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  1. #1
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    Gesù Cristo e Mel Gibson sbancano i botteghini

    Non avevo ancora trovato notizie riguardo le vendite della versione in DVD del film di Gibson "La Passione". Eccole:

    Another miracle for Passion!

    rediff Entertainment Bureau | September 02, 2004 166 IST

    It could be another miracle.

    The Passion Of The Christ hasn't finished astonishing the world yet. On its first day of release in the US, the Mel Gibson epic sold a staggering 4.1 million copies on DVD.

    Starring Jim Caviezel, it already holds a record for being the best-selling R-rated film of all time. It made $610 million at the global box office and, according to Fox, is also the best-selling non-English language film of all time.

    The DVD sales are impressive, of course, but not record-breaking yet.

    Pixar's Finding Nemo holds the Number One spot for moving 8 million copies on its first day while, in the live-action category, Spider-Man sold 7million.

    Interestingly, consumers are buying 1.8 copies of the Passion DVD on an average -- another first, according to Twentieth Century Fox.

    Analysts predict sales may ultimately reach 15 million to 18 million, generating over $400 million. It may also propel sales of DVD players, for viewers who have yet to switch from VHS cassettes.

    Massive interest in the controversial movie -- which graphically depicts the last hours of Jesus Christ -- has helped constantly. There was a massive marketing campaign well in place long before the DVD hit shelves, and over 6 million Christian homes in America received e-mail about its release. Churches were also offered deals on bulk orders.

    So, do you get anything more? No. Critics point out that, despite his brave attempt at making the film in the first place, Mel Gibson has failed to offer support material, explanations, or intelligent debate on the DVD. You get nothing but the 126-minute film. No behind-the-scenes footage. No commentary. Not even a trailer!

    Not that the buyers are stopping to complain.

    http://inhome.rediff.com/movies/2004/sep/02mel.htm

    Visto che questo è un forum di politica penso sia possibile anche azzardare un'interpretazione politica di questo fenomeno, che ovviamente politico non è.
    Il ritorno massiccio dell'interesse pubblico sulla figura di Gesù Cristo (e che Gesù Cristo diverso da quello buonista!) in che modo andrà a impattare con il laicismo dilagante in alcuni settori elitari europei? Ci sarà anche un effetto meramente elettorale, che premierà quelle tra le formazioni politiche che si dimostreranno più vicine alla sensibilità cristiana?

  2. #2
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    In origine postato da UgoDePayens
    Visto che questo è un forum di politica penso sia possibile anche azzardare un'interpretazione politica di questo fenomeno, che ovviamente politico non è.
    Il ritorno massiccio dell'interesse pubblico sulla figura di Gesù Cristo (e che Gesù Cristo diverso da quello buonista!) in che modo andrà a impattare con il laicismo dilagante in alcuni settori elitari europei? Ci sarà anche un effetto meramente elettorale, che premierà quelle tra le formazioni politiche che si dimostreranno più vicine alla sensibilità cristiana?

    Chi è laico si indignerà e chi è cristiano si appassionerà. Risultato: le due fazioni si allontaneranno tra loro, e per un certo periodo di tempo sarà dura instaurare un dialogo.
    _______________________
    Gli zeri, per valere qualcosa,
    devono stare a destra.

  3. #3
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    In origine postato da marcejap
    Chi è laico si indignerà e chi è cristiano si appassionerà. Risultato: le due fazioni si allontaneranno tra loro, e per un certo periodo di tempo sarà dura instaurare un dialogo.
    Per cosa si deve indignare un laico esattamente, riguardo il film di Gibson?

  4. #4
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    In origine postato da UgoDePayens
    Per cosa si deve indignare un laico esattamente, riguardo il film di Gibson?
    E' un film orrendo, di una violenza gratuita che sfiora nell'assurdo per l'idiozia di certe scene con sangue che sgorga ad ettolitri il tutto solo per sottolineare l'accusa di deicidio nei confronti degli ebrei.

  5. #5
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    In origine postato da Manuel
    E' un film orrendo, di una violenza gratuita che sfiora nell'assurdo per l'idiozia di certe scene con sangue che sgorga ad ettolitri il tutto solo per sottolineare l'accusa di deicidio nei confronti degli ebrei.
    Violenza gratuita ci sarà in film tipo Trainspotting o simili. A me francamente pare che la violenza di certe scene abbia come scopo il veicolare invece l'orrore per quanto sta accadendo sullo schermo...
    Il deicidio è una solenne cavolata, lo so io, lo sai tu e lo sa pure il regista. Questa mi sembra tanto l'accusa "di ripiego". Ovvero, visto che un film che per qualcuno è scomodo non può essere tacciato di essere poco realista (perché il realismo c'è solo quando il regista vuole che ci sia, altre volte invece è chiaro che la scena mostra una visione personale) gli si dà contro dicendo sciocchezze.

  6. #6
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    In origine postato da UgoDePayens
    Violenza gratuita ci sarà in film tipo Trainspotting o simili. A me francamente pare che la violenza di certe scene abbia come scopo il veicolare invece l'orrore per quanto sta accadendo sullo schermo...
    Il deicidio è una solenne cavolata, lo so io, lo sai tu e lo sa pure il regista. Questa mi sembra tanto l'accusa "di ripiego". Ovvero, visto che un film che per qualcuno è scomodo non può essere tacciato di essere poco realista (perché il realismo c'è solo quando il regista vuole che ci sia, altre volte invece è chiaro che la scena mostra una visione personale) gli si dà contro dicendo sciocchezze.
    Ci sono registi come Zeffirelli che hanno raffigurato la passione in maniera molto più seria e rispettosa, questo film è nato tra le polemiche e con l'intento di creare discordie e colpevolizzare gli ebrei e con l'intento di creare divisioni e tensioni, non se ne sentiva la necessità.


    Zeffirelli: "Gibson è un estremista"



    Franco Zeffirelli prepara le valigie per due viaggi: le vacanze di Pasqua e la sede di Rai Cinema, candidato alla presidenza a sostituire Giuliano Montaldo, che ha concluso il mandato. «Attenzione, non ho ancora sciolto la riserva - avverte Zeffirelli -. Ma la giudico una bella cosa, mi piacerebbe essere utile al mio Paese mettendo a disposizione la mia esperienza».

    Si tratta di immaginare un piano artistico e culturale, sostenere progetti. Accetterebbe di partecipare a un film come la «Passione» di Gibson, da mandare poi in tv?
    «È un film che non passerà mai in tv. Ha i suoi meriti e molti demeriti. Non lo dico per conflitto di interessi. Il mio Gesù è stato visto da due miliardi e mezzo di persone. Non è per rivalità, quindi, che mi oppongo al suo film, ma per un sentimento cristiano, che ho visto tradito con la bassa macelleria».

    Scegliere di raccontare le ultime 12 ore di Cristo non è già un rischio?
    «L'idea della Passione va bene, forse era necessario un antefatto, per lasciare emergere tutte le linee della figura di Cristo, per arrivare a quella catarsi, che non può ridursi al numero di litri di emoglobina versati, tanto per istigare l'appetito sadomasochistico del pubblico. Gibson è un cristiano, ma ha ricevuto precetti fondamentalisti dal padre, che è un mostro. Io l'ho conosciuto. Si conoscono le dichiarazioni demenziali del padre alla stampa, in cui nega i concili vaticani e sostiene che gli ebrei non possono essere perdonati. È assurdo».

    Nella sua filmografia c'è un ottimo Amleto con Mel Gibson.
    «Avevamo messo da parte i nostri diversi convincimenti, lui prese la mia conoscenza di Shakespeare, io mi sono avvalso della sua grande maestria come attore, ma umanamente non abbiamo legato».

    Cosa non la convince in Gibson?
    «C'è una tendenza all'estremismo religioso che non posso condividere. La Chiesa d'altra parte per duemila anni ha istigato sentimenti aggressivi verso gli ebrei, finché non è venuta l'Enciclica di Paolo VI, uscita molto coraggiosa, e la Chiesa ha dovuto fare ammenda. Ma c'è chi ancora non ne tiene conto. Ho addirittura l'impressione che la Chiesa tenda a identificarsi con la visione sanguinaria dei musulmani, ma è assurdo».

    Tornando a Rai Cinema, se accetta, come pensa di orientarsi?
    «Vorrei dare spazio a una cultura 'liberal' che non ha avuto diritto di esistere: chi non era di sinistra, restava fuori. Credo invece che deve esserci posto per tutti. Noi liberali siamo vissuti in una sorta di esilio coatto, parlo di una grande cultura liberale che non ha avuto accesso ai media, mentre in America e in Inghilterra le cose hanno sempre funzionato diversamente».

    In concreto?
    «Molti progetti che non hanno trovato ascolto perché non-allineati potranno essere accolti al di là della loro politicizzazione. Penso anche ai giovani rimasti esclusi. Ci sono intellettuali che non hanno eco in Italia, mentre c'è chi cerca di difendere Cesare Battisti, che è un assassino».

    Lei crede che ci siano idee rimaste nel cassetto pronte a migliorare il livello del cinema italiano?
    «Ma le idee bisogna stimolarle! L'iniziativa è rimasta ferma, tutti si sono un po' accucciati. Non dico di fare politica. Al contrario, dico di non farla. Vorrei allargare la visione del cinema sulla realtà, passare oltre a certi fatterelli, destinati alla televisione. Il cinema dovrebbe allargare le ali, come riescono a fare gli americani. Non mi riferisco a certe grandi produzioni, spesso detestabili. E non vorrei dimenticare la tradizione della commedia. Abbiamo banchettato per decenni sulla commedia all'italiana. Ma dov'è oggi?».

  7. #7
    più arcipreti, meno arcigay
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    Tra la verità e l'errore non c'è nessuna via di mezzo, tra questi due poli opposti non c'è che un immenso vuoto. Colui che si pone in questo vuoto è altrettanto lontano dalla verità di colui che è nell'errore (J. Donoso Cortes)
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    zeffirelli se è per quello ha dichiarato a "otto e mezzo" che Gesù parlava beraico.

    Già dando una prova di ignoranza così abissale non credo possa essere molto credibile.

    Inoltre, il modello cinematografico oleografico di zeffirelli sta agli antipodi di quello realista di gibson, il quale pure si è preso troppe libertà nel film.

  8. #8
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    In origine postato da Dreyer
    zeffirelli se è per quello ha dichiarato a "otto e mezzo" che Gesù parlava beraico.

    Già dando una prova di ignoranza così abissale non credo possa essere molto credibile.

    Inoltre, il modello cinematografico oleografico di zeffirelli sta agli antipodi di quello realista di gibson, il quale pure si è preso troppe libertà nel film.
    Sì appunto, ma soprattutto, lasciando stare le diverse valutazioni artistiche che uno può fare sul film, mi domando peché diamine un laico debba sentirsi "indignato" (sic) dall'uscita del film in questione...

  9. #9
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    In origine postato da Dreyer
    zeffirelli se è per quello ha dichiarato a "otto e mezzo" che Gesù parlava beraico.

    Già dando una prova di ignoranza così abissale non credo possa essere molto credibile.

    Inoltre, il modello cinematografico oleografico di zeffirelli sta agli antipodi di quello realista di gibson, il quale pure si è preso troppe libertà nel film.
    Ho contrapposto un nostro numero uno del cinema italiano con quello americano poi ognuno può scegliere, io preferisco di gran lunga Zeffirelli ad un integralista sedevacantista come Gibson...

  10. #10
    più arcipreti, meno arcigay
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    Tra la verità e l'errore non c'è nessuna via di mezzo, tra questi due poli opposti non c'è che un immenso vuoto. Colui che si pone in questo vuoto è altrettanto lontano dalla verità di colui che è nell'errore (J. Donoso Cortes)
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    In origine postato da UgoDePayens
    Sì appunto, ma soprattutto, lasciando stare le diverse valutazioni artistiche che uno può fare sul film, mi domando peché diamine un laico debba sentirsi "indignato" (sic) dall'uscita del film in questione...
    premettendo che invece di dire "laico" si dovrebbe dire "ateo" (dato che io, no nessendo prete, sono un laico), non vedo alcuna indignazione.

    gli è che a molti atei rosica perchè è un film che non contiene sesso e violenza, base della (in)civiltà americana d'importazione, e che anche da noi fa ottima scuola.

    non vedo proprio perchè qualcuno dovrebbe indignars; io non l'ho fatto quando è uscito piccolo buddha di bertolucci.

 

 
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