Con un tam tam via sms l'iniziativa delle donne italiane
"Stasera e domani una fiammella accesa per i bimbi di Beslan"
Una candela alle finestre
per i bambini dell'Ossezia
"E' stato l'11 settembre delle madri e dei figli"
BOLOGNA - Una candela accesa alla finestra. Una piccola luce per illuminare con la potenza delle cose semplici l'enormità del dolore di fronte alla strage di Beslan. "Perché il dramma dell'Ossezia è il nostro 11 settembre, è l'11 settembre delle donne e dei bambini" spiega la professoressa Alessandra Servidori, una delle promotrici dell'iniziativa che in queste ore, tramite sms, sta rimbalzando dal nord al sud dell'Italia: "Stasera una candela accesa alla finestra per tutti i bimbi morti in Ossezia. Passaparola" recita il breve messaggio che da stamane alle 10 sta tempestando i telefonini delle donne italiane.
"Tutto è iniziato con un sms che ho ricevuto da una mia collega di Tor Vergata, Fiorella Angrisani, che insegna matematica all'università di Roma 2", racconta la Servidori, esperta di diritto del Lavoro e da anni impegnata sul fronte della solidarietà - in particolare con la Fondazione che presiede, la 'Manservisi Dall'Olio' di Bologna - e della lotta al terrorismo. "La mia collega mi ha chiesto di darle una mano e così è cominciata la catena", prosegue la Servidori che spiega come l'iniziativa sia "partita dal basso, gente e donne comuni che hanno sentito come di fronte al dramma di Beslan ogni donna e madre non possa non sentirsi colpita in prima persona, nella sua dignità e valore, nel cuore più profondo ed essenziale della sua natura".
Ma accendere stasera e domani una candela per dire no al terrorismo e rifiutare ogni tipo di violenza non è una battaglia 'di genere' né un gesto 'politico': "Non ci sono bandiere e non ci sono colori in questa che è nata e vuole continuare a essere una reazione spontanea al dolore dell'Ossezia" tiene a sottolineare la professoressa bolognese. Così come non c'è una matrice intellettuale o comunque organizzata dall'alto: "Stamane sono andata a comprare il pesce al mercato", racconta ancora la Servidori, "e la prima cosa che ho fatto è far conoscere alla titolare del banco l'iniziativa di cui mi sto facendo promotrice. Non ho dovuto spiegare molto, la pescivendola ha raccolto e promesso di far girare la voce".
Da stamane alle 10, quando il primo sms è arrivato alla docente di Bologna, il messaggio ha già raggiunto oltre Roma e Bologna anche Torino, Napoli e Palermo. "Non abbiamo appoggi di alcun tipo, solo il 'tam tam' telefonico che ci fa sperare in una buona riuscita di un'iniziativa assolutamente trasversale, che sta facendo presa sul 'sentire' delle donne, sull'essersi sentite le madri tutte vittime di una tragedia senza precedenti: sul nostro 11 settembre, su quello dei nostri figli - conclude la Servidori - non dobbiamo permettere di spegnere la più fioca delle luci". (a.r.)
(4 settembre 2004)
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Se vi va...