Cari camerati,
con la presente vi rendo partecipi del perché del mio passaggio da Azione Giovani a Gioventù Nazionale.
Intanto è doveroso mettervi a conoscenza del mio incarico all'interno di Azione Giovani. Ero presidente di uno dei circoli con più iscritti in Italia, "Azione Giovani Prato", che conta circa quattrocento unità tra militanti e simpatizzanti.
Già prima di esser eletto presidente di circolo avevo maturato la mia voglia di uscire da AG. Per un periodo, tre anni fa, avevo intrapreso la strada di Forza Nuova, ma io sono un “sociale” e FN, da quando non c'è più Massimino Morsello, non racchiude più lo sfondo sociale con cui è nata, ma si avvicina sempre più ad una estremizzazione di Terza Posizione.
Io mi reputo uno di Terza Posizione nella lotta al capitalismo ed al marxismo, ma non mi piace il modo in cui agisce FN, che ha una visione troppo, per così dire, “squadristica” e poco filosofica. Forza Nuova che poi è troppo chiusa nella linea di pensiero e che “se qualcuno non la pensa esattamente come noi non è nel giusto”. Credo che un minimo di elasticità ci debba essere in politica.
Ma è bene tornare al fulcro centrale del discorso, i motivi del mio passaggio da Azione Giovani a Gioventù Nazionale.
Il motivo principale è l'aver notato sulla mia pelle il distacco (parlo a livello nazionale, non di circolo perché devo dire che “Azione Giovani Prato” è la reincarnazione del vecchio Fronte della Gioventù) tra Azione Giovani ed il passato e la faziosità di AG. Qui a Prato, per fare un esempio, c'è un circolo, che sfrutta molto internet, che si chiama “Ultima Thule” (www.ultimathule.it). In questo circolo, alla luce del sole tutti sono antifascisti, non si definiscono camerati, sono capitalisti, inseguono le poltrone etc..., ma presi ad uno ad uno o lontani dai riflettori della politica ecco che tutti sono fascisti, alcuni sono per il nazionalsocialismo tedesco, altri non possono vedere Berlusconi, altri che inseguono la piazza e non la poltrona. Ecco, loro incarnano l'attuale realtà nazionale di Azione Giovani, ovvero quella della corrente “Giovane Destra”, che si rifà soprattutto alla destra liberale prefascista, quella della corruzione, quella del menefreghismo nei confronti del popolo, quella del “mettiamoci d'accordo tutti insieme per poter mangiare alla faccia dei più deboli”. Per fortuna in AG c'è anche la corrente di “Gioventù Identitaria” che cerca di controbattere “Giovane Destra” e nella quale (quasi) tutti (e a ragione) si possono definire dei camerati. Questo perché loro sanno cosa significa esser camerati. Sanno cos'è la comunità e cosa spinge una persona ad aiutare cameratescamente un'altra. Ma anche “Gioventù Identitaria” ha fallito, così come la “Destra Sociale” di Alleanza Nazionale. “Gioventù Identitaria” ha fallito perdendo il congresso nazionale (ha fallito in altre occasioni, non solo al congresso, ma al congresso è stata troppo grossa la questione). Poteva esserci la svolta in AG, i delegati di “Gioventù Identitaria” erano in superiorità rispetto a quelli di “Giovane Destra”, ma i “sociali” hanno perso. Si dice che qualcuno sia stato corrotto. La corruzione... E io devo stare in un movimento dove ci sono dei mercanti (quelli di “Giovane Destra”) e delle persone che si vendono al miglior offerente? Devo stare in un movimento che dopo il congresso nazionale assume una linea da giovane DC? Devo stare in un movimento la cui parte vincitrice difende l'operato dei partigiani in Italia? Devo stare in un movimento sempre più vicino alle linee statunitensi in cui il soldo è il valore predominante? Devo stare in un movimento in cui si difendono le atrocità di coloro che in passato le hanno subite (parlo degli ebrei) e che solo grazie ad una storia faziosissima ed alla protezione degli U$A possono continuare a commettere le proprie atrocità verso il popolo più debole? Assolutamente no. Io sono un “sociale”. Io sono per opere come Casa Pound, Casa Montag etc... Io sono per aiutare il mio popolo, le estrazioni sociali più basse, di qualunque fede politica siano. Io sono per aiutare il mio popolo, quello italiano, quello di romana civiltà. Io sono per i più deboli, non per i più forti. Io sono per l'amicizia, la famiglia, la fede, l'amore, non per il soldo. Io professo il dio coraggio, non il dio denaro. Io sono cristiano nel vero senso etimologico della parola, non nell'andare alla Messa e poi non aiutare gli emarginati sociali, ma continuando a sognare e ad inseguire quell'ingloriosa pietra gialla che è l'oro. Anche la “Destra Sociale”, in teoria, la pensa come me, ma in pratica è ben diversa. Alcuni comportamenti di persone della “Destra Sociale” (persone anche di un certo calibro) non mi sono piaciuti, ma io non posso parlarne perché non ho mai fatto parte di Alleanza Nazionale (anche se mi sono candidato da indipendente nelle loro liste alle recenti elezioni amministrative più per fare un piacere ai miei amici del gruppo piuttosto che per ambizioni personali) ed è giusto che non ne parli. L'unica cosa che posso dire è che, come dicono i “Topi Neri” nella loro celebre canzone “A.N.”, “in attacchini di partito ci volevate trasformare, volevate soffocare la nostra voglia di cambiare, ma la nostra voglia di cambiare per noi ha un solo nome, un solo grido, un solo credo: rivoluzione!”. La mia rivoluzione è cominciata adesso, quando sono entrato a far parte di Gioventù Nazionale. Un gruppo, questo, che se ne frega di tutto, che insegue un sogno, quello di mettere in pratica le nostre Idee in modo civile, corretto, leale. Un gruppo vicino ai più deboli, lontano da quegli ipocriti in giacca e cravatta. Un gruppo definito estremista, ma che è estremamente vicino al popolo (mi perdoni l'On. Alessandra Mussolini se le ho fregato la frase, ma questa si avvicina più alle nostre posizioni piuttosto che a quelle di Alternativa Sociale). Semplicemente un gruppo.
Le cose da dire sarebbero tante altre e, sinceramente, mi ci vorrebbe un papiro.
Mi limito a dedicarvi una mia canzone, abbastanza allegorica, scritta contro quei liberalcapitalisti di Azione Giovani “Giovane Destra”, e che riprende il titolo della seconda Festa Tricolore di Prato (settembre 2003) organizzata da “Gioventù Identitaria” contro “Giovane Destra” e che, a sua volta, riprende una celebre frase di Gesù Cristo.
“FUORI I MERCANTI DAL TEMPIO”
Italia del Nord, giorni dell’odio
migliaia di giovani caduti in quel luogo
caduti per mano di chi un ideale non ha
morti gridando “Onore e Fedeltà!”.
Migliaia di battaglie, ore ed ore di lotte
Siamo criminali perché non lesiniamo le botte
Ci sparano alle spalle, si nascondono dentro ai boschi
Abbiamo tutti contro, ma ci ribelliamo a tutti i costi.
Sessant’anni dopo l’Idea non è ancora morta,
ma una malattia in qualche testa è sorta
solo per una poltrona ha rinnegato pure il padre,
ma il dio denaro la nostra testa non invade.
Fuori i mercanti dal tempio
Usurai di ogni tempo
Briganti per una poltrona
Nell’Italia alla malora.
Briganti del dio denaro
Nell’Europa dal costo caro
Attaccati ai soldi come la colla,
ma c’è una forza che non molla, BOIA CHI MOLLA!
Gioventù Italiana, niente soldi e marijuana
Fatta solo di valori, fedeltà ai Tricolori
Gioventù con identità che nessuno mai ci toglierà
Né con le spranghe o le manette, né con la loro faziosità.
Ci danno di criminali sol perché abbiam degl’ideali
Ideali da lor rinnegati sol perché “i tempi sono cambiati”
Dicono che le idee non nascono più nel cervello.
Ma solo nei soldi, nella falce e nel martello.
Ma la vera Gioventù a tutto questo si ribella
Una Gioventù Nazionale che urla “Boia chi molla!”.
Fuori i mercanti dal tempio
Traditori di ogni tempo
Traditori per una poltrona
Nell’Italia alla malora
Traditori del dio coraggio
Nell’Europa del primo maggio
Attaccati ai soldi come la colla,
ma c’è una forza che non molla, BOIA CHI MOLLA!
“Gioventù Nazionale – nucleo Junio Valerio Borghese – Prato”.