Supponiamo che sia possibile il federalismo come lo desiderate o anche la creazione di una nazione indipendente. Questo non risolverebbe la vostra ossessione principale- l'immigrazione, che anzi aumenterebbe perche' se oggi una
modesta percentuale di immigrati rimane al Sud, un eventuale secessione porterebbe ad un aumento del flusso migratorio cui si aggiungerebbe
nuovamente quello interno, anche solo per l'effetto psicologico che ne
deriverebbe. Sareste sommersi di immigrati piu' di prima, come accade da
tempo in tutti i paesi europei di piccole dimensioni e alto reddito pro
capite. Vedi Belgio, Olanda, Lussemburgo e Danimarca dove la cultura locale
e' sparita e i paesi si assomigliano tutti l'un l'altro. Sono espressione di
un melting pot economico prima ancora che etnico in cui tutte le differenze
locali sono tristemente appiattite. Avete parlato dell'Olanda e del saldo migratorio
negativo, ma l'Olanda ha 16 milioni di abitanti su una superficie grande
quanto la Lombardia ed e' arrivata al suo naturale tasso di saturazione, e
poi il saldo negativo e' un inganno contabile in quanto riferito
alla sola immigrazione extracomunitaria. Cioe' tutti gli immigrati polacchi,
cechi, ungheresi etc. non vengono piu' conteggiati. Sono paesi piccoli e
ricchi che attirano immigrati e che dipendono dall'immigrazione, esattamente
come il Nord Italia. Ma a differenza dell'immigrazione che arriva qui in
nordeuropa, il tessuto produttivo del Nord- quello che vi consente di vivere
agiatamente- ha tutte le caratteristiche per attirare un'immigrazione di
massa e di disperati anziché di qualità. Imprese piccole e medio- piccole a
scarso contenuto tecnologico, poca ricerca, poca cultura aziendale, poca
internazionalizzazione, grande richiesta di manodopera non qualificata,
scarsa diffusione di cultura manageriale. Cacciarli via- realisticamente- è un sogno, altrimenti il vostro sistema economico crollerebbe e con esso anche la "nazione padana" indipendente. Se pure per assurdo otteneste una
maggioranza e il potere di iniziare una politica di chiusura delle frontiere
a merci e persone istituendo un sistema di dazi alle frontiere e
abbattimento delle quote di esportazione (mi sembra questo il programma di
politica estera della lega, quindi lo do per buono) il sistema economico-
europeo e internazionale vi taglierebbe fuori all'istante e dipendendo
cosi' tanto dall'import/export sarebbero cazzi amari. Per quanto non la condivida, credo che la
sopravvivenza della vostra cultura sia un aspetto essenziale del paese. L'arroccamento e' anzitutto ammissione di trovarsi sul ramo
discendente della parabola di vita culturale, ed e' il primo
passo verso la sconfitta e l'estinzione, il calcio insegna. Meglio per voi se lo capite. Se
volete continuare a scrivere qui facendovi seghe mentali su quali dovrebbero
essere i confini di una nazione che non esiste come se stesse giocando a
Risk, poi non lamentatevi. Perché state sostituendo la realtà con i sogni senza neanche un tentativo di mediazione, che dovrebbe essere l’ideale. Il partito politico che vi rappresenta e' - guarda un pò- alleato con chi venderebbe la madre pur di
ottenerne un profitto. Questo è quello che non riesco a capire: tra tante che ne dite c'è comunque una certa passione, che è la stessa poi che si ritrova nella cultura del lavoro ad esempio. Dove credete che vi porti il patto con il diavolo berlusconiano e soprattutto la deriva di estrema destra razzista che sta prendendo piede. Da difesa del territorio e della cultura contro un"invasione" esterna- vera o presunta ha poca importanza perché è chiaro che per voi è più importante quello che si sente che quello che è- che è pure comprensibile siete passati su posizioni di razzismo estremista, che può pure darvi soddisfazione se si tratta di insultare qualcuno, ma alla fine rimane li. E' evidente che siete i primi a giudicare- in errore- la vostra cultura come talmente fragile da non potere reggere nessun confronto con il
mondo esterno, altrimenti non assumereste lo stesso atteggiamento di quegli esuli piegati su loro stessi e circondati da un mondo odioso, a rimuginare e
rimestare contro quello che e'. E aspettando la fine. Pieni di odio, rancore
e risentimenti per un mondo in cui non ci si riconosce più. Il vostro mondo, la
vostra cultura prima contadina, poi artigiana e poi industriale sicuramente bella e ricca e per certi aspetti ammirevole l'avete venduta voi stessi, per far soldi . Adesso
cercate capri espiatori nei meridionali, negli islamici, negli immigrati. IL casino viene molto prima dell'unità d'Italia, poi se vi piace raccontarvi balle...
E comunque all'immigrazione per com'è oggi è al vostra imprenditoria che ha aperto le porte ed è quella che la comanda e che ne trae beneficio perché non investe in ricerca preferisce avere schiavi a basso costo senza pretese da mollare per strada quando sono finiti i progetti.Ma certo è più facile rpendersela con loro e non con chi non è in grado di attirare immigrazione qualificata ma solo ondate di disperati, o anche offrire migliori condizioni a chi vive sul posto. Poi si sa che la ricchezza attira
le masse ed ha bisogno di altre masse a cui vendere.
La ricchezza ed il benessere vi ha raggiunti grazie al comercio con l'esterno e tutto questo ha un
prezzo. il sogno di un sistema autosufficiente e autarchico è suggestivo ma ovviamente irrealizzabile: Per esistere servirebbe un'autonomia anzitutto energetica, non mi pare il nord galleggi sul petrolio. Il rischio di estinzione e l'invasione sono il prodotto dell'approccio solo emotivo che mostrate verso la politica e la vita. Da cui segue il rischio di prendersi per il culo da soli, o essere presi per il culo, specie dai vostri stessi alleati. In questo forum parlate di cose che, per quanto spesso aberranti e incondivisibili, almeno manifestano l'esistenza di qualcosa che ha un fondamento reale. A parte i modi di alcuni che sversano solo merda, ma più che altro è un problema del singolo. Vista la povertà che c’è in giro mi sembra in ogni caso un patrimonio da salvaguardare.