di peso, dei problemi di salute e fast food". Il film, tratto dal volume 'Non mangiate questo libro' dello stesso Spurlock (pubblicato in Italia da Fandango) racconta l'esperimento, vissuto in prima persona dal regista, che ha verificato gli effetti sulla propria salute di un mese di alimentazione nei Mc Donald's americani, mangiando ovviamente il formato 'Super Size me'. Quello piu' grande che prevede, tra l'altro, quasi due litri di Coca Cola. L'idea arriva a Spurlock, nel 2002 nel giorno del ringraziamento, quando vede in un tg un servizio su due ragazze americane che avevano citato in giudizio il gruppo Mac Donald's per la loro obesita'. Cosi' il regista-scrittore, vegetariano convinto, decide di fare da cavia e di sottoporsi alla 'dieta' Mc Donald's per un intero mese (tre pasti al giorno). E prima di cominciare il test, fa controllare il suo stato di salute da tre medici, un nutrizionista, un gastroenterologo e un cardiologo: h una salute perfetta. Da qui parte il documentario che non fa altro che seguire i pasti del giovane regista in una America piena di obesi, in una successione di pasti che, tra la meraviglia degli stessi medici curanti, in breve tempo portano le sue condizioni di salute a degenerare, fino al punto che Spurlock viene considerato a 'rischio vita'. Il cardiologo (dr. Stephen Siegel) al ventesimo giorno di 'dieta' lo invita a fermarsi, e comunque a correre subito in ospedale, in caso di dolori al petto. Davanti alla macchina da presa del regista - proprio come nei documentari-denuncia di Michael Moore - scorrono le testimonianze di professori di diritto, di obesi in attesa di un'operazione che gli riduca lo stomaco, di esperti di nutrizione, di bambini che conoscono a memoria i jingle della pubblicita' di Mc Donald's, ma che confondono l'immagine di Cristo con quella di Ronald Reagan. Oltre ad essere ingrassato di 13 chili in un mese e aver riportato danni al fegato, alla fine, comunque, un piccolo risultato Spurlock lo ha ottenuto: anche se la Mc Donald's e' riuscita a far archiviare la causa delle due ragazze obese, il formato 'Super Size', con il suo spaventoso concentrato di calorie è stato eliminato dai menu' della multinazionale. "E' un tema che merita massima considerazione, ma non concordo con il sensazionalismo del film", protesta per McDonald's Italia Pratolongo. "Non e' utile all'educazione - spiega - in Italia ci sono 250 mila esercizi di ristorazione, 80 mila bar e McDonald sono solo 330. Stigmatizzare come esempio negativo solo McDonald e' sbagliato perche' sembra che eliminandolo si risolverebbe il problema della cattiva alimentazione". Inoltre, sottolinea ancora il direttore della comunicazione italiana del gruppo, "il film racconta la storia di un uomo che ha assunto oltre 5.000 calorie al giorno, il doppio di quelle consigliate per un adulto e ha limitato l'attivita' fisica', mentre 'in Italia un cliente mangia da Mcdonald's in media circa una volta ogni 15 giorni ossia 26 volte in un anno'. Il sito del film è www.supersizeme.com
(Fonte: Rainews24 del 6 aprile 2005)
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